lunedì 27 novembre 2023

EVOLUZIONE DEI TERMINI

 


"diffuso" (agg.) Genericamente il diffondersi di elementi altrettanto generici; voci, notizie, abitudini, suoni, luci, fluidi, venti..

Oggi c’è l’albergo diffuso; il ristorante diffuso, la manifestazione diffusa, sparpagliata, su tre vie e quattro piazze, una manifestazione stesa, più che estesa.

L’albergo diffuso, invece, può occupare tre comuni: prenoti in reception, alla camera vai in auto, per la colazione potrebbe servire un regionale.

Il ristorante diffuso ti prepara gli ingredienti: ordini in osteria, ti siedi nella trattoria di fronte, paghi al ristorante di lato, per bere, l’enoteca in fondo alla via.

Anche Ikea vende diffuso, o scomposto che dir si voglia. Ma se uno già arredasse in stile diffuso, risparmia il tempo del montaggio.

Il prurito, diffuso, rimane invece in voga 

Trattasi proprio di un aggiornamento di antiche filosofie..vi ricordate quando la mamma ci rimproverava a tavola per i modi poco urbani?

Il nuovo trend ora è: “Mangia (ri)composto!”   ;)


62 commenti:

  1. A sto punto facciamo il post diffuso! Un pezzo su ogni blog finché uno non diventa scemo nel tentativo di trovarci un senso🤣

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    1. Involontariamente l'ho praticamente fatto, sbagliando la data di programmazione ..ho diffuso il post senza volerlo.. preso in parola dalle mie stesse creazioni.. altro che I.A. .. ahah

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    2. Diventano scemi solo quelli che prima erano intelligenti.

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    3. Purtroppo fin troppi esempi di chi riesce a diventare ancora più scemo.. ;)

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  3. Mah...che posso dirti? Viviamo di mode e di modi di dire che lasciano il tempo che trovano.
    Un salutone e alla prossima

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    1. Siamo frammentati e sfalsati.. e i post su un blog ne sono testimonianza.. velocità, frenesia, rapido susseguirsi, poca riflessione.. forse è necessario rallentare.. non adeguarsi al tempo che si trova, ma trovare noi, il tempo adatto.

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    2. 'Rapido susseguirsi di post . . .' non mi appartiene. Non mi spiego il perché di tanta bulimia letteraria. Gli effetti li descrivi benissimo: non aiuta la riflessione. Eppure sembri , e sembrate, ben dotati sul piano espressivo. Perché evitare dunque la profondità di pensiero? Perché non lasciare alla meditazione i propri tempi? Non faccio polemica, riprendo la tua corretta auto-critica, eh

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    3. Concordo in pieno, caro anonimo, scoperta l'errata calendarizzazione ho lasciato apposta il post perché diventava esempio palpabile di un diffondersi anche accidentale, che riesce a prenderci la mano nonostante le precauzioni. Oltretutto vado predicando da tempo la differenza tra blog e altri comuni social (facebook in testa), dove l'istantaneità della produzione e della fruizione spesso non prevede proprio profondità ne' meditazione in merito. Scheggia bulimica involontaria quindi. ;)

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    4. Non solo lo predichi tu, ma questo mi sembra uno dei pochi casi in cui vi è un giudizio unanime fra veri studiosi, soubrette del mainstream, letterati, artisti, uomini di fede, moderati e fondamentalisti, luddisti e tecnicisti, bianchi, neri, verdi, viola e blu, complottisti e anti-complottisti; poi perfino gli ideatori del 'grande affare' dichiarano bellamente di estromettere i loro stessi figlioli dall'uso di questi infidi sistemi di pseudo-comunicazione. Certo, a monte c'è qualcuno che lubrifica il meccanismo. Ok, ok. Ma di fronte a tante opposizioni perché la cosa continua a prender piede? A proliferare? Io credo vi sia qualcosa che abbiamo digerito più o meno incoscientemente nella cultura, un qualcosa che obbliga involontariamente a 'prenderci la mano'. Quasi un'ipnosi, una sorta di messaggio indotto subliminale. La tesi non è mia, la si può consultare nella post-fazione del libro di A. Huxley, 'Il nuovo mondo'/ ' Ritorno al nuovo mondo' - nell'edizione del 2014, quella dove compare per la prima volta la traduzione in italiano della prefazione all'edizione del '46 de 'Mondo nuovo', a cura di Alessandro Maurini (Interessante il paragrafo 'Ipnopedia', nello stesso testo).
      Non so darmi ulteriori spiegazioni, prova tu a definire un'analisi più precisa.

