A distanza di TANTI anni un post che andava ripro(post)o a beneficio dei ...lettori (e soprattutto mio ovviamente.. ahah.)
Inizia cosi, parafrasando un felice libro del giornalista/autore/scrittore Oliviero Ponte di Pino, questo viaggetto alla ricerca dei corvetti della blogosfera,
- non di quelli coscienti d’esserlo (io ed un bel po’ d’altri), di quelli, che con leggerezza, blo-blo-bloggano di tutto, mettendoci la faccia, un po’ ridendosela e un po’ tirandosela del loro stato di portatori sani di sana sciocchezzeria, usando il blog come valvola, ripostiglio, archivio, smemoranda, serbatoio, sgabuzzino e campo di gioco, di sogno, di lancio di urla virtuali a webbarsi nell’etere, o di punte di penna pixxellata a sussurrare sospiri videati, ed a questo proposito v'invito a curiosare il post di Manuela che centra in pieno lo spirito del blogger sano di mente -
ma di quelli che, fenomeni, sono convinti di poter spalmare autentica saggia cultura dal loro pulpitino/bloggherino o dai loro commentini trincera(n)ti dove restano indissolubilmente inchiavardati.
Con ideuzze(?!) e polpastrelli.
Ho saccheggiato il pamphlet di Ponte di Pino anche perché, come egli stesso ammette citando – probabilmente – Oscar Wilde :
”Quando si ruba ad uno solo è plagio, quando si ruba a molti è ricerca”,
ed il concetto pare risulti ben noto ad un discreto manipolo di bloggers - o presunti tali - e non (che poi fanno le vittime con ardita faccia sculettante).
Secondo Locke una delle cause della stupidità è un difetto di memoria, un procedere alla cieca quando la rabbia convulsa attanaglia i neuroni, uno sfogo istintivo e primordiale che ci priva del più elementare discernimento.
Per Kant “alla grulleria non c’è rimedio, di una testa ottusa si può fare un dotto, ma l’assenza della scintilla del giudizio appare irrimediabile”;
in determinati soggetti “…la stupidità è un doppio (magari un fake, un trolletto, un pierino Anonimo, vai a sapere…), un maligno angelo custode (si..ci sono anche quelli carognetti..).
Mentre la sapienza compie le più impervie scalate, le piroette più ardite, le giravolte più improbabili, la cretineria le ha già fatto lo sgambetto (e quando non lo fa è lì in famelica attesa d’assist…).
"Mentre per difendersi la ragione umana edifica senza sosta torri, castelli, bastioni. L’idiozia ne ha già minato le fondamenta" (Musil)
E arriviamo al concetto del cretino specializzato (o intellettualoide) di fruttterolucentiniana memoria, un genio (a volte due) in grado di progettare un sommergibile nucleare nella vaschetta dei pesci rossi (o di sentenziare su dodici blog in contemporanea…), e spesso gli sciocchini (del web nella fattispecie), quelli che blaterano amenità e che convivono pacificamente sereni con gli altri scemi del villaggio mediatico, lasciano i geni alle loro elucubrazioni anche perché - ed accade spesso, almeno fin quando blog e commenti non vengono sprangati dagli Autori -
(“Quando si è presa la decisione di chiudere occhi e orecchie anche al migliore degli argomenti in contrario, si ha un segno forte del carattere, dunque un’eventuale volontà di stupidità” - Nietzsche -),
e come insegna Flaiano: “La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia”, rischiando, almeno, solo sulla propria pelle:
“Non discutere mai con un’idiota. La gente potrebbe non notare la differenza” (Arthur Bloch).
In questa escalation, dove il cretino sembra avere decisamente la meglio non solo sul saggio ma anche sul semplice sherpa del buon senso (cosa che ci dispiace assai, essendo estimatori della specie almeno fino a quando il secondo non deponga definitivamente le armi di fronte alla decisa preponderanza del primo), dove si sono sciorinate tutte le teorie possibili lasciando, spesso, solo per ultima quella (da me prediletta tra l’altro) che eleggeva il blogger ad indiscusso pirla, avvalendosi di svariate tecniche che questi novelli maestrucoli del trasformismo da web nonché audaci sdoganatori della cancellazione, del vilipendio o del travalicamento dei commenti, del buonumore falsissimo, della pirateria verbale celata dietro l’anonimato (e sempre più spesso senza neanche il pudore di nascondersi più) e della blindatura piombata dei post, mettono in mostra quasi quotidianamente.
E’ la famosa prevalenza del cretino… e la mia ormai non più recente, e inossidabile, permanenza, non fa che avvalorarne l’assunto. ;)
Alla prossima!