martedì 21 novembre 2023

MASCHI ASSASSINI

Lo siamo. Nessun dubbio.

Molte fonti, però, sembrano mettere in dubbio la nostra facoltà di partecipare alla discussione, al dibattito, alle individuazioni delle problematiche, alla ricerca di soluzione.
Siamo maschi assassini figli e nipoti del patriarcato.
Abbiamo tutto cotto e mangiato, nessun anticorpo, capacità minima di reagire al dolore, alla sconfitta, alla frustrazione di un diniego.

Ma chi forse ancora immune, deve contribuire per primo, perché è il suo genere che fallisce, che manca di buon senso, di sensibilità, di semplice intelligenza. 
E se noi conosciamo uomini che amano, che sono traditi, che vengono lasciati e gli vengono portati via i figli, perché questo la Legge dice; se noi conosciamo questi, che sopportano; tuttavia conosciamo anche gli altri, quelli pessimi, quelli che si sentono padroni, superiori, unti dal Signore anche, e infatti unici a gestire la Chiesa.

Il problema è atavico.
Troppa gente si sente autorizzata.
A tutto.
E non è possibile. 

Ma le donne si stanno ribellando, per questo pagano un pegno crudele, assurdo.. e dobbiamo essere noi, i non assassini, ad aiutare per primi, perché quei maledetti ci somigliano comunque di più, hanno i nostri geni e possiamo essere noi, a individuarli. 

Che siano fratelli, genitori, amici, colleghi, vicini.
Siamo noi a dover interpretare le maschere,
strappandogliele a forza dal volto. 





75 commenti:

  1. A volte è anche difficile identificarli. Nel senso che uno si aspetta che il soggetto del genere sia uno rozzo, che alza la voce facile, e poi invece a volte sono irreprensibili uomini medi che in modo inaspettato vanno fuori di cervello.

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    1. Hai ragione, Ariano; di solito sono bellissime persone in confronto agli altri, ma sempre c'è un commento, una barzelletta,... che li identifica.
      L'uomo che urta le donne, le ammazza è una cosa ma la base del problema sono i piccoli atteggiamenti mondani, quelli che trent'anni fa erano "normali" nei maschi "tu farai il tuo lavoro benissimo poiché sei una donna bellissima" e anche le donne hanno atteggiamenti maschile; "devi "mostrare" agli uomini per vendere di più", diceva una mia capoufficio alla commessa soltanto due anni fa.

      podi-.

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    2. Però sono d'accordo sul fatto che, andando ad analizzare, questi presunti irreprensibili hanno sempre e comunque fornito in precedenza qualche segnale di "fuoritestismo", purtroppo non percepito da chi di dovere, o non calcolato come foriero di tragedie irrecuperabili.

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  2. Analisi cruda ma necessaria, caro Franco. Se non comincerete voi Uomini ad alzare il sopracciglio quando vedete un compagno di genere alzare le mani sulla compagna, quando non riderete alle battute sessiste, quando saprete dissociarvi pubblicamente dai violentatori, quando riterrete sacrosanto che a parità di occupazione si debba avere uguale stipendio, quando non vi sentirete sviliti dovendo occuparvi dei figli e quando saprete riconoscere e gestire gli istinti e la voglia di mantenere vecchi e ingiusti privilegi, allora saremo tutti salvi. E possibilmente felici.
    Tante grazie.

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    1. DI certo é un esempio familiare il primo a determinare un'educazione, una cultura, un modo di considerarci esseri umani con le stesse prerogative. Siamo indietro e siamo proprio noi a dover creare impulso per il cambiamento. Io spero di farlo in ogni modo possibile.

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    2. Basta dare colpe alle famiglie. Ognuno è responsabile di ciò che fa. Il tizio veniva da una famiglia per bene. Come tanti altri.

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    3. Non ci giurerei. Se esci pazzo qualcosa di storto è genetico, o inculcato, o trascurato.

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  3. Se non siamo liberi, nessuno ci rispetterà.

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  4. Anch'io credo che voi uomini abbiate una parte importantissima , siete voi i primi a dover andare contro coloro che commettono atti anche piccoli, contro le donne. Sari si è espressa benissimo a questo proposito e condivido il suo pensiero !!Saluti

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    1. Siamo noi perché il commento, il sorrisino, la battuta, il doppiosenso..sono una specialità da uomini, tra uomini, e non ne sono esente. Dovremmo vergognarci tutti e invertire rotta, perché ormai dal goliardico all'assassinio il passo è infelicemente breve.

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  5. ...credo che in ogni essere di sesso maschile, esista una pulsione atavica, consistente nel voler prevalere, e dimostrare di essere più forte di una donna, con la quale spesso entra anche in competizione, per motivi di lavoro, o anche in una banale conversazione. Ma chi commette atti di violenza gravissima è psicotico, ha un grande malessere interiore, che sfoga sulla persona (donna), che ritiene più fragile, e sulla quale infierire.

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    1. Si infierisce su una donna fragile frustrati da sconfitte. La donna come valvola di sfogo e rivalsa. Le cose stanno per fortuna cambiando (ancora lentamente..) ma l'essere umano paga pegni enormi.

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  6. Concordo con quello che hai scritto.
    Aggiungo che bisogna cominciare dalle scuole oltre alla famiglia ad educare i maschi fin dalla primissima età al rispetto verso le donne .

