giovedì 2 gennaio 2025

QUALCUNO DICE CHE I COMANDAMENTI SIANO NOVE

..ed ogni riferimento all'ultimo libro di Cazzullo non è per nulla casuale.. 


In realtà sono sempre stati dieci, come storia e infiniti testi insegnano.
Spostati, aggiustati, diminuiti, risistemati.

Insomma, a più riprese ci è stato messo lo zampino.

Il secondo Comandamento, ad esempio: 

Non ti farai alcuna scultura né immagine qualsiasi di tutto quanto esiste in cielo al di sopra o in terra al di sotto o nelle acque al di sotto della terra. Non ti prostrare loro e non adorarli poiché Io, il Signore tuo Dio..

è stato prima accorpato al primo, e col tempo poi, ridotto e sintetizzato fino all'attuale livello catechistico:

Non avrai altro Dio fuori di me;

Provate solo ad immaginare che fine avrebbero fatto, altrimenti, millenni di iconografia religiosa, oggettistica da culto, catenine, crocifissi, madonnine, santi e santini, ma anche solo di comunque splendida arte figurativa in tema religioso. 

I Padri della Chiesa e i Padri conciliari di Nicea II, evocano l’invisibile a cui si riferiscono (...) e, guardando le icone, il fedele «solleva la mente dalle immagini agli archetipi».

Si percepisce il modello nell’immagine e l’immagine come modello». Il punto centrale di quest’affermazione sta in quella particella «nel».
Il modello non si identifica con l’immagine, il modello non è l’immagine, ma si manifesta nell’immagine, viene percepito nell’immagine pur mantenendo la sua distanza.
Gli iconoclasti invece dicono che non c’è distinzione tra icona e la sua origine
E denunciano l’arte religiosa proprio in funzione del legame che crea tra immagine ed archetipo, vale a dire un’arte di mera rappresentazione, accusando ogni forma di devozione ad essa come idolatria
”.

(Paolo Rollo DIALEGESTHAI Rivista di filosofia)

Io me le immagino proprio le miriadi di migliaia di fedeli davanti il santo patrono della propria città, o alla madonnina che forse è apparsa, o alle infinite reliquie, o mentre accarezzano un piede di statua, si fanno benedire l’auto, il presepe, la casetta al mare, o cercano preti esorcisti, o consacrano medagliette e rosari, o prenotano la fila per passare dal portone del Giubileo, ecco, mentre fanno tutto questo,  li immagino proprio che sollevano mente e cuore dall’icona, dall’immagine, dall’oggetto  raggiungendo direttamente l’archetipo.
Purtroppo siamo spesso di fronte ad una fede eccessivamente supportata, accessoriata, che va perdendo di genuinità, e la capacità di bastare a se stessa col solo afflato spirituale, sforando in una spesso inconsapevole, superstizione.


L'ultimo Comandamento, invece, comprendeva sia il nono che il decimo attuali:

Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie di lui, né il suo schiavo e la sua schiava, né il suo bue né il suo asino né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.

E in effetti, col senno di una pure lenta e farraginosa evoluzione, la donna equiparata ad oggetti, schiavi ed animali, non deve essere apparsa cosa carina ai revisori cattolici che hanno rimesso mano alle Scritture pensando bene di dedicare alla donna da non desiderare, un Comandamento tutto per lei.

A questo punto ecco ripristinato l'esatto e rotondo numero dei Comandamenti come vengono insegnati oggi ad ignari frequentatori di corsi di catechismo e, posso immaginare in tantissimi casi, altrettanto ignari catechisti.

 


53 commenti:

  1. Estremamente interessante l' ultima riflessione... Sulla donna paragonata allo schiavo o agli oggetti.

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  2. Com'è vero tutto questo. E direi uno dei motivi per cui la mia fede cattolica è andata raffreddandosi è proprio l'incoerenza fra uno dei testi più importanti dell'Antico Testamento e la sua attuazione. In particolare le parrocchie, in generale la fede cattolica, non rispondono più al mio modo di sentire se non esclusivamente come senso di appartenenza culturale. In definitiva mi riconosco pienamente come cristiana ma poco o nulla come cattolica.

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    1. Un ostracismo verso la donna che non mi stanco mai di denunciare e che neanche Papa Francesco affronta con decisione..

