Per
uno che praticamente vive sulle due ruote, offrire qualche personale
suggerimento sullo stile di guida (specialmente in una grande e
incasinata metropoli come Roma), potrebbe avere qualche
utilità:
Chi
viaggia in motorino ha due grandi nemici: le automobili e le insidie
dell’asfalto (buche, rotaie, pozzanghere, sanpietrini, tombini, brecciolino, macchie d’olio, cordoli etc etc).
Per
le automobili c’è poco da fare: stargli più alla larga possibile
intanto, perché possono deviare in qualsiasi momento.
Anche se comprendo che in circostanze di traffico sfrenato, il bravo scooterista deve saper prevedere le mosse di chi guida l’auto davanti - svolte senza freccia o scarti improvvisi - e, avvantaggiato dalla posizione sopraelevata, spesso anche dell’auto che precede la prima, senza trascurare chi sopravviene, auto o moto che sia... e non deve stare appiccicato al retrotreno di chicchessia, pena lo scorgere le suddette insidie dell’asfalto troppo in ritardo.
Anche se comprendo che in circostanze di traffico sfrenato, il bravo scooterista deve saper prevedere le mosse di chi guida l’auto davanti - svolte senza freccia o scarti improvvisi - e, avvantaggiato dalla posizione sopraelevata, spesso anche dell’auto che precede la prima, senza trascurare chi sopravviene, auto o moto che sia... e non deve stare appiccicato al retrotreno di chicchessia, pena lo scorgere le suddette insidie dell’asfalto troppo in ritardo.
In quest'ottica, freni e specchietti retrovisori sono compagni di guida inestimabili e irrinunciabili, da mantenere sempre in piena efficienza.
E' invece concesso andare contromano, specie su consolari strette ad una sola corsia per senso di marcia, ed anche salire sui marciapiedi (sempre rispettando le sacrosante priorità dei pedoni) e
slalomeggiare ai semafori quando è rosso per poter ripartire sempre
in prima fila.
Lo
scooterista è comunemente considerato “pessimo elemento” dal
popolo delle quattro ruote (nonché dai pedoni prima citati), tutto
probabilmente dovuto ad un sottile, inconscio e impalpabile, senso di
invidia.
Ma
chi va sulle due ruote si becca il freddo, la pioggia, il sole a
picco; vento e pioggia, e tutti i pericoli della strada.
Guadagna
però, tempo prezioso, una montagna di tempo da dedicare a se stesso
e alla famiglia, guadagna in serenità, non conosce lo stress del
traffico, l'ansia da parcheggio, l'angoscia dei ritardi, le spese
folli di benzina, assicurazione, bollo e manutenzione.
Guadagna
vita in due parole (e due ruote).