martedì 14 ottobre 2014

FINE LIVING!!! quando il digitale serve a qualcosa...



Pubblicità pura , lo ammetto. Alla faccia della crisi.

Come non esaltare, del resto, quella fetta di golosa piacevolezza per il gusto estetico che Fine Living riesce a stuzzicare combinando location favolose con simpatiche rubriche acchiappascolti: i più bei luoghi del mondo, le case più strambe, i ristoranti extralusso, le vacanze nababbe; ma anche uno sguardo scanzonato su hotel e taverne in culo al mondo tutte da scoprire, sul restyling di vecchie abitazioni, design che non immaginereste mai, e cibi più astrusi (che artusi) senza rinunciare a ricette arzigogolate ma anche ai più rozzi paninazzi da sturbo.

Neanche Moz  saprebbe fare di meglio!!...


Ogni tanto un tuffo nell'irraggiungibile fa piacere.. e giustappunto, anche una rubrica sulle piscine più belle del mondo!!

Su Fine living impazza la rivisitazione, il restyling, la restaurazione ma anche l'invenzione pura e l'andare a ficcare il naso dove solitamente regna la privacy: e allora tutti a scoprire come si cucina una  merenda folle o come si può abitare in una casa alta 50 metri e stretta 3, oppure via di vacanze irrequietissime in posti da super sogno o ad aiutare una coppia a scegliere ed arredare la casa del proprio futuro.. vogliamo impicciarci del mondo dorato? 
Basta coi tg devastanti e rifocilliamoci con un salto su Fine Living !!..


  




mercoledì 8 ottobre 2014

LA CONFIDENTE


E' semplice rigettarle tutto addosso, è forse l'unica che possa comprendere gli sfoghi di quell'ufficio.
Quell'ufficio che all'occasione è confessionale, sfogo segreto delle apatie casalinghe, di ingorghi sentimentali dall'esito incerto.



Ed allora vitale diventa individuare chi è disposto a farsi carico delle insensibilità altrui, dei disagi, dei nervi a fior di pelle.

Quanti pianti, quante ammissioni sommesse, sfoghi e insulti anche.

E lei paziente, ad ascoltare tutto e tutti, con una parola sempre pronta, a volte più decisa, marcata, altre quasi sfumata, indecifrabile, ma sempre tesa a stemperare, magari ripetendo mille volte lo stesso concetto, fino a farlo diventare una copia sbiadita, davanti alla nostra cieca cocciutaggine.
Il lavoro come Grande Fratello che assorbe e rigenera, o calpesta, anche, quel minuscolo residuo d'umanità che indossi ogni santa mattina che Dio manda in terra.
Ma lei è là, ogni santa mattina, china al suo posto, con una parola per tutti, e ad ognuno restituisce ciò che ognuno vuole ascoltare, esattamente ciò che si desidera venga reso, con garbo e precisione, ingrandendo concetti invisibili o rimpicciolendo le ansie sottoposte.

Un meccanismo che s'inceppa raramente.

Probabilmente questo è il trucco, adattarsi all'interlocutore, non spiazzarlo mai, lasciarlo in sospeso con le sue sventure irrisolvibili o le sue incontrovertibili certezze, guai ad adagiarsi sulle presunte soddisfazioni lavorative: esistono davvero o sono una cortina fumogena per attraversare il guado che reca a fine turno?
Il Lavoro catalizza intere esistenze lasciando briciole di vita residua che spesso gestiamo in affanno.

Ma tutto questo alla nostra fotocopiatrice, non interessa.



Lei macina e rimugina, mentre noi le parliamo, inconsci, e certi di non essere contraddetti. Mai.

Il mobbing non la inquieta, nessun richiamo dal Personale, neanche una richiesta di aumento di stipendio, mai una malattia seria.


Giusto qualche periodico, fugace, esaurimento: carta.

lunedì 29 settembre 2014

a LUCY spente


Besson s'invola sulle ali dell'action fantasy con mezz'ora di film di gran classe e sicuro acchiappo. 
In contemporanea ad una conferenza 
- dove l'eterno Morgan Freeman ci espone la teoria (reale) della storia dell'uomo, illustrando come il nostro cervello sia utilizzato di media al 10 % con punte massime del 20,  esponendo le eventuali e fantastiche facoltà potenziali di quell'ottanta percento inesplorato -
assistiamo all'odissea di una povera crista costretta a improvvisarsi corriere della droga, in questo caso una potentissima combinazione sintetica, sistemata nel pancino della stralunata e spaventatissima Scarlett Johansson.
L'accidentale rottura del “prezioso” plico all'interno della nostra predestinata provoca una serie di reazioni psico/fisiche che incrementeranno le potenzialità cerebrali di Scarlett dal suo anonimo cinque/sei per cento fino a vette che vedremo svilupparsi in un crescendo pirotecnico ad alto tasso di effetti speciali (e non).

