Su Via di Torricola, periferia romana, scorgo spesso, e da tempo ormai, una signora in attesa in prossimità di una curva.
In attesa di clienti.
Benvestita, di una certa età (magari poi è più giovane di
me), capello a posto, non elegante ma distinta.
Fatto sta che anni fa (strada obbligatoria per andare a casa dei miei),
probabilmente, vista la prima volta la immaginai, ingenuamente, una signora affatto
intenta al presunto lavoro più antico del mondo, ma solo momentaneamente aspettando qualcuno: un figlio, un marito, un'amica o chessò io.. poi col
tempo, montalbanamente, “mi sono fatto persuaso” che la signora in questione
stesse proprio “esercitando”.
Ieri, poi, giornata di sole splendido, l’ho vista
verso mezzogiorno, abbronzata e con un occhio per tutti quelli che
transitavano, in piedi, composta, e non seduta o sbragata o discinta come magari qualche nigeriana, sempre su quella strada.. e l’ho ritrovata sempre là poi, al ritorno, tre ore
dopo.. non so ovviamente se si fosse “adoperata” nel frattempo.. ma insomma, il
pensiero è stato un altro: ha una vita questa signora? Figli magari, un
compagno, nipoti, esistenza sociale di altro genere (poste, supermercato, camice da
stirare, ticket all’ambulatorio, comunioni, teatri, la banca che ti chiama).
Pensieri che non ti sfiorano scorgendo l’outfit classico della prostituzione abituale.
Perché l'immaginario - errato sia chiaro - non accosta questi esseri viventi ai nostri standard.
A vederla così la immagino più in fila ai saldi di centro commerciale o sulla
metro con un libro in mano, che sulla curva di una consolare secondaria. Ben
pettinata, seriosa, occhiale discreto.
Quasi una zia vecchio stampo che potrebbe al massimo invitarti ad assaggiare le
ciambelline calde al vino appena sfornate, senza istigarti proprio nessun altro
tipo di pensiero.
Altro che transfert e controtransfert illuminati con il suo ultimo post dal caro blogger
Guido Hauser.
Guai a fare qualcosa per contenere questo problema di civiltà.
RispondiEliminaPotrebbe impedirci tante esclamazioni che pronunciamo quando siamo inquietati.
Porca puttana
Figlio di puttana
Bastardo
Porca troia
Purtroppo è la domanda a regolare l'offerta. Ed è sulla prima che si dovrebbe agire.
Eliminache tristezza!
RispondiEliminaMolta..sì
EliminaMi appare strano che in tutti questi anni non abbia pensato di cecare un altro lavoro per potersi mantenere. Evidentemente la signora guadagnerà bene e naturalmente in nero. Ci sono donne che praticano la prostituzione come una missione e la persona di cui parli ha anche stile. Mi ricordo che quando la Merlini chiuse definitivamente le case di tolleranza, alcune "lavoratrici" si disperarono.
RispondiEliminaDifficile capire.. e in questi casi gli interrogativi si moltiplicano, le amarezze anche...
Elimina"IL BUCO"
RispondiEliminaIdealizzarmi
Solo questo sapete fare
Voi uomini.
Immaginarmi secondo le vostre impressioni
O le vostre fantasie
Voi non avete curiosità
O desiderio di sapere davvero chi sono
Che mi cerchiate per i miei servigi
O semplicemente mi osserviate
Sfrecciando con la vostra auto
Mi volete pensare e comporre
Come un puzzle
Secondo i vostri canoni.
Ed allora
Se siete miei clienti
O sono una troia
O vostra sorella
Figlia
Madre
Segretaria
O semplicemente un buco in cui venire.
Se invece
Non vi fermerete mai
E proseguirete oltre
Ma mi notate
Allora vi si accende un'altra luce
Quella di provare a darmi un volto
Non solo quello che vedete con i vostri occhi
Ma quello interiore.
Allora ecco che
Se sono più anziana
Più accorta
Più dignitosa
Meno discinta
E bianca di pelle
Probabilmente sono italiana
Sicuramente ho famiglia
O l'ho avuta
Ed a seconda che sia nei vicoli di Genova
O in una strada della periferia di Roma o Milano
Sono una prostituta di lungo corso
Oppure sono una sventurata
Che ha perso lavoro e casa
Ed ha deciso di battere il marciapiede
Anche se dove sto io
Il marciapiede non c'è neanche
Sono sul ciglio della strada.