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    1. Il problema sono le montagne di maschi ineducati e frustrati che girano ora.. :(

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  7. concordo, non è un problema di oggi e non è un problema del singolo (ferme restando le sue indubbie colpe) ma di un orientamento sociale. l'unica cosa positiva di questa ultima tragedia è che sta aiutando ad acquisire la consapevolezza di una responsabilità indiretta dell'intera società.
    sarà un percorso lungo modificare una mentalità radicata ma ci riusciremo se pensiamo che solo 50 anni fa il codice contemplava il delitto d'onore (onore dell'uomo, naturalmente)
    ml

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    1. Infatti pensare al "codice d'onore" o al diritto al voto conquistato tardissimo, fa capire quanto ancora ci sia da lavorare e metterci a servizio. Ma deve iniziare a cambiare qualcosa davvero subito.

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  8. Caro Franco io penso che la violenza, nel suo insieme, non abbia nè generi nè colori particolari. E' violenza, è odiosa, è orribile colpisce tutti e per questo va strenuamente combattuta in tutti i modi civili possibili e immaginabili. La violenza riguarda donne, uomini, adulti, bambini, anziani. Le cronache sono piene di accadimenti simili. Non esistono graduatorie di preferenza. E' violenza, crea violenza è orribile e odiosa e non può essere accettata. A maggior ragione la violenza contro le donne che va certamente combattuta perchè non si può rimanere impassibili di fronte a tragedie come quella che ha riguardato la povera Giulia.

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    1. Dici bene: la violenza sembra essere tratto comune di questo mondo. Ci si uccide per amore(?!), per religione, per fuggire, per un pezzo di terra, per una proprietà. Non so quando cresceremo... certo, ora, a solo guardare un TG viene lo sconforto..

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  9. ihihihihihii
    parole sagge
    parole sante

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    1. Parole sagge da "bobbolo" indirizzato dici? Magari anche.. ma credo che far finta di nulla sia ancora peggio..

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  10. Condivido in toto. Il problema è atavico ma adesso rischia di diventare endemico. Sembra un flusso di violenza orrenda che non si ferma, dato che anche oggi c'è una donna è stata aggredita con acido muriatico da un uomo che era già stato arrestato, aveva detto di essersi pentito ma era falso. Una ragazza rifiuta la corte di un coetaneo e questo tenta di strangolarla.

    C'è da cominciare sin da quando un essere è ancora bambino e bambina, insegnare il rispetto alla vita lavoro fatto dai genitori e dalla scuola (c'è parecchio da fare...). Ma, come ho scritto anche nel mio post di oggi, le parole di determinate persone distruggono invece di costruire qualcosa che possiamo chiamare soluzione.

    È vero: troppa gente si sente autorizzata a tutto e non è possibile.
    Un salutone e bel post, mi è piaciuto molto.
    Alla prossima

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    1. Hai ragione, in casi del genere io stupisco nell'ascoltare i se e i ma, le eccezioni, le deroghe, la rarità.. grave errore. Si prenda il via da una condivisione comune e unanime dello stato pietoso di cose e si trovi la soluzione, drastica a mio avviso.

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  11. Concordo pienamente d'accordo. Il rispetto dipende più da noi uomini che dalle donne. Se loro devono chiederlo a maggior ragione dobbiamo chiederlo noi ometti il rispetto per le donne. E non solo intervenire se vediamo molestie fisiche o verbali, Dobbiamo iniziare a smontare questa c**zo di filosofia del machismo, dobbiamo smontare l'idea che sei uomo se sei forte e vincente, dobbiamo smontare l'idea che vincere sia la cosa più importante. L'importante è quello che siamo non quello che dimostriamo.
    In famiglia, nella scuola, ma soprattutto nella società.

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    1. Credo che l'esempio sia l'origine di tutto il bene. E anche di tutto il male. Come ci comportiamo diventa marchio di fabbrica, autorizzazione a procedere per chi abbiamo vicino, per chi pretendiamo di educare.

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  12. Ciascuno deve fare la sua parte, uomini e donne.

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    1. Sì, non esiste chi debba /possa sentirsi meno responsabilizzato, terrorizzato dalla generalizzazione. Facciamo tutti parte dello stesso sistema becero, indistintamente uomini e donne.

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  13. Caro Franco, certi giorni mi sento senza speranza. Siamo una specie pazza, stupida, violenta: alcuni individui di sesso maschile ancora di più perché più forti e detentori del potere (militare, sessuale, patriarcale, religioso...) e tante donne sono/siamo stupide a non metterci insieme e reagire culturalmente proponendo un modello di società basato su solidarietà, cura, condivisione, non competizione...

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    1. Un modello femminile che debelli ogni guerra lo voterei stamattina. ;)

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  14. Molte scuole già da tempo provvedono all'educazione sentimentale e affettiva degli studenti. Magari, da domani in poi, lo faranno tutte, anche con l'aiuto di fior di esperti. Ma restano tanti uomini adulti, di ogni cultura ed estrazione sociale, che quei corsi non li frequenteranno più e continueranno ad essere molto pericolosi. La legge può fare poco. Non può imprigionare un uomo finché non abbia commesso il misfatto, e allora è già troppo tardi. Si limita ad imporre un allontanamento, che viene regolarmente ignorato. Il braccialetto elettronico... dovrebbero portarlo entrambi, l'uomo e la donna, in modo che si sappia subito se si incontrino da qualche parte, perché questi mariti/fidanzati si tengono lontani dalla casa della compagna, ma vanno ad aspettarla quando esce dal lavoro, o la tengono d'occhio quando passa per strada. Basta un attimo per lanciarle l'acido addosso. E' un problema veramente grosso. Grazie comunque a te e a tutti quelli come te che si impegnano ad aiutare le donne in difficoltà. E a tutte le donne non posso fare altro che dire: "Scappate finché siete in tempo! Lasciatelo alla primissima avvisaglia, non permettetegli di legarsi a voi abbastanza da pensare di potervi possedere come un oggetto!"

