“In risposta al cosa manca”. Il rifugio sull’isola perfetta della poesia. Far incontrare tra loro visioni comuni, ma che spesso viaggiano in solitaria, lasciando intravedere il sogno, ma anche macerie, comunque da considerare. E’ il “temerario” intento che l’autore Franco Battaglia si prefigge con la sua opera “In risposta al cosa manca”, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore. Poesie che vorrebbero sfuggire ad ogni categoria, perché le liriche questo rappresentano, un ricamo di vita stratificata. «La poesia - spiega l’autore parlando della scelta del titolo - palpita di interrogativi, anche del chiedersi cosa manchi alla completezza dell’esistere: “scrivere due righe” e “star bene in loro compagnia” una risposta che trovo pienamente esaustiva». La prefazione della raccolta di liriche è affidata al maestro Giuseppe Aletti, formatore, poeta, critico letterario titolare della omonima casa editrice che ha sede a Villanova di Guidonia (Roma). «La raccolta In risposta al cosa manca - scrive Aletti - si dispiega in composite rotte, dall’esistenzialismo filosofico, alla ricerca delle piccole cose che mitigano il giorno da incontrare, al sentimentalismo come atto comunicativo tra persone. Come indica il titolo, Franco Battaglia cerca di segnare dei solchi entro i quali far incontrare la sua esplorazione esistenziale e l’interesse del lettore: versi da strappare al caos delle stagioni, alla carenza di punti di riferimento, allo smarrimento che il poeta avverte e tratteggia con i propri versi». Una poesia di ricerca e di incertezza, di scoperta ed esperimento; un mezzo, un tramite, un veicolo di sfogo. In questa condizione di precarietà la scrittura rappresenta «un’ancora, l’isola perfetta. Il timore finalmente fugato del mancato sognatore di sogni». L’effetto “sorpresa” è ciò che l’autore vuole sottolineare, con forza. «Scrivere - spiega Franco Battaglia - avvertendo, io per primo, stupore. Scrivere come riparo, fuga, scontro e comunione. Citando Alessandro Bergonzoni, trovo illuminante il suo “scriviamo poesie che rimano contro”». L’autore dedica alcuni suoi versi a “Settembre”. «Settembre - racconta l’autore, nato a Roma, dove vive - è il mio mese feticcio, culla di bellezza, sogni, amori, dolori. Mamma se n’è andata proprio di settembre, ed era anche il suo mese, dove consumare vacanze, l’amore per il mare e soprattutto per il sole. Ad ispirarmi è l'osservare, la curiosità, il non fermarmi sulla soglia, lo stupirmi, come amo ripetere, di quello stupore autentico, non programmato, non addomesticato, che ogni volta lascia basiti, fosse anche l’ennesimo tramonto». Un mese che rappresenta le contraddizioni, quelle che caratterizzano l’intera esistenza e che diventa, così, metafora del sentire umano. “Settembre che amo, e che fa innamorare: dei sorrisi, delle isole, del vento, dell’amore più folle. Settembre dei cuori infranti, di lacrime e rinascite. Quel Settembre d’uva e baci rubati, spiaggia solo per noi, nuotate incaute e corse nell’alba, ciottoli bianchi e ciambelle ancora calde”. «Una volta scritta, la poesia non ci appartiene più, come il respiro vitale, è un lampo nel buio del nostro esistere». Ne è convinto Franco Battaglia, pensionato che “blogga, scrive, legge, viaggia, recensisce, fotografa il mondo come lo vede lui; che colleziona dubbi, lima rimpianti, sbircia dai finestrini”. Il messaggio che vuole trasmettere al lettore è «l’individuazione di nuovi punti di vista. La poesia ci ricama l’anima e continua per la sua strada, ma dilata ogni brutta essenza, ogni cattiva piega, la custodisce anzi, la rende complice, compagna di sorriso». Federica Grisolia(Vincenzo La Camera - Agenzia di Comunicazione)
La scrittura rimane il mio sfogo principe, la difesa principale contro disagi, inquietudini, malinconie. Ne evidenzio anche, spargendo versi, ma è quasi un delicato esorcizzarne gli effetti, godendo poi del piacere della descrizione, del meticoloso accostarsi alla vita e fare due passi assieme.
Eccomi quindi in questa nuova avventura, ed in copertina. dolcissimo, l'unico orizzonte possibile.
E STAR BENE
Mi chiedo cosa manchi
al non dover chiedere più
nulla.
Un reale stato di quiete?
Un’assenza di preoccupazioni?
Il desiderio esaudito,
o l’educazione, dei propri desideri?