Io per voi sono un'idea
Una fantasia
Un momento di riflessione
O più di frequente
Solo una fessura da penetrare.
Ma qualunque cosa voi vogliate da me
O se invece non ambite ai miei lavoretti
Qualunque cosa fantastichiate su di me
Alla fine
Io per voi sono solo un punto invisibile
Su di una strada
A cui pagare venti euro per "scaricarvi"
O un'istantanea su cui fare pensieri ed ipotesi
Al volante della vostra vettura
O magari
Ho l'ambito onore di assurgere
A personaggio di un racconto breve
O di una tua poesia
Sì perchè anche tu
Mio caro Rockpoeta
Mi stai provando ad immaginare
Partendo a tua volta
Da un altro momento di immaginazione.
Io posso anche essere intuita
E magari qualcosa di me l'avrete colta
Ma nessuno di voi mi ha parlato
Nessuno di voi si è fermato un solo istante
Perchè avreste capito
Che la mia vita è una merda
Che non ho un marito se sono qui
E se lo avessi sarebbe uno di quelli
Da cui fuggire di corsa
E che se anche avessi un figlio
Non saprei nemmeno dove sta
E che magari lui
Proprio in questo preciso momento
Starà dicendo alla sua ragazza
Che sono morta anni fa
E soprattutto avreste compreso
Che mentre lavoro
Non ho tempo di mettermi a fare conversazione
Non certo gratis
E che vi avrei mandato entrambi al diavolo.
Ora mi eclisso
Non prima di dire che
A chi cerca di immaginarmi
Sensibile
Colta e sventurata
E lo fa senza un mio guadagno
Forse preferisco chi
Molto più prosaicamente
Mi paga
E paga semplicemente
Per avere un buco in cui venire.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Hai colto molto della curiosità che può cogliere ognuno di noi, a immaginare dinamiche , necessità, sconfitte o strategie che non ci appartengono, che probabilmente faticheremmo a valutare.. di certo facciamo parte di quel mondo che produce storture, ingiustizie, miserie.
EliminaUn giorno accosto e glielo chiedo. Siamo curiosi di sapere poi le parole che vi siete scambiati.
RispondiEliminaNon accosterò mai. Poco ma sicuro. Mi terrò gli interrogativi, e anche un po' di vergogna. Quella per noi uomini.
EliminaPosso divergere?
RispondiEliminaCi fosse stato un signore, nelle stesse condizioni della signora, l'avremmo notato? Avremmo orientato il capo verso la sua stessa direzione per vedere cosa provocava tanta fedeltà? O forse avremmo pensato a un ladro che... in fondo anche quello è il mestiere più vecchio del mondo.
Guardando le mamme d'oggi, stanche, che fanno la spesa dopo il lavoro... un occhio ai due figli che ogni tanto cercano di sgattaiolare fra le corsie e un altro all'orologio che in certe occasioni sempre accelera... ecco... mi chiedo che tipo di vita sia la loro, anche se l'immagino.
Comunque sia, quella signora bionda che staziona alla curva dimostra un gran senso di attaccamento al lavoro e questo è indubbiamente un pregio.
Ciao.
Non nascondo imbarazzo per il post, ma mi sento ormai in confidenza (con me e con voi) nell'esprimere opinioni su quello che mi passa per la testa.. l'imbarazzo oltretutto non è per chi "esercita", ma soprattutto per chi usufruisce. Maschio in maggioranza. Quindi si, l'avrei notato forse di più il maschio in attesa in curva. Mi sono solo sentito in grado di esprimere una considerazione, futile magari, perniciosa per qualcuno, di cattivo gusto per altri, ma ti assicuro: spontanea, naturale, e con una sorta di malinconia di certo maggiormente rivolta a noi uomini che provochiamo questo mercato, più che a donne costrette più spesso a subirlo per assenza di ogni alternativa.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaRiscrivo:
EliminaAnche il mio commento è frutto della confidenza che hai saputo instaurare con i tuoi lettori. Le MIE domande sono frutto delle tue, anche se di segno diverso.
