Tutte le
Cicladi sono intrusioni di terra arrampicata ed intarsi di spiagge,
briciole di mondo a spezzare gli orizzonti, a farsi beffe del vento
perenne, fotogrammi di antichi terremoti rimasti senza fiato e che
ora fanno rimanere noi, a bocca spalancata, carichi di sempre nuova
meraviglia ad ogni angolo di natura incantata o di umana, ardita,
sfida alle tacite regole di una, altrove, agevole architettura. Gamba
tesa al convenzionale: benvenuti alle Cicladi.
giovedì 11 luglio 2013
SERIFOS E SIFNOS
mercoledì 10 luglio 2013
GRILLO DA NAPOLITANO...
"Ma se il Pdl abbandonasse il governo, voi grillini lo votereste Letta?"
A domanda precisa Grillo risponde : "Non lo so".
Eccola la sicumera grillina, ecco perché perdono voti e consensi.
"Non lo so" è l'unica risposta quando si tratta di dover fare scelte precise per la guida del paese.
Non lo so lo posso dire io, non chi ha fatto tanto chiasso per ribaltare lo status quo e poi manca l'occasione per prendere in mano le redini.
Buffo questo grillo parlante. Proprio uno da blog.
A domanda precisa Grillo risponde : "Non lo so".
Eccola la sicumera grillina, ecco perché perdono voti e consensi.
"Non lo so" è l'unica risposta quando si tratta di dover fare scelte precise per la guida del paese.
Non lo so lo posso dire io, non chi ha fatto tanto chiasso per ribaltare lo status quo e poi manca l'occasione per prendere in mano le redini.
Buffo questo grillo parlante. Proprio uno da blog.
IO CAMMINO IN FILA INDIANA
Il titolo del post è l'ormai non più nuovissimo
libro di Ascanio Celestini (Einaudi eur 18,50). Lo leggo da sempre ma questa volta disarma. Nessuna parola inutile. Si mira al centro del problema, al nocciolo del disagio, si spoglia l’ipocrisia e la si sputtana in pubblico.
E ci sputtana Celestini. E si sputtana Celestini.
Io sono uscito scosso dalle sue pagine ed ora propago la scossa dove e come posso. Anche qui.
Mi è d’alibi il Celestini regista, cosi sdogano il Celestini bombarolo, il Celestini fottuto, il Celestini corrotto e mafioso.
“Allora noi piccoli cittadini
smettemmo per un attimo di guardare lontano,
e ci voltammo per un attimo verso il nostro piccolo paese.
Era diventato ormai una scatola vuota,
un piccolo deserto di cenere
protetto da una grande muraglia
che solo un grande terremoto avrebbe fatto crollare,
liberandoci dalla galera che c’eravamo costruiti”
Non la scorgete la muraglia fuori della vostra bella finestra?
http://www.filmtv.it/film/43003/la-pecora-nera/opinioni/556027/
libro di Ascanio Celestini (Einaudi eur 18,50). Lo leggo da sempre ma questa volta disarma. Nessuna parola inutile. Si mira al centro del problema, al nocciolo del disagio, si spoglia l’ipocrisia e la si sputtana in pubblico.
E ci sputtana Celestini. E si sputtana Celestini.
Io sono uscito scosso dalle sue pagine ed ora propago la scossa dove e come posso. Anche qui.
Mi è d’alibi il Celestini regista, cosi sdogano il Celestini bombarolo, il Celestini fottuto, il Celestini corrotto e mafioso.
“Allora noi piccoli cittadini
smettemmo per un attimo di guardare lontano,
e ci voltammo per un attimo verso il nostro piccolo paese.
Era diventato ormai una scatola vuota,
un piccolo deserto di cenere
protetto da una grande muraglia
che solo un grande terremoto avrebbe fatto crollare,
liberandoci dalla galera che c’eravamo costruiti”
Non la scorgete la muraglia fuori della vostra bella finestra?
http://www.filmtv.it/film/43003/la-pecora-nera/opinioni/556027/
martedì 9 luglio 2013
SARDEGNA SOGNATA
con
lo sguardo perso
su
quel mare che amo
nel
bianco della scia
annegata
dall'imbrunire.
Sognato
su questa terra che
-
assediata dal mio mare -
difende
le radici,
ad
ogni porto nascosto,
ad
ogni ansa fortificata.
Sognato
tra fiori esplosi
di
primavera incalzante.
tonno
che profuma di onda lunga
e
bufera chetata.
Sognato
focolari di chiacchiera
in
maestosi nuraghi
di
paglia e pietra.
