mercoledì 11 gennaio 2023

THE FABELMANS - SPIELBERG'S LIST

 


No. Non ci siamo. Rispetto per il regista che è stato, rispetto per l’infanzia travagliata, rispetto per il coraggio e la forza di mettere in piazza delicati tormenti familiari, rispetto per alcune scene all’altezza (dalla sequenza iniziale col suo primo film al cinema, al treno proiettato sulle mani, alla mamma chiusa in armadio col filmino che scorre, fino all’inquadratura finale con orizzonte giù e orizzonte su) ma tutto un resto infarcito di inutile melassa e luoghi comuni davvero da non credere, stereotipi inaccettabili, lentezze fuori luogo, ironia e potenza visiva ridotte al lumicino.

Ci si incarta nell’omaggio tout court verso la madre, della quale cuce una redenzione quasi forzata a danno di un padre genio tecnologico ma decisamente meno visionario rispetto al futuro del figlio, occupando più di mezza pellicola, ed intorno quadretti risicati di bullismo da serie tv e prove registiche in embrione dove istilla lampi di recitazione tra i suoi attori (lo immagino con Harrison Ford..), oltre al continuo e sterile racconto di traslochi e rimpianti, capricci, parentesi di parenti e paradossali invaghimenti adolescenziali.
É  la seconda volta, dopo West side story, che trovo uno Spielberg a tre cilindri, e stavolta manca anche la “notevole fattura” che almeno permeava il remake del noto musical.


The Fabelmans gioca lento e al déjà vu, come avesse paura di tirar fuori la sua voglia di cinema, e nel filmino della Marinata scolastica, dove vorrebbe esaltare le proprietà psicologiche del cinema nel circuire il “bulletto belloccio antisemita”, fa solo autogol attribuendo capacità di autoanalisi che mai il fighetto preso di mira avrebbe potuto elaborare, permettendosi comunque l’unica trance dell’ironia che tutti gli riconosciamo: “Tranquillo non ne parlerò, a meno che decida di farci un film..”.

E il film l’ha fatto alla fine, ma è come se in qualche modo stesse raschiando il fondo del barile, facendo gridare alla meraviglia tutto un mondo disposto a seguirlo sempre e comunque, qualunque sia il taglio di orizzonte applicato, a dispetto delle illuminazioni fordiane.


 

 p.s. proprio di stamattina la notizia della migliore regia per i Golden Globes a Steven Spielberg. Lo ritengo un omaggio alla carriera, ma resta mia opinione.  ;)


sabato 7 gennaio 2023

SILENZI TOSCANI

Stavolta sono stati i silenzi a corrompermi. 
Non ho fotografato immagini, ma lunghi attimi di segreto.


Idee di luoghi a riflettersi in me, ed io in loro.















Mi sono divertito ad acquarellarne alcune, di foto, creando effetti pittorici abituali in molti paesaggi riprodotti tra infinite botteghe artigiane e laboratori della Val d'Orcia. 
Certi panorami ispirano arte e sogno infiniti.

Sarà per questo che torniamo tra queste terre ogni volta ci è possibile, a ricrearci per quanto in nostro potere.

martedì 3 gennaio 2023

BILANCIO CONSOLIDATO A CENA CON DIRITTO PUBBLICO

 


Vollero conoscersi, qualcuno insisteva che l'uno era sicuramente più noioso dell'altro, e mettersi alla prova in una serata diversa, magari leggera, sembrava una buona occasione.

L'inizio fu subito imbarazzante perché Diritto Pubblico (d'ora in poi DP) pretese un menù amministrativistico mentre Bilancio Consolidato (d'ora in poi BC) lo volle prima revisionare.
Dopo un'oretta di studio preliminare ci fu qualche primo timido scambio: DP chiese appellandosi a quale norma fosse stato invitato a cena, e BC dichiarò che era sicuro esistesse già un'approvazione a questa sua richiesta, e che i contraenti non fossero all'oscuro dell'iniziativa, per altro a salvaguardia dell’interesse collettivo.

D.P. avrebbe voluto ordinare garantendo legalità ed eguaglianza dei piatti, esaminare per bene i servizi,  mettersi in buoni rapporti coi gestori del locale e soprattutto esercitare una prerogativa super partes riguardo gli alimenti utilizzati.

B.C.  volle un inventario della cucina, ma anche la verifica delle giacenze delle cucine dei tre ristoranti più vicini, per una comparazione attendibile.

D.P. alluse ad un conflitto di competenza e propose di pignorare il menù non ancora esatto in concomitanza all'utilizzo di materie prime che evadessero la scadenza stagionale.

B.C. pretese un elenco delle rimanenze a verifica di eventuali perdite d’esercizio da imputare a costi e ricavi in vista del conto a fine cena prima di eventuale gelato e usu-frutto.

Il conto (economico) finale fu diviso esattamente in due, esaminando l’effettiva escussione dei piatti offerti e fu oggetto di revisione infinita da parte di BC
(“ti rendi-conto di cosa abbiamo mangiato?”), mentre DP pretese che il suo fosse rinviato a data da destinarsi per un non luogo a procedere causa impugnazione di presuntamente esagerate spese di coperto.