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    5. Auto induzione subliminale dici? Sono più propenso a credere in una produzione ossessivo/compulsiva, a scapito della qualità poi.. comunque insisto nel rimarcare l'immensa differenza tra social convenzionali e.. blog. Due mondi a parte dove anche il blogger che li utilizza entrambi (come anche io), propone, stili e velocità diverse, oltetutto difficilmente intersecabili (i miei rari post segnalati su facebook evaporano come una goccia d'acqua nel Sahara).

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    6. induzione subliminale (non auto-induzione), cioè subliminalmente e attraverso modelli educativi reiterati viene indotta una struttura mentale più permeabile a determinati stimoli, e meno ad altri. Se non ti insegnano nell'infanzia il metodo matematico, ovvio che poi non riesci ad applicare un ragionamento autonomo e finisci col dipendere dal giudizio del prossimo che ti viene presentato e legittimato come l'esperto di settore. Riprendo l'esempio di Eratostene (già pubblicato in un altro spazio):
      Non vi è altro modo per operare selezioni su materiale contraffatto! Se non capisci ad esempio, il procedimento geometrico matematico applicato da Eratostene per calcolare la circonferenza terrestre, e se non capisci che tale procedimento puoi appplicarlo anche tu, finirai per credere a facilitazioni immaginarie (chiamarle teoriche è un abuso di significato) come la terra piatta, o peggio, la terra 'cava'. Sigh! Finirai insomma sempre ed immancabilmente nelle grinfie di chi vuole sfruttarti come 'utile idiota' da dare in pasto all'opinione pubblica (spesso meno preparata dei suoi 'capri espiatori'). Ma questo è solo un esempio di come, in assenza di un'adeguata formazione matematica, si finisce per avvalorare e dare per buone filosofie fuorvianti, costrutti teorico-astratti che mai hanno assaggiato verifica ma che si ritengono corretti .
      Se poi a questa carenza aggiungi un bombardamento filosofico che col pretesto del rispetto del prossimo, ti induce a credere che tutte le opinioni valgono alla pari, ecco che la mente non si abitua a una selezione di qualità e aspetta sempre la pappa pronta. Ripeto, non è farina del mio sacco, benché avvalli queste tesi.

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    7. Restando terra terra (che poi è il mio livello), non siamo forse già in mano a strutture precostituite? Se inserissero la pubblicità su Blogspot, come hanno già fatto su Wordpress, abbandoneremmo i nostri amati blog? Siamo già regolati da offerte e modelli, e materiale contraffatto, abbindolante. Ogni tanto spunta un genio e crea una nuova variabile, ma il resto del mondo si adegua, e credo valga per tutto. Una terra piatta come un paradiso post mortem.