E qua evolvono anche i problemi.

Finché Luc produce cinema col suo cervello al dieci/dodici per cento, le suona di santa ragione a tutti, ed infatti assistiamo a un incipit coi fiocchi che avvinghia alla poltrona, thriller ben congegnato, inserzioni evoluzionistiche alla Resnais, metafore, parallelismi tra predatori umani e animali ad alto impatto scenografico, inserzioni e citazioni ben calibrate, dialoghi serrati, giuste facce e tensioni tangibili, oltre a rimandi tarantiniani di pregevole fattura.
Poi c'è il salto della protagonista (piccole nikite crescono) oltre il fatidico 20 per cento delle massime attitudini intellettuali umane, e i suoi killbilleggi ammantati di poteri ultracervellotici che le permettono di manipolare uomini e oggetti diventano, con l'aumento di percentuale raggiunta, quasi patetici, visto l'utilizzo elementare, scombiccherato e sciocchino che ne fa (“fermami quelli la fuori” chiede al poliziotto trasecolato che l'accompagna - ma fermateli da sola no?! -).



Il problema è che chi pretende di illustrare questa escalation verso il 100 per cento dell'utilizzo del nostro caro cervello, lo macina e lo interpreta (sia chiaro, come anche noi che assistiamo assisi e sbigottiti) con quel suo appena dieci per cento o poco più, avvitandosi attorno a una serie di cialtronerie filmiche e di arzigogoli new age che, di epico, provocano solo imbarazzo.



La stessa Scarlett, efficace e credibile nella sua iniziale e accidentale evolution passa da un espressivo visetto molto in parte (bellissimo il dialogo al telefono con la madre dove le illustra i suoi progressi, l'illuminazione e la potenza che le sta fermentando in testa) ad un faccino stampato delle serie “ho visto la madonna”, che non le si scollerà più fino al the end.

Insomma siamo mille miglia lontano dal mitico Limitless, dove sogni, potenzialità e genio, imperversano alla grande lasciandoci attoniti.
Oddio, pure Besson, a suo modo, ci lascia attoniti.

La sua teoria finale, abbeverata di visionarietà rubacchiate qua e là (Kubrick saccheggiato a ripetizione) è che il Tempo regoli il Tutto.


E infatti ci trasmette tangibile rammarico per queste belle due orette perse...



mercoledì 24 settembre 2014

BALLARO' 2 - LA VENDETTA



Riparte Ballarò. Giannini lo presenta sulla Rai mentre Floris, il transfuga, trasloca su La7 cambiando nome al programma: Dimartedì (ma dai!), ma soprattutto cambiando stipendio.

Ovviamente entrambi lo stesso giorno e alla stessa ora.
E anche gli interventi satirici, stavolta Paolo Rossi da una parte e Crozza dall'altra,
 in chirurgica sovrapposizione.

Chi ci rimette, in questa idiota lotta per l'assalto all'Auditel è solo lo spettatore,
che preso dai nervi va a leggersi i suoi amici bloggers..

venerdì 19 settembre 2014

LA CASETTA DI LU' - IL PRESTIGIO DEL B&B

Dopo la ristrutturazione diverrà così...

La crisi è crisi, ed allora anche noi abbiamo deciso di intraprendere un'attività imprenditoriale con quello che abbiamo a disposizione. 
La nostra meravigliosa residenza in quel di Roma. 
Meta ambita la capitale. 
Soprattutto da tutti quelli che dimorano altrove e non devono fare il raccordo. 
Ma ecco in breve le caratteristiche salienti:

La Casetta di Lù si rivela incantevole B&B, in particolar modo per chi non desidera un impatto frontale con la caput mundi, ma un approccio soft, con soggiorno ai margini del caos.
Offre una struttura finemente arredata, dallo stile caldo ed accogliente, coadiuvato da toni pastello e soluzioni d'interni che rimandano alle dimore di una volta; consentendo, tuttavia, di usufruire delle migliori tecnologie, Adsl, televisore 40" schermo piatto full HD, canali satellitari, stereodiffusione, cellula bagno con doccia, vasca idromassaggio Jacuzzi, bidet; angolo bar, aria condizionata, solarium; disponibile area scrittoio e libreria cartacea e/o multimediale.
Tra gli optionals del pacchetto all inclusive: camere insonorizzate, doppio cuscino in piume a richiesta, colazione interregionale dolce e salato a buffet con gastronomia espressa (a richiesta servizio in camera); servizio sveglia con buzz a svariate modalità, musica e/o notiziario aggiornato di sottofondo, letto tipologia queen, giornali disponibili (ma solo di sinistra), angolo fitness, posto auto coperto,
Utilizzo dei servizi di supporto full accessories (phono, rasoio elettrico da viaggio, lavatrice 8kg + set cortesia), inclusa biancheria Ikea.

