giovedì 11 maggio 2023

IL SOL DELL'(RI)AVVENIRE

 

"Ma io avevo chiesto Piazza Mazzini!!!.."

Sui titoli di coda viene specificato che nessuno animale è stato maltrattato, molti spettatori sì, invece.
Magari quelli più affezionati, quelli usciti male da Tre piani e che rivolevano, chessò,  Palombella rossa.
E invece si beccano un bignamino assemblato senza criterio, con l’insistita parlata catatonica (ma lo fa anche in privato?), cadenzasse anche Aretha Franklin allora, invece di stonarla soltanto,

 o magari le danze dervisce  e le canzoni di Noemi cui costringe troupe e comparse in una sorta di allineamento emozionale sulle corde dell'Unico Regista Possibile.  
Tutto fuori tempo e luogo,  con la risatina sollecitata, come con l’attore che all’inizio si stupisce che in Italia siano esistiti davvero i comunisti o la botta d'insofferenza sui sabot, e già lì capisci che il film sarà tutto asincrono, tutto un ripescare
(tranne la Nutella, chissà forse sarebbe stata troppo what the fuck) tutto un forzare, come il set del filmucolo prodotto dalla moglie, irrealmente bloccato per otto ore dissertando sull’etica della violenza (a Tarantino scippiamo solo i finali con la Storia ribaltata..).

Si insiste su questa idea di metacinema ormai sdoganata proprio da Netflix, sì, la piattaforma maltrattata vista in 190 Paesi, contro Moretti visto in 190 paesi (del Lazio e della Lombardia), con la Storia che si pente solo ora di essere stata filosovietica (in epoca più recente poi, ci volle Occhetto per togliere il comunismo dal nome del partito), i quarticcioli di cartapesta (non c’era una periferia vera dove girare? Il Moretti mi sta diventando esigente.. dall’ iniziale autarchia agli elefanti ai Fori Imperiali..)

Invece di Palombella rossa ritrovo vaghe tracce solo nel circo e nelle bracciate stanche che vorrebbero girare Il nuotatore, ma che ormai possono solo suggerire baci nel sogno di un ulteriore film nel film, mentre li negano nell'altro film nel film, che magari avrebbe dovuto girare quarant’anni fa, invece di fare giusto qualche “girotondo”..

 "Non posso girare un film ogni cinque anni" si lamenta il nostro, ma è proprio lì che tendo ad approvare il lasso temporale circa un eventuale prossimo suo. Tanto nel frattempo riesce a cadenzarsi fiaccamente anche in apparizioni surreali come ne Il Colibrì della Archibugi..

Siamo al livello dell'ultimo, logoro Woody Allen, che trova degli alter ego copie conformi e narrazioni stantie e senza più brio; tra un po’ anche Nanni cercherà un suo feticcio (spero non Silvio Orlando, parla troppo veloce) e si riproporrà nella copia copiata di se stesso chiamandosi giusto a salutare come una figurina sui titoli di coda, in una parata di vecchie glorie e comparse..  è a questo punto che si gualciscono anche le poche battute valide, disperse e affogate, loro malgrado, da vagonate di citazionismi e autoreferenzialità superflue.

“..e gli antidepressivi - La crema per il viso ce l’hai? - Scusa ma usi gli antidepressivi? Certo come faccio a girare con la Buy altrimenti”

 


lunedì 8 maggio 2023

LULU'

 


E’ vero. Nonostante tanta vita esposta, sul blog non racconto come ci siamo conosciuti mia moglie ed io. Me lo ha fatto notare Valeria, carissima amica e blogger.

Sul blog poesie tante, riferimenti infiniti, viaggi e avventure insieme sì, ma non dove e come visti la prima volta.
Oltretutto un luogo ideale  che vive e palpita di sogno: il teatro.

E’ opinione comune che cimentarsi col teatro amatoriale  rappresenti un bel risparmio rispetto alla psicoterapia (divertendosi anche di più e, aggiungo io..  trovando magari anche la compagna di vita).

Venivamo entrambi da parentesi di vita difficile, Lulù ed io, e l’improvvisa e comune passione per il teatro ha cementato ancor di più questo idillio; alla base bisogno di stabilità, considerazione, voglia di custodire ed essere custoditi.

