sabato 12 luglio 2014

GLI AMORI CHE PASSANO


Sono qui, seduto nella tua assenza, 
con le tue ultime parole ruvide a scorticarmi la faccia, 
con i tuoi pensieri che non immagino tuoi 
eppure usciti dalla quella tua stessa bocca che alito in sogno.

Colpevole solo di voler resuscitare una felicità da attanagliare la gola e lo stomaco, anche quando - secondo le tacite regole di un amore al capolinea -, sarei dovuto essere molto triste.

Ma nell'ultimo weekend, comunque, 
ho beneficiato di incredibili spiragli di luce.


Come quando mi hai sorriso in doccia, o quando mi hai permesso di accarezzarti i capelli durante la notte, 
o con la sorpresa del tuo post-it sul televisore.
Anzi, paradossalmente è più felicità quella 
ad esaminarla con l'occhio psicanalista.

Ed anche stasera, quando ti ho attaccato il telefono di rabbia, quel telefono che probabilmente non squillerà più, 
a vederla domani o dopodomani sarà fonte di felicità, 
perché comunque è servita a parlare.
A sciogliere veleno incrostato, a scaricare tossine superflue.

E magari un giorno a venire, ti dirò che oggi ero felice perché nel tuo vociare convulso percepivo sfiorati sussurri sul mio cuore impazzito, 
e nei miei sbigottimenti sapevi benissimo che ti stringevo forte.

Fanculo.



venerdì 11 luglio 2014

ANALISI


Che lavoro fai?
Vado al cinema.

Si, ma che lavoro fai?
Vado al cinema.

Ho capito.. ma lavori?
Si, vado al cinema.

Quello si.. ma come guadagni?
Vedo film, vado al cinema!

Non ci siamo capiti.. lavori anche?
T'HO DETTO CHE VADO AL CINEMA!!!

Evvabbé, ma per mangiare che fai?!?
VADO AL CINEMAAAA, CAZZO!!!


Inizio a comprendere quel cupo avvilimento
che sempre più dilaga tra i critici cinematografici.



mercoledì 9 luglio 2014

CERCAVATE UN BORGO? SPELLO


A Spello si arriva spesso per sbaglio, per un capriccio stradale, un improvviso morso della fame.


Percorrendo il quadrilatero Assisi e Perugia, Todi, Spoleto, lo scorgiamo accucciato ai margini, col profilo medievale adagiato tra gli uliveti. 

Ma se rimani ammaliato da quei tetti di cotto che speronano la valle, Spello si adagerà anche sul tuo cuore, con la medesima grazia, schiudendo i suoi vicoli di calcare, i cavalcavia sospesi - e perché sottovalutarli? - gli aromi di una gastronomia da sogno.







SPELLO 19.10.97 (una settimana dopo il terremoto)

ASPETTAVO COME UNA SCOSSA IERI,
COME A SENTIRE SULLA PELLE
- E NON SOLO A VEDERE AL TELEGIORNALE -
COSA PUO’ SUCCEDERTI NEL CERVELLO E NEI TENDINI:
- LA PAURA DI UNA CREPA IN DIRETTA -
MA NON NEL PALAZZO CHE OSSERVI MUOVERSI
COME FOGLIA DI BREZZA,
MA NEI TUOI OCCHI,
CREPA TRA PUPILLA E RETINA,
TRA BULBO E PENSIERO, TRA CUORE E POLMONE.

E ALLORA LA TERRA CHE CALPESTI
TI CALPESTA LEI
ED I RAPPORTI SI CAPOVOLGONO
E C’E’ RISPETTO ALL’IMPROVVISO, NUOVE PRIORITA’,
ALTRI PUNTI DI VISTA.


