Cosa strappiamo via da noi
con una poesia?
Come riempiamo il vuoto che rimane?
Forse fegato e milza si assestano meglio?
Costelliamo la carta di interrogativi
attendendo che rispondano?
O la risposta è già quel vuoto,
come di bassa marea
a lasciare gli argini nudi,
di pozzanghera a seccare al sole;
voglia di raccontarci una storia,
ricordare a noi stessi chi siamo,
o come rimaniamo
una volta esposti all’alba sorprendente.
Ecco, forse solo voglia eterna di stupirci
sorridendo alla penna che scorre.
Mi piacciono questi tuoi interrogativi dentro i versi. Mai banali, davvero. Complimenti.
RispondiEliminaUn modo di crescere e curiosare, smettere mai..😘
Elimina"LA MIA PENNA"
RispondiEliminaLa mia penna è scontrosa
Non desidera che le si sorrida
Vuole essere capita
Perché scrive di ogni nostro sentire
E quindi piange
Sogna
Sorride a volte
Più spesso si indigna
O si addolora
La mia penna
È la mia mano
Che scrive ovunque
E su qualunque superficie
La mia penna
Sono sempre più spesso
I tasti del mio computer
Che come un pianoforte a coda
Sfioro preso da un vortice di emozioni differenti.
Quando una poesia nasce
Non strappo nulla dal mio corpo
È come se riproducessi una parte di me
Per condividerla con chi lo vorrà.
E quando leggo le tue parole
So che sempre una luce si accende
Magari, a volte, per portarmi su posizioni diverse dalle tue
Ma questo non deve dispiacerti
Perchè confrontarsi è vita
Mancarsi di rispetto invece è offensivo e volgare
E perchè il mio vero disprezzo lo mostro con l'indifferenza
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
L'indifferenza brutta bestia, spesso alimentata dall'ignoranza più che dalla cattiveria... splendida poesia!!
EliminaA volte sorridiamo leggendo le righe che abbiamo scritto perché per noi rappresentano uno specchio in cui possiamo ritrovarci, una pozzanghera in cui immergerci sperando che straripi.. ogni tanto si secca.. ma succede. Bei versi, meditativi e profondi.
RispondiEliminaScrivere come un necessario respirare 😘
EliminaSe semimo semini al vento è per seminare non per raccogliere
RispondiEliminaEsatto, si scrive innanzitutto per scrivere. Che qualcuno legga meglio, ma non fondamentale..😘
EliminaSiamo tutti poeti!
RispondiElimina...ma tanti non lo sanno 😘
EliminaLa poesia altro non è se ciò che ti lievita dentro e nel farlo diventa emozione, dialogo, beltà, rispetto per la natura e per la vita, conoscenza, gioia di vivere e di sognare. Il poeta descrive coi versi ciò che il pittore dipinge col pennello.
RispondiEliminaRappresentiamo emozioni, raccontiamo stimoli, ci doniamo linfa vitale..😘
EliminaIl modo più dolce, forse, che conosco per spogliarsi.
RispondiElimina..e tu lo fai delicatamente..
EliminaIo amo la poesia ma ci sono momenti che non riesce a riempire il vuoto perché la vita lo ha trasformato in un baratro.
RispondiEliminaSei in grado di colmarlo quel baratro, perché conosci la bellezza 😊
Elimina"Voglia di raccontarci storie". Credo sia questo il segreto di chi ama scrivere.
RispondiEliminaSiamo i nostri primi lettori 😘
EliminaEsemplare interpretazione!!
RispondiEliminapersonalmente è un'altalenanza :)
RispondiEliminae non pongo limiti né ricerco obiettivi.
ciao
Si vive con quel che viene.. prendendo tutto, con spirito di adattamento, al bene come al meno bene..
Eliminaquel che conta è lo spirito. non solo di adattamento.
Eliminaciao
Caspiterina mi ero persa questa tua poesia.
RispondiEliminaScrivere ci fa bene. Tutto qui.
Ciao Franco!
E' ossigeno carissima Pia.. ;)
EliminaIl sorriso è un unguento miracoloso.. guarisce noi e spessissimo anche chi ci è attorno.. poi però ci sono i casi irrecuparabili, quelli che non hanno bisogno di nulla.
RispondiElimina