Vollero conoscersi, qualcuno insisteva che l'uno era
sicuramente più noioso dell'altro, e mettersi alla prova in una serata diversa, magari leggera, sembrava una buona occasione.
L'inizio fu subito imbarazzante
perché Diritto Pubblico (d'ora in poi DP) pretese un menù amministrativistico
mentre Bilancio Consolidato (d'ora in poi BC) lo volle prima revisionare.
Dopo un'oretta di studio preliminare ci fu qualche primo timido scambio: DP
chiese appellandosi a quale norma fosse stato invitato a cena, e BC dichiarò
che era sicuro esistesse già un'approvazione a questa sua richiesta, e che i
contraenti non fossero all'oscuro dell'iniziativa, per altro a salvaguardia
dell’interesse collettivo.
D.P. avrebbe voluto ordinare garantendo
legalità ed eguaglianza dei piatti, esaminare per bene i servizi, mettersi in buoni rapporti coi gestori del
locale e soprattutto esercitare una prerogativa super partes riguardo gli
alimenti utilizzati.
B.C. volle un inventario della
cucina, ma anche la verifica delle giacenze delle cucine dei tre ristoranti più
vicini, per una comparazione attendibile.
D.P. alluse ad un conflitto di
competenza e propose di pignorare il menù non ancora esatto in concomitanza all'utilizzo di materie prime che evadessero la scadenza stagionale.
B.C. pretese un elenco delle
rimanenze a verifica di eventuali perdite d’esercizio da imputare a costi e
ricavi in vista del conto a fine cena prima di eventuale gelato e usu-frutto.
Il conto (economico) finale fu
diviso esattamente in due, esaminando l’effettiva escussione dei piatti offerti
e fu oggetto di revisione infinita da parte di BC
(“ti rendi-conto di cosa abbiamo mangiato?”), mentre DP pretese che il suo
fosse rinviato a data da destinarsi per un non luogo a procedere causa
impugnazione di presuntamente esagerate spese di coperto.
La discussione sulla mancia e sul
modello contrattuale cui fare riferimento offrì pretesto per ulteriori
diatribe: considerarla come contabilità ordinaria o liberalità economica scevra
da ritorsioni del proprietario che spesso impone efficacia fiscale anche ai dipendenti che acquisiscono regalie?
In attesa che i due giungessero ad un almeno preaccordo, il ristorante chiuse in tarda serata per
fallimento, ma riaprì il giorno dopo sotto diversa insegna e menù sottoposto a
somministrazione controllata.
Hai dimenticato il Prospetto di conciliazione che esige il controllo totale.
RispondiElimina..troppi cavilli ho tralasciato.. ;)
EliminaAltro che cavilli, devi rifare tutto daccapo.
Elimina.. penso una sera a cena tra un politico e un procuratore.. ahah.. altro che leopardiane Operette Morali .. ahah
EliminaSono appena tornata col mio blog e ritrovo, con piacere, il tuo spirito.
RispondiEliminaGrazie Cris! Ben ritrovata per questo 2023!
EliminaCommercialisti, avvocati, ragionieri, notai, tributari.. mamma mia che brutti lavori.. certo meglio dei Politici.. ahahah!
RispondiEliminaE intanto che tra i due non scoppia la scintilla, il paese resta impantanato in migliaia di inutili ricette burocratiche. Povera Italia!
RispondiEliminaSiamo disastrati..e per fortuna due/trecento li abbiamo (ri)mandati a casa
EliminaÈ quel che chiamerei una "coppia male assortita" :-D
RispondiEliminaSe ne adocchiano molte in giro.. ;)
EliminaUn Paese immerso nella burocrazia.
RispondiEliminaBuon anno Franco.
Proprio ieri si parlava di snellirne gli effetti deleteri, a tal uopo sarà istituita una commissione apposita che si riunirà a giorni alterni a seconda delle disponibilità dei gruppi di maggioranza relativa alle giunte osservanti ordini del giorno, calendario e programma prestabilito dalla priorità delle sedute.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUna triste e nauseante realtà che nessun governo mai hai avuto voglia di rislvere
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No perché la prima a far vomitare è l'idea di Governo, proprio Lui come essenza.
EliminaDella serie non ne usciamo più, una massa informe che avanza lentamente ma inesorabile, nel suo pesante incedere raccoglie ogni cosa inutile diventando sempre più grande e ingombrante, talmente grande che chiunque la incontri ne verrà inghiottito, è la negazione della speranza.
RispondiEliminaLeggevo del Qatargate oggi.. qualcosa di abominevole dalla quale sembra non poter uscire nessuno pulito.. una fame generale di soldi, anche pochi spiccioli, tanto per arraffare, come ad un buffet di matrimonio.
EliminaCiao Franco.
RispondiEliminaMa che brutti commenti che ho letto...!!
Nessuno che abbia compreso il momento epocale che volevi rappresentare: l'incontro forse scontro tra Diritto Pubblico e l'essenza del Diritto Privato,quelli commerciale e quindi la massima espressione del ci temperamento degli interessi. Pur'anche privati.
E ciò che è paradossale come tu stesso hai affermato: ".. A salvaguardia dell'interesse collettivo" ( e a quel punto è marginale e irrilevante se pubblico o privato).
La sintesi è sicuramente contemperare i due approcci, pubblici e privati.
E, ahimè, non sarà una cena a dirimere la querelle.
Ciao.
A.
Ps.
Ovviamente, di nuovo, il testo ha la genialità di dare voce, stavolta, a concetti e non più a cose o situazioni.
Un gran godimento.
A.
Il momento epocale è davvero ridotto a formalità. Formalità tecniche e verbali, ma vuote di senso, di anima. Attente solo ai propri interessi, pubblici, privati o neutri che siano.
EliminaForse è ora di una revisione del Tutto.
C'è solo da capire quale Commissione se ne occuperà. ;)
Poi scoprirono di avere la medesima madre (C.I).
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