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    1. Ragione da vendere. I corsi sull'affettività forse formeranno uomini meno idioti, ma è ora che dobbiamo disinnescare i tanti mostri frustrati che girano. E secondo me vanno accertate e inasprite le pene. Guardiamo Turetta, praticamente decide lui se tornare in Italia o meno, chiediamogli pure che cornetti preferisce per colazione..

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  15. Donne uscite armate! È l' unica soluzione.
    Buona notte

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  16. Buonanotte! Ma forse quando leggerai il mio commento sarà già giorno, quindi buongiorno Franco Battaglia!

    Quello che sto per scrivere farà, forse, incacchiare qualcuno, ma io me ne frego e lo scrivo lo stesso :P
    La principale causa di morte nel mondo è legata al fumo e quindi alle multinazionali del tabacco. Ogni anno muoiono per cause legate al fumo MILIONI di donne, e la percentuale di questi decessi è, anno dopo anno, in costante aumento. Quindi le multinazionali del tabacco sono i principali responsabili della morte di MILIONI di donne in tutto il mondo (lo so, nessuno costringe queste donne a fumare, però se non ci fossero le sigarette, queste MILIONI di donne non morirebbero. E quindi, sì, secondo me la colpa è tutta delle multinazionali: SONO DEGLI ASSASSINI!... con la licenza di uccidere, tra l'altro).
    Ogni anno muoiono nel mondo MIGLIAIA di donne vittime dei loro partner, ex-partner, famigliari o conoscenti in generale. L'aumento di omicidi da parte di questi soggetti a danno delle donne nel mondo va di pari passo con l'aumento della popolazione mondiale, ovverosia più siamo e più donne verranno uccise da questi soggetti. Esempio semplice semplice: se in passato venivano uccise 30 donne su 1.000, oggi, invece, ne vengono uccise 300 su 10.000 (questi non sono i numeri reali, è soltanto un semplice esempio per farvi capire). Insomma, aumenta il numero di vittime, certo, ma la percentuale rimane sempre del 3%.
    Ora, da una parte abbiamo le MILIONI di morti legate al tabacco che riguardano solo gli ultimi 100 anni o poco più e che, visto per l'appunto le MILIONI di vittime, e visto pure che questo è sì un problema che è realmente in costante aumento, dovrebbero allarmare parecchio, giusto? Dall'altra abbiamo le morti legate a soggetti disturbati nei confronti delle donne che, a differenza di quelle del tabacco, esistono da sempre, ed è quindi questo un problema che è sempre esistito, esiste e sempre esisterà: non c'è niente da fare, fa parte della natura di alcuni soggetti umani, ce l'hanno proprio dentro il D.N.A., punto.
    Con questo cosa voglio dire? Con questo voglio dire che la principale causa di morte di MILIONI di donne nel mondo è legata al tabacco, però noi stiamo qui a discutere sulle MIGLIAIA di donne vittime di uomini disturbati che, esistendo praticamente da sempre, sono la cosa più "normale" di questo mondo. Facendo un parallelo che potrebbe non essere proprio calzante, è un po come quello che è successo settimana scorsa: da una parte veniva uccisa una singola bambina, mentre dall'altra, di bambini, ne venivano sterminati più di 4.000. E noi di cosa abbiamo parlato? Ma ovviamente della singola bambina... e beh, certo: di cos'altro poteva parlare un popolo di ritardati come il nostro?!
    Ecco, per me quel termine che alcune femministe lesbiche odiatrici di uomini hanno coniato per dare risalto ad un problema che in realtà non c'è, ovverosia FEMMINICIDIO, equivale alla singola bambina contro i 4.000. Insomma, i 4.000 bambini sono come le vittime delle multinazionali del tabacco, mentre invece la singola bambina è come le vittime di femminicidio, e cioè: UN PROBLEMA CHE NON ESISTE.
    Bisogna smetterla di guardare quel piccolo dito, davvero: BASTAAA!!! La luna, è la grande luna che dovete incominciare a guardare, altro che FEMMINICIDIO DI MERDA.
    Bene, spero di essermi spiegato e spero anche che nessuno s'incacchierà... soprattutto il padrone di casa XD

    CIAO CIAO!

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    1. Buongiorno Omega. Mi mancavi, confesso beatamente. Il tuo discorso non fa una grinza se non nel fatto che il tabacco uccide anche uomini, non solo donne. E non verrà mai proibito per il semplice fatto che lo stato ci guadagna dalla vendita di sigarette. È più facile per lui puntare sul "femminicidio" (concordo con te che è una parola che non si può più sentire) distogliendo l'attenzione dei cittadini su problemi più gravi da risolvere. E con la complicità dei Bloggers, a cui interessano commenti e likes, ci sta perfettamente riuscendo.
      Non preoccuparti, finita l'onda emozionale, finirà tutto nel dimenticatoio. Come sempre.
      PS chiedo scusa al proprietario del blog per il mio intervento.
      Buona giornata a tutti

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    2. Mi viene in mente una cosa difficile da constestare: i maschi violenti e prevaricatori ci sono sempre stati, ok. Ma c'erano donne che subivano passivamente, non venivano uccise ma rinunciavano ad ogni voce in capitolo, anzi, crescevano proprio senza pensare di poterne mai avere. Lasciavano scivolare via ogni recquisito di dignità.
      Quindi non morivano.
      Da qui l'assioma che gli uomini sono bastardi uguali, ed essendoci ora tante donne stufe che reclamano la loro autonomia, devono farle fuori.
      Poi c'è il discorso trito dell'onda emozionale, e su questo non ci piove: apri il telegiornale e la notizia principale è: dov'è finito Filippo Turetta dopo aver ammazzato la povera Giulia? Solo poi vengono gli ospedali bombardati a Gaza, bimbi a morire come mosche, l'ennesima bimba affogata in un naufragio di barchino immigrato.. funziona così il mondo, male, malissimo. Ma dire che il femminicidio semplicemente non c'è, non risolve.
      Mattarella che parla contro la guerra e premia l'AD di Leonardo, a me fa molta più rabbia.
      A te?