Grazie.
Grazie Sari!
Eliminauna seria professionista prossima alla pensione.
RispondiEliminaml
Contributi autonomi dici?
EliminaAlla stazione del treno del luogo in cui vivevo fino a dieci anni fa c'era, talvolta, una signora gracilissima, tutt'altro che giovane, bionda, strana. Esercitava anche lei. Non so chi la scegliesse, tuttavia c'era. Non mi ero mai fatta le domande che ti sei fatto tu. Mi sembrava solo una presenza particolare lì.
RispondiEliminaNon so se da donna ci si pensa in maniera differente, ma come da uomo non concepisco minimamente, ad esempio, uno stupratore maschio, immagino che anche da donna si possa faticare ad entrare in sintonia con certe dinamiche.
EliminaE sì, si fatica molto, almeno per me non hanno senso certi rapporti senza un sentimento!
EliminaSoldi facili...oddio.
RispondiEliminaSarebbero facili se uno esercitasse questo mestiere con chi gli piace.
Ma in mezzo ad una strada può fermarsi chiunque.
Una parte di quello che hai spiegato mi è proprio successo quando ero un ventritreenne e lavoravo da postino a Barcellona. Un giorno, in ufficio commentai che ogni giorno c'era una signora di una certa età, elegantissima, col suo cappotto, una borsa anche elegante, espressione seria del viso,... che aspettava qualcuno, forse il marito, forse un compagno di lavoro, chissà se era una rappresentante di una ditta di abbigliamento o aspettava per iniziare il lavoro in un negozio della strada...
RispondiEliminaI miei compagni restarono a guardarmi e solo dissero a me "sei un po' innocente, tu. Naturalmente sta aspettando qualcuno per lavorare ma pensa un po'... non ha detto niente a te? potevi essere tu il suo "utente"... Ebbene... un po' innocente ero io... Qualcuno mi spiegò con chiarezza che era quella donna... e io... così elegante? alle undici del mattino??
Ciao,
podi-.
Mondo che vai, pensieri comuni che trovi.. ;)
EliminaIn questi casi, prima di fare domande dirette, meglio essere cauti con tattica, potresti collezionare un occhio nero causata da uno schiaffo, o peggio un colpo in testa con la borsa come quella famosa di Monica Vitti in un noto film (non so se ti ricordi il contenuto, c'era un arma). Ciao.
RispondiEliminaNon lo farei mai ovviamente, mi vergognerei..e poi mi sa che una borsettata sarebbe il minimo ..
EliminaCredo che in generale un'attività del genere si faccia solo per necessità di soldi. Anche se in realtà non ho idea di quanto guadagnino, o meglio: quale sia la forbice tra quella che ci si compra casa e quella che non guadagna cifre elevate.
RispondiEliminaVedi, se la prostituzione fosse legale potremmo leggere sui rapporti Istat i redditi medi dichiarati dalle lavoratrici del settore sui loro moduli 730.
Il post voleva sfrucugliare oltre le semplici necessità.. mi ponevo interrogativi sociologici probabilmente utili solo a chi perde tempo in aula credendo di poter definire il mondo, mentre questo se ne va spesso per conto suo ..
EliminaUn post molto profondo...che vita hanno queste persone, qualcuno in città si ricorda che anch'esse sono persone che a volte fanno questo mestiere perché devono campare i figli...ci sono tante strade, qualcuno dirà...ma la vita è una canaglia e gli esseri umani terribilmente fragili.
RispondiEliminaNon voleva forse essere profondo, ma sicuramente malinconico e interrogativo, a vagare un attimo nel comune esistere di persone che scorgiamo spesso senza pensare mai a come vivono, e a come vorrebbero invece, o come magari stanno bene così..
EliminaChi pratica la prostituzione lo fa per sopravvivere. Probabilmente perchè non ha avuto altre occasioni o perché, quelle che aveva , le ha perse per una qualsiasi ragione. Penso che ognuna di loro, potendo scegliere, farebbe altro.
RispondiEliminaSicuramente. Ribadisco solo che senza domanda l'offerta non esisterebbe
EliminaBuongiorno Franco.
