lunedì 25 marzo 2024

È GIUNTA L’ORA

 


Questo è un testo del 1989, eppure ci riporta fatalmente ai giorni d’oggi, all’umano odiare che imperversa, all’incoscienza, all’arroganza del potere, troppo spesso così incapace di trattenere bellezza e rilasciare invece solo brutture.

Rosalba Campa è una scrittrice argentina armata solo di grande sensibilità.
Vorrei che un giorno fosse il solo tipo di arma prodotta al mondo.

“È da anni che stanno aspettando di vendicarsi. E cosa fanno? Si esercitano. Si preparano. Leggono. La vendetta è un piatto che si mangia freddo. È il piacere degli dei. L’anello dei Nibelunghi.

L’azione per la quale chi è stato danneggiato nella persona o negli averi si risarcisce infliggendo al responsabile pena proporzionale al danno ricevuto.
Sproporzionata, sproporzionata deve essere affinché si faccia giustizia, l’ansia di vendetta col tempo cresce, trae alimento dal cuore offeso, gli tinge i pensieri di un solo colore.
Papà, quando suonerà l’ora della vendetta? Quando abbiano dimenticato figli miei, quando non si aspettino più che nessuno di noi sia sopravvissuto e ricordi, quando più sereno sia il loro cielo. E se ci dimentichiamo anche noi?E se perdoniamo? E se non siamo capaci? Arti marziali, tiro a segno, scienze politiche, maquillage teatrale, chimica, equitazione e astrologia.
Non dimenticano, non perdonano, aguzzano il loro odio e le loro insidie, si arricchiscono, scalano posizioni, frequentano le alte sfere, volano in aria nell’esplosione causata dalla bomba che gli ha messo nella sala da pranzo il figlio della cuoca che hanno appena licenziato”.

Ripeto: un testo del 1989, non dell’altro giorno.

Ma le stesse cose sembrano accadere e riaccadere, nonostante l’uomo evolva,
o perlomeno creda di farlo.

 

 

 

57 commenti:

  1. eh che ce voi fà, semo stati creati con queste pecularietà e non a sua immagine e somiglianza

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Somigliamo al più vecchio dei vecchi testamenti.. aggiornassero la pagina..

      Elimina
  2. Non è l'uomo ad evolvere ma la tecnologia che lo circonda, l'uomo è rimasto quello dell'età della pietra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In teoria la tecnologia è comunque frutto di ingegnosità e sensibilità umana.
      Ma troppe volte facciamo risonanze magnetiche digitando il referto con la clava.

      Elimina
  3. Purtroppo l'essere umano, di qualsiasi epoca, ha in sé germi di bene e di male e i frutti dell'uno o dell'altro li si vedono nelle scelte che fa. Buona settimana.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scelte assurde che non riesco a concepire. Anche fossero di "semplice" guerra.

      Elimina
  4. Il Potere evolve. È sempre più cinico.

    RispondiElimina
  5. Ti stupisci? La specie umana merita soltanto la propria estinzione, e in un modo o nell'altro ha innescato la procedura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi spavento. Non riesco a comprendere come siano così avidi e senza quiete.

      Elimina
    2. Non è avidità, è incoscienza e mancanza di quel buonsenso "da padre di famiglia" che fa pensare alle future generazioni prima di compiere qualunque gesto che possa avere dei contraccolpi nel tempo.

      Elimina
    3. Pensano a malapena alla propria generazione, quella che finirà con loro. Progettano ponti assurdi di cui non vedranno venir su probabilmente neanche i piloni. Ma incassano gli anticipi e li scialacquano alle Maldive. Prima che vengano sommerse anche loro (manca poco)

      Elimina
  6. L'essere umano si dimena e si dibatte da sempre nelle solite problematiche negative che ne hanno contraddistinto e purtroppo ne contraddistinguono ancora adesso la storia, il presente e il divenire. Non c'è perdono ma esigenza di vendetta; non c'è comprensione ma disprezzo per il prossimo e per chi non la pensa come noi; non c'è rispetto quasi per nessuno neppure per la vita, neppure per i valori, neppure per il Creato. Contano solo i soldi. Conta solo il potere. Arroganza, superbia, presunzione dominano la scena dei rapporti umani sempre meno solidali, sempre meno attenti al dialogo e sempre meno colti. Non bisogna mai generalizzare, certo, ma il "polso" effettivo della situazione globale, oggi, sembra proprio questo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Citi le peggiori pulsioni. Lontanissime da saggezza, amore, anche solo equilibrio. Spero solo che almeno la paura li fermi.

