domenica 6 aprile 2014

La ladra di cinema.. ops! di libri


Questo film mi ha scosso. In negativo però.
Comodamente slavato e fastidiosamente didascalico, ingenuamente edulcorato e svenduto alla commozione facile, alla stregua di un libro Cuore dei poverissimi di spirito.

Mannaggia papà!! Hanno ribbruciato l'arosticini!!..

Un film dove rare parentesi pregevoli, come l'ebreo custodito in cantina che chiede a Liesle di descrivergli il cielo fuori ispirandole l'amore per l'esposizione, o gli episodi nei quali la bimba “prende i libri a prestito”, o mentre tiene compagnia con le sua fiabe ai compaesani nei rifugi antiaereo, o urla sul lago “Hitler nun te sopporto!!” assieme all'amichetto dai capelli giallo limone, vengono risucchiati maldestramente da una miriade di scene (finte) madri o da semplice zavorra filmica, e da personaggi tagliati con l'accetta ad evoluzione standard: 

come la mamma adottiva presentata ultracarogna e che si rivelerà tenera e premurosa (forse c'aveva le sue cose quando è arrivata Liesle..), mille frangenti con la simil Shirley Temple sempre coi boccoli piastrati che gioca a pallone ed entra in tackle come il miglior Beckembauer (tradizione teutonica non c'è che dire.. ), l'immancabile ragazzino carogna scemo (questo resterà carogna e scemo però, chissà..) e il biondino buono innamorato, o il padre adottivo arruffato (almeno con la coscrizione 'na pettinata je la daranno..) e alleato fin da subito; e che dire delle parole incise tutte in inglese sui muri della cantina dove la tedeschina imparava a leggere e scrivere? 

Shirley Temple me fa' un baffo!!..

O del libro ripescato nel fiume gelido che manco l'unità di salvataggio della Costa Concordia l'avrebbe recuperato? O dell'ebreo nascosto in cantina col tedesco cieco che ispeziona, e ancora del borgomastro che brucia i libri ma tiene una biblioteca che se la sognava pure Benedetto Croce?
Tutti escamotage da bassissimo profilo e dal facile acchiappismo patetico e lacrimevole.

Ma è possibile che come te leggo qualcosa t'addormenti!!  Uff!!

Senza considerare una lentezza esasperante, paesaggini da mondo delle favole, quasi sempre invernali ed innevati, ed una guerra cosi ai margini che sembra di stare in un altro paese. 


Il titolo del libro (non l'ho letto, ma ovvio immaginarlo di ben altro

 spessore) da cui è tratto questo obbrobrio mette subito in guardia


sull'operazione fasulla in corso: La bambina che salvava i libri.

Già un chiaro risvolto poetico di ben altra espressione.

Questa Storia di una ladra di cinema incitrullisce lo spettatore ben

 disposto con una serie di didascalici luoghi comuni che lo fanno

 apparire per quello che è: un filmetto mal confezionato.

Eppoi alla fine, ecco la Morte in voice-over (ma che c'ha fatto

 grattare per tutto il film “tutti dovete schiattare prima o poi”)

 che sbaglia obiettivo perché “si sono mischiati gli indirizzi”.


Guarda se 'ntelo  buco 'sto pallone!!


Ai margini di una guerra sempre sfiorata, l'unica volta che non

 gracchiano le sirene ad annunciare i bombardamenti, coglierà tutti

nel sonno, tranne Liesel, trasformandosi da scena di commozione

 madre, in un cult comicissimo considerando che la sbarbina, 

anziché in pigiama come tutti gli altri, è bella che vestita e pure con

 le scarpettine!! Gli mancavano i boccoletti d'oro però, sfoggiati 

per tutta la pellicola...


sabato 5 aprile 2014

TI RICORDI DI ME?



