giovedì 23 luglio 2020

FOLLETTI CHE CAMBIANO CASA


Non è una novità che abbia i folletti in casa.

Si lo so' era meglio un gatto: mangia, dorme, ti fa le coccole, se le fa fare (meno), 
se ti sparisce qualcosa, non è stato lui.

I folletti no. Intanto hanno avuto da ridire sulla casa: la posizione, il cane che abbaia nel condominio, le luci, l'arredo, il sole troppo forte al mattino, e poi troppo caldo, pochi libri (ahah), musica alta, sveglia presto, sveglia tardi... 


Hanno ragione, dovevo portare anche loro quando giravamo per trovare l'appartamento giusto, 
ma giuro che ci ho pensato.. ho pensato ai lori piccoli spazi (tutta casa), ai loro orari (impossibili), alle loro esigenze (sono i padroni assoluti), a dove tramonta il sole, a quali brezze è esposto il terrazzo, ai mille angoli dove nascondere un'infinità di cose da cercare disperatamente...
ho fatto tutto questo, coscienziosamente.. 

eppure hanno da ridire.

Voi l'avete mai sfrattato un folletto?

mercoledì 22 luglio 2020

TRIP(BLOG)ADVISOR


Riprendo un post scritto agli esordi, nel quale auspicavo una valutazione popolare dei blog, alla stregua del celeberrimo Tripadvisor, sito che, solitamente, frantuma o esalta ristoranti e alberghi.

Potrebbe essere un'idea curiosa, un tritatutto a disposizione della vastissima platea di bloggers sempre alla ricerca di nuove sensazioni.
Di seguito alcuni prototipi esemplificativi:

"Carino ma scritto piccolissimo, e l'arredo minimalista indispone"

"Idee intriganti ma eccessivi riposi settimanali"

"Post snelli ideali per spuntini veloci"

"Proprietario antipatico, menù limitato"

"Splendida location, ma irritanti i banner pubblicitari"

"Ottimo il rapporto post/commenti"

"L'accoglienza con moderazione lo rende poco appetibile"

"Si commenta poco e anche la risposta arriva fredda"

"Benvenuto molto caloroso, discreta la scelta degli argomenti"

"Insegna fuorviante"

"Eccessiva attesa tra un commento e l'altro"

"Tutta roba riscaldata, già preconfezionata su wikipedia"

"Vero peccato l'assenza di post senza glutine"


lunedì 20 luglio 2020

IL PARADOSSO CHE ABITIAMO



Spedì una lettera
ma non ricevette risposta.
Telefonò ma  nessuno rispose.
Viaggiò fino a quel domicilio bussando senza esito.
Attese in strada che qualcuno si facesse vivo.
Chiese attorno ma non seppero fornirgli notizie.
Interrogò i vicini e lo credettero folle.
Attese paziente e vide raccomandate 
senza mai una ricevuta di ritorno,
scorse altre persone cercare quel condomino,
salì nel palazzo, individuò una porta mai aperta,
eppure familiare,
dal suono cupo, al ripetuto percuotere.
Oltre, intuì solo parete di calce morta.

Tornò a casa e riprese a scrivere.

Il destinatario delle sue missive,
non era poi così distante.





domenica 19 luglio 2020

VADEMECUM DELLA CHIESA SU ABUSI SESSUALI


Esce il Vademecum della Chiesa sugli abusi sessuali commessi dai chierici.

Ora già così fa un po' ride, nonostante l'argomento più che serio.

Solitamente, un prontuario, serve in campo tecnico o artistico, 
oppure per argomenti e discipline più leggere.

Gli ho dato un'occhiata e, probabilmente, a favorirne la dicitura Vademecum è stata la simpatica natura latina del termine.. del resto tra  Notitia crimine, Motu proprio, Fumus delicti, sospensione ad cautelam, restitutio in integrum, de veritate dicende, saltem verisimilis e le infinite sigle degli apparati vaticani (CIC, CCEO,SST, CDF, VELM etc... tutti organismi e congregazioni che si intrecciano e accavallano) si fa fatica ad uscirne fuori.