      Elimina
  7. Purtroppo la sproporzione sembra essere l'unica legge. Ma dietro il potere che semina odio c'è sempre il popolo che lo raccoglie e se ne nutre. Perché l'odio è la cosa più facile da manipolare e veicolare...
    Buona settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (è veramente un bellissimo commento questo)

      Elimina
    2. Il popolo è veicolo, certamente, ma le scintille di male nascono comunque in pochi cuori malvagi, che ottengono risonanza, questo sì..

      Elimina
  8. Era la risposta che ti davano a scuola quando chiedevi "ma perché devo studiare la Storia, che ormai è passato e quel che è stato è stato?". Perché la Storia si ripete, l'uomo si ripete. C'è qualche germoglio che cresce e va avanti nel modo giusto, ma per la maggior parte il giardino è sempre uguale...

    Ps. Scusa se vado fuori tema, volevo chiederti: hai letto l'ultimo libro del tuo autore del cuore? Abel?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certamente sì e anche commentato.. https://francobattaglia.blogspot.com/search?q=abel
      Speriamo e crediamo nei germogli comunque.. ;)

      Elimina
  9. Vico la mette coi: “Corsi e ricorsi storici” secondo cui gli eventi sono riproposti ciclicamente. Quoelet ha coniato il più semplice: “Nihil sub sole novum”.

    Vedo gente che litiga, rendendo male per male, in famiglia. Figuriamoci se ciò non può verificarsi a livello di gruppo contro gruppo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bastano le beghe di pianerottolo (o di blog) a scorgere quanto siamo imbecilli, incapaci, permalosi, sciocchi.

      Elimina
  10. Caro mio, l'uomo ha perso l'umanità! L'uomo è rimasto tale e quale, non guarda al futuro e ripete gli errori più gravi, pensando di stare dalla parte giusta...quindi direi che è peggiorato moltissimo! Un abbraccio di cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La parte giusta dici: come se ognuno di noi potesse stabilire con certezza dov'è l'errore e dove l'esatto.

      Elimina
    2. No, questo no, perché non dobbiamo giudicare e la certezza non ce l'ha nessuno, ma sicuramente dovremmo saper riconoscere ciò che è fondamentalmente sbagliato e cercare di non ripetere gli stessi errori.

      Elimina
  11. Ero ragazzino quando uscì il film "The day after" e ammetto che mi traumatizzò. Il 1989 ci aveva dato tanta speranza, non avrei mai immaginato di rivivere le sensazioni di quegli anni lontani...

    RispondiElimina
  12. Basta aprire un libro di storia e non si fa altro che leggere vicende di guerra. Sembra che l'uomo non abbia fatto altro da quando è apparso sulla terra. Dicono che la storia dovrebbe essere studiata per non ripetere gli errori commessi, invece si direbbe che l'uomo impari dai propri errori per diventare sempre più efferato, vendicativo, bisognoso di potere e prevaricazione sui suoi simili. Dov'è finita l'umanità? Ne hanno di più gli animali! Esistono ancora uomini e donne degni di questo nome, per fortuna, ma non hanno abbastanza forza per combattere il male e finiscono per soccombere. Il potere, in massima parte, è in mano a persone disoneste e malvage, purtroppo!
    Pare che in questo momento nel mondo ci siano almeno settanta guerre. Settanta! Quando mai il mondo troverà la pace? Sono veramente molto preoccupata e addolorata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come fosse incapace di godersi la bellezza, aspirando a chissà cosa.

      Elimina
  13. eh, non è più di moda il biblico e moderato "occhio per occhio e dente per dente" :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora vige occhio per l'intera vista, dente per intero arco dentale.

      Elimina
  14. Vendetta; sempre sproporzionata, altrimenti non sarebbe vendetta.

    Se tu hai grattato la mia macchina, la tua deve essere distrutta.

    podi-.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Accade sempre, finché l'aria che ti impedisco di respirare non riuscirò a respirarla più neanche io, e forse solo allora un barlume illuminerà.

      Elimina
  15. Caro Franco, ci vorrebbe proprio un inversione di rotta nel poter dire "è giunta l'ora" di fare risonanza al bene e non al male!

    È vero anche che la consapevolezza degli orrori che la guerra procura,non debbano ricadere nell'indifferenza,ma possiamo sempre ritenerli dimostrativi di un qualcosa su cui opporsi perché distanti dal senso di concepire il nostro ruolo esistenziale.

    No,la vendetta non è altro che una tentazione per reiterare lo stesso male,non aiuterebbe in nessun modo .

