Un mistero destinato a rimanere tale, tra reticenze e sparizioni (di documenti ed esseri umani).
La tenace pervicacia con la quale uomini di Stato e apparati militari vogliono per forza attribuire ad una bomba interna la strage di Ustica, bastano, da sole, a rendere fragile e inconsistente l'ipotesi.
Ma questi apparati vivono per difendere la propria incolumità, l'arroganza e la loro supponenza.
Siamo uno Stato impotente e non sovrano, servo di dinamiche e poteri che decidono per noi.
E di questo, almeno, posso vergognarmi.
Pubblicamente.
Uno dei fatti più scandalosi e osceni della storia italiana e delle relazioni internazionali del nostro paese. Che strazio terribile...
RispondiEliminain democrazia i popoli vogliono le certezze che solo le dittature possono concedere a largo raggio
RispondiEliminaUstica dimostra che l’Italia non conta nulla. Dovevano abbattere Gheddafi, hanno ucciso civili innocenti e per 45 anni hanno raccontato bugie vigliacche. Parlano di bomba interna perché non hanno il coraggio di dire che siamo solo un Paese occupato, dove la verità si compra e la giustizia si seppellisce. E chi tace da allora non sa nemmeno cosa sia la vergogna, perché la vergogna è dei vivi, non dei servi.
RispondiEliminaE non è l' unico caso per cui tu ( e noi tutti ) dobbiamo vergognarci : solo uno dei tanti di cui conosciamo l' esistenza . Poi ci sono le Truffe, i Latrocinii, il Malaffare di Stato, le Protezioni e le Connessioni eccellenti, le Leggi ad personam e tutto quello che ancora - e forse mai - sapremo...
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