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  3. Post interessantissimo. Il tuo contributo solleva interrogativi importanti. Ad esempio: dove finisce l'adattamento culturale e dove inizia la strumentalizzazione? La fede deve essere davvero accessoriata per esistere, o può tornare a essere un'esperienza di pura spiritualità, come sottolinei con quel "solo afflato spirituale"? Un tema su cui riflettere profondamente.

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    1. Gli orpelli e gli "accessori", sono infiniti ormai..ma il solo spirito basterebbe per una fede basata sul mistero? Ho seri dubbi..

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  4. comunque sono nulla a confronto delle milioni di leggi che regolano la vita dei componenti del nostro caro, amato, generoso, variegato immaginifico bobbolo.
    Per NOI, del partito degli under 70.000 vale un solo comandamento , una sola legge "non fare agli altri ciò che non vorresti esser fatto a te"

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    1. Dovrebbe valere, e potrebbe anche valere. In quanti ne seguiamo i dettami davvero?!

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  5. L'importante è che resti il concetto, la fede ovviamente ognuno la vive a modo suo. Anche se il "cristianesimo-fai-da-te" (copyright don Giorgio ;-) non è esattamente quello che venne predicato dall'iniziatore...

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    1. Purtroppo é un costante fai-da-te dove nessuno osa invertire la tendenza..se Ratzinger fosse rimasto al suo posto aveva già deciso per la messa in latino..🫢

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  6. Concordo con Ariano.
    Le parole si possono rivedere anche milioni di volte, il concetto deve rimanere tal quale.

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    1. Secondo la Chiesa cattolica siete a margine del concetto, salvo Maria. Un po' poco. Come dice Ariano, l'iniziatore inorridirebbe..

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  7. A me piace dare valore ai simboli: un crocifisso benedetto in casa crea in me come un senso di appartenenza che mi fa stare bene, anche un quadro con la Madonna. Da Loreto ho portato una statuetta di venti centimetri della Madonna del santuario, che guardo dal letto ogni mattina al risveglio mentre dedico a Maria la mia preghiera quotidiana. Però, per esempio, non amo per nulla le grandi celebrazioni, con gesti eclatanti, che purtroppo mi conquistano poco: il Giubileo, le aperture delle Porte Sante... Resto fedele alla semplicità nelle preghiere e nelle azioni.
    I dieci comandamenti sono linee guida, piene di significato ben oltre quello che recitano nella formula biblica. Fermarsi al testo letterale è limitativo, ma questo un vero cristiano lo sa.

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    1. Io ho una collezione di icone greche che adoro, e fanno senso di appartenenza oltre ad arredare casa. Ma non possono fare da tramite a nessun dio. Non dovrebbero almeno. Una preghiera non ha bisogno di istruzioni per l'uso. Ma venderle fa comodo.

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  8. Basterebbe seguire alla lettera un comandamento:
    NON RUBARE.
    Come ben sai la fede non mi appartiene ma la mia mamma d'anima mi ha insegnato:
    Di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
    Passare (scaricando un app) una porta e ottenere la remissione dei peccati, anche quelli abbominevoli... E' RUBARE.

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    1. Con l'app puoi ottenere un QR code per accedere piú velocemente, prenotando il passaggio alla Porta Santa.
      Quelli senza internet non saranno perdonati. 🫢

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  9. Gli oggetti, per religiosi che siano, sono sempre oggetti, anche le porte. Sarebbe meglio cercare di non peccare, piuttosto che confidare in un perdono di massa i cui effetti durerebbero giusto il tempo per ricominciare di nuovo. Già non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi basterebbe per vivere come cristiani, con rispetto, onestà, comprensione e buona volontà.

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    1. Chi scatena guerre e procura morte non conosce questo principio, oppure é convinto di poter sopraffare il mondo.

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  10. Mi pare che alla fine abbia prevalso il Vitello d'oro

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  11. Non mi stupisce: le cose evolvono e si adattano per non risultare anacronistiche. Ultimamente è successo anche con le preghiere...

    Moz-

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    1. Si modificano usi e consumi, ma restiamo delle bestie (con rispetto delle bestie molto meno animali di noi). :(

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  12. desiderare non sarebbe poi così biasimevole e sconveniente da prevedere un comandamento :)
    lieto giorno

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    1. É la conseguenza nefasta, biasimevole. Altrimenti si tratta piú o meno di sognare. Nobile virtù umana.