Ho
sognato,
occhi
e naso spalancati.
Ed
anche il cuore si è adagiato
giovedì 4 luglio 2013
KUREDU feb - mar 2013
Un
soggiorno alle Maldive rappresenta Tempo e Modo per custodire uno
stupefacente nulla.
Bè,
ora li apri gli occhi in quell'abulico attimo e la palma è realmente
lì, come l'arenile sul quale sei steso, come l'odore di salsedine
che ti avvolge e quel tepore che emanano il cielo limpido e l'aria
fragrante.
E'
la leggendaria, tangibile, sensazione del sogno
che si materializza.
E
per quanto io mi sforzi di trasmettere l'esperienza, dovrai, un
giorno l'altro, farti dondolare personalmente da un'amaca mentre
attorno l'isola ti respira curiosa, meravigliata della tua
meraviglia, per riuscire a capire di cosa parlo.
Valigia:
20 kg all'andata. Leggerissima al ritorno.
A
piedi scalzi in quello che è divenuto in un lieve vol(t)are di
emisfero in emisfero, il tuo nuovo micro/macrocosmo ideale, dove ogni
scoperta si adatta in un istante alle tue esigenze, dove ogni stupore
diviene repentinamente quotidiano vissuto.mercoledì 3 luglio 2013
BOMBE A GRAPPOLO
L'intervento dell'ex Benedetto XVI potrebbe risultare datato e macabramente comico ("basta bombe a grappolo, usate quelle normali..."), se non fosse che ancor di più oggi si muore di bombe ed esplosioni, e mentre di nuovo oggi, 3 luglio 2013, Napolitano, il presidente saggio, fa sapere al Parlamento "sovrano", che sugli F35 (dodici miliardi di soldi buttati...) hanno molto poco da discutere. Si comprano e basta....
"GENOVA,
lunedì, 19 maggio 2008 (ZENIT.org).- Al termine dell'Angelus di
questa domenica, Benedetto XVI ha auspicato la messa al bando
definitiva delle munizioni a grappolo (o “cluster
bombs”)
al fine di evitare terribili sofferenze per le popolazioni.
Parlando
da Genova alla vigilia dell’apertura della Conferenza diplomatica
di Dublino convocata su tale questione, il Papa ha chiesto la
creazione di “uno strumento internazionale forte e credibile” per
eliminare questi “micidiali ordigni”, così da “rimediare agli
errori del passato ed evitare che si ripetano in futuro”.
La
bombe a grappolo sono costituite da un contenitore che racchiude
centinaia di bombe più piccole, che una volta sopra l’obiettivo
esplodono disseminando su una vasta area queste submunizioni,
programmate per esplodere all’impatto con il suolo, ma che spesso
rimangono inesplose.
Queste
bombe possono rimanere attive anche per anni, divenendo un pericolo
per le popolazioni civili, in particolare per gli agricoltori e i
bambini, uccidendo e mutilando migliaia di persone, anche in tempo di
pace.
Le
bombe a grappolo sono state utilizzate in 21 Paesi tra i quali
Bosnia, Iraq, Serbia, Kosovo, Libano.
Scopo
dell'incontro che ha preso il via questo lunedì nella capitale
irlandese, che vede la presenza dei rappresentanti di oltre 100 Stati
membri delle Nazioni Unite, è quella di giungere alla conclusione
del negoziato sul Trattato internazionale per la messa al bando delle
munizioni a grappolo.
Nel
febbraio del 2007, infatti, cinquanta organizzazioni non governative
e quarantasei Paesi avevano aderito a Oslo a una dichiarazione nella
quale si impegnavano a concludere entro il 2008 uno strumento
internazionale vincolante sulla falsa riga del Trattato firmato a
Ottawa nel 1997 e che ha bandito le mine antipersona (via libera invece a quelle anti altre cose..)
La
finalità sarebbe la messa al bando delle “cluster
bombs”,
il raggiungimento di un quadro di collaborazione per aiutare i
sopravvissuti, la liberazione delle zone minate e la distruzione
degli arsenali di tali armi, attualmente localizzati in 75 Stati.
Ad
Oslo, solamente tre Paesi presenti alla riunione non avevano
approvato il documento: Giappone, Romania e Polonia, mentre tra gli
assenti figuravano Stati Uniti, Russia e Cina, che anche quest'anno
non prenderanno parte all'incontro di Dublino insieme a Israele,
India e Pakistan.
