Entro in libreria e l'attenzione è catturata da decine di libri impilati alla bell'e meglio...
o perlomeno, questa l'impressione. Tutti con il dorso anonimo o messi in maniera da non poterne decifrare le generalità.
Mi avvicino e ne prendo uno a caso.
La copertina è stinta, di un colore anonimo, ma la meraviglia è nello sfogliarlo.
Centinaia di pagine completamente intonse, senza alcuna scritta.
Pagine perfettamente rilegate, ma tutte, indistintamente, anonime.
Ne prendo altri, più piccoli, più grandi.. e niente! Nessuna parola, nessuna riga, nessun titolo...
nessuna traccia di stampa..
Completamente sorpreso, chiedo lumi a quello che sembra il gestore:
"E' semplice mio caro signore, per quanto possa essere vasta una biblioteca, e ampia la scelta di un libro da leggere, ci si troverà sempre, e comunque, dinanzi ad una scelta imposta, e non davvero autonoma.
Comunque leggeremo qualcosa che altri hanno scelto di scrivere per noi.
Nella nostra libreria, invece, ognuno può trovare nelle pagine bianche ciò che ha veramente necessità di leggere; scoprire solo dentro se stesso, attraverso i propri occhi, il bisogno primario di scorrere qualcosa che sorga da dentro, riuscendo a colmare, con estrema esattezza, le proprie esigenze, senza sbavature, senza fraintendimenti, senza inutili orpelli decorativi o esercizi di stile auto celebrativi. Saremo esclusivamente noi stessi gli artefici della lettura che desideriamo, adeguata con precisione certosina alle nostre occorrenze, e ai nostri desideri"
Ma se io avessi proprio bisogno di leggere altro da me, di qualcosa che mi liberi dalle mie coordinate di pensiero?!
"In questo caso le consiglio La Feltrinelli all'angolo, oltretutto con un mio interessantissimo volume che può trovare proprio tra le novità:
"Come leggere attraverso le pagine bianche".