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    3. Se la domanda è rivolta a me, posso rispondere che mi lascia indifferente. E anche qui inizierei a invitare la cittadinanza a farsi un poco di autocritica, a porsi delle domande e a darsi delle risposte, nei limiti supportati dal cervello. Chi ha votato questo governo? Chi quelli precedenti? A mio parere parte tutto da lì, dal basso che permette all'alto di fare... Buon proseguimento di riflessioni.

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    4. @Franco Battaglia:

      È verissimo quello che hai scritto, infatti la prima parte del tuo commento, quella che finisce con "...Quindi non morivano...", non riesco a contestarla.
      Per quanto riguarda quello che viene dopo, invece, ti dico che la cifra di femminicidi nel mondo relativa all'anno 2022 si aggira intorno ai 50.000 (il numero esatto sarebbe 48.800, ma noi stiamo larghi e arrotondiamo, và... tanto non fa alcuna differenza XD). Nello stesso anno c'erano nel mondo 3,64 miliardi di donne, ma di queste dobbiamo tenere conto solo delle fasce d'età che rientrano nei casi considerati come femminicidi e che vanno dai 15 ai 74 anni, e quindi, tolte le altre fasce, come numero otteniamo 2.817.771.785.
      Ora, se a questi 2MILIARDI.817MILIONI.771MIGLIAIA.785CENTINAIA di donne nel mondo togliamo le 50mila (piccolo piccolo) vittime di femminicidio, quello che otteniamo è che sono riuscite a scampare all'inesorabile piaga che sta sterminando la specie di sesso femminile in tutto il mondo la bellezza di ben 2.817.721.785 MILIARDI di donne (caspita, dandogli un colpo d'occhio veloce, il numero sembra quasi non cambiare, ti devi proprio soffermare qualche secondo per vedere il 7 diventare un 2).
      Quindi se è vero che ora ci sono tante donne stufe che giustamente reclamano la loro autonomia e che per questa ragione vengono fatte fuori, allora è altresì vero che di queste tante donne ce ne sono MILIARDI che non subiscono la stessa sorte. E quindi di è la colpa: del patriarcato? Mah, a me quella del patriarcato sembra un'altra trovata delle solite femministe lesbiche che non vogliono proprio accettare il fatto che al mondo ci sono anche MILIARDI (e sottolineo MILIARDI) di uomini che non sfiorerebbero una donna nemmeno con un dito... ma forse mi sbaglio, chissà.
      Comunque il femminicidio esiste, certo, ma se lo paragoniamo ad altre cause di morte dovute a fattori che sono legati a persone senza scrupoli che lucrano sulla vita di milioni di donne (e anche di uomini), allora secondo me diventa un problema talmente piccolo, ma talmente piccolo, da non esistere nemmeno.
      Oh, questo è quello che penso, giusto o sbagliato che sia, non mi rimangio una singola parola di quello che ho scritto.

      P.S. A me il Servo Mattarella fa rabbia a prescindere XD

      CIAO CIAO!

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    5. Buongiorno a te Farfalla Legger@ :)

      Davvero ti mancavo? Cavolo, ti ringrazio! Non me l'aspettavo... sei gentile ^_^

      Sì, anche gli uomini sono vittime del tabacco, certamente, ma visto che si stava parlando di omicidi di donne, allora non ho voluto inserirli di proposito.

      Sì, è vero: lo stato è colpevole di molte nefandezze, e il tabacco è proprio una di queste.

      Sull'onda emozionale mi sa che ti sbagli: finita questa ne arriverà un'altra, bisogna solo aspettare la prossima vittima (prossima vittima che arriverà per forza visto che gli omicidi di donne esistono da che mondo e mondo).

      CIAO CIAO!

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    6. La spinta emozionale. Quello che ci distingue dalle bestie comuni, forse. ecco perché muore Giulia e si mobilita il mondo, viene raso al suolo un ospedale con mille Giulie, e comunque è la seconda notizia del tg, Una Giulia minuscola si schianta su una roccia di Lampedusa, e comunque è la terza notizia. Non sono i numeri, ma le circostanze, a smuovere. Quando verremo travolti da un'altra guerra assurda, concepita in larga misura da uomini (ma tu guarda!) allora Giulia tornerà in fondo al tg.

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    7. @ per entrambi.
      Ho come l'impressione che stiamo dicendo le stesse cose ma in modo diverso. La sostanza rimane la stessa. 👋👋👋

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    8. @omega - ti prego torna a commentare da antonypoe. C'è una mosceria... 🤣🤣🤣

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    9. @Franco Battaglia:

      Ti ha risposto benissimo L. citando una delle 10 regole del controllo sociale di Chomsky:

      6ª regola: "Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
      Sfruttare l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale.
      Inoltre, l’uso del registro emotivo, permette di aprire la porta di accesso all’inconscio, per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori."

