giovedì 27 ottobre 2022

NOVECENTO BIS


Vagavo su quella nave da mesi, era stato divertente all’inizio, poi è diventato inquietante, dormivo nei bar o nei corridoi, visto che non avevo cabina accreditata sulla mia tessera, e ad ogni cambio crociera sembrava avessi diritto al pieno vitto ma non all’alloggio, e ovviamente non a scendere, e viste le difficoltà che mi avevano fatto la prima volta, ho preferito non insistere.

Difficile di certo esibirmi come un novello Novecento di baricchiana memoria.
Non sapevo neanche suonare il pianoforte...


40 commenti:

  1. Non c'ho mica capito niente...
    Non credevo, ma mi sa che mi sto rimbambendo.
    Non credevo perché credevo che più di così...
    😀

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono convinto che in tal senso non ci siano limiti.. un po' come con il contante.. ahah

      Elimina
  2. Aaah... novecento, un altro bel romanzo.

    podi-.
    https://podi-podi.blogspot.com/2012/06/novecento-alessandro-baricco.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poco tempo fa Baricco lo ha riletto su RaiTre.. meraviglia pura..

      Elimina
  3. Nn c'ho mica capito niente, mi sa che mi sto rimbambendo. E pensavo di esserlo già a sufficiosa sufficienza...
    Che poi avevo pure già fatto questo commento eppure non c'è mica...
    Mah!
    😯

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spam assorbe molta roba inutile, ma anche cose utili, è sospettoso oltremisura.. ;)
      Il riferimento a Novecento di Baricco è palese, sempre che qualcuno lo abbia letto, o almeno visto La leggenda del pianista sull'oceano..

      Elimina
  4. Un romanzo che ho mollato, per non riprendere mai più.

    RispondiElimina
  5. Ma almeno sei sceso... almeno spero... e questo è un gran passo. 😉
    Geniale come sempre. Buona giornata Franco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ..si ma ora sono nel trip sul come rimanere a boirdo, in incognito..

      Elimina
  6. Novecento sapeva suonare il pianoforte ma non sapeva fumare 😁 ad ognuno il proprio

    RispondiElimina
  7. Gulp!!!
    Ho visto e ho apprezzato il film!!
    Ma non sapevo fosse tratto da Baricco.
    E comunque, come nelle lotterie dei chewing gum della mia infanzia : Ritenta sarai più fortunato!!
    (ma comunque meglio stare o tornare a terra...)
    A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero non sapevi?! ohi ohi.. in effetti un canovaccio teatrale.. e Tornatore ne ha fatto un gran bel cult arricchendolo con stile e rispetto.. ebbi l'onore di recitare anche il mitico monologo del quadro che cade: "Fran!"

      Elimina
  8. Non saprà suonare il pianoforte come Novecento, ma avrà sicuramente altre qualità su cui puntare.

    RispondiElimina
  9. Baricco mi piace molto come autore, il film non l'ho visto.

    RispondiElimina
  10. ti avranno messo a spalar carbone in sala macchine :)
    massimolegnani

    RispondiElimina
  11. Risposte
    1. Gran bel libro.. e non sempre libri e pellicole riscono ad essere entrambi meravigliosi..al volo penso a Il profumo o L'eleganza del riccio, libri splendidi ma film mediocri.

      Elimina
  12. Che bello quando da piccolo andavo con la famiglia in Sardegna e prendevamo il traghetto ma non la cabina bensì solo la poltrona e ci si sistemava da qualche parte col sacco a pelo, magari sul ponte all’aria aperta... bei tempi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche dagli innumerevoli viaggi in traghetto ho imparato a conoscere il mare, anche quello imbronciato, e ad amarlo..

      Elimina
  13. La musica per Novecento era una cosa speciale, gli permetteva di viaggiare, senza mai scendere dalla nave, mai un piede a terra. Barrico è uno scrittore fantastico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un racconto delizioso.. che chi abita ad un passo dal mare, può comprendere ancor meglio

      Elimina
  14. Sempre sulla nave...no, va bene viaggiare ma , ogni tanto, bisogna anche scendere. Buona domenica.

    RispondiElimina
  15. Pensare quanto fa meditare una lettura e il passare del tempo che ci vede su questo transatlantico… andare avanti e indietro e sperando di riposare”

    RispondiElimina
  16. Beh, l'idea del giornalista di bordo non è male! Magari potresti veramente restare perennemente a bordo, come il pianista sull'oceano...Ma in tutte le cose serve la giusta misura. Meglio poter scendere, almeno qualche volta, e risentire la terra sotto ai piedi! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che l'idea di un giro del mondo mi affascinerebbe.. ma poi anche tornare coi piedi per terra.. ;)

      Elimina

Sottolineature