domenica 19 gennaio 2025

HERE

 


Premessa: un film che sto glorificando e che sta ricevendo pareri molto contrastanti. Tanti lo giudicano noioso, lento, poco fruibile e comprendo che la bellezza del cinema è nel film differente che ognuno riesce a scorgere.
Ma lo propaganderò comunque come qualcosa di visionario, lontano dai Lynch o dai Lanthimos - mai stati nelle mie corde -, in grado di catturarmi totalmente. 


Raffinato e geniale.
M
i lascia a bocca aperta già la prima auto che sfoglia il tempo attraverso la grande e luminosa finestra della sala con camino, accennando subito un montaggio strepitoso ad intersecare finestre di dialogo tra innumerevoli epoche di narrazione, rendendole fluide, compatibili, essenziali.

Una sfida alla relatività subito chiara.
Ennesima prova magistrale di Zemeckis, che provoca le convenzioni e il déjà vu, elargendo suggestioni e commozione con una tecnica di regia colma di finissime chicche, come il controcampo che sfrutta il temporaneo passaggio di una specchiera davanti la camera fissa.

Ricercato e creativo.
Una storia millenaria di futuro che si accavalla con la tecnica più elementare che esista. La camera fissa e la storia a srotolarsi, affamata di eventi, e io affacciato allo schermo, cinema frenetico nel cinema immobile, come una finestra di fronte alla finestra, e mille riquadri ad intersecarsi voraci, impietosi, veloci, curiosi e i protagonisti ad inquadrare, metterci sogno, avvertire ordine e disordine, emozione, rabbia, attesa, disagio e lo spettatore a riconoscersi. Avrei forse dedicato più spazio alle storie parallele, quelle che spazio temporalmente precedono e seguono Tom Hanks e Robin Wright, ma comprendo la scelta di non pungolare oltre un livello di attenzione già ampiamente sollecitato.


Sottile ed estroso.
Dal magma originario fino allo schermo piatto HD, quel riquadro di mondo concepirà passioni, desideri e rimpianto; si chiederà, come ci chiediamo tutti noi, cosa sarà del futuro, e lo disegnerà sapientemente, calpestando sempre la medesima porzione di mondo, identico palcoscenico ad ospitare nuove messe in scena.
E penso anche io, mentre digito al pc, a chi è stato seduto prima di me, in quella che ora è la mia casa, e chi vi sognasse in precedenza, quali prati ancor prima, quali scenari pieni di vento e tramonti, ma sempre con un colibrì curioso, a vivere l’istante, renderlo eterno.

Il finale è pazzesco. Solleva dalla poltrona dove Zemeckis mi aveva avvitato e sconquassa l’occhio, ormai disabituato, in un piano sequenza che d’improvviso riempie la vista, il cuore, e l’intero schermo, velato di lacrime.

52 commenti:

  1. Wow, bellissima recensione Franco. Ho letto qualcosa in giro, lo vedrò sicuramente. 😘 Grazie!

    RispondiElimina
  2. ho letto fino a "un film che sto glorificando" :-) . Lo guarderò sulla fiducia e poi continuerò con la lettura della rece :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stavolta non sono di parte. Di più. ;)

      Elimina
    2. Scaricato 😁 e visto. Non posso mettermi a recensire tecnicismi e robe varie di cui non ho le competenze, ma posso solo dire che mi è piaciuto tanto !!! Sono d' accordo con te, ennesima prova magistrale di Zemeckis.

      Elimina
  3. recentemente ti ho letto stroncare altrove un film con Abbatantuono che altri avevano osannato, quindi questa tua esaltazione, di un film che peraltro non conosco, ha un sapore genuino, quasi (positivamente) infantile che mi fa bene sperare sul valore della pellicola.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahah.. cosa ho stroncato con Abatantuono? ..ammetto che sto diventando esigentissimo al cinema, ma pure in tv.. e quando mi incanto, mi incanto davvero.. sarà l'età.. ;)

      Elimina
    2. …a settembre qualcosa. Lui fa il nonno, vicenda tra il drammatico e lo scanzonato

      Elimina
    3. Forse da Riccardo Giannini nel suo blog dove ne parlava.. ma non l'ho neanche visto.. in realtà esaltavo l'Abatantuono prima maniera, ma in Mediterraneo mi piacque un sacco!!

      Elimina
  4. Grazie per la bella recensione.
    Non ho avuto modo di vederlo, ma mi hai incuriosito

    RispondiElimina
  5. Un commentino nel mio blog non me lo fai?Ciao

    RispondiElimina
  6. Zemeckis ha girato film che mi sono piaciuti, non tutti allo stesso modo però. Un po' di fiducia gliela darei già solo per la carriera, la tua recensione sicuramente è un ulteriore incentivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutte perle nella sua carriera..e ha sempre alzato l'asticella.. qui tenta un super record.. e riesce in pieno..