      Oh, senza nemmeno conoscerlo, mi sono appena reso conto che il mio discorso rientra perfettamente nella 1ª regola del controllo sociale di Chomsky, che poi sarebbe questa:

      1ª regola: "La strategia della distrazione.
      L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione, che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico da problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazione di continue distrazioni e informazioni insignificanti.
      La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.
      Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali imprigionata da temi senza vera importanza."

      Ahah! Ma allora non sono così tanto ritardato come pensavo XDXDXD (beh, in realtà lo sono, ma per una volta lasciatemi sognare :D).

      CIAO CIAO!

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    10. @Farfalla Legger@:

      Ma non è vero che "c'è 'na mosceria", dai XD
      Ci sei tu che lasci dei bei commenti divertenti; c'è Franco Battaglia che lascia dei bei commenti divertenti; c'è l'Alessandro Bergonzoni dei blogger che lascia dei bei commenti divertenti; c'è Kermit il Rospo che lascia dei bei commenti divertenti; c'è Pier che lascia dei bei commenti divertenti; c'è Pseudonima che lascia degli assurdi commenti che risultano comunque divertenti proprio perché assurdi; c'è Gus O. che lascia deiiiii... uhmmm, no! Lui non lascia dei bei commenti divertenti XD
      Comunque no, non posso tornare: devo mantenere la parola data :D

      P.S. Guarda che sono uno stronzo, eh? Non dovresti essere così gentile con me, davvero.

      CIAO CIAO!

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    11. Era un mio modo, così scrivendo, per farti tornare a commentare da antonypoe. Poi fai come ti sembra giusto. Buona vita

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    12. @Omega: scrivi "allora è altresì vero che di queste tante donne ce ne sono MILIARDI che non subiscono la stessa sorte. E quindi di chi è la colpa: del patriarcato?" Hai mai pensato alle suore pienamente soddisfatte della loro subordinazione? E mettici altri miliardi convinte che quello sia il loro compito, a prescindere dalla loro veste religiosa o meno. Si sta combattendo contro un sistema millenario che troppe e troppi non vedono fallato neanche col binocolo.

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    13. Che ci siano delle donne che accettano la sottomissione come se fosse una cosa normale, beh, è fuor di dubbio e sono quindi d'accordo con te (soprattutto quando si parla di suore che sono vittime inconsapevoli di quella setta satanica meglio conosciuta con il nome di "chiesa"). Ma qui il problema è un altro, e dico questo perché dopo le stronzate che si sono sentite negli ultimi giorni, adesso sembra quasi che si voglia imputare la colpa di tutti i femminicidi solo ed esclusivamente al patriarcato.
      Franco Battaglia, senti questa: Stando a quello che ho trovato in rete, il termine femminicidio prende piede in Italia intorno al 2008. Prima di quell'anno il termine che veniva utilizzato era "omicidio". Nel 2008, fra le cause che venivano attribuite al femminicidio, non si faceva nessun accenno al termine patriarcato; anche nel 2009 non si faceva nessun accenno al termine patriarcato; pure nel 2010 non si faceva nessun accenno al termine patriarcato; dal 2011 fino al 2022, niente, nessun accenno al termine patriarcato (attenzione, potrebbe pure essere che qualcuno, in qualche sporadico caso, l'abbia utilizzato o che comunque fosse sottinteso nel discorso, ma anche se così fosse non si può negare che è passato davvero in sordina).
      Novembre 2023, viene femminicidiata Giulia Cecchettin. Dopo la sua morte, QUALCUNO scrive per la sorella della femminicidiata delle parole di sfogo dove verrà fuori per la prima volta, dopo 15 lunghissimi anni, che la colpa dei femminicidi è da attribuire al patriarcato. Da lì in avanti, solo ed esclusivamente grazie al vomitevole lavoro dei mas-media, la gente (e pure alcuni blogger che credono che i loro post sull'argomento possano fare la differenza... BUAHAHAH!!! Illusi! XD) esprimerà dalle piazze, dalla rete e dalla televisione, tutta la loro inutile solidarietà e rabbia per le vittime di femminicidio usando come slogan, guarda caso, il termine PATRIARCATO: coincidenza?
      Domandine: in tutti questi anni dov'era nascosto quel maledetto di un patriarcato? Perché l'hanno tirato in ballo solo adesso? I mas-media stanno o non stanno utilizzando la morte di questa ragazza per convincere le persone che l'unico responsabile dei femminicidi sia il patriarcato? C'è o non c'è qualcosa di strano in tutto ciò? Ma lo vedete o non lo vedete quant'è grande il potere dei mas-media come mezzo per influenzare le masse? Questo è proprio un esempio lampante di come riescano a manipolare la mente della gente.
      Concludo dicendo che a Gaza, con il pretesto di mettere fine al terrorismo di Hamas, si sta commettendo un genocidio, ma nonostante questo noi diamo la precedenza alle 106 (ma vi rendete conto di quanto sia piccolo ed insignificante questo numero?) o poco più vittime di OMICIDI DI DONNE dando per giunta tutta la colpa al PATRIARCATO.
      No vabbè, io a 'sto punto m'arrendo, veramente... non c'è speranza per l'umanità (tremo al solo pensiero di quello che accadrà alla prossima pandemia).
      Ti saluto Franco Battaglia...

      CIAO CIAO!

