"Ve sistemo io.. ridicoli omuncoli.." |
Sopravvive
a Bruxelles, direi. Perché il dio disegnato da Van Dormael la
subisce la città, grigia e uggiosa. Costretto ad affrontarla viene
picchiato e affamato, trattato nello stesso modo col quale le sue
leggi flagellano il pianeta, e quando non lo flagellano lo rendono
perlomeno irritante, come già Murphy ci insegna ogni santo giorno,
uno di quegli innumerevoli giorni dove la pellaccia la portiamo a casa, ma la sfiga
ci sconquassa a ripetizione.
Impariamo
che oltre a Gesù, figlio ribelle che “recita a braccio”, c'è
una sorellina insofferente e una mamma dea pazientemente rassegnata
alle paturnie del marito.
"Paradiso terrestre?!.. Mortacci!.." |
La
ragazzina decide di scrivere un “nuovo nuovo” testamento cercando
sei apostoli (“dodici son troppi e ti sfuggono di mano” gli
confida il fratello maggiore..) e prima di mettersi all'opera
sventaglia a tutto il mondo la data di morte di ognuno.
Idea
brillante. Pensate cosa scatenerebbe una presa di coscienza simile.
Non voglio manco pensarci.
"Vi faccio a pezzi!.." |
C'è
questo film bastardo e irriverente a farlo per noi. Lirico e burbero,
grottesco e luminoso. Comico e sapiente. A volte sfarfalla per una
tangente lontana ma spesso azzecca la mira su manie e crepe mentali
tipiche del nostro stressato tirare avanti, si frammenta tra
siparietti deliziosi e parentesi di altissima poesia visionaria, come
il sorriso identificato in una cascata di perle per le scale.
Vuole
alleggerire il destino surrealizzando i nostri timori e i nostri
interrogativi, Van Dormael.
E si affida intanto a un Dio vestagliato
e ciabattato, cinico e baro, egoista e violento, sadico e ridanciano
ma pure annoiato e visibilmente irritato con questi umanoidi che non
fanno altro che annientarsi in “suo” nome.
"Sereni.. ci penso io a voi..." |
L'umanità
ha preso una brutta piega, Gesù gioca alla statuina, Dio beve
birra.. forse servirà un reale tocco femminile affinché si riveda
la luce. Questo il messaggio di fondo.
E
che nessuno ci riveli la data della dipartita, per cortesia.
Non mi pare male. Magari faccio il paio con star wars :D
RispondiEliminada come lo hai descritto manco sotto tortura....
RispondiEliminaDico la verità: mi stavo accingendo a commentare il post precedente, quando ho notato questo ennesimo "elzeviro" - dai toni come di consueto spumeggianti - e allora ho rinunziato, anche perché non ho visto ancora la storia delle sardine ed in effetti non ho visto nemmeno questo che c'informa sulla residenza privata dell'Assoluto.
RispondiEliminaSpero di colmare al più presto le lagune e notiziarti in merito.
Intanto, complimenti!
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..se dovessi trovarti costretto a una scelta.. lascia sta' il tonno e buttati su questo divino tascabile.. ;)
EliminaRicevuto ^__*
Eliminaanche no, grazie...
RispondiElimina..visto il panorama asfittico di idee cinematografiche un'occhiata gliela darei ...
EliminaHmmm... non so, questo non credo me lo vedrei, i'm sorry :D
RispondiEliminaAccipicchia, Franco! Mi ripeto: che verve! Complimentissimi...
RispondiEliminaIo lo vedrei chissà se riesco tra una corsa e l'altra prima di Natale. Bacio Fra'!!!
RispondiEliminaCiao Franco. Ti ringrazio per il commento bellissimo sull'Angolo.
RispondiEliminaMi piace la verve, il tuo stile di scrivere.
Mi convince di approfondire e non è poco per me che non sono cinefile.
Un abbraccio di buona giornata ^__^
Io un film lo farei sulle tue didascalie alle immagini :-P
RispondiEliminaNonostante abbia tu scritto davvero una bella recensione in questo post, mi ispira un pochino di più il film sulla nascita del tonno in scatola che questo..