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    8. Quello che sta accadendo ultimamente a differenza del passato, è che abbiamo smarrito la capacità di ragionare autonomamente. Una forma di pensiero costruito per associazioni possiamo ancora farlo, ma non basta. Occorre la libertà creativa per andare avanti. Se è vero che da sempre siamo sottoposti a strutture precostituite, è altrettanto vero che abbiamo goduto della libertà di ignorarle (benché si è sempre dimostrato difficile farlo). Ma oggi il modello sembra essere oltre che precostituito, come in passato, anche piuttosto inalterabile, cioè è un modello che devi seguire così come te lo propongono, per non rimanere indietro, che vuol dire (ci hanno fatto credere) per non morire. Mentre ieri vi erano diversi modelli in contrapposizione, teologico, fideistico, tecnico, oggi è quello 'scientifico' che ci viene proposto/imposto senza se e senza ma, e non puoi nemmeno appellarti alla dicotomia scienza-religione, perché quest'ultima è stata già superata e annullata come risorsa spirituale. Stesso vale per l'approccio politico, il liberismo impera (Un tempo almeno vi era l'alternativa social-comunista) sull'avvallo insindacabile della scienza della natura , per la quale il liberismo dev'essere accettato in quanto lex naturalis (Hobbes). Diversamente non si può fare: 'lo dice la scienza', si affannano a ripetere. Il problema è che la scienza dice tutt'altro rispetto a quanto ci danno in pasto. il motto da te riportato, Il resto del mondo si adegua, è un costrutto privo di senso , in quanto è sotto i nostri occhi che il mondo sta morendo (In quanto incapace di adattarsi pur adeguandosi) . L'adeguamento di cui parliamo non è un adattamento biologico, attenzione, è una linea da seguire pedissequamente, come una mandria che segue il mandriano per ingrassare ed essere macellata. Il vero adattamento, infatti, segue sempre e biologicamente più biforcazioni, non una soltanto. La mandria se si adatta, e non si 'adegua', anche senza mandriano sopravvive lo stesso (Fin dalla notte dei tempi è sempre stato così), ma se segue il mandriano affarista, ha davanti un solo futuro: il mattatoio. Non so se mi sono spiegato. La terra piatta non esiste di sicuro (per dimostrazione matematica), mentre riguardo al paradiso non vi è certezza che esista (B.Pascal: perché scommettere sul paradiso è sempre una scommessa vincente.) ma nemmeno che non esista, nel senso che la possibilità resta aperta per tutti.

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    9. Decisamente ho accostato una certezza ad "potrebbe anche, chissà" senza controprova alcuna. Ma forse ce l'avevo con chi la certezza sul paradiso la ritiene più solida di una terra tonda.
      E d'accordo sull'adeguamento. E' biologico, forzoso, evoluzionistico. Sarebbe consigliata l'abolizione di tutti i mandrianI? Chissà.. magari funziona..

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    10. Come Pascal, anch'io punto tutto sull'esistenza del Paradiso, non perché posso dimostrare che esista davvero, ma più che altro perché è una puntata, suggerisce Pascal, che non va in perdita in entrambi i casi, ovvero, comunque si riveli - una volta tirate le cuoia - l'ipotesi di partenza.
      La Fede come credenza popolare o come esercizio di raziocinio ?
      Avvalendomi invece di un metodo para-scientifico ( E con ciò intendo dire di ricorrere a un criterio già ampiamente utilizzato in ambito specialistico dagli storici, per scrivere le vicende dell'umanità, dagli avvocati nelle aule giudiziarie, nonché dagli scienziati in fisica teorica) , che tutti noi applichiamo o convalidiamo in ambito extra fideistico (Anche tu Franco lo fai, senza sollevare in questo caso il benché minimo, quanto legittimo dubbio), proverei a cercare conferme morbide - quindi non matematiche e definitive - alla mia ipotesi sul trascendente. Nel caso del 'metodo storico', ma come ho detto ciò avviene anche in una semplice aula giudiziaria ( quando non si può determinare precisamente un fatto/misfatto, si ricorre al bagaglio indiziale secondo un criterio che postula la quantificazione dell'attendibilità indiziale sulla base di parametri, Ad esempio, la qualità delle testimonianze presenti in aula, i reperti raccolti sul posto, etc.) nessuno mette in dubbio l'analisi dello studioso. Tuttavia, anche per le congetture di carattere teologico si può sfruttare questo 'metodo' con la stessa convinzione e fiducia (Se si vuol essere coerenti) che si ripone nel referto di un magistrato, o nell'autore di documentati saggi storici. Le possibilità che gli insegnamenti evangelici siano estremamente logici e che essi possano sempre spiegarsi in termini di elevati contenuti morali ( finalizzati a ottenere un'alta qualità di vita sociale, senza la quale le comunità umane andrebbero incontro a degrado e progressiva estinzione), e quindi la possibilità che la loro razionale motivazione ne faccia degli indizi di una visione della società che supera di gran lunga quella ordinaria (di noi tutti), sembrerebbero infatti molto numerose.

