mercoledì 18 novembre 2020

ELOGIO DEL RICICLO

 


La riflessione mi è sorta spontanea l'altro giorno quando, in centro a Roma a ritirare lenti da vista per mia moglie, ci siamo imbattuti, a Via della Croce,  in un'enoteca divenuta, giocoforza, una rivendita di mascherine (roba che solo a febbraio giravo con la carta forno addobbata con gli elastichetti gialli..)

E pensavo quando, appena un anno fa, vedendo i non radi giapponesi, aggirarsi tra i monumenti e in metro, con la classica mascherina chirurgica, mi veniva spontaneo un sorriso sottotitolato: "Ma anvedi questi..".

Ed ora eccoci qua. A non stupirci più. 

In piena psicosi da pulizia/nontavvicinà/stammelontano/haifattoertampone?


A breve mi aspetto lo store del gel igienizzante.

L'atelier del guanto monouso.

Balconi prefabbricati per permettere canti nei lockdown anche ad appartamenti con sole finestre.

Speciali lingotti da 10 kg di lievito quotati in borsa della spesa.

Intere linee di abbigliamento fashion dressing riconvertiti esclusivamente a pigiamini e tute da divano e Netflix.

Palestre online per baci e abbracci a distanza.

Spray tascabili per sanificare ogni cosa che pensiamo anche solo di poter/dover toccare.

...e intanto vi scrivo da tastiera all'ozono negativa, dotata di anticorpi con autotest molecolare immunizzante.



domenica 15 novembre 2020

LAGO DEL TURANO

 


Il lago del Turano è un lago artificiale vicino Rieti, creato per sviluppare energia idroelettrica.




 Tuttavia, nonostante  l’innaturalità, sembra un luogo magico, coi suoi paesini arroccati e gli eremi a dominare le acque, una valle in un mondo a parte, con scorci incredibili da ovunque lo si guardi.



Fa parte di quei luoghi che hanno la splendida proprietà di acquietare l’anima riempiendo lo sguardo



Morbide  insenature, docili declivi fino all’acqua che trasformano il piccolo lago d’estate in ritrovo balneare, e boschi e verde tutt’attorno.





sabato 14 novembre 2020

QUANTI

 


Quanti piccoli errori

da revisionare,

quante sbavature

ricordi da spolverare

scuse da offrire

telefonate da fare

libri da inviare

risposte da dare

sorrisi da restituire

imbarazzi da sciogliere

preghiere da indirizzare

pensieri da cancellare

lacrime da non trattenere

mani da stringere

occasioni da cogliere

tramonti da non lasciare soli.

 

Qualcuno conosce

un’officina autorizzata?

 

giovedì 12 novembre 2020

PASSIAMO IL TEMPO A CONTARE?

 




Passiamo la vita a contare.

Appena aperti gli occhi: i minuti che mancano alla sveglia,

se è lei che ci sveglia, invece, il tempo passato in bagno 

e quello per preparare la colazione,

i post da leggere, 

i commenti arrivati, 

le notifiche, 

i uozzap, 

poi le camicie rimaste pulite,

i  nuovi contagiati in tv, 

le scatolette di tonno superstiti per il pranzo, 

i km e i minuti per arrivare in ufficio, 

la mail di lavoro, 

le persone in coda al bar, 

i clienti alla porta, 

i bonifici da eseguire, 

i soldi da contare (quella una tragedia che occupa mezza giornata, soldi non miei ovviamente..), 

le occasioni perse, 

le telefonate da fare, 

le cambiali da protestare, 

i giorni che mancano a domenica, 

e quelli a Natale, 

poi contiamo su noi stessi, 

ma anche un po’ sugli altri; 



quanto manca per tornare a casa, 

il tempo per raggiungerla, 

quanti piani in ascensore resistendo alla pipì, 

quante nuove serie Netflix 

e in quanto tempo ci stuferemo a guardarle, 

se sono stati più i sorrisi fatti che quelli ricevuti,

 i piatti da lavare e le pecore per addormentarsi, e domani si ricomincia.


Ma contiamo davvero qualcosa?

Nella nostra, pur effervescente, minuscolità?

domenica 8 novembre 2020

LA REGINA DEGLI SCACCHI


Serie Netflix di grande acchiappo.

E potrebbe bastare così.

Ma vi rompo ancora un po'.

C'è una bambina che impara a giocare a scacchi in orfanotrofio, negli anni sessanta, quando gli scacchi erano comunque un'attività a quasi esclusivo appannaggio dei maschietti.

Questa tipa, anche se tormentata da vizi, incubi, allucinazioni, vittima di droghe e alcool, attratta da maschi e femmine; be', a scacchi straccia tutti, e tra vicissitudini, malinconie, gioie e dolori, il Finale non potrà che avere una sola morale, che non si discosta da quella del mitico Cavaliere Nero del compianto Gigi Proietti.




sabato 7 novembre 2020

L'IGNOTO



Mi ricollego ad un articolo di Eugenio Scalfari sul mistero della fine, gli interrogativi sul futuro.

"Una cosina leggera.." direte voi, magari no, ma curiosa e foriera di divagazioni.

Scalfari afferma che l'inquietudine, il timore, provengono dalla paura della morte.

Se non esistesse l'ansia della morte, ogni angoscia si dissolverebbe.


Ma proviamo ad immaginarla, una vita senza morte.

Sarebbe davvero tutto ignoto? Smarriremmo davvero la sorpresa o la tristezza?

Cadremmo nella depressione causata dalla noia del nostro sopravvivere senza riuscire a dare comunque senso a tutto questo tempo improvvisamente a disposizione?

Eppoi saremmo comunque immuni ad ogni morte, novelli highlander? 

Senza invecchiare?! 

O diverremmo canuti vegliardi e pure spocchiosi?


giovedì 5 novembre 2020

A COSA STAI PENSANDO?

 


Mi chiede Facebook ammiccando.

 

Blogspot non ammicca invece.

Forse perché sa che il blog è più posato.

Non basta postare la prima cosa che ti passa per la testa.

Che poi capita pure, è chiaro, così come ci si perda in disquisizioni filosofiche su facebook, o tra poesia e saggi diversi.


Ma di fondo, su facebook, si cazzeggia.

Sul blog anche (e io sono il primo), ma probabilmente in maniera più articolata, ponderata, intensa.

Esempio forse sciocco, e che riguarda me: il pc lo uso per il blog, lo smartphone per facebook. Rarissimo il contrario. 

Possibile che il supporto detti la qualità (presunta), lo spirito, l'atteggiamento?!


E forse è qui la chiave: il cazzeggio o comunque, la brevità, lo scatto.

Facebook è un diario minimo, ma minimo davvero. E’ morto questo, è nato quello, lutto mondiale, Totti è positivo, il Milan è forte, la Juve ruba, ho perso il gatto, buongiorno, buonanotte… e poi foto di pastasciutte, tramonti, mari e monti.

Concisi, telegrafici, tanto per segnare la presenza.

Ecco il vantaggio, o la pecca, di facebook. Un graffio e via, si scrolla la pagina e non ci pensa più, un algoritmo egoista ti propagherà tra i tuoi millemila amici, oppure ti renderà invisibile, vai a saperlo.

 

E voi, bloggers spesso attivi su entrambi i fronti,  a volte in maniera che la sinistra non sappia cosa fa la destra.. che mi dite?