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    2. sì, quasi come sognare :)
      lieto giorno

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  13. A me ha sempre lasciato perplesso (per non dire altro) tutto quello che emerge dai "Testi Sacri", ma sono altrettanto perplesso da: " la donna equiparata ad oggetti, schiavi ed animali", giustamente si sottolinea il livello di considerazione della donna ma viene taciuto che a quel livello ci siano gli schiavi.
    Dopotutto cos'è cambiato se non l'ipocrisia della disparità tra il pensiero espresso e i quotidiani comportamenti?
    I suddetti testi non hanno nulla di divino, sono lo specchio di un'umanità che ciclicamente cerca di pulirsi la coscienza, quello che in fondo si cerca di fare "attraversando la porta".
    Ciao Franco, buona giornata.

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    1. Dovremmo tutti attraversare la Porta della nostra Coscienza, che è sempre aperta ma spessissimo ci sfugge. Vuoi mettere la comodità di un bel portone santificato ad hoc?

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  14. Una sana riflessione sui Comandamenti non potrebbe escluderne una altrettanto sana e calzante sulla Chiesa. Come in tutte le cose il problema, a mio avviso, non sta nella quantità, cioè nel dato squisitamente numerico dell'argomento posto in discussione, ma nella qualità del nostro approccio ai Comandamenti e, conseguentemente, al Verbo di nostro Signore. In definitiva dovremmo tutti quanti interrogarci su quale sia il nostro contributo spirituale dato alla Chiesa e su quale sia il ruolo della Chiesa nella nostra vita adesso. Chiesa e famiglia da sempre rappresentano un tutt'uno inscindibile, ma dove è la famiglia oggi? Dove sono quei valori? Abbiamo ancora bisogno di Dio o ci accontentiamo d'essere Dio di noi stessi? Viviamo nell'altruismo o nell'edonismo e nell'egoismo più marcati? Quanto c'è di realmente solidale e caritatevole in noi verso il prossimo? Meditiamo gente. Meditiamo.

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    1. hai centrato il problema Claudio: nessuno può giudicare la Chiesa da spettatore esterno; essa è il corpo di Cristo, come insegna san Paolo, e di quel corpo facciamo parte tutti noi in quanto battezzati, per cui trattare la Chiesa come qualcosa di estraneo alla nostra vita è espressione di clericalismo e poca maturità spirituale: se le cose vanno come vanno, nel bene e nel male, è anche colpa o merito di ciascuno di noi. Perciò spesso invece di criticare bisognerebbe rimboccarsi le maniche e cominciare a dare il nostro contributo.

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    2. "nessuno può giudicare la Chiesa da spettatore esterno; essa è il corpo di Cristo, come insegna san Paolo, e di quel corpo facciamo parte tutti noi in quanto battezzati" . Se ne faccio parte, e come cristiano mi sento di farne parte, non la giudico certo da "spettatore esterno".
      Dissento dall'apparato, e questa Chiesa sta diventando sempre più apparato e meno spirito, mi rimbocco le maniche come posso, con amici credenti e non, sul blog, al bar, in chiesa o altrove.
      E ovviamente cercando di muovermi da cristiano, evitando di beatificare immagini, ricorrere ad esorcismi, trattando le donne da mie pari, anzi, da esseri spesso superiori per sensibilità ed intelligenza. Sapendo nel cuore che un Dio esiste, e che - ad esempio - non deve certo chiedere il permesso a noi per mandare in terra un altro Figlio di Dio, come tanti asseriscono di sapere, preti e addetti ai lavori. Solo 'sta cosa mi sconvolge. Pretendere di conoscere le mosse di Dio. Il Mistero vituperato. Ecco.. anche di questo se ne potrebbe parlare..

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    3. @Claudio: e dici bene, dovremmo aver costantemente bisogno di Dio, e non sostituirci a lui in infiniti atteggiamenti di superiorità. Sparita l'umiltà, anche in tanto aiuto plateale. A far vedere quanto siamo bravi.

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    4. Altre considerazioni: alla Chiesa ha fatto comodo a suo tempo "sorvolare" sulla negazione di qualsiasi "immagine", avrebbe allontanato col tempo l'idea di dio, rendendolo troppo spirituale e misterioso, come in realtà dovrebbe essere. E i fedeli, si sa, hanno bisogno di toccare, vedere, assistere, asciugare lacrime, sangue che si scioglie, stoffe, drappi, chiodi, legni, santini.. La donna sappiamo tutti che valore rappresenta. E' Madre di Dio: praticamente il massimo. Molto fumo e pochissimo arrosto, in fin dei cont(entin)i.

