lunedì 7 dicembre 2015

DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES (no alle Maldive.. forse è per questo che je rode un attimo...)

"Ve sistemo io.. ridicoli omuncoli.."

Sopravvive a Bruxelles, direi. Perché il dio disegnato da Van Dormael la subisce la città, grigia e uggiosa. Costretto ad affrontarla viene picchiato e affamato, trattato nello stesso modo col quale le sue leggi flagellano il pianeta, e quando non lo flagellano lo rendono perlomeno irritante, come già Murphy ci insegna ogni santo giorno, uno di quegli innumerevoli giorni dove la pellaccia la portiamo a casa, ma la sfiga ci sconquassa a ripetizione.
Impariamo che oltre a Gesù, figlio ribelle che “recita a braccio”, c'è una sorellina insofferente e una mamma dea pazientemente rassegnata alle paturnie del marito.

"Paradiso terrestre?!.. Mortacci!.."

La ragazzina decide di scrivere un “nuovo nuovo” testamento cercando sei apostoli (“dodici son troppi e ti sfuggono di mano” gli confida il fratello maggiore..) e prima di mettersi all'opera sventaglia a tutto il mondo la data di morte di ognuno.
Idea brillante. Pensate cosa scatenerebbe una presa di coscienza simile. Non voglio manco pensarci.

"Vi faccio a pezzi!.."

C'è questo film bastardo e irriverente a farlo per noi. Lirico e burbero, grottesco e luminoso. Comico e sapiente. A volte sfarfalla per una tangente lontana ma spesso azzecca la mira su manie e crepe mentali tipiche del nostro stressato tirare avanti, si frammenta tra siparietti deliziosi e parentesi di altissima poesia visionaria, come il sorriso identificato in una cascata di perle per le scale.
Vuole alleggerire il destino surrealizzando i nostri timori e i nostri interrogativi, Van Dormael. 
E si affida intanto a un Dio vestagliato e ciabattato, cinico e baro, egoista e violento, sadico e ridanciano ma pure annoiato e visibilmente irritato con questi umanoidi che non fanno altro che annientarsi in “suo” nome.

"Sereni.. ci penso io a voi..."

L'umanità ha preso una brutta piega, Gesù gioca alla statuina, Dio beve birra.. forse servirà un reale tocco femminile affinché si riveda la luce. Questo il messaggio di fondo.

E che nessuno ci riveli la data della dipartita, per cortesia.

12 commenti:

  1. Non mi pare male. Magari faccio il paio con star wars :D

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  2. da come lo hai descritto manco sotto tortura....

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  3. Dico la verità: mi stavo accingendo a commentare il post precedente, quando ho notato questo ennesimo "elzeviro" - dai toni come di consueto spumeggianti - e allora ho rinunziato, anche perché non ho visto ancora la storia delle sardine ed in effetti non ho visto nemmeno questo che c'informa sulla residenza privata dell'Assoluto.
    Spero di colmare al più presto le lagune e notiziarti in merito.
    Intanto, complimenti!
    .
    .
    .
    ^___*

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    1. ..se dovessi trovarti costretto a una scelta.. lascia sta' il tonno e buttati su questo divino tascabile.. ;)

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    1. ..visto il panorama asfittico di idee cinematografiche un'occhiata gliela darei ...

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  5. Hmmm... non so, questo non credo me lo vedrei, i'm sorry :D

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  6. Accipicchia, Franco! Mi ripeto: che verve! Complimentissimi...

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  7. Io lo vedrei chissà se riesco tra una corsa e l'altra prima di Natale. Bacio Fra'!!!

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  8. Ciao Franco. Ti ringrazio per il commento bellissimo sull'Angolo.
    Mi piace la verve, il tuo stile di scrivere.
    Mi convince di approfondire e non è poco per me che non sono cinefile.
    Un abbraccio di buona giornata ^__^

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  9. Io un film lo farei sulle tue didascalie alle immagini :-P

    Nonostante abbia tu scritto davvero una bella recensione in questo post, mi ispira un pochino di più il film sulla nascita del tonno in scatola che questo..

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