sabato 7 gennaio 2023

SILENZI TOSCANI

Stavolta sono stati i silenzi a corrompermi. 
Non ho fotografato immagini, ma lunghi attimi di segreto.


Idee di luoghi a riflettersi in me, ed io in loro.















Mi sono divertito ad acquarellarne alcune, di foto, creando effetti pittorici abituali in molti paesaggi riprodotti tra infinite botteghe artigiane e laboratori della Val d'Orcia. 
Certi panorami ispirano arte e sogno infiniti.

Sarà per questo che torniamo tra queste terre ogni volta ci è possibile, a ricrearci per quanto in nostro potere.

martedì 3 gennaio 2023

BILANCIO CONSOLIDATO A CENA CON DIRITTO PUBBLICO

 


Vollero conoscersi, qualcuno insisteva che l'uno era sicuramente più noioso dell'altro, e mettersi alla prova in una serata diversa, magari leggera, sembrava una buona occasione.

L'inizio fu subito imbarazzante perché Diritto Pubblico (d'ora in poi DP) pretese un menù amministrativistico mentre Bilancio Consolidato (d'ora in poi BC) lo volle prima revisionare.
Dopo un'oretta di studio preliminare ci fu qualche primo timido scambio: DP chiese appellandosi a quale norma fosse stato invitato a cena, e BC dichiarò che era sicuro esistesse già un'approvazione a questa sua richiesta, e che i contraenti non fossero all'oscuro dell'iniziativa, per altro a salvaguardia dell’interesse collettivo.

D.P. avrebbe voluto ordinare garantendo legalità ed eguaglianza dei piatti, esaminare per bene i servizi,  mettersi in buoni rapporti coi gestori del locale e soprattutto esercitare una prerogativa super partes riguardo gli alimenti utilizzati.

B.C.  volle un inventario della cucina, ma anche la verifica delle giacenze delle cucine dei tre ristoranti più vicini, per una comparazione attendibile.

D.P. alluse ad un conflitto di competenza e propose di pignorare il menù non ancora esatto in concomitanza all'utilizzo di materie prime che evadessero la scadenza stagionale.

B.C. pretese un elenco delle rimanenze a verifica di eventuali perdite d’esercizio da imputare a costi e ricavi in vista del conto a fine cena prima di eventuale gelato e usu-frutto.

Il conto (economico) finale fu diviso esattamente in due, esaminando l’effettiva escussione dei piatti offerti e fu oggetto di revisione infinita da parte di BC
(“ti rendi-conto di cosa abbiamo mangiato?”), mentre DP pretese che il suo fosse rinviato a data da destinarsi per un non luogo a procedere causa impugnazione di presuntamente esagerate spese di coperto.

La discussione sulla mancia e sul modello contrattuale cui fare riferimento offrì pretesto per ulteriori diatribe: considerarla come contabilità ordinaria o liberalità economica scevra da ritorsioni del proprietario che spesso impone efficacia fiscale anche ai dipendenti che acquisiscono regalie?

In attesa che i due giungessero ad un almeno preaccordo, il ristorante chiuse in tarda serata per fallimento, ma riaprì il giorno dopo sotto diversa insegna e menù sottoposto a somministrazione controllata. 

 


venerdì 30 dicembre 2022

SENZA MAI


 

C’è un conto da pagare,

mentre respiriamo leggeri.

 

Mentre altri siedono alla nostra tavola,

mentre perdiamo la bussola,

la strada, la ragione.

 

Se voliamo distratti,

se svegliamo incubi

serenamente addormentati.

 

C’è un conto da pagare

ogni volta che ignoriamo un tramonto

che allaga l’asfalto.

 

Se la luna brilla invano

mentre le nubi raschiano i comignoli,

quando la pioggia è solo fastidiosa

e non restituiamo ogni sorriso,

potremmo scrivere invano una vita,

o anche solo per il nuovo anno che viene.


Senza mai saldare il conto.

 

sabato 24 dicembre 2022

PRESEPE ALTERNATIVO

 In realtà sono anni che lo tiro su, e nel 2018 lo misi in mostra anche sul blog, quest'anno lo ripropongo, forse perchè mai come oggi c'è bisogno di solidarietà, comunione, interazione, comprensione, vicendevolezza, scambievolezza, comunione in una parola sola. 



E un presepe deve essere per primo casa di Tutti, ma tutti proprio, quindi largo all'accoglienza, allo scambio, all'incontro.


Pinocchio per primo, portavoce dell'insofferenza umana per il diverso. E devo dire che è un simpatico capobanda..  ;)


E perché no, anche personaggi canonici, sia ben chiaro, nessuna chiusura, anzi.



Quindi vai con vichinghi, folletti, contadini, maghi, angioletti, massaie e via discorrendo.. tutti personaggi che durante l'anno affollano mensole e scaffali vari per casa, e si ritrovano in questo megaraduno annuale tipo rave, ma meno casinista, in attesa di Gesù che ogni anno che passa fatica a ritagliarsi il suo posticino.. per non parlare dei Magi che fino al 6 gennaio vagheranno nei dintorni in cerca di parcheggio ..ahah





Adoro il mio presepe.. me lo ammiro ogni volta scoprendo abitanti semi nascosti che si autosistemano alla bell'e meglio, e ovviamente è un work in progress, mano a mano si aggiungono pupazzetti dal resto della casa, certi mi chiamano proprio: "E io? Mi lasci qui da solo?!"; lo vedo rispondente al parallelo di presepe moderno della nostra esistenza, incasinata e frenetica, con almeno uno sguardo a virare verso una luce comune che indirizzi a qualcosa di giusto, di esatto, di possibilmente utile.