La Direzione, nel caso di ospiti particolarmente graditi, si riserva l'opzione cena, aperitivo party pomeridiano arricchito con the e tisanerie orientali, after dinner in terrazza panoramica, navetta da aeroporto o stazione ferroviaria, consulenza per visite guidate, servizio stireria ed eventuale babysitting.
Tutto in ulteriore integrazione pacchetto da concordare in loco.

Esiste il progetto.. prima o poi realizzeremo anche questa..


Il listino prezzi relativo al luxury package - quando esposto - può apparire esorbitante ma assicuriamo che ancora nessuno ha osato lamentarsi mai eccepito disagi o manchevolezze.

Augurandovi il più piacevole dei soggiorni, porgiamo i più cordiali saluti di benvenuto e ci scusiamo per l’assenza del prezzario di riferimento stagione autunno-inverno 2014 primavera-estate 2015 in quanto in fase di rielaborazione con l’adeguamento dei criteri ai nuovi parametri di convergenza di Maastricht.


Certificato **** da Tripadvisor 2013

mercoledì 17 settembre 2014

UN SOLO MUSCOLO


Esiste un solo muscolo
che nessun essere vivente
può fermare di sua volontà.



Il cuore. 



Certo a volte si blocca
per troppa emozione,
oppure è un dolore acuto
a sferzare gli ingranaggi.

Magari accelera
per un incontro improvviso
o un cauto sfiorarsi.

Ma viaggia comunque,
viaggia imperterrito,
variando giusto velocità, a dispetto delle paure,
degli amori, delle vendette, delle attese, dei dispiaceri,
delle sorprese.

E’ un muscolo al quale attribuiamo
un casino di responsabilità,
che si accolla l’onere della sofferenza
e frenetici ghirigori di gioia.

Ma è lui che fibrilla l’anima,
che detta il ritmo dell’ardire
e metronoma la tua ansia
riflettendoti addosso
- senza immaginarlo -
eco di angoscia indesiderata.



sabato 13 settembre 2014

DRAGON TRAINER 2 - IL 3D COME SI DEVE

 

Spettacolo
per gli occhi 
e per i sensi.


Basterebbe questo a promuovere una pellicola 
che definire “per bambini” 
è sensibilmente eufemistico.


Ho trascinato la consorte al cinema, facendole esaltare, per una volta, l'etimologia del sostantivo del quale si fregia (con-sorte); 
l'ho ubriacata a dovere con due ore di sciamannate visionarie, di draghi di ogni misura e carattere letteralmente volanti per la sala, vomitanti fuoco dalle uscite di sicurezza, viranti in picchiata sotto le porte della toilette e saettanti fuori dal mega schermo.

Scene di battaglie tra locations di ogni genere sfrucugliate fin nell'anima, grazie al legittimo occhialetto di supporto che finalmente ti sballottola bulbi oculari e cervello in pirotecnica centrifuga.


Sottosuolo, mari e cieli solcati a velocità e realismo tali da farti tenere stretto ai braccioli per paura di non volartene via anche tu..

Una frizzante gardaland formato cinema che si beve qualsiasi altro spaccio di inverosimile e fasullo 3D millantato da regie e produzioni truffaldine che pure continuano a spacciarne ad ogni pie' sospinto (a cominciare da quella sòla di Avatar...)


Qualche sbrago sceneggiaturiale stile Cesaroni lo troviamo.. come la mamma che molla il figlio per vent'anni.. o il cattivo un po' pirla, ma non mancano i tentativi di costruzione psico/pedagogica con pistolotti vagamente etici, tipo l'elogio della pace, il giusto discernere dei valori e delle debolezze umane o il culto della famiglia comunque pilastro basilare di ogni società, tutti svariatamente distribuiti e, anche loro, certo non l'ideale per un'utenza bambinesca armata di popcorn e bevande stragasate.


Ma il fulcro del film, ragazzi 
- e non mi stanco di sottolinearlo -, 
sono le evoluzioni folli che un 3D finalmente all'altezza (ma anche alla larghezza, alla lunghezza ed alla profondità..) riesce a elargire a tutta la storia.


Astenersi sofferenti di vertigini, mal di mare, claustrofobia e, in genere, paciosi usufruitori di avariate montalbanerie.