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  17. Condivido tutto; hai ragione l'alto tasso di omicidi di donne da parte dei loro ex è dovuta anche e sempre più ad un'arrogante e pretenziosa convinzione interiore non di essere importanti e presenti per la donna ma di NON poter essere lasciati perché oramai quella donna li ha scelti e quindi è per sempre, non è ammissibile, per loro, che possa, voglia e decida di dire loro bye bye. Il senso del possesso scatta da qui e bisogna stanarli perchè loro sanno che è sbagliato il loro modo di essere, il loro comportamento, o sanno quantomeno che molti di noi lo ritengono inammissibile e pertanto come dei ratti non si vantano di come agiscono ma cercano in ogni modo di nasconderlo agendo sotto traccia.

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    1. Un sottotraccia attento ma che in mezzo ad altri maschi a volte viene meno, è in quei frangenti che dobiamo avere il coraggio di far notare che stanno sbagliando.

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  18. Sono d’accordo, Franco. Ci vorrebbe una mobilitazione maschile. Fino a quando gli uomini non decidono di scendere in campo e stare concretamente dalla parte delle donne, il patriarcato non avrà fine.

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    1. Da parte mia già accade. Guarda i post contro la subordinazione delle suore (davvero assurda). E' in questo, accettato, stato di cose che certi uomini si sentono "autorizzati".

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  19. Hai ragione, ma questi uomini di fatto sono malati. Sono narcisisti patologici e non sanno di essere dei mostri, perchè per loro le persone sono cose, e quindi non hanno responsabilità su quello che fanno. Mancano totalmente di empatia e amano solo loro stessi. Quindi usano il possesso come arma per ricaricarsi e come vampiri succhiare la vita, la vitalità, che loro non hanno. Sono però dei bravissimi bugiardi e indossano sempre la maschera del bravo ragazzo o bravo uomo. Socialmente sono simpatici. Le loro violenze psicologiche sono difficili da far vedere e molte volte le donne non vengono credute. Io ci sono passata e lo so' benissimo. Questo si dovrebbe insegnare a scuola alle ragazze. Ad individuare questi mostri senza anima.
    Elisa

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    1. Elisa purtroppo le mele marce sanno sempre farsi notare di più rispetto ai bravi ragazzi. Questo è pacifico da secoli. Dobbiamo smascherarli anche noi, altrimenti a poco varranno tutte le scuse. :(

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  20. ...guardare ovunque questa foto mi fa davvero pensare solo a lei ...a lei che oggi non c'è più ,a lei e a ciò che non ha potuto realizzare, i suoi sogni le sue aspirazioni,a lei a cui la vita gli è stata donata e tolta in brevi minuti ,a lei e a tutta la vicinanza con persone che non ha mai conosciuto se non tramite la sua morte, la sua assenza, a lei che è entrata nelle famiglie e nei cuori di tante persone rapite dal non senso di una vita falciata ,a lei e alla sua famiglia ,ai suoi amici, i suoi insegnanti e tutti coloro che l'hanno conosciuta più da vicino e che gli è stata strappata.La sua vita aveva un senso e purtroppo ne sta avendo anche il non senso della sua uccisione... c'è tanto da riflettere.

    La vita è "sacra" è dono, nessuno dovrebbe annientarla né con queste immotivazioni , né con quelle che reputiamo "nostre"motivazioni , ed è sacrosanto provare empatia,dispiacere ,anche quel senso di ribellione all'ingiusto, altrimenti saremmo automi che hanno perso o annullato tutte le funzioni tra emozioni e sentimenti ,insiti nella nostra stessa natura.Guai quindi se così non fosse.
    Ho un timore però ,il mio timore non è tanto la "rassegnazione" in cui precipitiamo in quel :tanto presto verrà dimenticata!Quanto il rischio di polarizzazione sociale dove da una parte stanno i buoni e dall'altra i cattivi, perdendo di vista l'obbiettivo principale che potrebbe unirci invece di dividerci .Cosa intendo?Intendo che dovremmo conoscere , sapere cosa è l'amore e lasciare che venga imitato.Questo non ha a che fare con il patriarcato perché nell'educazione e nella cultura all'amore ,all'amare sono implicati entrambi i genitori che hanno messo al mondo quei figli,i giovani tutti di oggi.Sento sempre più spesso parlare e riparlare di diritti,ma senza doveri nemmeno questi hanno il senso che dovrebbero.I doveri sono degli obblighi e delle responsabilità di entrambi i genitori in questo caso, verso quei ragazzi che hanno messo al mondo assieme,sono quei ragazzi che formeranno la nuova società fondata sui valori proiettati al bene non demandati a macchine che li sostituiscono e beni di consumo...
    Ci sono dei vuoti nei giovani soprattutto (credo di averne scritto in un altro commento), **vuoti di amore che vengono colmati e sostituiti con la "possessione" di oggetti di consumo, che lasciano il tempo che trovano e avendo appunto una durata di breve tempo ,possono essere sostituiti da qualcos'altro che ahimè non è amore,non lo sarà mai.
    E'come un ciclo che si ripete e che fa vittime e spettatori,dal momento in cui anche quando si è dentro l'amore stesso (Giulia) non conoscendolo da riconoscerlo, lo si toglie di mezzo ,mettendolo sullo stesso piano di un capriccioso modello smartphone che non esegue più le sue intenzioni ,e va eliminato , distrutto!

    Un noto psichiatra ,Andreoli,che seguo molto dice che" non basta togliere il male ma bisogna promuovere il bene".
    Vi pare che lo stiamo facendo?
    Lui dice che«L’uomo deve avere il coraggio di non dire mai ‘non c’è niente da fare’, soprattutto di fronte alle condizioni del mondo presente e promuovendo il bene anche l'uomo migliora.
    Migliora secondo me anche e soprattutto sotto l' aspetto spirituale, quest'ultimo davvero mal nutrito dal momento che si dà priorità a tutt'altro .
    Mi scuso se il mio commento è così poco superficiale.