    Il silenzio è auspicabile e necessario.Meritare l'estinzione generalizzando su tutta l'umanità facendo un processo collettivo può alleggerire la coscienza o trovarne giovamento?Per me no, dovremmo combattere in primis anche le guerre interiori per poter/voler combattere quelle esteriori.

    Buona giornata a tutti

    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La vendetta è quasi sempre la scintilla che alimenta l'odio; l'inversione che auspichi, che tutti auspichiamo necessita di consapevolezza, autoanalisi, quel combattere internamente che citi a demolire pulsioni e istinti idioti. Ce la faremo?

      Elimina
    2. Il "blog" è bello perché è vario:)
      Il tuo non pende da un solo lato,so che sai riuscire a cogliere anche bellezza . Questo è già un voler farcela.Grazie a te.

      L.

      Elimina
    3. Miro all'eclettismo, sbagliando spesso mira.. ma senza mollare.. ;)

      Elimina
  16. Nn è facile perdonare, argomenti quotidiani che ascolto nella trasmissione della Palombelli forzatamente, proibito cambiare. Il testo sopra sembra scritto domani.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovremmo costringerci.. ecco una forzatura accettabile..

      Elimina
  17. Il testo poteva essere anche del 1200, non sarebbe cambiato nulla.
    Le guerre ci sono sempre state, sempre ci saranno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un testo senza tempo vero.. apposta ci sforziamo di scrivere altro, più spesso..

      Elimina
  18. è vero, la sproporzione della vendetta è un concetto quanto mai attuale. Ma se contestualizzo il brano nel suo periodo storico, da pochi anni era finita la dittatura e Videla era sotto processo, ecco che il testo mi sembra confonda vendetta e bisogno di giustizia.
    ml

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La giustizia si traveste da angelo sterminatore fin troppo spesso ormai.. io la scorgerei come pacificatrice, giustizia come epifania degli animi, rivalutazione, un rimettere in ordine il caos emotivo che ci prende alla gola e acceca, ma sono fin troppo utopico..

      Elimina
  19. Hai presente la frase fatta "ci meritiamo l'estinzione?". Non ce la meritiamo, siamo proprio noi a volerla!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finiremo col chiederci perché senza più un goccio di fiato per risponderci.

      Elimina
  20. C'è un' aggressività smodata negli esseri umani . Le difficoltà della vita dovrebbero spingere alla collaborazione e invece si cerca di superarle attraverso la sopraffazione dei nostri simili. E' una competizione senza senso che, inevitabilmente, ci porterà alla distruzione. Un salutone a te e tanti auguri per una serena Pasqua a te e ai tuoi cari.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pasqua col tg silenziato.. in attesa di una colomba che voli per il mondo, sperando di non essere abbattuta..

      Elimina
  21. a grandi passi ci si sta avviando alla "seconda preistoria " dell'umanità che nei secoli ha migliorato gli strumenti di morte ma complessivamente dal punto di vista "dell'intelligenza del cuore "fa passi da gigante verso l'età della pietra o meglio della cancellazione e il trasferimento in " altro loco" .
    Inquietante e realistico , purtroppo .
    un saluto ciao
    eos

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E pensare che dopo il covid avevo immaginato una nuova consapevolezza, l'emergenza che unisce e compatta.. un ciufolo invece.. vabbe'..

      Elimina
  22. Purtroppo (da sempre) una grande parte dell'umanità è in balìa degli istinti più bassi che un essere umano possa conoscere. Per questo motivo guerre e atrocità del genere si ripetono in modo ciclico. La cosa è molto triste.

    RispondiElimina
  23. Ho molta paura, il nostro destino è in mano a despoti e a fondamentalismi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi sento tranquillo neanche io, spesso, egoisticamente spero si riesca perlomeno a circoscrivere, se proprio si deve.. non è un bel pensiero lo so.. forse solo quel Nimby (Not in my back yard) che culliamo nei nostri beceri recessi..

      Elimina
  24. Notevole questo testo quanto incredibilmente concreto e legato ai nostri giorni.

    Siamo in una fase della nostra esistenza in cui non sappiamo come andrà a finire. Difficile dire di più. Ma complimenti per averlo trovato e postato.
    Un salutone e alla prossima

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un testo senza storia, come mi fanno malinconicamente notare più utenti.. giusto a sottolineare il mancato evolversi di base: andiamo su Marte ma ci ammazziamo sul pianerottolo. Cosa lega i due istinti?

      Elimina
  25. Sono parole attuali… questi tempi sono sempre più violenti… rumori di guerra ormai ci assordano. È vero sono pronti alla guerra, sempre lo sono, sono pronti a calpestare ogni battito di pace.

    RispondiElimina

Sottolineature