Sarà perché ormai porto Edoardo Leo in palmo di mano ed anche l'Ambra non mi è mai dispiaciuta, fin da quando giocava con le Barbie, ma sono uscito dal cinema temprato e riconciliato. 
Prima di tutto con un'idea di cinema che può, se vuole, essere fresco, pimpante, profondo, leggero e riflessivo o tutte le cose insieme regolando sapientemente le dosi.
E poi cosciente che il "bravo attore", fa spesso la differenza.

Roberto e Bea si conoscono sotto casa dell'analista che entrambi frequentano.


Complessato e cleptomane lui, narcolettica con frequenti perdite di memoria lei, entrambi a seguito grossi choc emotivi adolescenziali.

Sono due universi estranei quelli che si incontrano, e qualche eccentricità collimante è complice del loro apparente “urtarsi” in quel quotidiano che li vede costantemente in difesa.

Mi cacciano sempre” Racconta Roberto, autore di favole strambe, attratto da Bea, tenera maestra racchiusa in una boccia di cristallo che non tollera il minimo scossone.

E scossoni ce ne saranno invece.
E scuoteranno anche l'animo di chi si è seduto in poltrona con l'idea di farsi principalmente due risate e viene portato per mano, invece, in un'altra favola stramba, come quelle di Roberto, che per riconquistare il suo amore e la sua serenità perduta, dovrà scrivere quella più bella.


Senza contare l'ormai testata versatilità di due attori padroni di scena e personaggi.. (direi che Leo ormai è il nostro piccolo Bradley Cooper..), in grado di farci intenerire ed un attimo dopo rovesciarci addosso prorompente ilarità.


No. Non ci sono draghi da combattere e neanche traccia dell'imminente arca in 3D di Russell Crowe in questo piccolo, premuroso e delicato film. 
Ma piove bel cinema.  Questo è sicuro.  


venerdì 4 aprile 2014

A DIRTI LA VERITA'...



Il post nasce come celebrazione di quell'intercalare vocale che molti di noi (quasi tutti?), seppur inconsciamente, inframmezziamo nel nostro quotidiano ciarlare, fenomeno che, all'atto dello scrivere, può risultare decisamente meno marcato... pur considerando che anche lì abbiamo i nostri vizietti (io apro un casino di parentesi - appunto! - e inframmezzo un botto di puntini di sospensione... ma quanto me piacciono!!..) e mi è venuto in mente di scrivere qualcosa sentendo, ieri per radio, un'intervista ad un consigliere regionale di Roma che ogni tre parole schiaffava un “voglio dire” assolutamente inefficace e, a lungo andare, grottescamente comico. Con mia moglie ormai, non ascoltavamo più il senso del discorso ma contavamo quella grappolata di voglio dire.. poi ci siamo guardati, e abbiamo pensato ai nostri, di intercalari. Io, ad esempio (e pure gli ad esempio rientrano nella casistica) faccio partire la frase con un velocissimo ma quasi sempre presente cioè, mia moglie invece piazza alla fine delle sue frasi un ok, ma spesso ancora un capito? di rinforzo.

Ora l'idea!!.. rileggetevi il post addizionato di intercalari come la Rocchetta Blu di anidride carbonica, e vediamo come vi suona...