ED IO ASPETTAVO COME UNA SCOSSA IERI
A CREARMI UN’IDENTITA’ MAGARI DISFATTA,
SVANITA,
HO IMMAGINATO INANIMATE PARETI
RIVOLGERMI PAROLE DI FUOCO,
HO PERCEPITO BISBIGLI MINACCIOSI
DA SOTTERRANEE RIVOLTE,
SUSSURRI DI GUERRA
ORGANIZZARE LA RISCOSSA DA SECOLI AMBITA.
MA NON C’E’ STATO NULLA
ED IL SOLE HA COLORITO LA TERRA RIMOSSA,
HA RINSALDATO QUEI TREMORI DI NOIA SCREPOLATA,
HA ILLUMINATO CON I SUOI ANTICHI RITMI
I RIVOLI DI BUIO SGUSCIATI FUORI
DA MILLENNI DI EBOLLIZIONE,
LI HA CONVERTITI ALLA QUIETE RICONQUISTATA
E RESTITUITO SORRISI INTERROTTI.


ASPETTAVO UNA VOCE DI TREMORE
CHE HO GIA’ DENTRO,
ASPETTAVO CHE ANCHE ALL’ESTERNO
CROLLASSERO MURA A CONFONDERMI I DETRITI
CHE INFESTANO LE VIE
DELLA MIA ANIMA TORBIDA.


lunedì 7 luglio 2014

KODRA E LAVSIK

Ve l'immaginate un mondo altrosistemico?

Un mondo dove gli umani sono mostriciattoli da esibizione, bestioline da circo, disegni animati di una mente evoluta che gioca con le frivolezze terrestrucole?

Bè, immaginatelo.

Ed immaginate due cuccioli di questa Cartoonia 2.0.
Un angelo angelico ed un folletto bastardo.
Kodra e Lavsik.

Si lo so, sembrano presi da un catalogo Ikea, ma sono loro,  quelli di Ikea, che mirano alto...

Scorazzanti e giocondi, fetenti, allegri e dispettosi; cresciuti nella natura ed amici da sempre anche a dispetto, appunto, della loro natura, apparentemente dissimile (ovviamente secondo il metro di giudizio, parziale ed anomalo, tipicamente umanoide...).

Ebbene, i due se la spassavano alla grande quando un bel giorno, Qualcuno, li convocò assegnando loro una ricca gatta da pelare:

Andrete per un po' sulla Terra a sistemare le cose, perché quegli imbecilli di omuncoli giocano al Massacro Finale”.

I due si guardarono negli occhi tra il vagamente perplesso e ed un cauta euforia.

E si dichiararono pronti all'impresa.

Kodra, responsabilizzato dal gravoso incarico, aveva già un'ambiziosa mezza idea: debellare guerre, guerriglie e guerricciole, arginare le carestie, bloccare il buco nell'ozono, eliminare le malattie, indurre terremoti, tsunami ed inondazioni alla ragione, far crescere grano e zucchine (..e si! Pazzo per le zucchine…) nel deserto, il tutto condito da qualche giochino d'effetto, tipo pozzi di petrolio che erogano panna di soia e paludi dall'acqua minerale potabile, ad esempio, e si era fatto, in men che non si dica, un piano di lavoro di grande impatto e di Rivoluzione postcopernicana.

Lavsik era per il metodo Stanislawsky.
Avrebbe visto bene una risoluzione creativa ma che inducesse l'animaletto uomo ad una cosciente presa di coscienza sullo scatafascio in atto.
Tipo far sparire di botto i paradisi fiscali dai circuiti finanziari, i leasing per macchine di lusso e barche oltre i cinque metri, prosciugare i conti in banca oltre i mille euro e trasformare le ville miliardarie in case famiglia per i senza tetto, eliminare tutte le immunità e pure le impunità, fondere gli aeroplani che iniziavano per F e finivano per 35. quelli da turismo e gli elicotteri privati, i bunker antiatomici e l'uranio da, appunto, fusione fredda, i diamanti incastonati e quelli ancora da incastonare, conversione di tutte le munizioni del mondo in cioccolato fondente (al massimo nocciolato) e mutamento istantaneo in Luis Vuitton originali di tutte le borse cucite dai cinesi immigrati irregolari ed anche di tutte le altre Borse (da Wall Street a Tokyo), accoglienza su yatch lussuosi a tutti i fuoriusciti del mondo e distribuzione delle proprietà di tutte le Chiese ai medesimi, colazione gratis tutte le mattine in tutti i bar del globo, Olanda che vince i mondiali battendo il Brasile all'ultimo rigore (va bè, questo magari un’altra volta…), scomparsa dei semafori (anche dai Ponti di Madison County) ed obbligo di rotatorie, squaglio di tutto l’oro del mondo convertito in pastella per i fiori di zucca (gnam gnam!!.. folletto goloso…), abolizione di tutti i pop-up su ogni schermo esistente, di tutti i popcorn dentro ai cinema e di tutte le pop-app dagli ipadpodpud, riqualificazione dell'appartamento di Bertone come Casa dell'Immigrato, Oscar per tre anni di fila a Kevin Spacey (…va bè, forse anche di questo se ne può riparlare…)

