Entro
come a cercare una risposta, perché in tanti, troppi, in questi
ultimi tempi, fanno riferimento a questa chiesa, tra Via della
Conciliazione e l'ospedale del Santo Spirito.
Mi
narrano di sogni e speranze, di vite iniziate, di storie spezzate, di
sogni avverati, di ambizioni incomprese, di speranze modellate, di cuori gonfi di sorriso.
Una
cascata di affreschi e luci, addobbi matrimoniali in allestimento,
percorro il corridoio laterale fino al Gesù Misericordioso,
“un
Dio di immensa fiducia inginocchiato a sorreggere la nostra
stanchezza”.
Scopro
una Chiesa di canto e preghiera, fuori piove delicato, e nelle
arterie scorre emozione calda ora..
i
raggi che dal costato del Cristo illuminano ancor più Santo Spirito,
rappresentano sangue e acqua, vitali per noi, dettati a Santa
Faustina, come la scritta Gesù confido in te.
In
chi altrimenti?
Gesù
è per mano con me, come quella volta a Torino quando volevo
scorgerlo solo dietro una teca, ombreggiato su un telo magico, come
ora che cerco i suoi occhi tra quei raggi che irradiano luce.
Ma
è intorno che la luce si sprigiona ed emana nuovo colore.
Lo
avverto nella preghiera che echeggia, nell'ora di cantilenante
adorazione estatica che trasforma in musica le litanie recitate.
Come
se la chiesa comunicasse in risposta, come essere accolti e portati
in visita. Ospiti eterni.
Cerchi
una risposta perché è per quella che sei qui.
Facciamo
domande noi uomini, chiediamo nelle difficoltà.
Mai
che si venga a ringraziare della nostra felicità.
Mai
che si venga a dividere la serenità.
Voglio,
vorrei, condividere pace invece.
Confido
in te Gesù.