E niente, cioè, voglio dire, il post nasce, purtroppo, come celebrazione, mi spiego? di quell'intercalare, diciamo, vocale che, come dire, molti di noi, mi spiego? (quasi tutti?), seppur inconsciamente ok? diciamo, in poche parole, inframmezziamo, non è vero? nel nostro quotidiano ciarlare, capito? Ma non c'è problema, è un fenomeno che, scrivendo, per dirti la verità, può risultare decisamente, come dire, meno marcato, non è vero?... insomma, pur considerando che anche lì, dico per dire,abbiamo i nostri vizietti (nella misura in cui io, voglio dire, apro un casino di parentesi - appunto! - e inframmezzo, diciamo, un botto di come dire, puntini di sospensione... in poche parole quanto me piacciono!!..) e niente, cioè mi è venuto come in mente di scrivere piuttosto che dirvelo, qualcosa sentendo, diciamo ieri per radio, purtroppo, un'intervista ad un, come dire, consigliere regionale di Roma, piuttosto che di Milano, che, nella misura in cui, ogni tre parole, mi spiego? schiaffava un voglio dire assolutamente inefficace, non è vero? e, a lungo andare, mi spiego? grottescamente, in poche parole, comico. Ok? Ormai, voglio dire, con mia moglie cioè, per dirti la verità, non ascoltavamo più il senso del discorso, capito? Ma, in poche parole, contavamo quella grappolata di "voglio dire".. poi, a mio modesto avviso, ci siamo guardati, e per dirti la verità, abbiamo pensato, voglio dire, ai nostri, di intercalari, ok? Io, ad esempio, mi spiego? (e pure gli ad esempio, purtroppo rientrano nella, dico per dire, casistica) in poche parole, faccio partire la frase, mi segui? con, a mio modesto avviso, devo dire, un velocissimo, mi spiego? ma quasi sempre presente cioè, ok? Mia moglie, per dire la verità, invece, piazza, piuttosto che all'inizio, alla fine delle sue, diciamo, frasi un ok, ma spesso ancora un capito? di rinforzo. Comunque, non ve la prendete eh? dicevo per dire.


E niente. E voi? Avete riconosciuto il vostro?

mercoledì 2 aprile 2014

IL CASSIERE FELICE Dedicato a chi lavora. Davvero.



Tutti i giorni arrivava in Ufficio il cassiere produttivo e felice (performed worker) lavorando sereno.
Era produttivo e felice ma, ahimé!, 
non supervisionato. 

Il General Manager creò allora il Supervisor.
Il quale standardizzò orari, pause, specificy task, corsi, marketing, ferie, mobbing planning, illustrando il tutto con magnifici reports. 
Venne creato un Management che pianificasse, statisticasse e relazionasse.
Intanto il cassiere produttivo e felice lavorava e lavorava, senza patti (ad personam), senza premio di rendimento, buoni pasto al minimo (diet coupon), e con lo straordinario ispezionato.
Il General Manager incantato dai reports, richiese quadri comparativi e grafici, analisi di tendenze e gestione del prodotto. 
Divenne giocoforza introdurre segmenti logistici, wealth banking, relazioni di advisory desk…
Ben presto il cassiere produttivo e felice venne sommerso da montagne di carta da archiviare (essential paper),

mail da leggere e catalogare, trasparenza da aggiornare, statistiche del cross selling, etc. etc…. 

ed iniziò a sentirsi meno felice 

ed a porsi qualche interrogativo (faq).

Vennero immediatamente adottate misure mirate: fu creata la posizione di Gestore dell’Area dove lavorava il cassiere fino ad allora felice e produttivo, caldeggiata la sicurezza fisico/logistica/virtuale, venne percentualizzato il lavoro, ridisegnata la scrivania, campionato il rendimento, indagata la produzione, e soprattutto, introdotto il budget strategico personalizzato mentre intorno imperversavano Knowledge analyst, Information broker, Macrostaff, Corporate della growt inclination.

Il cassiere era sempre più solo e stracarico di oscuro lavoro (back and front office), irascibile e depresso (irritable level).


Venne quindi commissionata ad un consulente di prestigio una diagnosi (drastic remedy) sull’Ambiente Lavorativo dell’Area in questione. I costi furono monumentali, le performances inadeguate, i budget disattesi.

Il General Manager, che coltivava in segreto l’idea di sostituire (download) gli esecutivi con bancomat evoluti (last generation ATM), individuò proprio nel cassiere il responsabile del disastro (disaster recovery).

E lo licenziò (voluntary dismissed).



MORALE :

Evita di essere produttivo e sereno (positive feedback).

Potresti ritrovarti monitorato tuo malgrado (negative feedback).

E, soprattutto, non esternare mai particolare gioia sul lavoro (joy on job).