    L.




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    1. Ribadisci quello che affermo e che, purtroppo, sta ricevendo critiche da molti, anche amici, interlocutori, conoscenti di sesso maschile: e cioè quel "noi non c'entriamo", quel polarizzare, come sottolinei, tra il buono e il cattivo senza pensare di dover far fronte comune a capire che basta un nostro gesto sbagliato, di noi giusti, di noi senza macchia, di noi che non uccidere(m)mo mai, a far pendere la bilancia dalla parte sbagliata Qui si tratta di fare davvero fronte comune, il "non ci riguarda" non esiste.

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    2. — Qui si tratta di fare davvero fronte comune, il "non ci riguarda" non esiste.

      Ovviamente libero di dare la tua personale interpretazione ad un "non ci riguarda e noi non non c'entriamo" e sai Franco ti riconosco una grande capacità di fantasia e di immaginazione che avendola dentro come dote ,fa capolino anche in una questione spinosa come questa,provocatoria anche.

      Abbiamo una "visione di fronte comune" un tantino opposta che potrebbe anche integrarsi se si ha una apertura a 360'.Vero oltretutto che non dovremmo mai abbassare la guardia,senso critico e autocritico che non deve scivolare nella "paranoia", altrimenti si perde lucidità per cercare di risolverle le questioni o perlomeno apportare il proprio contributo sotto un aspetto umano,civile,etico e morale.

      È inconcepibile per me voler eliminare il male perdendomici dentro ,oscurando anche la parte migliore di me snaturandola.
      Combattere il male perdendo completamente il senso del bene ...

      Siamo esseri umani che provano emozioni(guai se non ne provassimo come dicevo sopra) ma mi pare assurdo "sfruttarle"come sta avvenendo su questa questione
      attraverso ogni canale di comunicazione facendo leva sulla paura e portando a morire in altro modo e per la seconda volta questa ragazza!

      Sembra di trovarsi nel pieno della sesta regola del controllo sociale del grande intellettuale
      Noam Chomsky


      " Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
      Sfruttare l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale.
      Inoltre, l’uso del registro emotivo, permette di aprire la porta di accesso all’inconscio, per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori.

      Grazie per aver contribuito a delle altre riflessioni.

      L.

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    3. Credo che, altrimenti, si rischi l'effetto contrario. Dimenticarsene subito, di Giulia.
      Non farla morire neanche una volta. Drastico forse, ma necessario vista la frenesia, di questa vita che volta pagina senza riflettere mai, senza insistere mai sui punti dolenti.
      La pietà quindi a braccetto con l'ignavia.

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    4. "L’uomo deve avere il coraggio di non dire mai ‘non c’è niente da fare’, soprattutto di fronte alle condizioni del mondo presente e promuovendo il bene anche l'uomo migliora".

      Lo avevo già riportato nel precedente commento,condividendo il punto di vista di un noto esperto che mette in rilievo l'importanza nell'avere il coraggio di non dire mai non c'è niente da fare.Credo che questa visione vada applicata ad ampio raggio.Continuare poi a ripetersi che tutto finirà nel dimenticatoio è gia un ammissione al non c'è niente da fare,sbaglio?

      Puntiamo ad una svolta Franco ,credo la stessa, ma con modalità differenti .Te continui a sostenere che dietro a questi crimini il "patriarcato" ne sia la causa ,ed io continuerò a sostenere che è la mancanza di Amore la vera causa ,la non conoscenza di questo. Sentendone dentro,l'Amore fa prevenzione e cura,contemporaneamente ...evitando anche la "drasticità"verbale che non aiuta a livello costruttivo.

      Hai fatto benissimo a citare la pietà e l'ignavia ,solo che te le vedi a braccetto io le vedo fortemente contrapposte.La pietà fa parte dell'Amore ,l'ignavia fa parte (o se ti piace tanto va a braccetto )dello stile di vita che conduciamo, dettato dal superfluo,dagli eccessi più che dal necessario. Ne ho scritto nel primo commento ,ma vedo che è passato in primo piano altro a cui tenevi maggiormente,dimostrando che si scade facilmente nel paradosso del polarizzare.

      Ribadisco che il nostro stile di vita punta agli eccessi e chi più chi meno ci stiamo dentro responsabilmente tutti e qui generalizzo purtroppo.Dovremmo rallentare e secondo il mio punto di vista anche un po' indietreggiare e recuperare le "fonti" vere e di bene anche nel contatto diretto con la natura .
      Buona serata a te e ai tuoi fedeli lettori ,grazie!


      L.

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    5. Sul rallentare e indietreggiare, siamo in linea totale. Frenesia dilagante, nessuna voglia di capire, comprendere e assaporare. Tutto questo ci rende disattenti e ci fa perdere la "sacralità" che citi. La cura che dovremmo dispensare per ogni minimo istante di vita.

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  21. Caro Franco questa è una questione spinosa e molto difficile da risolvere. Sicuramente questi uomini prevaricatori e che alzano le mani non sono persone del tutto normali. Hanno seri problemi psicologici, tra le altre cose, io temo. Certo, siere voi uomini più normali ed equilibrati che dovete a mio parere iniziare a far valere le vostre idee corrette rispetto a quelli che invece credono di poter trattare la donna come un'oggetto di poterla stuprare o picchiare a volontà. Certo questa è sicuramente molto anche una questione di educazione, ci sono uomini che non sono stati educati alla parità ne tantomeno al rispetto, in generale verso gli altri, ma in particolare verso le donne, il "sesso debole". Anche io come Mirti sono in pieno accordo con Sari che ha detto cose molto vere.

