giovedì 5 novembre 2020

A COSA STAI PENSANDO?

 


Mi chiede Facebook ammiccando.

 

Blogspot non ammicca invece.

Forse perché sa che il blog è più posato.

Non basta postare la prima cosa che ti passa per la testa.

Che poi capita pure, è chiaro, così come ci si perda in disquisizioni filosofiche su facebook, o tra poesia e saggi diversi.


Ma di fondo, su facebook, si cazzeggia.

Sul blog anche (e io sono il primo), ma probabilmente in maniera più articolata, ponderata, intensa.

Esempio forse sciocco, e che riguarda me: il pc lo uso per il blog, lo smartphone per facebook. Rarissimo il contrario. 

Possibile che il supporto detti la qualità (presunta), lo spirito, l'atteggiamento?!


E forse è qui la chiave: il cazzeggio o comunque, la brevità, lo scatto.

Facebook è un diario minimo, ma minimo davvero. E’ morto questo, è nato quello, lutto mondiale, Totti è positivo, il Milan è forte, la Juve ruba, ho perso il gatto, buongiorno, buonanotte… e poi foto di pastasciutte, tramonti, mari e monti.

Concisi, telegrafici, tanto per segnare la presenza.

Ecco il vantaggio, o la pecca, di facebook. Un graffio e via, si scrolla la pagina e non ci pensa più, un algoritmo egoista ti propagherà tra i tuoi millemila amici, oppure ti renderà invisibile, vai a saperlo.

 

E voi, bloggers spesso attivi su entrambi i fronti,  a volte in maniera che la sinistra non sappia cosa fa la destra.. che mi dite?












lunedì 2 novembre 2020

FOTOGRAFARE

 



Non si placa la polemica su fotografia dagli smartphone e fotografia da una reflex.

Io fotografo in entrambe le maniere, anche se molto di più dal cellulare.

Ovvio la qualità di una reflex non si discute,

ma la comodità di un cellulare è innegabile.




Ecco uno scatto alle sette di mattina, mentre andavo al lavoro in motorino, in un'alba tanto fredda quanto magica, l'ho fatta col cellulare. Difficile portarmi reflex e obiettivi sempre dietro in condizioni scomode.

Ma resta il fatto che una foto così non necessita di alcuna attrezzatura, 

se non l'occhio per scorgerla.

sabato 31 ottobre 2020

IL LIBRO

 


Avete un libro feticcio? Io si, anzi “il” libro feticcio.

Centuria - cento piccoli romanzi fiume - di Giorgio Manganelli

scrittore magico scomparso nel 1990 e del quale ancora oggi vengono pubblicati volumi postumi e articoli inediti.

Un narratore poliedrico, che giocava a rendere possibile l’impossibile, convenzionali i sogni, accessibile l’assurdo, reale il fantastico, commestibile lo scritto più raffinato; 

e funambolica la scrittura.


Aveva enunciato che “compito della letteratura era trasformare la realtà in menzogna”, rendendo formale l’incredibile, raggiungibile l’immaginario.

Parodia e sarcasmo le sue armi, e poi tecnica e disciplina. E fantasia infinita

Un libro che nasce come esercizio di scrittura, una centuria di piccoli romanzi, racconti elaborati tenendo come unico limite il bordo di un A4, ma che riescono a contenere inesauriti mondi.

Ogni romanzo un’iperbole, un azzardo, una discesa nella sorpresa da addomesticare, una realtà dove la bugia diventa padrona di casa, dove l’uomo che non esiste è il tuo vicino di casa, il fantasma prende l’autobus con te, la statua racconta il parco, gli unicorni sono in fila alla posta, i minuti ed i secondi diventano protagonisti.

"...Libricino sterminato, insomma: a leggere il quale il lettore dovrà porre in opera le astuzie che già conosce, e forse altre apprenderne: giochi di luce che consentono di leggere tra le righe, sotto le righe, tra le due facce di un foglio, nei luoghi ove si appartano capitoli elegantemente scabrosi, pagine di nobile efferatezza, e dignitoso esibizionismo..." (Giorgio Manganelli)

Il libro delle possibilità infinite. Dove nulla è scontato. E dove la meraviglia viene messa a dura prova, perché non si vuole provocarla, ma renderla teneramente fruibile.

