Perseguitato
da una storia d’amore?!
In
tempi di stalking perseverante, neanche troppo improbabile.
Ma
a volte le logiche si intrecciano e i protagonisti possono sfuggire
ai loro destini.
Lui, mesi di fughe, falsi spostamenti, appuntamenti a vuoto, cambio di
numero di telefono: fuggire stava diventando faticoso, e malediva la
sua passata esistenza così blanda che si era rivelata - umida come
serra - nido ideale per quell'embrione di amore malato.
Lei,
che si era invaghita e voleva solo essere curata e alimentata, vedeva
il suo artefice scaraventarlesi contro, inventare mille espedienti
per farla finita.
Lui
era disperato. Si era costruito una prigione che immaginava dorata.
Ora ambiva di nuovo, e solo, alla sua libertà.
Lei,
in fondo, era una storia qualsiasi, prima che apparisse lui, nessun
upgrade all'orizzonte, era stata evocata con grazia e discrezione,
e si era innamorata come davanti ad un tramonto che si liquefa
all'orizzonte, e una volta storia “d’amore”...
diventare indipendente, prendere anche solo lo spunto da due esseri che per un
attimo immaginano di potersi desiderare, e poi viaggiare per lidi
lontani, totalmente svincolata da dinamiche lui/lei, era stato
esercizio inevitabile..
Lui
si sentiva quasi violentato, costretto a condizioni che non dettava
più da tempo.
La
sua vita un’apprensione continua, non che fosse da impazzire prima,
ma quella linea piatta che la contraddistingueva, assicurava emozioni
senza rischi, ben catalogate, zero imprevisti, a denominazione
d’origine controllata.
Da
un po’ di tempo la serenità stava svanendo, doveva far fronte ad
eventi ostinati e tenacemente fuori dalla sua sfera di dominio. La
sera faceva fatica a riconoscersi, e poi negarsi al telefono,
guardare la tele col volume bassissimo, a luci spente, erano scene da
bassa operetta, al di fuori di ogni accettabile realtà.
Che
stesse impazzendo? Ma la pazzia sarebbe stata riconoscibile nella sua
irrazionalità, ciò che gli stava accadendo, invece, lo terrorizzava
lucidamente..
Ma
non creiamo noi le storie d’amore, non siamo così bravi, ne’
così sensibili.
Forniamo
solo l’humus più adatto affinché attecchiscano, ed una storia
d’amore in piena autonomia, non ha bisogno di alcun partner, vive
di autocombustione, di autentico circolo vizioso, dove non si è più
marginale quinta, ma protagonista assoluta.
Lui,
ora, voleva essere di nuovo lui, solo davanti al suo riflesso vuoto,
senza più quei fremiti che lo preoccupavano,
aveva creato un fatale cortocircuito, innamorarsi di se stesso lo aveva sconvolto.
Per uscirne fuori era necessario iniziare ad odiarsi. Con certosina metodologia.
Ma non terminò di pensarlo che lo specchio volò in frantumi.
Spaccato da un suo pugno.
aveva creato un fatale cortocircuito, innamorarsi di se stesso lo aveva sconvolto.
Per uscirne fuori era necessario iniziare ad odiarsi. Con certosina metodologia.
Ma non terminò di pensarlo che lo specchio volò in frantumi.
Spaccato da un suo pugno.