Gran
bel libro pervaso di surreale e malinconica poetica.
Le
volevo porre un solo quesito: Lei conosce Giorgio Manganelli? E,
nello specifico, ha mai letto il suo mitico Centuria
- cento piccoli romanzi fiume -?
Perché
spesso, tra le Sue magiche righe, mi è sembrato di ritrovare lo
spirito del Maestro, la sua fantasia, l'armonioso accostare ed
accavallarsi di quotidianità e fantastico, coniugati da una prosa
intrigante.
Quel
certificare la nostra inadeguatezza dinanzi all’ineluttabile
coltivando, tuttavia, il sogno del qualcosa in più che anima
l’artista e culla il sognatore.
Volevo
solo ringraziarLa, di cuore, ed augurarLe tutte le fortune editoriali
che merita, in un panorama spesso asfittico teso, talvolta, a
premiare ciofeche illeggibili, in base a criteri, a me, sinceramente,
sconosciuti.
Con
stima e cordialmente.
Franco
Battaglia
“Un
mio carissimo amico, Nunzio Lichtesteiner, si è trovato senza
lavoro. Aveva una ditta che posavano la granella sul Buondì. Poi la
Motta ha deciso di delocalizzare la positura della granella in
Polonia e lui ha chiuso la sua ditta individuale lasciandosi a casa.
E’ stato a casa per più di un anno, senza lavorare, seduto alla
finestra in canottiera a guardare chi passava per strada
confrontando, soppesando, valutando.
Nel
viavai ininterrotto qualcuno che passava sempre alla stessa ora ha
smesso, altri col cappello l’hanno tolto, tre o quattro sono
vistosamente dimagriti, una domenica è anche passato Napolitano in
visita, alcuni sono passati con una fidanzata che era passata poco
prima con altri fidanzati. Un periodo ha anche avuto degli operai sui
ponteggi che dipingevano la facciata del palazzo e ha scambiato due
chiacchiere sul loro lavoro.
In
questo anno così speso a guardare fuori ha imparato che non lavorare
non abbrutisce e non stanca, però con un socio, dopo tanto tempo, ha
aperto una piccola ditta, non più individuale: si chiama Mondi
mappati e costruisce mappamondi su misura. Sono anche mappamondi da
arredo come quelli che li apri e ci tieni dentro le bottiglie di
liquore
o anche mappamondi che si illuminano con la luce dentro e il filo con la spina per la presa .
o anche mappamondi che si illuminano con la luce dentro e il filo con la spina per la presa .
La
novità è che loro li fanno su misura. Se uno per esempio vuole un
mappamondo senza il Benelux lo fanno senza il Benelux. Se uno
viceversa vuole due o più Benelux riempiono il mappamondo di Benelux
anche escludendo altri Stati oppure aggiungendo alcuni Benelux alla
geografia esistente. C’è gente che non vuole il lago di Garda,
altri non vogliono semplicemente città perché lì ci sono morte
persone care. Oggi hanno fatto un mappamondo senza l’Africa, l’Asia
e i Paesi dell’Est per venire incontro alle esigenze della lega
Nord. E’ un mappamondo dove c’è solo la Padania bagnata
dall'oceano Pacifico a nord e dall'oceano Atlantico a sud, col Po
che si getta direttamente nell'oceano Indiano e Monza capitale.
Dice
Nunzio che gli affari vanno bene anche se sono sempre di più quelli
che entrano e chiedono un mappamondo senza mari, senza isole, senza
deserti, senza montagne, senza pianure, un mappamondo con solo un
leggerissima brezza, un po’ di vento, una bava che sparigli appena
i capelli, un mappamondo per persone che, questo mondo, per ragioni
che non vogliono dire e che nemmeno si intuiscono in quelle facce
dure e segnate, non lo vogliono più.
“E
noi” mi dice Nunzio, “siamo costretti a dire che no, che non
possiamo farli questi mappamondi, perché il vento, anche leggero,
anche provando e riprovando, il vento che ti spariglia appena un po’
i capelli, nessuno, sul mappamondo è mai riuscito a farlo.””
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