RispondiEliminaCon questo commento non voglio entrare nel dibattito (sterile e qualunquista) sulla nobiltà della prostituzione o sulla sua funzione catartico verso l'utilizzatore finale.
Voglio solo rilevare, alla futura memoria dei critici letterari, la grande capacità e versatilità con cui sei riuscito a passare dalla puntuale e ben articolata stroncatura di Moretti (peraltro condivisibile!!) e la leggerezza e il rispetto verso un fenomeno "antico come il mondo".
Senza scadere nella, o usando, qualsivoglia volgarità verbale o di pregiudizio.
Ciao.
A.
Mi sfuggiva la funzione catartica.. ma credo siano più terra terra le necessità maschili che favoriscono detto commercio.. grazie per la "versatilità" intanto.. ;) un abbraccio!
EliminaFacili non lo credo neanche io..veramente può capitarti di tutto.. di certo non posso fermarmi a chiedere il perché..
RispondiEliminaConfesso che anche a me capita, quando vedo una donna che "esercita" , di provare ad immaginare che tipo di persona si nasconde dietro a quello che mostra l'apparenza. A volte mi chiedo quali circostanze sfavorevoli possano averla spinta a fare quello che fa, come fa a sopportare quel tipo di vita o cose del genere.
RispondiEliminaPurtroppo la vita non fa sconti a nessuno e non tutti reagiscono alla stesso modo di fronte alle avversità. La descrizione che hai fatto della donna mi fa pensare ad una persona comune, probabilmente con famiglia, che ha scelto quel genere di vita per portare avanti i suoi progetti.
Un saluto
Lo so, è triste che si ragioni in termini comprensivi di qualcuno che ti ricorda la tua vita normale, e non di altre che ritieni perfettamente adatte a quel mondo e delle quali non immagini nessuna affinità elettiva. C'è un mondo dietro ognuna, ma forse il post voleva anche sollecitare una riflessione, soprattutto verso noi maschi, che lo alimentiamo quel mondo..
EliminaChissà quanta vita potrebbe raccontarti quella signora. Chissà se ancora ha qualche sogno nel cassetto, chissà con chi cena la sera e se ha qualcuno a cui manca mentre è li sulla strada ad aspettare. Forse le piacerebbe vivere di altro e poter invitare i nipoti a casa ad assaggiare le ciambelline calde appena sfornate.
RispondiEliminaCito dal mio post "Testardi" "Com'è facile essere buoni quando la vita è buona con noi"
Proprio questo il punto, spesso non sappiamo nulla ma pretendiamo di ridurre quello che vediamo attorno sull'omda di nostre sensazioni, dinamiche, esigenze; ma ci sono vite che viaggiano per altri termini, infinite altre rette. Dovremmo innanzitutto generare rispetto.
EliminaTutti al mondo abbiamo un giro di clienti in qualche modo, da Amazon alla Chiesa.
RispondiEliminaMa perche scrivi commenti sul mio blog e poi li cancelli? Sembrsno pure messaggi un po provocatori a volte... e non ne capisco il senso. Vivi e lascia vivere, diceva Sant Agostino
RispondiEliminaNon cancello mai nulla .. controlla in spam.. comunque vivi e lascia vivere si addice più ad un Word privato che ad un blog pubblico ;)
EliminaBel post, discreto e delicato. Se ci chiedessimo più spesso che vita hanno alle spalle le persone che incrociamo,magari si starebbe tutti meglio
RispondiEliminaVero. Le domande dovrebbero superare sempre le risposte ;)
EliminaBel post, discreto e delicato. Se ci chiedessimo più spesso che vita hanno alle spalle le persone che incrociamo,magari si starebbe tutti meglio
RispondiEliminanon è un pensiero solo tuo... spesso lo penso anche io quando vedo signore e signorine a bordo marciapiede. Una volta gli ho dato anche un passaggio sulla via ardeatina. Una prostituta stava facendo l'autostop e mi sono fermata. Lei si è meravigliata molto, perchè le donne non si fermano mai, mi ha detto. Così abbiamo parlato un po'
RispondiEliminaSu Via Ardeatina ci ho abitato anni.. facevo la strarda per i castelli e ci visto un mondo..
Elimina