((cf CIC83C.265) §1. Qualsiasi chierico deve essere ascritto come chierico a un’eparchia, o a un esarcato), questa una frasetta a caso.. 

quant'è vicina questa Chiesa al Popolo, mi chiedo? 

Una selva procedurale dove anche gli avvocati magistralis di Suits, troverebbero serie difficoltà.

Una cosa è certa: le eccezioni, i cavilli, i paletti, le interpretazioni, i salvagente  che emergono alla fine dei circa 170 punti di procedura, sono su per giù i medesimi che permisero a suo tempo al super bandito Arcivescovo  Reverendissimo Marcinkus,  di non finire in galera, ma di gestirsi in piena autonomia e grazia spirituale,  una parrocchietta in Arizona.

Amen

sabato 18 luglio 2020

(AUTO)STRADA FACENDO..


Alla vigilia dell'abbandono da parte dei Benetton,  si comincia a vociferare di nomi illustri che vorrebbero intervenire con fondi e ristrutturazioni sul futuro della struttura Autostrade.

Interessante, ad esempio, il programma presentato da Gardaland Spa
partner economicamente solido e dal sicuro fascino:

Introduzione del tre per due al casello, bambini gratis, Coca omaggio in area di servizio

Prenotazione obbligatoria al punto Blue Tornado

Almeno una galleria al buio in ogni tratto casello-casello

Gimkana facoltativa su corsia di emergenza


Cavalcavia opzionale a caduta libera con stop a dieci metri da terra

Aquaplaning su gommone in caso di pioggia su tratti in discesa

Tratti rovesciati con curva parabolica (obbligo di cintura e sacchetto antivomito)

Monorotaia  sul guardrail

Brucomela alternativo in tratti di particolare traffico intenso

Ingresso all'autogrill direttamente con l'auto (o quel che ne rimane) per un'esperienza sensoriale
senza precedenti.

Fila per la nuova attrazione Milano Genova



  

venerdì 17 luglio 2020

DI NUOVO IN BICI DOPO QUATTRO ANNI..



Dopo l’incidente del 2016, e la mia nuova protesi metallica alla testa dell’omero, l’attività fisica è andata scemando in maniera vertiginosa…

La bici, ad esempio,  drasticamente messa da parte. 
Troppo rischiose le sollecitazioni del braccio, che su una mountain bike è praticamente sempre teso sul manubrio,  ma finalmente, accantonata ogni remora,  riesumata e rimessa appunto la vecchia e fedele bike, ho voluto riprovare.

Con tutte le cautele ovviamente: percorso gentile, buche ridotte al minimo, pochissimi smanettamenti di cambio per non sollecitare troppo muscoli e fiato, qualche breve strappo a simulare antiche memorie.

E via così, di nuovo con quella sensazione unica di libertà, avvertendo l’aria sul viso, e col solo rumore delle ruote che accarezzano la strada, e finalmente l’occhio dedicato davvero a ciò che abbiamo attorno, ed una splendida ciclabile che si snoda tra i tantissimi spazi verdi del Nuovo Torrino, periferia sud di Roma, in un slow motion comunque adrenalinico, a tutti gli effetti un nuovo battesimo.

E con lo scorrere dei minuti la piacevole constatazione che le gambe girano, che la bici non è divenuta un’entità estranea, che il sellino provoca fastidio solo per i primi dieci minuti, e poi ci si assesta di buon grado..

Tutte sensazioni legate ad un piacevole  passatempo cui avevo dovuto, mio malgrado, rinunciare. 

Ora spero solo di dare continuità a certe iniziative,  riprendere tono e confidenza, e godermi la quiete e la serenità d'animo che possono trasmettere una buona pedalata.