Dove alla fine ci si deve sorprendere del non sorprendersi. 


venerdì 30 ottobre 2020

IL MONDO MORI'



Il mondo morì di Covid alle 8,36

esalando un lungo e lento respiro intubato.

Ultimo alito di vita, 

un autobus che portava a scuola

una scolaresca ammucchiata,

appena in tempo per quella che 

doveva essere

la prima ora di lezione.

Durò, invece, appena sei minuti.

giovedì 29 ottobre 2020

FIABE E SCRITTURA


 

Se fantastico tanto, se immagino molto, se sogno spesso ad occhi aperti, credo che una buona parte di responsabilità la possa attribuire a quattro libri che hanno “stregato” (è il caso di dirlo) la mia adolescenza, insegnandomi il mondo del fantastico,  facendomi entrare in confidenza con tutto un immaginario sempre sfuggito alle regole  e alle convenzioni razionali.

 

Parlo dell’Enciclopedia della Fiaba, Edizioni Principato, anno 1959.

 

Nata con me. 

 

Con questo mondo favolistico sono cresciuto, ho imparato a leggere, a viaggiare pur rimanendo comodamente seduto, a conoscere altri mondi ed altre creature. 

Il prototipo della fantascienza, o più semplicemente: fiaba. 

Dove mille mondi si intersecano, dagli animali parlanti agli oggetti magici; dalle vecchine sagge agli eroi senza macchia, dalle pozioni miracolose ai passati remoti passando per fate, gnomi e folletti; da paesi che mai e poi mai avrei immaginato, assieme alle loro popolazioni, fino alla mitologia, dalle Russie alle Americhe, fino all’Oriente più lontano, di saga in leggenda fino a librarmi, completamente rapito.

Mille allegorie e mille morali, ad insegnare la vita.

Se mi sento spesso, quasi oppresso da tanta realtà incresciosa riconosciuta tale da un mondo ingrato,  è perché io viaggio.

Il checkin è ad ogni nuova pagina, e basta una penna per volare, comunque, alto.






domenica 25 ottobre 2020

L'ULTIMA CENA (TRA AMICI)


Probabilmente si, anche se rigorosamente in sei, ieri è stata l'ultima cena prima dell'inasprirsi dei controlli e delle pene.

Certo qualcuno avrà tradito e magari era positivo, qualcuno avrà spezzato la pizza invece del pane, e dato da bere birra anziché vino, ma tutto rigorosamente con le forchettine di plastica, e la distanza di sicurezza garantita dal tavolo a semicerchio.

E ad un certo punto, essendo arrivati all'ora del DPCM, tutti a casa dopo una delle ultime (si)notti(ci) assieme agli amici..


giovedì 22 ottobre 2020

SEGNALAZIONI: GIOVANNI LAURITO



Ci sono bloggers che ti continuano a stupire costantemente: Giovanni Laurito è uno di questi.

Giovanni è un avvocato. Nel tempo libero scrive, posta, sceneggia, compone, articola, scrive versi.

Due caramelle di resto  questo il suo blog, appuntamento immancabile per me, ogni volta che voglio sorridere, sorprendermi, rilassare il cuore e i pensieri.

Una sua creatura è divenuta film, cinema. Un omaggio alla sua terra, una storia semplice ma ben articolata, una storia d'amore ovviamente, con i contrasti e i malintesi, le simpatie e i contrattempi, le vocazioni e i sogni, le delusioni e le amicizie, la città e la campagna, in una girandola di emozione limpida, di purezza ed armonia.  
Giovanni maneggia l'etica con la confidenza di una certosina sensibilità, crea storie che appassionano, intersecando reale e surreale sempre con delicatezza estrema. 
Sembra ricamare più che scrivere.

ovviamente vi linko il sito della pellicola, per chi volesse immergersi in questa esperienza di altri tempi e altre sensibilità: 


Giovanni scrive, inventa, incanta. 
E' nel tempo libero, che è un avvocato.