      Elimina
  7. Mi piace tanto il tuo stile di scrittura, ma del resto già lo sai.
    Grazie per la recensione. Buona domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. So che non sei una fan del cinema.. eppure.. il tuo sguardo per i particolari.. avrebbe da lavorare.. ;)

      Elimina
  8. Zemeckis è uno dei pochi registi viventi a non aver mai sbagliato un film... e non tradisce nemmeno stavolta. L'inizio è po' "diesel" ma dopo è impossibile non commuoversi, a meno di non avere un bidone d'immondizia al posto del cuore! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me ha intrigato dal primo fotogramma.. l'auto che sfreccia in tre riquadri differenti.. mi ha incollato - paradossalmente - ad ogni movimento successivo..

      Elimina
  9. Accipicchia, un film veramente particolare che si è avvalso di effetti speciali e dell'intelligenza artificiale per creare scene e personaggi che attraversano il tempo. La tua recensione poi è spettacolare e fa veramente venire la voglia di precipitarsi al cinema. Grazie mille!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è intelligenza artificiale in questo film, ma quella umana la supera di gran lunga ;)

      Elimina
    2. L'intelligenza umana possiede sensibilità, generosità, comprensione ed un sacco di altre doti che non saranno mai proprie dell'Intelligenza artificiale, per fortuna!

      Elimina
  10. Ah, ecco. Ne ho sentito parlare in termini più negativi che positivi, ma la curiosità mi è venuta lo stesso. Ora ancora di più. (tra parentesi: ho in lista anche quel "Conclave" da te suggeritomi)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Here è in apparenza una storia normale, in realtà è come un lipogramma senza, ad esempio, le a. Se sei un genio nessuno si accorgerà che manca una lettera, e il risultato potrà anche annoiarti. Perché non farai caso all'assenza. ;)

      Elimina
  11. Questo film non l'ho ancora visionato. Se mi posso permettere ti consiglio due titoli che ho gradito molto.
    L'ultima settimana di settembre
    Il treno dei bambini.
    Sono stati tratti dai rispettivi romanzi.
    Ciao e buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono in lista.. più il primo a dir la verità.. ti farò sapere.. ;)

      Elimina
    2. Il treno dei bambini è una storia vera. In tempo di guerra l'Emilia Romagna ha ospitato tanti bambini del sud che rischiavano di morire di fame. Tenerezza pura.Il film è stupendo perchè rispecchia il libro.

      Elimina
  12. Non amo molto il cinema , come luogo fisico preferisco la tv e se un film mi interessa preferisco vederlo da casa . Il film di cui parli non lo conosco ,però mi ha incuriosita la tua recensione quindi l’ho cercato su internet e devo dirti che è interessante e certamente lo vedrò per intero
    Un abbraccio
    eos

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un cinema non per tutti. Ma c'è della poesia palpabile..

      Elimina
  13. Avrei voluto che mi fosse piaciuto tanto quanto a te, ma va bene così. E' un film innovativo ed emozionante anche nelle sue imperfezioni, tanto mi è bastato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorrò anche rivederlo per gustarmi tutti i particolari, le inezie, le sfumature..

      Elimina
  14. Che bella recensione... mi hai fatto emozionare. Grazie, Elisa

    RispondiElimina
  15. Devo ancora guardarlo, ultimamente ho visto quello di Salvatores è non mi è dispiaciuto.

    RispondiElimina
  16. non l'ho ancora visto, gazie per la recensione

    RispondiElimina
  17. Non credo proprio che li vedrò, ma bene che ti sia piaciuto.
    Vero che ognuno ci scopre qualcosa di suo nei film che altri no.
    No, proprio no. Bene così.
    Un salutone

    RispondiElimina
  18. La memoria storica vista come cibo e rifugio, in alchimia emotiva tra generazioni di passaggio e frammenti storici di sentimenti e accadimenti vissuti, a tratti patiti. Il tutto frastagliato da suoni e passi filmati quasi l'Autore volesse ancorarsi ad essi per migliorare questa nostra realtà paradossalmente alla deriva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti hai colto l'aspetto decisivo. Zemeckis ci àncora allo schermo e alla poltrona. Quando decide di mollare gli ormeggi ci inondiamo di Cinema..non sarei piú uscito affamato di particolari, inezie, di colpo ogni arredo visivo lasciato libero..

      Elimina
  19. Dopo aver letto la tua splendida recensione vedrò sicuramente questo film: sei un critico raffinato e sagace...

    RispondiElimina
  20. Ohi! Spero ti piaccia!! un film sui particolari da cogliere.. come in una raffinata ricetta.. ;)

    RispondiElimina
  21. Che bella recensione! Grazie Franco, un motivo in più per vederlo. Un abbraccio a te e a Lulù 🫂!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una pellicola "impegnativa", da guardare con attenzione per cogliere i "tra le righe" senza soffermarsi alla superficie.. ;)

      Elimina
  22. Che bella recensione! Grazie Franco, un motivo in più per vederlo. Un abbraccio a te e a Lulù 🫂!

    RispondiElimina
  23. Zemeckis ha fatto un film impeccabile tecnicamente, dove gli attori spariscono dietro alla scrittura filmica. Here sarà ricordato come un film suo, più che di Tom Hanks, e l'idea di girare tutto nello stesso spazio ha del geniale, tanto da perdonare qualche momento politicamente corretto.

    RispondiElimina
  24. Anche questo film non l'ho visto. Mi sa tanto che dovrò farmi una cultura!!!

    RispondiElimina

Sottolineature