O forse l’accontentarsi
di scrivere due righe
in risposta al cosa manca.
E star bene
in loro compagnia.
Un nuovo libro di poesie. Tu l'hai letto? È bello.
RispondiEliminaPer quanto quesito paradossale offre interessante spunto. Leggiamo noi che scriviamo? Riusciamo a metterci nello sguardo di chi scorre versi e ghirigori? O scriviamo appena per la nostra sopravvivenza, per non avvertire ostilità alle porte? Siamo in grado di decifrare le richieste nascoste tra le righe? E' bene chiederlo, e chiederselo. Grazie Gus
EliminaQuesta tua iniziativa è per me bellissima e mi fa anche felice.
EliminaComplimenti di cuore! Me lo procurerò... Mi pare che si possa prenotare anche on line...
RispondiEliminaSarà anche per me un piacere leggerti su carta palpabile.
Eliminapodi-.
Ho sempre apprezzato molto le tue poesie, quindi non ho dubbi che sia una gran bella raccolta.
RispondiEliminaIntanto complimenti!
Grazie Sara.. orgoglioso dei riconoscimenti di una blogger delicata e attenta come abbiamo imparato a conoscerti.. ;)
EliminaComplimenti! Hai fatto benissimo a pubblicare un libro; in questo mondo virtuale fermare su qualcosa di fisico versi sempre molto toccanti come i tuoi, lo trovo sacrosanto.
RispondiEliminaMi piace veicolare sulla carta, un piccolo residuo ad occupare scaffali polverosi, come una volta..
EliminaCongratulazioni amico mio!! Sono davvero felice per te!! La tua poesia d'incantevole bellezza merita!!!
RispondiEliminaSei una poetessa dall'animo sensibile (e non perché ti piacciono i miei versi..) un abbraccio!
EliminaOvviamente lo acquisterò con molto piacere :)
RispondiElimina;)
EliminaEugenio Montale, nel suo discorso pronunciato in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel nel 1975, disse che lui era lì perché aveva scritto poesie, “un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo”. Mi viene da pensare alle tante dichiarazioni inutili di certi politici nostrani, che ci vengono date in pasto quotidianamente, dichiarazioni che sono nocive e dannose per chi le ascolta e ancor di più per chi le commenta. E allora sarebbe veramente bello – come scrive Franco Arminio – se si potesse nobilitare qualsiasi problema esistenziale con una poesia, da leggere in televisione o alla Camera dei Deputati. Una poesia di Montale, di Franco Arminio e…di Franco Battaglia.
RispondiEliminaAccidenti che onore! .. di sicuro si dovrebbe inondare il mondo di poesia, e renderlo docile, con una poesia "inutile" ma sicuramente innocua.. ;)
EliminaChe bello Franco. Avevo già saputo. 😀
RispondiEliminaSono felicissima per te, congratulazioni!
Che poi la foto sulla copertina è, secondo me, la più bella e profonda di tutte le tue.
Complimenti anche a chi ha scritto tutte queste mirabili parole che indicano molto bene il'intento in questa tua nuova uscita di liriche e poesia.
Un forte smack! Ciao.
Lulù è la mia copertina..in tutti i sensi.. ;) Grazie!
EliminaIl cosa manca, per me, è soprattutto cercare di esprimersi e dialogare. Poi possono mancare tante cose perché non tutto è raggiungibile e non è tutto oro quel che luccica. Ma, appunto, il tirar fuori quel che è dentro di noi e confrontarsi con gli altri è vitale. Complimenti per questa tua bella opera e un abbraccio grande a te.
RispondiEliminaPoter scrivere e confrontarlo, sì, davvero tutto lì.. ;)
EliminaFrancoooo!!!!
RispondiEliminaUffa!!
Ma che palle...!!!
Un altro libro...!!!???!!
Eppoi tutti 'sti complimenti....
... Tanto il Nobel della letteratura (quest'anno) non te lo danno...
Ahahah.
Pero noi ti diamo tutto il nostro plauso, il nostro ringraziamento per tanta bellezza, la nostra stima per il tuo scrivere.
E la mia personale ammirazione!
Bravo!!
A.
C'è il blog.. direte voi, ed è vero, confido moltissimo nel mio narrare virtuale ma hai voglia a poggiare il naso sul monitor; quell'odore inconfondibile di carta, il fruscio di pagina sfogliata, l'inchiostro che lascia il segno.. neanche ad immaginartelo.. ;)
EliminaSono pienamente d'accordo.
EliminaCon buona pace del Prof. Ferrarotti che tanti anni fa parlava di bibliocidio...
