martedì 3 luglio 2018

LOADING...



Una locuzione ormai familiare ai nostri giorni.

Carichiamo il pc. Le foto nel cloud. Il cellulare.
Bagagli e benzina nell' auto.
La compagna di aspettative.
I panni in lavatrice.

I soldi nel portafoglio e la vita di debiti.
Lo scaffale, di libri non letti e il collega, di lavoro.
Carichiamo il carrello.
E di parolacce chi ci taglia la strada.

Carichiamo i colori in Photoshop,
ci carichiamo di cianfrusaglie,
ci caricano di imposte.

Un perenne loading in attesa che tutto vada a regime.
Facendo il pieno di frenesia, scadenze, budget, acquisti.

Carichiamo files e scarichiamo video.
Segniamo sul notebook le prossime uscite,
il prossimo spettacolo, il prossimo volo,
il prossimo viaggio.

Apriamo connessioni
e chiudiamo porti.



Una nave è al largo, anch’essa in loading.
Ma stasera, quest'ansia, non possiamo caricarla.

Stasera siamo di happy hour.


36 commenti:

  1. Se vogliamo, carichiamo il Paese di responsabilità che dovrebbero e potrebbero essere gestite meglio.
    La gente non dovrebbe più morire. In mare come in terra.
    Ma l'Italia ha altresì il diritto di non accogliere tutti indistintamente.
    Spero che non mi odierai per questo pensiero.
    Buona giornata.

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    1. Anche se sono per il tutti indistintamente...figurati se posso odiarti! ;)

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  2. già
    e carichiamo di botte solo i più deboli
    massimolegnani

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    1. Siamo occupati dalla quota 100 e dai Mondiali.. di certe tragedie ci giunge appena l'eco dal tg...

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  3. Concordo con massimo.
    E se qualcuno mettesse noi in loading? Magari mentre aspettiamo di sopravvivere in un modo o nell'altro?

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  4. Dopo averli ammazzati dovremmo imparare a fare resuscitare i morti dei gommoni.

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    1. Non resuscitano Gus. Ne' in mare, ne' a Gaza, ne' in Siria ne' altrove. Sono cristi imperfetti. Sono una piaga, peggiore di quelle passate... ma sembra che non impariamo nulla lo stesso...

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  5. Sembra quasi un rap caro Franco, un triste rap

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  6. La vita è tutta un caricare e caricarsi.
    Io negli ultimi mesi ho cercato di fare il contrario...di scaricarmi.

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    1. Una frenesia senza senso a volte. C'è da fermarsi. fermarsi davvero.

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  7. Mai vissuto un periodo tanto amaro e privo di spirito umanitario.
    Cristiana

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  8. E' tutta molto bella ma questo finale è straordinario!

    "Apriamo connessioni
    e chiudiamo porti.

    Una nave è al largo, anch’essa in loading.
    Ma stasera, quest'ansia, non possiamo caricarla.

    Stasera siamo di happy hour."

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    1. Credo che siamo lontani ancora dal Disastro, postiamo solidarietà, alziamo la voce del web.. un po' come il Papa quando sbraita ai suoi Angelus e alla fine augura "Buon Pranzo!!".. non siamo toccati oltre un ohh di circostanza, che un bimbo muoia affogato o che sia bombardato in Siria...

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  9. Molto bella, ma sarebbero stati sufficienti gli ultimi versi: Apriamo connessioni e chiudiamo porti.
    Noi, io per prima, ci riempiamo la bocca di parole, quelli di acqua salata e vi ci muoiono dentro.
    Dovremmo poter vivere la loro vita almeno per una sola settimana e, ne sono certa, ci svuoteremmo di parole, delle tante parole inutili che mettiamo in circolazione connettendoci.
    sinforosa

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    1. Era un'auto j'accuse. Mi metto per primo nei miei panni ipocriti..

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  10. J’accuse! Mamma mia i francesi!
    Farsi dire vomitevoli da un popolo che non si lava il culo e tiene le baguette sotto l’ascella...è tutto un programma.
    Son d’accordo con il primo commento , di Claudia.
    Non deve morire nessuno ne in mare ne in terra.
    Siamo in Europa e il problema dei profughi non può essere solo un problema italiano.
    Ognuno deve caricarsi delle proprie responsabilità e trovare la soluzione.

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    1. ..ma intanto muoiono. Non è che con i "non devono morire", restano a galla. Non funziona così...

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  11. Appunto bisogna impegnarci tutti perché questo non avvenga mai più, non solo noi italiani....concordo che sia stato un fallimento, ma dell’Europa.
    Comunque hai ragione , è facile parlare restando fermi a guardare .
    Siamo tutti ipocriti.

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    1. Ed è facile anche battersi il petto coi mea culpa.. però a volte non saprei proprio cosa fare, ad esempio che si fabbrichino armi a scatafascio proprio qui in Italia, contribuendo in maniera considerevole al delirio africano..è pazzesco!

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    2. Io non mi batto il petto per niente.
      Non viviamo in un tempo da peace & love e non solo per le guerre che ci portano profughi ma pensa anche agli attacchi terroristici.
      Poi pensa , senza sminuire il problema della produzione italiana di armi...cosa dovremmo dire dell commercio delle sigarette.
      Pensando in generale che comunque contribuiamo a qualcosa che può sembrare negativo.
      L’italia credo sia il primo produttore di tabacco da esporto in Europa .
      Un mio amico come primo lavoro ha trovato impiego in un azienda che tra le varie cosa produceva componenti usati nei sistemi per testare i missili.
      E lui lo stesso periodo manifestava contro lo sfruttamento del lavoro minorile in Brasile da parte di una grossa multinazionale dell’Orzobimbo e dei gelati.
      Lavoro è lavoro.
      Poi non è che che producendo armi dobbiamo per forza alimentare i contrasti in Siria ad esempio.
      Sarà anche antipatico dirlo non mi piace la cosa ma confesso che sarebbe ipocrita dire che si potrebbe farne a meno
      Mi ripeto il Peace & Love è utopia.
      Un paese deve essere armato anche solo per difendersi.
      Massimiliano

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    3. Probabilmente anche io andrei a lavorare a componenti missilistici se domani mi offrissero cinque mila euro al mese. Ma a farlo per farlo apparire cosa giusta ed ininfluente, ci corre un attimo...

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    4. Carissimo io ci andrei per molto meno!
      Comunque nel caso dopo averlo fatto ti venissero scrupoli di coscienza .
      Ti lascio volentieri l’iban del mio conto corrente e mi fai un bonifico.
      Ti sentirai sicuramente sollevato.
      ;)

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  12. La vita è fatta di 'loading'. Ma troppo spesso il loading non va in porto (non nel senso di luogo di imbarco\sbarco).

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    1. ...ma anche in quel senso, che poi era il senso ultimo del post.. :(

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  13. Molto bella, bravo.
    Mi ha fatto sentire assente ed iumpotente e questa è cosa buona. Muove.

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  14. La trovo bellissima. Amara e reale.
    Non mi somiglia, ma mi fa venire voglia di urlare.

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