Certo è che, per i due, si preparava un periodo impegnato.
Stavano giusto fantasticando sul cosa e come da farsi che Qualcuno li chiamò di nuovo in udienza:
Ovviamente” dichiarò “non avrete nulla a disposizione delle vostre potenzialità altrosistemiche, dovrete cavarvela col potere della suggestione e del convincimento, con l'instillazione della coscienza e della speranza, con la propagazione del buon senso e della sensibilità d'animo”.

I due si guardarono sbigottiti.
Compito da extraterrestri... (infatti... )
Ma si armarono di buona volontà e scesero sulla Terra.



...ed è già un centinaio d'anni che stanno facendo una fatica pazzesca, i risultati tardano a compiersi ma loro ce la mettono tutta.
Cercano di tramutare il terribile in consuetudine inevitabile, moltiplicano i sorrisi affinché asciughino le lacrime e macinano attesa per generare prospettive - perché un sorriso senza dolore vedrebbe vanificata la sua essenza -,

Per questo esiste il dolore:
per essere mitigato, per donare significato alla speranza.
Per questo ci sono gli angeli.
Per accompagnarti per mano quando ne farai la conoscenza.
Per questo esistono i folletti.
Per sorridere di nuovo,
quando tutti i sorrisi saranno esauriti”.

Non ce la faranno mai.
Del resto anche il protocollo di Kyoto rema contro, cazzarola...







domenica 29 giugno 2014

Crea nuovo post

Ma ci sono veramente nuovi post?

Se mi introspettisco troppo, se viaggio, se litigo con la morosa, se mando affanculo il capufficio, se vedo un film meraviglioso, se la mogliettina mi strilla "Ao' annamo in piscina.. mo' te lo brucio er computer", se mi faccio la piadina del Moz e mi sembra di aver violentato il codice etico di tutte le Cucine Mondiali, se tratto a pesci in faccia BibolottyMoments e questa, giustamente, mi cancella i messaggi, se non vedo l'ora di abbracciare la Lucrezia del Bradipo perché, hai voglia a fare i superiori, ma non avere figli un po' mi scoccia, se tiro fuori poesie che non ricordo assolutamente a quale sensazione fecero appello al momento della loro creazione, se giro per blog cosi a casaccio che non ritorno a casa manco con Google maps, se al Mondiale non m'è rimasta che l'Algeria, se certi libri li leggo fino a pagina dieci (che pure Pennac direbbe "eccheccacchio, almeno a pagina trenta arivace!" - che si esprima  esattamente con "arivace" non lo so però...-), se peso sempre ottanta chili e, vi assicuro, non è la bilancia che è rotta, se spesso c'ho paura a pubblicare i miei raccontini perché il fatto che non ve li filate mi deprime l'ego che neanche quando m'hanno venduto Thiago Silva, se vi ubriaco di spettacoli teatrali che dalla vostra città passeranno forse tra cinque anni (se passeranno), se vi parlo male di Roma (che amate) e male delle vostre deliziose province (che odiate), se "ok Dio, ma pure Voltaire c'aveva le palle", se vi dico in campana con l'amore eterno, con Renzi forever o col Papa che chiacchiera che è una bellezza, se vi esorto a visitare Spello che non sapete neanche in che regione si trovi o ad andare a Ponza (ancora più difficile..), se cerco di capire io perché scribacchio qua sopra che fra un po' me la svuotano la piscina...

