venerdì 24 gennaio 2025

BORGES

 


“Forma impersonale e lenta, come i vegetali e i pianeti”
(Finzioni   -  J.L. Borges)

Una citazione di Borges che mi ha fatto pensare ad una diversa velocità del tempo, o meglio alla sua dote di inafferrabilità, qui legata ai mondi astronomici e vegetali, accomunati in un paradossale cosmo dove macro e micro viaggiano in parallelo.

Dove non percepiamo affatto la costante curvatura di una mensola gravata dal peso, eppure eccola là.
E anche luce, iperveloce e statica al contempo, quella ruga ieri invisibile, un’ombra che si adagia senza permesso, di colpo ingombrante; una carezza che scivola via, un profumo che si estingue nell’aria, il sorriso che prende forma mentre ti guardo; discreto, timido ma alla fine presente.

Quante forme impersonali e indolenti agiscono attorno a noi, a quante offriamo abbrivio di partenza immobile, come nave che abbandona la banchina (o forse il contrario?), quanti istanti non scuotono una briciola di buio e cristallizzano tempo e respiro.
Quanti attimi impercettibili si prendono gioco della nostra grezza attenzione, rete da pesca dagli immensi squarci.

E così pianeti immobili ci attraversano la via, piante inerti divengono alberi possenti.

E noi incuranti. Non facciamo caso. 


35 commenti:

  1. se vi ho compreso bene, a te e a Borges, nell'apparente immobilismo delle cose attorno a noi c'è una inarrestabile evoluzione che in noi coincide col nostro invecchiamento. è un pensiero che non lascia scampo.
    massimolegnani

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    1. Un'esortazione la nostra - mi accosto indegnamente - al ben guardare, all'accorgersi, all'osservare, al provare gusto dell'inezia, dell'infinitesimale, che pure muove il mondo.
      Diamo senso a quell' inevitabile invecchiamento. ;)

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  2. Pensiamo di essere il tutto e invece siamo tutt'uno con il tutto, siamo l'infinitesimo niente che compone il tutto. Siamo il tutto composto di niente che compone il tutto. Siamo niente, ma siamo il tutto, ma siamo niente.
    E questo è tutto

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    1. Fascinoso e perspicace come sempre, o anche come mai, meglio come sempre.. ;)
      Abbraccio (tutto)

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  3. ma te renni conto quanto semo incuranti?
    sempre presi da altri pensieri, gretti, miseri, anche se nel tempo cambiano: donne, sport, denari, famigghia (oggi non più de moda), carrierre, stronzate ed intanto il tempo passa ed arriva sicura la fine.
    Anche le vocazioni vere oggi scarseggiano

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    1. E che non me renno? Vocazioni de che? Io volevo fa lo scrittore.. ma me mancano i santi in paradiso (e pure il paradiso..) ;)

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  4. Con Borges sfondi una porta aperta con me, è uno dei miei autori preferiti. E le sue riflessioni poetiche sospese fra filosofia, immaginazione, paradosso e scherzo sono sempre geniali.
    "Il tempo è un fiume che mi trascina,
    ma sono io quel fiume;
    è un tigre che mi divora,
    ma sono io quella tigre;
    è un fuoco che mi consuma,
    ma sono io quel fuoco.
    Il mondo, disgraziatamente, è reale;
    io, disgraziatamente, sono Borges".

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    1. I paradossi di Borges descrivono minuziosi labiririnti e lui ti ci cala dentro e tu annaspi nella (non sulla) pagina alla ricerca di un'uscita che non sarà mai quella immaginata. ;)

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  5. Siamo solo una minuscola parte di questo universo e ci muoviamo veloci proprio per evitare di rendercene conto

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    1. Ogni tanto acquisiamo errate consapevolezze che rendono l'universo ancor più intricato..

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  6. Tu sai quanto sia importante la musica nella mia vita.. Simone Cristicchi. L'ho appena sentita durante il viaggio in auto, la condivido con te perchè saprai interpretarla in base alle senzazioni che provi oggi, in questa giornata che inizia... x me inizia così:

    Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
    Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
    Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
    Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
    Non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso
    Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo
    Perché la natura è un libro di parole misteriose
    Dove niente è più grande delle piccole cose
    È il fiore tra l’asfalto lo spettacolo del firmamento
    È l’orchestra delle foglie che vibrano al vento
    È la legna che brucia che scalda e torna cenere
    La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere
    Perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi
    E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
    Tu allora vivilo adesso come se fosse l’ultimo
    E dai valore ad ogni singolo attimo
    Ti immagini se cominciassimo a volare
    Tra le montagne e il mare
    Dimmi dove vorresti andare
    Abbracciami se avrò paura di cadere
    Che siamo in equilibrio
    Sulla parola insieme
    Abbi cura di me
    Abbi cura di me
    Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro
    Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
    L’amore è l’unica strada, è l’unico motore
    È la scintilla divina che custodisci nel cuore
    Tu non cercare la felicità semmai proteggila
    È solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima
    È una manciata di semi che lasci alle spalle
    Come crisalidi che diventeranno farfalle
    Ognuno combatte la propria battaglia
    Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
    Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
    Perché l’impresa più grande è perdonare se stesso
    Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo
    Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
    E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
    E ti basta solo un passo per andare oltre
    Ti immagini se cominciassimo a volare
    Tra le montagne e il mare
    Dimmi dove vorresti andare
    Abbracciami se avrai paura di cadere
    Che nonostante tutto
    Noi siamo ancora insieme
    Abbi cura di me qualunque strada sceglierai, amore
    Abbi cura di me

    Un abbraccio a te e Lulù, da me, da.. noi!
    :)

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    1. Dobbiamo avere cura, e credere che abbiano cura di noi, sapere che qualcuno lo fa, qualcuno che amiamo profondamente.. ;)

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  7. Siamo una minima particella di questo universo.

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    1. Si accorge di noi? Magari no, ma importante è che noi si faccia caso a lui..

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  8. incurante, lo ammetto, ma senza esagerare :)
    facendo caso, un po' per caso :)
    ciao

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  9. No, non sono così incurante.

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    1. Non lo siamo perché facciamo caso all'inevitabile incuranza..🤗

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  11. Riflessioni ispirate che condivido appieno. Buona domenica!

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    1. Trovo magnifico leggere autori amati che sollecitano pensiero e immaginario.

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  12. Borges è diventato cieco a 55 anni. La cecità è terribile ma lui sapeva vedere anche senza farlo. Purtroppo oggi le persone non osservano più perchè hanno sempre la testa china sui vari dispositivi. Osservare vuol dire a volte gioire della bellezza che ci circonda, ci fa sentire tanto bene e in pace.

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    1. Sarebbe splendido tempo dedicato.. come stamattina incantato da un'alba spettacolare, per tanti, troppi, identica a quella di mille giorni addietro e di mille giorni a venire.

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  13. Io ci ho pensato tante volte al fatto che siamo un niente, a confronto dell'universo, anche se , magari, ci crediamo chissà che cosa !!Non ci facciamo caso, perchè i piccoli cambiamenti sono impercettibili quasi, ma tutto cambia, cambiamo noi, cambia anche tutto ciò che ci circonda. Cambia la natura, gli animali , le cose. e noi, a questo punto, dobbiamo cercare di approfittare del bello e del buono che abbiamo e ci circonda, prima che tutto cambi. Buona domenica.

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    1. Cambiamenti impercettibili che spero magari oggi, Giornata delle Memoria, smuovano un grammo diverso di sensibilità, se ancora la riconosciamo..

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  14. Si, esiste una “diversa velocità del tempo”, lo diceva anche Einstein: “Quando un uomo siede per un’ora in compagnia di una bella donna, sembra sia passato solo un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa accesa per un minuto e gli sembrerà più lungo di un’ora”

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    1. Concordo ovviamente, anche se quelle descritte sono percezioni "sensibili", comunque quantificabili, animate da impulsi decisamente differenti. Io denuncio il non far caso colpevole, quello che non è sollecitato, una disattenzione generalizzata, maldestra.

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  15. Bello il parallelismo tra macro e micro, tra l'immensità dei pianeti e la silenziosa crescita degli alberi, entrambi esempi di una lentezza che sfugge alla nostra frenesia. Una riflessione che ci ricorda quanto spesso la nostra attenzione resti in superficie, mentre sotto si muove un mondo intero. (Bello anche il commento di Pino. :))

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    1. D'accordo anche con te.. e ribadisco una disattenzione da educare..

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  16. A proposito di pianeti, in queste serate mi sono entusiasmata di vederli così ben nitidi nel loro allineamento. Ci sarà una serata simile anche a febbraio, me la devo segnare. Spero ne abbiate goduto la vista anche tu e Lulù. Baci.

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    1. Purtroppo no.. ma ci siamo appuntati quello del 28 febbraio.. ;)

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  17. Bellissima riflessione, spirituale direi, di un'anima sensibile e capace di trasmettere emozioni pure!!! Grande Franco!!!

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    1. Si cerca di prendere spunto, farci distrarre almeno dalla bellezza.. siamo sempre più abulici e meno disponibili.. non dovrebbe funzionare così..

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  18. Grazie per questa riflessione, ne apre altre, quasi in maniera meccanica. Bello anche leggere i commenti....!

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    1. Mi piace quando si aprono più fronti, stimolando anche solo un pensiero, una considerazione in più.. significa che il blogging è vivo, e pungola.. ;)

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