Tu lo smentisci ampiamente.
Ps
Non smettere mai di scrivere w pubblicare.
A.
Caro Franco, farti i complimenti mi viene assolutamente spontaneo a naturale. Lo sai. Sei un Grande. Nei Tuoi Versi, nei Tuoi Commenti, nei Tuoi Scritti (anche quelli parziali perchè non ho letto il Tuo libro ma ne sto intravvedendo grazie a Te appena adesso una traccia) trovo sempre una qualità importante che cerco ogni giorno, quasi da sempre, di fare mia e al contempo di trasmettere agli altri: la capacità di saper leggere la vita negli occhi degli altri, la forza del dialogo che significa comprensione ma anche conoscenza, reciprocità, crescita interiore tramite il confronto civile costruttivo e garbato, la cura e la tutela del Creato. Talvolta anche il dialogo con noi stessi come espediente primario per guardarci meglio dentro e consapevolizzare fatti e circostanze in un vissuto che cambia e non è mai lo stesso esattamente come noi cambiamo ogni giorno e ogni giorno che passa non siamo mai gli stessi. Come il Mare, il mio Amore. Non esiste antidoto migliore della Natura per andare avanti nonostante tutto e addentrarsi con sagacia, senso del dovere e dignità negli impervi percorsi del nostro vivere quotidiano. Per chi come noi ama Arte, Poesia e Cultura essere testimoni del proprio tempo è valvola di sfogo necessaria. E' vero: la poesia una volta canalizzata non è più nostra e deve essere lasciata libera di posarsi nel cuore e nell'animo di chi la legge e tramite essa entra in alchimia con l'Autore. Ma è anche vero che d'essa rimane sempre in chi la scrive una radice ben piantata e forte capace di produrne altre esattamente in grado come le precedenti di teorizzare bellezza e fungere da pungolo, ricerca, conoscenza, testimonianza e riflessione. Il Poeta dipinge e come il Pittore lascia tracce profonde del proprio esistere che si canalizzano nella memoria storica d'ogni Popolo e d'ogni Civiltà per agevolarne il percorso. Il Poeta è custode e testimone del proprio Tempo e delle bellezze naturali che lo circondano e ne giustificano la dirittura e descrive, tramite esse, emozioni trattenute dai Versi e pilotate dai Versi. Nel Tuo specchiarTi nella quotidianità e nelle esperienze vissute, in paesaggi, orizzonti ed emozioni, caro Franco, intravvedo la nobile voglia d'essere testimone attento del Tempo che vivi e che scorre imperterrito unitamente alla voglia, non meno importante, di descriverne passaggi, risvolti e contenuti attraverso lo scrivere al fine di tesaurizzare al massimo tutto quello che la vita ti dona o talvolta mette in discussione. Tutto questo si tramuta in esperienza e tutto questo va custodito e offerto al prossimo. E' la missione di chi vole lasciare un segno importante del proprio passaggio a beneficio di chi resta. Ed è questo dialogo continuo con Te stesso e con gli altri che fa di Te un Attore attento, consapevole e protagonista del nostro Tempo, ed è per questo che Ti ringrazio e Ti invito a procedere senza soste nel Tuo cammino. Claudio.
RispondiEliminaCustodire sì..forse mi illudo di custodire ma credo sia la molla principale.. e se fotografare una risacca non è come la fragranza di spuma che ti bagna la mano, ecco che una pagina e le sue letterine che affiorano fino a bordo pagina, non sono files freddi che obbediscono ai margini di Word.. grazie sempre di esserci e di stimolare nuove visioni!
EliminaComplimenti, da scribacchino dilettante so bene che soddisfazione diano certi traguardi (chi non ama scrivere non può capire sino in fondo l'emozione di pubblicare).
RispondiEliminaHo l'usato l'espressione "traguardo" ma ti auguro in realtà che sia una partenza verso ulteriori obiettivi da raggiungere e superare. Anche perché quando si ha la "malattia" dello scrivere non si guarisce mica e bisogna, anzi, darle sempre modo di "sfogarsi" con quell'improvviso tremolio della mano che smania di afferrare una penna (o una tastiera) per lasciarsi andare ;-)
Ci illudiamo di lasciare tracce tangibili, che magari svaniranno ancor prima di un file di blog, ma intanto respirano, acquisiscono colore, le portiamo con noi queste parole stampate, in auto, sulla metro, al ristorante, in uno zaino da svuotare dove meglio crediamo, anche senza corrente, senza prese, senza luce che non sia quella celata tra le pagine.. ;)
EliminaComplimenti per il tuo libro! Mi piace molto la poesia che ci proponi. E' molto significativa.