  

giovedì 16 luglio 2020

CRITICACCE A...FAVOLACCE



C’erano ‘na vòrta un catatonico, ‘na schizofrenica, ‘n’autistico…

No Franco dai, non puoi iniziare così.. capito che il film non t’è piaciuto, ma è ritenuto un capolavoro quasi all’unanimità, vincitore di premi e riconoscimenti, un manifesto di lampante cinema del futuro, lucida denuncia, appassionata analisi.. dai, cerca di mantenere una parvenza di obiettività … 

Ok. Ricominciamo. 
C’erano una volta dei ragazzini sui dodici anni, uno catatonico, già stanco della vita, e preoccupato del suo futuro presa coscienza dell’incostanza e della vaghezza degli adulti. Vero aveva tutti dieci in pagella, ma tipo con quattro in matematica.. una bomba quando la costruiva?!
La sorellina un po’ sgraziata e decisamente schizofrenica, ma già col piglio da capobanda, tant’è che aveva anche lei tutti dieci in pagella, ma solo nove in comportamento, infatti decide quasi tutto, e senza parlare troppo, in modo che calci e pizzicotti se li prende solo il fratello.
I genitori sono della peggiore risma suburbica romana, però vivono in una villa da svariati mila euro, col megasuv coatto.. e lavora solo la moglie.. hanno ereditato tutto? Chissà...


Ma pure i vicini, a coattaggine, se la giocano serenamente alla pari: altro papà coi capelli da rapper periferico, anche se stranamente m’è sfuggito il campionario di tatuaggi.. (o forse sono stato disattento io.. visto il gran materiale da attenzionare..)
Completano il quadretto l’altra bimba taciturna con “l’insegnante di sostegno stupido”, e l’altro maschietto bombarolo dissociato, figlio di padre alienato;
oh scusate, mancano l’amichetta con le fregole sessuali, e la ragazzotta incinta che apre e chiude la pellicola in qualità di prima notizia del TG..

Brutti, sporchi e cattivi, ipocriti e ignavi, praticamente tutti… vogliamo salvare il top del coattume di borgata, buono nell’animo ma assolutamente inadeguato nel ruolo di padre? E dai.. salviamolo il John Travolta de noantri, con la sua camminata alla Charlot..
ma anche le madri,  assenti le assenti, e assenti anche le presenti (compresa la bamboccia che apre e chiude il film), incapaci di distinguere un’astronave da un posacenere nella cameretta dei figli..


C’è pure il tocco semithriller, col maestro licenziato perché accusato di aver insegnato come farsi le bombe homemade ai suoi alunni genietti... e visto gli studenti modello e pedissequi che si ritrova, indica loro un velenosissimo antiparassitario “comunemente reperibile in ogni negozio”...così imparano a fargli perdere il lavoro...

Ora non voglio spoilerare, ma immaginate bene che una favolaccia non può certo finire col principe azzurro che risveglia la bella addormentata nel bosco.

Anzi. Io una bomba nel quartiere l’avrei vista comunque purificatrice.

Conclusioni: non esiste solo il bianco e il nero (a meno che non siate juventini..), e massacrare una fetta di spaccato sociale rimarcando solo a brevissimi tratti la capacità di sognare dei ragazzi protagonisti, ma impossibilitarli comunque ad emergere dalla amoralità disturbante che li circonda, facendola partorire pure a loro, non può diventare un esercizio da dieci e lode come tutti tributano.
Non riesco proprio a vederla così.


A me è apparso come un “taglio alla piscina” della trasparenza, del pudore, delle convenzioni, delle regole, delle consuetudini, dell’educazione.. che scorrono via libere a lasciar emergere solo il peggio del peggio senza più alcun filtro (anche se a ben guardare mancava un sorso di sana pedofilia, un po’ de coca sul tavolinetto del soggiorno, e qualche amante nella  cabina armadio..).
Non avranno esagerato i nostri fratelli? Un trucco anche quel difetto di audio che lascia con i sento-non-sento proprio nei momenti cruciali? Un gioco di luce e acqua sospeso tra gavettoni e piscina? Una folata di vento che smuove la tenda dell’assurdo  facendola assurgere a normalità?
Uno schizzetto di latte direttamente dalla tetta al biscottino.. uno schizzetto di cinema che ha fatto bingo con allucinati protagonisti e ancor più allucinati spettatori..

Io ridarei un’occhiata a Suburbicon…