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    1. L'esempio vale per tutti, a tutte le età, in qualsiasi contesto, a ogni livello. Il buon esempio crea virtù.

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  22. Il problema è complesso e, quel che peggio, si trascina da lungo tempo senza soluzioni concrete.La società si indigna. Tutti noi ci ribelliamo a una mentalità maschilista e violenta che genera questi delitti. Chi per ruolo politico e istituzionale, senza distinzione di colore, dovrebbe dare risposte e trovare soluzioni, di fatto, si maschera con la retorica e continua a non darne. Noi però dobbiamo continuare ad esserci e a lottare.

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    1. La tendenza maschile rimane una pericolosa ed egoista "non ci riguarda". Se non entriamo nell'ottica che il problema riguarda tutti indistintamente, non ne usciamo. Anche il semplice parlarne con amici, vedo crea pruriti di fastidio. Perché?

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  23. Mi fa rabbia quando sento dire che anche le donne uccidono, certo ma in che percentuale?
    E gli uomini uccidono di più anche al volante. Vedere "chi fa cosa" ci può aiutare a comprendere i problemi e forse a prevenirli in qualche misura.

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    1. Ad esempio, il braccialetto spia confermato nel DDL di ieri contro la violenza di genere. Spero venga adottato ad ogni minimo segnale.. fa tanto trend andare pieni di braccialetti (io per primo), mettiamone uno utile almeno.

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  24. Non mi piace generalizzare, io dalle ragazze/donne ne ho prese (fisicamente e moralmente) senza aver mai usato alcuna forma di violenza (né prima né dopo), quindi non sarei un maschio grazie a un manipolo di bastardi che rovinano indisturbati e impuniti la categoria?
    Sarei pronto a testimoniare per difendere una donna, ma non mi sporco le mani per smascherare un porco violento quando dovrebbero farlo forze dell'ordine e giustizia, che invece si limitano a "prendere nota" e trovare attenuanti di ogni tipo invece di fare assaggiare loro un bel periodo di carcere duro a pane, acqua e lavori forzati.

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    1. Ti immolo per campagne animaliste cui tieni particolarmente ma non saresti disposto per un tuo simile? Strano.. ti facevo di più larghe vedute.. ovvio non è tra i nostri compiti braccare un delinquente, ma tenere gli occhi aperti su comportamenti vili potrebbe aiutare la causa..

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    2. Forse Gas75 segue quel detto: "più conosco gli umani, più amo le bestie" 😏

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    3. È vero, spesso le forze dell'ordine non capiscono la gravitá di certe denunce o di certi appelli d'aiuto. È successo e ne sono testimone. Una mia amica che va da loro dopo che il ragazzo l'aveva maltrattata e loro che fanno? Se lo portano al bar e gli dicono di comportarsi bene. E facevano pure risatine. Lei aveva i lividi in faccia ma loro insensibili. A volte una donna chiede aiuto ma poi non viene compresa fino in fondo. Meno male che in quella cittá c'era un centro antiviolenza che l'ha aiutata.

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    4. Sono raddoppiate le chiamate al 1522. Come si pensa di far fronte a tanti potenziali "fuori di testa" che per ora magari neanche picchiano, minacciano soltanto (comunque già inconcepibile). I braccialetti elettronici, ad esempio, spesso si rivelano inefficaci o malfunzionanti. Vogliamo garantirci tecnologia efficente, o siamo capaci solo di raccogliere sassi su Marte?

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  25. Sebbene io abbia pulsioni di odio nei confronti di certi criminali e relativi complici e li vorrei semplicemente eliminare (quando verra' ripristinata la pena di morte per certi reati non sara' mai troppo tardi) non sono certo un assassino di donne.
    La generalizzazione e' sbagliata.
    Il sessantotto (in minuscolo) col vietato vietare e la generazione del dottor Spock ha prodotto questi patologici che al primo no o si suicidano o ammazzano.
    Manca la buona educazione: significa che ci sono molti irresponsabili che non sanno piu' chiudere i propri sfinteri, pure quelli emotivi.

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    1. La buona educazione resta alla base di ogni edificante risultato futuro. E comporta fatica, disciplina, attenzione, un sacco di amore. Oggi i genitori non hanno tempo ne' voglia, non vogliono sottrarre tempo a loro stessi.

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    2. Messer Battaglia
      Certamente il sinistro "vietato vietare" e la mala educazione che ne deriva non aiutano certi uomini a controllare le proprie pulsioni.
      Causa utile ma non sufficiente.
      il "copare" le femmine o trattarle quando non facevano questo e quello era pratica diffusa anche prima dell'arcobalenghismo attuale.
      Nel tanto amato dalla sinistra islam (ai fascisti anti ci piacciono tanto i "fascio-islamici", adesso la finisco col sinistrese) i trattamenti, dalla deprivazione sessuale, alle bastonate, fino ad arrivare a frustrate, lapidazione, insarcofagamenti, (in varie aree islamiche alle mutilazione genitali, tanto la loro utilità è solo come fattrici di bambini) etc. le praticuzze sono regolamentate rigorosamente.
      Questa robaccia esisteva anche prima del sessantotto.

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  26. Nessuno nega che in altri mondi accada l'inenarrabile. E' qui, ed oggi, che non possiamo permetterlo.

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