E’ un chiaro sintomo (lampant feedback) destabilizzante (not break-even point) che evidenzia scarsa serietà (establishment damage).


lunedì 31 marzo 2014

UN DIFFERENTE PUNTO DI VISTA


Il bianco lucido che acceca
ti guasta l’anima,
accartocciata ad una vertigine.

C’è guerra di soli sul pendio
che precipita trascinando via i sensi storditi.

Lo mormoro soltanto, lo stupore multistrato,
atterrito dal silenzio che passeggia compunto
incuneandosi nel buio che scatrama
e macchia
il bagliore tutt’intorno.

Il cuore ingurgita fiato sconnesso
inciampandosi addosso, aritmando a bocca aperta
elemosinando un punto d'appoggio, una convergenza,
un equilibrio, una spalla che non sgomenti.

Luoghi forse solo immaginati,
appaiono in un unico, irreale, 
sconnesso punto di chiasso convulso.

Mi sguscio fuori dai polmoni squartati,
ma ancora il respiro non rompe il fiato
ne' s'adegua a prospettive impazzite
come strusciato di neve in tempesta.

E gli occhi (dove sono i miei occhi?)
virano loro malgrado,
virano accecati d'anima guasta.

Ma porca della miseria!! Sempre la stessa storia!!

Me li devo toje 'st'occhialetti 3D 
quanno esco dar cinema!!!!



domenica 30 marzo 2014

HILL CLIMB RACING!!!!!! scaricate l'appppp!!!!!!






Ecco con cosa mi sto drogando ultimamente .. mi bastano cinque minuti in metro, dieci alla posta, tre al semaforo, sei in fila dal dottore, faccio guidare la mogliettina, invece del caffè mi sparo un saliscendi, arrivo in ufficio prima... trascuro il bloggg!!!!

... tutta colpa di... HILL CLIMB RACING!!!

"Uno dei giochi di guida basati sulla fisica (di un realismo da far invidia alle più evolute playstation!!), più appassionanti e scaricati mai creati! 
Ed è gratis!

Ecco Newton Bill, il giovane aspirante corridore d'altura. Sta per imbarcarsi in un viaggio che lo porterà dove nessuna corsa si è mai tenuta prima. Con scarso rispetto per le leggi della fisica, Newton Bill non avrà pace finché non avrà conquistato le alture più alte su nella luna!


Affronta le sfide di ambienti da scalata unici con molte auto diverse. Guadagna i bonus con ardite acrobazie e raccogli le monete per aggiornare la tua auto e raggiungere distanze anche maggiori. Stai attento, comunque – il robusto collo di Bill non è lo stesso di quando era un ragazzo! E la sua vecchia succhiabenzina finirà presto il carburante.
Funzionalità:


- Tanti veicoli diversi con aggiornamenti unici (molti veicoli differenti: moto, (consiglio la moto su tutti gli altri...) camion, jeep, carro armato, auto della polizia, ecc.)
- Le parti aggiornabili includono il motore, le sospensioni, le gomme e la trazione integrale
- Numerosi scenari con livelli da raggiungere in ognuno di essi (campagna, deserto, montagne russe e la luna! +++)
- Condividi il tuo punteggio con una schermata insieme ai tuoi amici!

- Grafica fantastica e armoniose simulazioni di fisica
- Disegnato per vedersi bene su dispositivi a bassa e alta risoluzione (inclusi i tablet)
- Rumore realistico del turbo quando aggiorni il motore!"

fai una prova.. 
e rimarrai con le mani sul volante (o sul manubrio..  )



Ebbene si, ho fatto outing.. android ha presso possesso delle mie residue capacità neurologiche e mi sta portando sulla melliflua e purulenta strada dell'assuefazione... aiuto!!!! 

..però una corsetta la consiglio anche a voi...   ;) 

venerdì 28 marzo 2014

E LA COSA


A volte mi chiedo 
come mai
certe sere mi affascinano.

E la cosa mi preoccupa.

Perché altre no?