Russia,
Cina e Stati Uniti hanno dichiarato di considerare più adatta per il
negoziato la “Convenzione su alcune armi convenzionali”
(Convention
on Certain Conventional Weapons),
in vigore dal 1980. Gli Stati Uniti hanno inoltre respinto la
proposta di mettere al bando le bombe a grappolo a partire dal 2008."
CINEMA E COMUNICAZIONE
Comunicare
fa parte del nostro mondo, è “mettere in comune” (“Spike like
eat” 1976 di Rock Hanging - Picnic editore), ed il cinema altri non
è che una sontuosa forma di comunicazione. Comunichiamo sempre,
anche non comunicando (semplicemente comunichiamo che non vogliamo
comunicare...).
Ma come,
cosa, si comunica nel cinema? Oltre che con la cassiera che non trova
il resto o l'imbecille che si è seduto al posto vostro? Si
contestualizza la comunicazione? Si presuppone un'analisi
sociologica? Come coniughiamo l'enorme comunicativa di The tree of
life e quella parzialmente abulica de Il cavallo di Torino? E fuori
dal cinema cosa c'inventiamo oltre a sfornare playlist su portali che
devono incassare soldi sfruttando il nostro tempo libero ed i
rituali di verifica del linguaggio che andiamo dipingendo?
Twitter e i suoi 140
caratteri, ad esempio: non rischiamo la centoquarantuplicazione della
personalità?!
E Facebook? Comunicare con
feisbuc... perchè dovremmo essere cosi felici di ritrovare quel
compagno di scuola del quale ce ne siamo strafregati per oltre
trentanni buoni?!?
E i forum? I blog (si, i
blog...)? Le chat? I
newsgroup? Le mailing list?
Bo'. Io non lo so, tutto
sommato... se qualcuno ha una risposta, me la comunichi...
BIBLIOGRAFIA
ESSENZIALE:
G.De Angeli –
Cometacomunicazione
F.lli Angeli Editore –
Anno 0
Bell – Comunicazione
urbana ed interurbana – Mitizzazione della card ed altre teorie
poco gettonate
Tim editore –
Montecavo 1972
A.Schindler –
COMUNICAZIONE DI
MASSA VIA FILO. SPINATO - Editrice List - Norimberga 1943
J.Goodman – E'
UN'IMPRESA COMUNICARE NELL'IMPRESA?
Editori associati in
impresa - Eurodisney 2008
Arthur Brandy –
COMUNICARE PER
CREARE L'ATMOSFERA BORDEAUX 1954 (ottima annata)
Houdini
– Assioma
dell'inoculazione comunicativa virtuale
Telecinesi editole –
Tokyo 1964
J.Foster – Innocenza
della comunicazione silenziosa
Dr Hannibal
Lecter Editor - Phoenix 2000
Benedetto XVI – La
scomunicazione nei secoli dei secoli amen
Edizioni Paoline rilegate
- Castelgandolfo maggio mariano 2004
L'ultimo dei Mohicani -
Comunicare
senza fumo negli occhi
Editoro seduto -
Tennesse 1839
* * *
NON GUARDARMI, NON TI
SENTO
Dovete proprio comunicare?
O vi serve qualcosa o dovete rifilare qualche fregatura.. non si
scappa...
UN CORPO DA GESTIRE
Ma quanto ce manca la
gestualità a noi utenti pseudo comunicanti? Lo sberleffo, la
smorfia, il pernacchio, la strizzatina d'occhio, la risata sguaiata e
quella a denti stretti, il vaffa mormorato e la schizofrenia che
prende a cazzotti il video, l'abboccaperta davanti ad un post che non
riusciremmo mai a replicare, il dolore tangibile per un amico fragile
che avremmo voluto abbracciare anche se, poi, non l'abbiamo mai visto
? Ma quanto ce manca 'stà gestualità?
COSE DA NON DIRE
Agli utenti che te stanno
antipatici? Un fracco direi... (sia di cose, sia di utenti.. eh eh..)
BUGIE PERICOLOSE
Se “la comunicazione è
un controllo sociale”, Lynch chesse controlla?
IL DISCORSO DEL RE
Se del balbuziente se ne
cura il logopedista, dei disortografici che scrivono sul web, chi se
ne occupa?
RELAZIONI PERICOLOSE
Quelle
intrattenute a base di comunicativi
babà... ;)
QUESTIONE DI PUNTI DI
VISTA
Eh si.. i punti di vista
in una comunicazione cinematografica sana e fruttuosa andrebbero
esaminati con cura. Creare l’interconnesione spettatore/schermo è
il sogno di parecchi, ad altri, troppi, basta che si attivi
l’interconnessione spettatore/botteghino…
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