Pensa una poesia.
Immagina
l’odore, il peso,
la forma
degli aggettivi,
la memoria
che scava,
l’emozione che
emana,
lo spazio
che va occupando
come acqua in frenetico rivolo.
Poi limala,
fantasticala,
torcila.
Riempila di
te
all'inverosimile,
e rileggila.
Riscrivila
ora, accorciala,
elimina il
furore,
passeggiaci
attorno.
E ripensala, fuori da te;
in un altro
tempo,
scritta da
altre mani
e altre
lacrime.
Ed ecco che
già respira di suo.
E' bello per chi riesce a farlo, ma piace anche a chi è in grado solo di leggere.
RispondiEliminaLeggere stimola altri mondi, questo uno degli scopi di chi scrive...
EliminaDavvero bellissima, una liricità soffusa e lieve ma al contempo intensa e profonda. Un labor lime che io non faccio quasi mai, la scrivo, la rileggo, sistemo magari una parola o due ma poi è pronta. Comprendo bene che significhi immergersi e mettersi nelle lacrime altrui, viverle, respirarle, sentirle e farle proprie. La poesia è emozione, contenuti, non solo esercizio di stile e parlare di fiori, albe, e cuori. E questa tua poesia è una dimostrazione lampante di tutto questo, contiene emozione, contenuto, capacità di empatia con il mondo circostante e capacità di lasciare volare questi versi verso tutti noi, come un regalo fatto all'umanità.
RispondiEliminaGrazie Daniele, ho sempre sostenuto la libertà di interpretazione, addirittura credo che i nostri versi, smettano di essere nostri, non appena scritti..😘
EliminaLabor limae e non lime errata corrige
RispondiEliminaBellissimi versi Franco...
RispondiElimina"Poi limala, fantasticala,
torcila".
Anche quando si scrive un testo è così...si scrive "di getto", poi si sistema, si rifinisce..quel "si fantasicala" è un'espressione chiave, perchè quando scriviamo un testo (così io l'ho percepito) ci immaginiamo anche come gli altri, i lettori, reagiranno, quali sensazioni proveranno leggendo le nostre parole.
Immaginare è splendido e meraviglioso diventa anche il prendere coscienza delle proprie creazioni, che nascono e prendono vita e corpo, fino ad allontanarsi da noi, volando in autonomia, lasciando magari un vuoto, subito colmato di sorpresa..
EliminaMeravigliosa,
RispondiEliminaHai messo in versi la nascita di una poesia, proprio come l'ho sempre immaginata.
Grazie Stefania..☺️
EliminaWow!!
RispondiEliminaBentornato Franco.
Con questi post i miei commenti li avrai sempre.
Anzi non li avrai.... ��
Come ho avuto modo di dirti, la bellezza non si commenta: la si contempla, la si gode... per chi se la merita e la capisce.
Diversamente non ho (più) voglia di perdere tempo con chi non capisce, per pura ignoranza, invidia, competizione o Narcisismo esasperato.
Quindi grazie e continua a scrivere così, come sempre.
Ps
Bellissima!!
.... oops ho commentato...
Ti voglio su tutti i miei post Antonio...bisogna volare oltre, a volte incaponirsi non serve, esistono altre strade, mille interpretazioni...grazie di esserci, intanto..😘
EliminaAmo la poesia visceralmente, almeno da alcuni anni a questa parte.
RispondiEliminaNon ne scrivo, ma leggerne mi emoziona. E' vera comunicazione di sentimenti, per me.
Questa qui mi è piaciuta molto.
Buona giornata!
Oh sì che ne scrivi..e ne fotografi...😘
EliminaBella analisi in versi della... poesia stessa.
RispondiEliminaGeneralmente butto giù versi per "fotografare" uno stato emotivo, rimaneggiarla è come usare filtri su una foto... Dipende dallo scopo dello scrivere, credo... Tuttavia rileggendomi, mi capita di cambiare qualcosa, e allora sì: la poesia si stacca un po' da me e va per conto suo...
Molte analogie tra foto e poesia. Di fondo c'è un istante iniziale che folgora. Poi ci si ragiona su.
EliminaMa limare o photoshoppare il nulla, è davvero impossibile..😁
Ho sempre ammirato chi è in grado di scrivere poesie (di scriverle bene; bene=in grado di arrivare al lettore e smuoverlo). È un po' come comporre musica. Come diavolo si fa a creare qualcosa così dal nulla?
RispondiEliminaGrandissima ammirazione, assolutamente :)
Smuovere qualcosa è un'ottima motivazione. E soprattutto non è necessario che coincida con ciò che smuove chi scrive..😘
EliminaComplimenti, una bellissima lirica.
RispondiEliminaCiao fulvio
Grazie Fulvio!!
EliminaChe carezza questa poesia.
RispondiEliminaSia a passeggiarci dentro, che a torcerla e ritorcerla, che a ripensarla fuori da noi, è sempre una nuvola di zucchero da mordere e fare nostra.
Per farci cullare.
Che poeta che sei.
Nota delicata e ricca, come te...grazie Mariella!!
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RispondiEliminaQuando le parole sono musica.
RispondiEliminaCredo esistano decise analogie tra musica e scrittura, hai ragione.. ;)
Eliminabellissimo post semplice a dirsi difficile a farsi, ma musicale a leggersi.
RispondiEliminaBacio notturno
La musica è la tua vita e spesso le parole vengono giù come note su uno spartito, e ognuno le legge con la propria sensibilità, e la tua è poliedrica..
EliminaTu scrivi con una prosa molto lirica, spesso c'è poesia che tracima tra le tue righe..☺️
RispondiEliminaVerissimo!!!
RispondiEliminaHo spesso cercato di immaginare una musica che potesse adattarsi a quella prosa lirica. Come un telaio antico in cui si filano preziosi fili di seta di mille forti colori cosicché da dolore e dalla rabbia, dalla storia e dalla memoria possa nascere un presente, nuovo e ulteriore per sé e per chi legge/ascolta.
FAvolosa la tua poesia!
RispondiEliminaE' così che dovrebbe essere per un vero Poeta.
No, hai ragione, la poesia appartiene a chi la legge non solo a chi la scrive.
Mai sopportato quando a scuola pretendevano di spiegare ogni singola lettera di ogni componimento poetico... mai..
EliminaGrazie.
RispondiEliminaGrazie a te!!
EliminaAnche questa molto bella (ho letto prima l'ultima postata). 😁
RispondiEliminaGrande Franco, inutile dirti altro. Ciao.
È molto carina, complimenti.
RispondiEliminaA me piace masticare le parole, tenerle in bocca e sentirne il gusto.