insomma, se anche tutta questa roba insieme e una marea d'altra...

ci sono veramente nuovi post? 

sabato 28 giugno 2014

Le vasche



A Roma c'è una strada, la centralissima Via del Corso, dove è possibile gustare il “passeggio” di svariatissime, eccentriche - quando non decisamente bizzarre - umanità, alle prese con la cosiddetta “vasca”.



Un percorso da reiterare in su e giù, da Piazza Venezia a Piazza del Popolo, in apparente stato di nullafacenza, offrendosi allo sguardo stupito di chi capita da quelle bande giusto casualmente.

Solitamente erano (e sono) rinomate le “vasche” che in paese o in provincia animavano le serate dei fine settimana o dei festivi, un bell'andirivieni per il corso principale che offre però pochi spunti rispetto alla fauna alienamente circense riscontrabile nella romanissima Via del Corso.

I personaggi sono soggetti tarati esclusivamente per questa tipologia di percorso, potenzialmente passibili di arresto se colti in altre zone urbane dove gli indigeni di passaggio corrispondono ad una taglia media accettabile del genere umano, senza troppi grilli per la testa, con forse un convenzionalissimo tatuaggio, capelli con variazioni di colore e taglio accettabili, un abbigliamento genericamente reperibile in negozi, appunto, di abbigliamento e gli orecchini ed altri accessori metallico/bigiottistici, di norma, solo sulle orecchie.

Nelle vasche invece puoi trovare umanoidi non collocabili altrove.



Gente con gli specchi di legno a casa, soggetti dai pessimi rapporti con le gamme di colori non sopportabili, altrimenti, in assenza di appositi filtri, con addosso follie eccentriche che pure al Barnum ti riserverebbero più di un sussulto.


E' incredibile una cosa però.

Questi personaggini, nonostante la loro improbabilità e la loro manifesta denuncia verso tutto ciò che dicesi convenzionale, sono pienamente coscienti di doversi gestire in aree delimitate, e del dover esibire le mise, i trucchi, i colori, gli eccessi, i botulini che tracimano, le minigonne livello pube, i tacchi puntellati, le lingue bucherellate, solamente in apposita vasca precostituita.
Insomma questi non prendono la metro, non vanno a teatro, a messa e neanche alla Coop, non li trovi in rifugio a 2000 metri e neanche sul pattìno a Ostia, non ti battono lo scontrino in libreria e non fanno la fila in mensa.



Dove sarebbe allora 'sta sbandierata alternatività? 
Nel passeggio al corso? 

Una sana passerella di paese trasformata in esibizione (in)urbana da continuo cartellino rosso.


Rimarrebbero a bocca aperta anche i pesci arlecchino, in “vasca” con questi...












mercoledì 25 giugno 2014

COMPLEBLOG


Ed eccolo il mio primo anno di blog, ricco di soddisfazioni, di conoscenze, di amicizie virtuali e poi reali; di scambi di idee, di apprendimento di stili di vita, di punti di vista, di frequenze ormai quotidiane che diventano saldi approdi e fonte di sorprese, sorrisi, commozioni.. ma basta.. rischio di essere melenso e quasi troppo gnegne.. del resto io ho fatto appena 365 giorni: Renzi se ne è presi mille, la nazionale millequattrocento prima del prossimo mondiale.. chi offre di più?  ;)





Solo un ovvio e gigantesco grazie a tutti voi, 
che mi avete permesso di trasformare un viaggio
nato come giretto di timida zattera in solitaria di fronte all'immensa e semisconosciuta blogosfera, 
in lussuosissima crociera di festante gruppo. 

Siete bellissimi!!