La discussione sulla mancia e sul modello contrattuale cui fare riferimento offrì pretesto per ulteriori diatribe: considerarla come contabilità ordinaria o liberalità economica scevra da ritorsioni del proprietario che spesso impone efficacia fiscale anche ai dipendenti che acquisiscono regalie?

In attesa che i due giungessero ad un almeno preaccordo, il ristorante chiuse in tarda serata per fallimento, ma riaprì il giorno dopo sotto diversa insegna e menù sottoposto a somministrazione controllata. 

 


venerdì 30 dicembre 2022

SENZA MAI


 

C’è un conto da pagare,

mentre respiriamo leggeri.

 

Mentre altri siedono alla nostra tavola,

mentre perdiamo la bussola,

la strada, la ragione.

 

Se voliamo distratti,

se svegliamo incubi

serenamente addormentati.

 

C’è un conto da pagare

ogni volta che ignoriamo un tramonto

che allaga l’asfalto.

 

Se la luna brilla invano

mentre le nubi raschiano i comignoli,

quando la pioggia è solo fastidiosa

e non restituiamo ogni sorriso,

potremmo scrivere invano una vita,

o anche solo per il nuovo anno che viene.


Senza mai saldare il conto.

 

sabato 24 dicembre 2022

PRESEPE ALTERNATIVO

 In realtà sono anni che lo tiro su, e nel 2018 lo misi in mostra anche sul blog, quest'anno lo ripropongo, forse perchè mai come oggi c'è bisogno di solidarietà, comunione, interazione, comprensione, vicendevolezza, scambievolezza, comunione in una parola sola. 



E un presepe deve essere per primo casa di Tutti, ma tutti proprio, quindi largo all'accoglienza, allo scambio, all'incontro.


Pinocchio per primo, portavoce dell'insofferenza umana per il diverso. E devo dire che è un simpatico capobanda..  ;)


E perché no, anche personaggi canonici, sia ben chiaro, nessuna chiusura, anzi.



Quindi vai con vichinghi, folletti, contadini, maghi, angioletti, massaie e via discorrendo.. tutti personaggi che durante l'anno affollano mensole e scaffali vari per casa, e si ritrovano in questo megaraduno annuale tipo rave, ma meno casinista, in attesa di Gesù che ogni anno che passa fatica a ritagliarsi il suo posticino.. per non parlare dei Magi che fino al 6 gennaio vagheranno nei dintorni in cerca di parcheggio ..ahah





Adoro il mio presepe.. me lo ammiro ogni volta scoprendo abitanti semi nascosti che si autosistemano alla bell'e meglio, e ovviamente è un work in progress, mano a mano si aggiungono pupazzetti dal resto della casa, certi mi chiamano proprio: "E io? Mi lasci qui da solo?!"; lo vedo rispondente al parallelo di presepe moderno della nostra esistenza, incasinata e frenetica, con almeno uno sguardo a virare verso una luce comune che indirizzi a qualcosa di giusto, di esatto, di possibilmente utile.

Buon Natale a tutti quindi.. 

giovedì 22 dicembre 2022

NUOVI ORIZZONTI

 

Arty

Ed eccola l’attesa intervista all’ultimo modello di Intelligenza Artificiale per quanto concerne i nuovi, incredibili, orizzonti raggiunti dall’Università di Yale.

Battezzato Arty, questo “essere” senziente e cosciente, ingloba e rappresenta tutta la sapienza e la conoscenza umana nei suoi infiniti chip e tra i suoi circuiti al cilicio 4.0. È come scorresse il sangue di una nuova evoluzione; non solo un automa in grado di contenere tutto lo scibile della cognizione umana e terrestre, ma per la prima volta in grado di discernere tra sentimenti, dubbi, paura, gioia, felicità.
Non solo in grado di sapere ma di creare, progettare, prevedere scenari.
Un’autentica rivoluzione.

“Buongiorno Arty, come va?”

“Be’..semplice..vado con una miscela di combustione subatomica, sistema cobot, genero sequenze tramite funzioni di transizione, automi monodimensionali binari che creano flussi vitali”

“Ok .. come non detto.. ci vediamo..”

“Si semplice..ci vediamo applicando agli occhi microricettori nanofili bionici utilizzando una retina emisferica artificiale di ossido di alluminio…”

Perfetto, credo che per oggi possa bastare.. al prossimo appuntamento con altre scoperte esclusive..

 

 

lunedì 19 dicembre 2022

SCIOLTO DAL PESO

 



Non ho voglia di pensare
a cosa potrebbe non andar bene.
Lascio che tutto fili via
senza aspettative, senza responsabilità.
Magari, sciolto dal peso,
libero da un percorso disegnato,
quel che deve essere coglie la via buona,
senza sguardi dietro, o fardelli sulle spalle;
finalmente leggero, quasi di correre anche
senza nessuno ad occuparsene,
senza un giudizio ad attenderlo,
con un traguardo che non promette vittorie
ma solo un quieto respirare.