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    5. non mi riferivo a te quando ho parlato di spettatore esterno: so bene che la tua parte la fai come puoi: facevo riferimento ad altri commenti al post.

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  15. ,,,Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie di lui, né il suo schiavo e la sua schiava, né il suo bue né il suo asino né alcuna... cosa... che appartenga al tuo prossimo.,,,
    "....la donna equiparata ad oggetti, schiavi ed animali, non deve essere apparsa cosa carina ai revisori cattolici che hanno rimesso mano alle Scritture..."

    Già e scopriamo che anche il Cattolicesimo aveva un pensiero di donna-oggetto e spesso rabbrividiamo sul pensiero di altre religioni per la loro considerazione della donna...
    Ogni uomo non ha bisogno di seguire delle regole, Comandamenti per rispettare qualunque essere umano dovrebbe agire secondo il suo cuore, ma non accade.
    :)

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    1. Non accade tesoro, saremmo amore e bellezza.. potremmo esserlo..

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  16. Ho capito: sono in spam! :(
    Marina

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  17. mi permetto di dissentire caro Franco: i comandamenti sono stati forgiati in un epoca ancora non cristiana, nella quale effettivamente la mentalità giudaica trattava, e tratta tutt'ora, la donna come minus habens; non a caso l'incarnazione di Cristo quale figlio di Dio sarà rifiutata dagli ebrei. Con l'avvento del cristianesimo cambia tutto: una donna diventa addirittura Madre di Dio, la creatura umana più "divina" dopo la Santissima Trinità. La Chiesa ha beatificato molte più sante donne che uomini: nel nuovo testamento il ruolo della donna assurge ad un importanza inaudita: Cristo perdona persino la donna colta in flagrante adulterio mentre i farisei, espressione di quella mentalità giudaica suddetta, vogliono lapidarla. Guardate cosa succede alle donne nelle altre religioni, Islam in primis e poi ne parliamo.

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    1. Intanto grazie per essere qui, e Auguri di Sereno 2025; il contraddittorio è l’anima del blogging, raccogliere e far incontrare pensieri e opinioni aiuta e conforta. Sulla donna Madre di Dio concordo, ed è l’unico tassello cui si aggrappa anche il Papa ogni volta che viene contestata la disparità di trattamento alle donne qui in terra. Questa importanza “inaudita” della donna faccio davvero fatica a percepirla. Suffragare poi la condizione della donna da noi, solo perché in altre parti del mondo - decisamente indietro come evoluzione, democrazia, libertà, storia -, lo trovo ingenuo e scorretto. Quindi qui una suora può serenamente rallegrarsi di lavare indumenti intimi al Papa (ma non nego che tante credano in buona fede sia il massimo dell’aspirazione loro concessa) in virtù del fatto che in Afganistan potrebbe invece morire all’istante solo per un fiato fuori posto?

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    2. Intanto buon anno anche a te. E' evidente che il cammino di emancipazione della donna ha ancora molta strada da fare anche da noi, ma è altrettanto evidente però che questo cammino è iniziato col cristianesimo: Gesù era circondato non solo da apostoli ma anche da molte donne a cui è assegnato un ruolo mai avuto prima; peraltro sono le uniche ad avere il coraggio di rimanere sotto la croce, oltre a Giovanni, mentre tutti gli altri apostoli sono scappati. Per quanto concerne poi il lavaggio delle mutande del Papa: credo che vi provveda un servizio di lavanderia esterno, ma se anche vi avessero provveduto delle suore lo avrebbero fatto con spirito materno, come faceva nostra madre con noi e nessuno si scandalizzava, non certo sentendosi delle serve.

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    3. In effetti quelle di Santa Marta lo sono, e felici di servire in umiltà. Ma ripeto, non dipende certo da loro. E anche noi maschi divenuti adulti e coscienti, smettiamo di farci lavare indumenti dalla mamma. (Oddio non tutti in realtà.. )

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  18. Eppure Franco percepivo che il comandamento più valido per te fosse quello dell'amore ,onestamente alcune volte ,e questa tra quelle faccio un po fatica a seguirti,mentre mi risuonano chiarissimi i commenti di Claudio e Luigi che focalizzano l'attenzione e che condivido in pieno .