RispondiEliminaGrazie Kathe.. un domandare e un cauto rispondere..
EliminaAmo i libri e le copertine mi attraggono in modo particolare. Il contenuto sarà fantastico ma la panchina in riva al mare con la signora che guarda l'orizzonte è veramente bella. Complimenti per l'uscita del tuo libro.
RispondiEliminaTengo quasi più a quella foto, perché è come se di spalle in copertina Lulù stesse leggendo dentro il libro, (ri)trovandosi pagina per pagina..
EliminaComplimenti Franco per il libro.
RispondiEliminaOttimo lavoro.
Non so quanto lo sia.. di sicuro ci sono affezionato..
EliminaComplimenti per la tua valida e nuova opera Franco.
RispondiEliminaQuello che di me non riesco ad esprimere, la poesia scaltramente lo recupera..
Elimina..ma aspettiamo una tua biografia intanto.. ;)
RispondiEliminaSei una monella!! ;)
RispondiEliminaI miei sinceri complimenti.
RispondiEliminalieto per te.
RispondiEliminaciao
Grazie Antony.. cerchiamo di lasciare tracce che il vento non alteri.. ;)
Eliminasto per il vento :)
Eliminae, almeno da parte mia, che faccia quel che gli pare.
ciao
Bello ciò che scrivi, "scrivere come riparo, fuga, scontro e comunione", le vere ragioni che spingono noi amanti della penna a esprimere i nostri sentimenti per iscritto. Tu lo fai attraverso la poesia, sei bravo, si vede. E lo dico sinceramente, anche se io amo più la prosa e leggo poco le poesie. Dunque, rinnovo i miei complimenti!
RispondiEliminaCol tempo sto virando vero il racconto, anche breve, e il blog mi è caro e sollecito testimone, resta di certo l'idea, la necessità di scrivere, àncora salvifica, irrinunciabile ;)
EliminaIpotesi su cosa manca. Quando si ha tutto, quel più che si desidera (mannaggia a noi umani mai contenti... questa è stata la vera cacciata dal paradiso) è l'inquieto desiderare altro e oltre. E' in questo stato che lo sguardo diventa piccone del cercatore d'oro.
RispondiEliminaE' bellissima la copertina del libro e anche il pensiero che l'ha costruita. Vale sicuramente l'acquisto.
Complimenti.
Arriva il punto che manca un nonnulla, e "a ben guardare" c'era pure quello, discreto e silenzioso, a osservare le frenesie altrui, sorridendone di soppiatto.
Eliminap.s. Lulù ringrazia, per la copertina e per tutto ciò che ha provocato all'interno..
Congratulazioni Franco, me lo procuro tramite la mia libreria di fiducia ( si dice così?), poi ti farò sapere le mie impressioni!
RispondiEliminaGrazie! critiche e consigli.. scriviamo per noi, lo ribadisco, ma se decidiamo che altri leggano, dobbiamo pur saperci concedere.. ;)
EliminaAmico mio, sono felice per te. Aspetto il tuo libro per sfogliarlo, leggere e vivere le tue parole. È vero che le poesie appena scritte smettono di appartenerci e vagano di cuore in cuore per fermarsi lì dove trovano l'angolo giusto da occupare. Dopo la lettura sceglierò, questa la parte più difficile, a quale dedicare il mio angolo del sabato di poesia. Ti voglio bene. Un abbraccio a te e alla tua musa bionda💛😘
RispondiEliminaL'abbraccio è reciproco e spero presto sia tangibile davvero, e intriso di sorriso vero.. ;)
EliminaComplimenti per la pubblicazione! Su Amazon (diffondi il link: https://amzn.to/3OLLXhM) non è ancora disponibile... quando lo potremo trovare?
RispondiEliminaPS: sai che ho partecipato a un concorso letterario della Aletti Editore e da quella volta continua ad arrivarmi la loro assurda newsletter! Non mi cancello solo perché voglio vedere fino a dove possono arrivare! Il "film" della tua vita non lo fai? :D
Che bello! Immagino la tua gioia nel tenere fra le mani un pezzo di vita e stare in compagnia dei tuoi versi così sinceri e aperti. Complimenti e che questo sia solo l'inizio di un felice cammino.
RispondiEliminaL'impressione è particolare.. leggersi nero su bianco trasmette un'emozione diversa.. ;)
EliminaCongratulazioni! Sono lieto per la tua pubblicazione.
RispondiEliminaCi si ritrova tra righe familiari..
EliminaPoesia meravigliosa!
RispondiEliminaMa grazie!! ;)
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