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    11. Questi indizi di 'insegnamenti superiori' (li reputo tali perché essi non riportano un orientamento di coscienza e di condotta intuitivo o spontaneo. Le nostre condotte infatti, se lasciate libere secondo il benessere che ci procurano nell'immediato, o secondo una morale strettamente epicurea) se ignorati del tutto, ridurrebbero - logicamente parlando - le comunità sociali ad agglomerati di persone che stanno insieme per convenienza, o per motivi legati alle necessità materiali . Per quanto possono durare simili condizioni e relazioni interpersonali? Un precetto apparentemente assurdo, come quello di amare il diverso (O addirittura il nemico, principio talvolta seguito nella storia dell'umanità) se applicato costantemente, consentirebbe di vivere in armonia e per molto tempo, visto che le verrebbero a mancare le ragioni di conflittualità cruenta, le quali, via via, andrebbero scemando. Insomma, insegnamenti, che nelle società moderne fondate sul ciclo competitivo, sarebbero visti come improponibili, garantirebbero meglio e più a lungo più favorevoli condizioni di vita. Vi sono molti casi, peraltro, in cui la nostra esperienza personale può confermare questo piccolo esempio. Ciò per dire che l'insegnamento cristiano, promosso da una figura umana (Gesù storico) sembra avere ben poco da spartire con la natura biologica dell'uomo, sembra perciò, e qui è contenuto il suo valore di 'indizio', provenire da una entità superiore, di sicuro molto diversa dalla società degli uomini. Il mito della resurrezione cristiana, o della salvezza (così come contemplato in varie confessioni) sembra perciò riconducibile a significati molto più razionali di un banale mito , specie se rapportato, anziché a un singolo individuo, alla scala della discendenza della specie. Insomma, da indizio a indizio, secondo un metodo d'indagine perfettamente accettato nelle discipline scientifiche, giuridiche, storico-letterarie (e fin qui da nessuno messo in dubbio), parrebbe fornire molti punti a favore dulla possibilità di una trascendenza, o di un livello di conoscenza superiore, se non altro, a quello dei comuni mortali. Non so se son stato sufficientemente bravo a farmi capire.

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  4. Però bisogna riconoscere che hanno scelto un aggettivo accattivante. Se avessero usato una definizione tipo "trattoria sparpagliata" non suonava mica tanto bene ;-)

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    1. Decisamente, anche Katrina lo ha fatto notare.. "diffuso" suona bene evocando esoticità e fragranze d'ambiente.. ;)

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  5. Ah adesso capisco. Questo post lo avevo visto tra maschi assassini (che non se po sentì sta cosa) e Abel. Adesso lo vedo datato il 27 nov. Sul momento ho pensato di essermi fatta un bicchiere di vino di troppo. 🤣🤣🤣

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    1. "il prurito, diffuso, rimane invece in voga" a quale prurito ti riferisci? 🤔🤣

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    2. Primo caso in cui un post sulla "diffusione" si diffonde a proprio piacimento, in termini teatrali trattasi di "entrare nel personaggio" (alla Stanislavskij insomma).. ahah
      Per prurito diffuso intendevo proprio quello cutaneo che porterebbe a grattarti sempre in occasioni poco consone all'atto in se. Non intendevo grattate di carattere anti iettatura.. ahah

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  6. Al ristorante diffuso servono, immagino, la lasagna scomposta?

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    1. Al self service Ikea invece di forchetta e coltello, martello e cacciavite.. ;)

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  8. questa diffusione crea confusione, non per niente "fusion" è la nuova parola d'ordine dei ristoratori!
    ml

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    1. Come accenno sotto a Maratoneta, meglio l'italiano rivisitato che l'inglese a tutti i costi.. ;)

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  9. Mi dispiace ma la lingua italiana che è la più bella del mondo, non deve essere violentata in questo modo.