Buon Natale a tutti quindi.. 

giovedì 22 dicembre 2022

NUOVI ORIZZONTI

 

Arty

Ed eccola l’attesa intervista all’ultimo modello di Intelligenza Artificiale per quanto concerne i nuovi, incredibili, orizzonti raggiunti dall’Università di Yale.

Battezzato Arty, questo “essere” senziente e cosciente, ingloba e rappresenta tutta la sapienza e la conoscenza umana nei suoi infiniti chip e tra i suoi circuiti al cilicio 4.0. È come scorresse il sangue di una nuova evoluzione; non solo un automa in grado di contenere tutto lo scibile della cognizione umana e terrestre, ma per la prima volta in grado di discernere tra sentimenti, dubbi, paura, gioia, felicità.
Non solo in grado di sapere ma di creare, progettare, prevedere scenari.
Un’autentica rivoluzione.

“Buongiorno Arty, come va?”

“Be’..semplice..vado con una miscela di combustione subatomica, sistema cobot, genero sequenze tramite funzioni di transizione, automi monodimensionali binari che creano flussi vitali”

“Ok .. come non detto.. ci vediamo..”

“Si semplice..ci vediamo applicando agli occhi microricettori nanofili bionici utilizzando una retina emisferica artificiale di ossido di alluminio…”

Perfetto, credo che per oggi possa bastare.. al prossimo appuntamento con altre scoperte esclusive..

 

 

lunedì 19 dicembre 2022

SCIOLTO DAL PESO

 



Non ho voglia di pensare
a cosa potrebbe non andar bene.
Lascio che tutto fili via
senza aspettative, senza responsabilità.
Magari, sciolto dal peso,
libero da un percorso disegnato,
quel che deve essere coglie la via buona,
senza sguardi dietro, o fardelli sulle spalle;
finalmente leggero, quasi di correre anche
senza nessuno ad occuparsene,
senza un giudizio ad attenderlo,
con un traguardo che non promette vittorie
ma solo un quieto respirare.


giovedì 15 dicembre 2022

ALTRI, OLTRE

 


Dovevo controllare se le lucine a led sulla tomba di famiglia assolvessero al loro compito. Quindi passeggiavo per i viali deserti del cimitero mentre il crepuscolo si accomodava tra lapidi e silenzio. Finché l’oscurità non avesse iniziato, davvero, a tracimare allagando tutto, le mie nuove piccole lampadine a energia solare non si sarebbero accese, ma dovevano farlo prima delle diciotto, orario di chiusura definitiva, e allora io avrei saputo di una lucina in più, in mezzo a tutto quello scintillio.

Quei due li ravvisai a malapena, camminavano lentamente venendomi incontro, salutai informando, chissà perché poi, che il cimitero stava per chiudere.

“Grazie!” disse lei, una signora elegante dall’età indefinibile, “ma noi abitiamo qui”.

- Siete i custodi? -

Chiesi  precisando anche che stavo per uscire, avevo solo atteso che il buio sopraggiunto mi permettesse di constatare il buon funzionamento delle mie lucine a energia solare..

“No, non si preoccupi, non siamo i custodi.. ma lei ..non è di qui?”

- Be’ si, sono di Roma, non abito lontano..
vengo per la mia mamma -

“No scusi, intendevo: non abita nel cimitero?”

Gelo. Chi erano questi due? Ora cercavo di metterli a fuoco nell’oscurità palpabile..

- Ma voi chi.. sareste? -

“In effetti.. siamo.. diciamo non come voi.. visitatori. Di solito usciamo quando il cimitero è deserto, dopo le diciotto, e ci incontriamo con gli altri.. quelli che vogliono fare due passi..”

- Gli altri.. chi? -

A questo punto intervenne lui, voce pacata, tono confidenziale, rassicurante.

“Voi ci chiamate fantasmi di solito, anime, spettri.. noi siamo semplicemente oltre, anche se relegati dove veniamo sepolti.. le ceneri di tanti di noi se ne stanno a casa propria almeno, a noi è concesso vederci dopo l’orario di chiusura, e neanche tutti..solo quelli che non ricevono visite da fuori, e magari vengono dimenticati. Quindi tua mamma no, se è questo che ti è passato per la mente.. non ha bisogno di andare a spasso la sera, lei è costantemente fuori, nella memoria di chi la ricorda, prende il sole di giorno, e riposa di notte. Noi altri invece andiamo in giro, siamo trascurati per sempre dai vivi, occupiamo tombe abbandonate, lapidi polverose, fiori seccati da secoli di incuria, coi ragni che intessono tane e trame invisibili.
Ci è concesso un giro a notte, senza angeli a custodirci, senza occhi indiscreti a fare domande.
Siamo anime malinconiche forse ma serenamente rassegnate, molte altre invece proprio non ne vogliono sapere, non accettano il nuovo, come dire, status, cercano di distinguersi e si arrampicano sulle memorie, tra i ricordi, le necessità e le speranze dei vivi, frugano aspettative di una vita serena che ora non c’è più, come un non volersi arrendere mentre proprio non c’è più da combattere.”

Dovevo uscire prima di impazzire, perdere il controllo.. stava davvero per chiudere il cimitero e non potevo, non volevo proprio rimanere lì.. ed eccolo il giro di sorveglianza, la Sicurezza che controlla che alcuno si attardi per tombe e viali.. un fascio di luce e un motore stanco che ci rallenta a fianco, guarda nella semioscurità, ci punta gli occhi addosso e prosegue tranquillo, senza scorgere proprio nessuno di noi tre.