Sono solo
davanti lo specchio. O meglio sarei dovuto esserlo.
In (presumo)
realtà non ci sono solo io, dirimpettaio e riflesso sulla superficie
lucida.
Proprio
accanto al me rispecchiato, osservo un mio doppio.
E’ un
altro me - lo (ri)conosco -, che guarda, anch'egli sorpreso quanto
me, la duplice figura, reputando evidentemente estranea e,
verosimilmente, in eccesso, la mia/sua doppia immagine echeggiata
dalla parete rilucente.
Insomma, se
mi specchio vorrei scorgere solo me, front office.
Ora trovo
singolare (anche se, alla lettera, plurale) non solo il soggetto
riflettente - che non riesco, come se non bastasse, a percepire al
mio fianco in qualità di fonte del paradosso visivo - e la sua
traslazione figurata, ma anche, e soprattutto, quest’altra avulsa
sensazione che mi pone al di fuori del corpo e dell’immagine,
bizzarro riverbero con mie apparenti sembianze, lì ad un passo, a
creare un esterno, imbarazzante quadrilatero, ed io quinto incomodo
ora, aldilà e fuori dei quattro riflessi/riflettenti.

Sono
letteralmente oltre corpo ed immagine, specchio e riflesso, sento
aliene le mie membra fisiche erette davanti lo specchio, e
smisuratamente lontana quell'accozzaglia di tratti disegnati sulla
parete d’un acquoso diafano, pronti a minacciarle; ed infine
assurdamente incredulo che una mia illusione ottica riesca a
riprodursi come entità straniera, indistinta e vaga, ombra
nell'ombra, fantasma tra i fantasmi, iconografia pura, quinta
dimensione vagante tra riflesso e riverberante, di interstellarsiana
memoria
Inorridendo,
poi, a tal punto, da far dileguare ogni allucinazione come miraggio
distratto, riqualificandomi, infine, pura e singola effigie su di un
ormai docilmente consueto cristallo appeso al muro che comunica,
finalmente, solo coordinate e riflessi familiari al cervello - quasi
impazzito fino ad un attimo prima - allocato nella mia simpatica
scatola cranica adibita per l’occasione, seppur micro attimi, a
rutilante multiplex denoantri.
E tu che
pensavi de cavattela co’ ‘n’angiografia?!?.... alla Nasa me
faccio porta'...