Troppe traversie fino ad allora, troppi compromessi.
E contemporaneamente il teatro a metterci a nudo, a creare consapevolezza, plasmare gioco, a disposizione ognuno dell’altro su un palcoscenico e di riflesso nella vita reale, un incredibile collante a costruire gruppo, intesa, empatia.. si lotta insieme per un risultato comune, un fronte unitario e cosciente da cui una nuova prospettiva di vita assieme, anche oltre quelle magiche tavole, prende tangibile esempio e motivazione.

Allora facile che all’incontro col teatro segua - davvero - l’Incontro con la Persona della tua Vita, che non potevi scorgere fuori da quel meccanismo di tavole di palcoscenico, copioni spiegazzati, camerini indecenti, perché ogni nuova storia ha bisogno di una scintilla; 
un “dietro le quinte” da mondo delle fiabe,
dove l’unica fiaba era, ed è, Lulù.

 

giovedì 4 maggio 2023

ODIO

 


Odio quelli che gettano bottiglie nella apposita campana di raccolta per il vetro di mattina presto.

Quando il rimbombo e l'eco tagliente che si propagano nel silenzio ovattato sono in grado di urtare qualsiasi sistema nervoso di media capacità uditiva.

Poi dice che scoppiano le guerre. 
Secondo me a Putin gli buttano via le bottiglie di vodka sotto casa alle sei di mattina.



lunedì 1 maggio 2023

PSICOTERAPEUTA



 La psicoterapeuta guardava l'orologio.

Ormai ogni paziente la infastidiva.
Storie sempre uguali, depressione, fragilità, solitudine, insicurezza.

Ma a lei? Chi poneva attenzione a lei?
Quell'orologio forse?

O le croccole surgelate la sera, che uscivano secchette dal forno senza neanche un contorno?

Avrebbe avuto bisogno di coccole da scongelare,

ma alla Findus non ci avevano ancora pensato.


martedì 25 aprile 2023

PLAUSO

 

Giovanni Scorsi era uno scrittore poco conosciuto, amava corrispondere con lettori e conoscenti, redigere novelle e piccoli racconti che recapitava soprattutto agli amici più cari. 

Spesso si trattava di epistole in forma di dialogo, colloquio, conversazione amichevole, gli piaceva immaginare che una ipotetica platea rimanesse rapita dalle sue parole, dai suoi panegirici;
parlava a ruota libera, si esprimeva a briglie sciolte andando spesso a parare dove l’uditorio finiva per immaginare altro. 

Modalità che riscontro spesso anche nel mio modo di elaborare e comporre.

Ecco perché mi piace scrivere discorsi.
Giovanni, nello specifico.


giovedì 20 aprile 2023

RICICLO

 


Pensavo a come differenziare:

nell’umido diversi sogni,

i rimpianti nel non riciclabile,

nella plastica propositi malleabili,

qualche amore nell’indifferenziata,

le discordie a scheggiarsi nel vetro;

e come ingombrante, 

tutto me stesso.

lunedì 17 aprile 2023

IL BLOCCO DELLO SCRITTORE

 


Ne ho uno, a quadretti, di carta riciclata, e ogni sua pagina intonsa è  innesco per nuove storie, idee improvvise, ricami bizzarri, warm up di analisi calcolata, ponderata strategia, riciclo idee, pausa riflessiva.
Naturale che tema un giorno di essere considerato completo, fuori dai giochi, esaurire le pagine ed essere accantonato, e io, avvertendo questa tragedia imminente e sottaciuta, lo riempio anche di appunti, cancellazioni mai definitive, mezze idee, tracciolini cui dar seguito, illuminazioni da rivedere, impressioni da trasformare, piccole fabbriche di San Pietro colme di spunti a mezz’aria; saturo gli interstizi e farcisco ogni minima oasi ed ecco il blocco non esaurirsi mai, rimanere fuoco acceso sotto la cenere della pagina voltata, spunto vitale in attesa di ulteriori evoluzioni.  

É così che il blocco, definito anche "dello scrittore", vive in eterno, pagina nella pagina..