    D'altronde è come ritirare in ballo San Paolo ,accusato di misoginia.Beh anche qui eh, ne abbiamo fatto di strada... Spostando, aggiustando diminuendo ,aumentando e risistemando fino a metterci quello zampino per portarlo nell' ideologia dominante !

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    1. Eppure Anonimo, il comandamento dell'amore resta quello più valido, anche il più disatteso e bistrattato, Claudio e Luigi, che ringrazio ancora, lo focalizzano l'amore che dovremmo metterci, e invitano a metterci del nostro, che non significa però non criticare, sottolineare e mettere in evidenza le pecche di una chiesa apparato che dal vertice fino all'ultima parrocchia, commette spesso errori dovuti all'umanità fallace di chi ne tira le fila. E perché altra umanità non dovrebbe evidenziarli, fare presente le contraddizioni, le mancanza, gli errori?
      Ne stiamo facendo di strada insieme, e ce n'è da fare ancora tanta, sottolineando insufficienze, pecche, ingiustizie, ognuno come può. Io ho un blog, e mi sento di scriverle cose che penso e non trovo giusto accadano. Ancora soprattutto.. Altri con più mezzi scrivono e girano film come Conclave, che consiglio a tutti, cristiani soprattutto.

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    2. "E perché altra umanità non dovrebbe evidenziarli, fare presente le contraddizioni, le mancanza, gli errori?"

      Magari è la stessa umanità che addobba le proprie case e le pareti con lo stesso senso oggettistico che contesta nella chiesa.Ma ahimè è un paragone azzardato il mio se rivela ipocrisie,la Chiesa dovrebbe rappresentare l'idea di perfezione che noi in primis non abbiamo ma a cui tendiamo sotto disparate vedute. Chissà che non sia un richiamo di coscienza verso l'intera umanità questo, altroché.

      Concordo sul comandamento dell' Amore,ancora disatteso e bistrattato.

      Io non ho nessun blog e mi sento di scrivere altrettanto cose che penso e non trovo giusto accadano,per il nuovo anno poi preferisco omettere perfino il nome o Nick per evitare l'imbarazzo in chi difende le donne e le offende senza riconoscerle attraverso il pregiudizio sull'anonimato!Ne abbiamo ancora tanta di strada da fare,ed io con molti di voi.Grazie!

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    3. Addobbo casa anche io, faccio il presepe e attendo la befana per far arrivare i magi, ma non divinizzo nulla, se non l'idea dell'Essere Superiore, col distacco dovuto e necessario. La Chiesa non può essere perfetta, ma vorrei tendesse almeno a qualcosa di epico e straordinario, in ogni sua mossa. Leggi una pagina a caso di Dizionario Teologico. Terribile.

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  19. Basterebbe davvero poco per rispettare e onorare un Essere Superiore, vivemdo un'etica semplice alla portata di tutti. Ma siamo carogne nell'anima evidentemente.

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    1. Con te faccio fatica a crederlo,ma vedo che perseguiti una presa di posizione che si scontra con dei valori in cui credo fortemente.L'estate scorsa su un altro blog mi piombasti con una fuoriuscita su Papa e Chiesa,quando io esprimevo una visione sulla famiglia in linea con quello che Claudio ha proseguito su questo post.Ė palese che l'argomento ti stia a cuore e a malincuore dovrò dirti che questo un po ci imbruttisce.Non so spiegarlo in altro modo .Grazie e buon proseguimento.

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    2. Allora forse sei L, ma non voglio conferme figurati, approvo ogni presenza purché educata e civile. Dicevamo "ci piombo" proprio perché vorrei credere anche io, e ci si può "imbruttire", con un eufemismo, comunque comprendendoci e cercando di evidenziare cosa non va. Credere va bene se tutti facciamo del nostro meglio. Poi ovvio continuo a sognare un Papa che voli a Gaza, o magari solo a Mosca, ma certo non può decidere lui (Luciani docet). Un sereno anno nuovo

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  20. Buon anno consapevole e incolpevole anche a te Franco!

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  21. Dopo aver disobbedito e magiato la mela siamo peccatori e continuiamo a peccare, purtroppo, consapevole e non.

    Auguri buon anno 2025.
    Chiara

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    1. Credo consapevoli, anzi, certamente.. un sereno 2025 anche a te!!

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