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    1. E comunque, finché ci si limita (eufemismo) all'ammantare di nuovi significati termini esistenti, senza dover ricorrere ad inglesismi ancora più improbabili, sono pure disposto a chiudere un occhio.. ;)

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  10. Il trasporto intermodale ha fatto da apripista :)

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  11. In effetti originariamente era con una sola effe: di fuso, cioè di fuso (orario) diverso

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    1. Anche fuso da fondere, smolecolarsi e quindi diffondersi.

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    1. Per essere italiano è italiano, ma nella fattispecie va tradotto ugualmente.. ahah

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  13. Diffondiamo nuove mode! Siamo diventati diffusori seriali :)

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    1. Ultimamente sto cercando di diffondere anche il blog, con la newsletter.. ahah

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  14. Purtroppo anche le guerre oggi sembrano "diffuse", le armi arrivano da una parte, i soldati da un'altra, e le intelligence da un'altra parte ancora.

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    1. ..poi da alcuni paesi (non escluso il nostro) arrivano sia le armi che la "profonda indignazione" ..davvero triste.. :(

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  15. Purtroppo ci sono termini, italiani ma anche di importazione, che sono stati inflazionati e hanno perduto di efficacia. Non c'è stagione cinematografica che un film non faccia "record d'incassi", o trasmesso in televisione "record di ascolti" (che poi la televisione la guardi anche, non l'ascolti soltanto...). Poi fai dei confronti con film e trasmissioni "record" precedenti, e non c'è alcun record battuto! A me queste cose danno fastidio, è un continuo "Al lupo, al lupo!", che poi quando è vero non ci credo più... e meno male che sono dalla parte del lupo.

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    1. Tentano di sviarci, ma anche di fregarci in continuazione, tipo con le bistecche vegane.. ;)

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    2. Perché Novi Ligure, San Giuliano di Puglia? Insulti alla geografia e tutti muti.

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    3. Prima di attraversare la Foresta Umbra, in pieno Gargano, daje che mi chiedevo perché si chiamasse così.. poi il refrigerio delle frasche, a salvaguardare dal calore folle, mi ha aperto gli occhi.. ;)

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  16. Post divertente che stimola la riflessione...diffusa. A parte i mobili di Ikea che se vuoi mi possono anche piacere per la comodità del trasporto, a patto che ci sia Maurizio a casa che li monta, non amo molto questi generi diffusi... Una volta degli alloggi posti fuori dall'edificio principale dell'albergo , si diceva "dependance", in pratica è la stessa cosa mi pare. Non mi piace, a parte va bé qualche eccezione, il cibo diffuso, o meglio scomposto che ora va tanto: il tiramisù ad esempio lo preferisco senz'altro "compatto". Ciao Franco!

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    1. Esatto! Una volta esisteva l'hotel e magari UNA dépendance, ora la dépendance è la reception, per tutto il resto ci vuole google maps.. ;)

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  17. Concordo con chi l'ha definito un aggettivo accattivante :D
    Io preferisco il classico albergo, sarò all'antica.

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  18. Ci sono anche i malesseri diffusi, soprattutto da una certa età in poi. Oggi un doloretto qua, domani uno là. Non si sa mai con quale sorpresa ci si sveglierà la mattina! :D

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    1. Tasto dolente carissima.. ecco..pure il tasto duole.. ahah

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  19. E' strana l' esperienza in un albergo diffuso. Spesso ti senti confuso e...non sempre felice.

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  20. Mai provato un albergo diffuso, ma non mi ispira proprio ha ha ha i malesseri ultimamente sono i più diffusi di trutti purtroppo. Un saluto e buona continuazione di settimana

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    1. Io li ho visti spesso ma mai testati.. mi sentirei isolato? Chissà.. Bungalow invece si.. ma è un'altra cosa.. ;)

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  21. Che possiamo farci, l'innamoramento per l'inglese è diffuso, il suo uso sensato un po' meno!

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  22. boh sarò "!bastian cuntari! " ma non mi sembra poi un idea così da discriminare. Ciao

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    1. Non discriminiamo..prendiamo solo un po' per i fondelli.. ;)

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