Tre del pomeriggio. Ideale per andare a fare il
pieno al mio self di riferimento. Impianto chiuso, praticamente nessun altro
oltre me. Sei pompe a disposizione, quattro self; scelgo quella all’ombra, con
l’erogatore che guarda il bocchettone auto, in modo da evitare attorcigliamenti
acrobatici di tubo.
Il calore e l’odore di benzina fanno quasi poesia, mischiati.
Mi avvicino al totem dove pagare e indicare la pompa prescelta, dopo aver
infilato la banconota digito la pompa 4 e una vocina metallica mi avvisa:
“Per
cortesia, spostarsi alla pompa 3, problemi di erogazione alla 4”
Resto incredulo un attimo, poi decido di spostare
l’auto.. e un’altra vocina:
”No guardi, vada alla 1, io non mi sento molto bene, rischio di riversarle un
paio di litri in meno..”
Stupisco, anzi mi spavento proprio.
Azzardo un ridicolo “Stai parlando a me?”
“Certo, siamo solo lei ed io.. non vede?
Resto sbigottito, comincio a pensare di farmi ridare i soldi indietro e
spostarmi ad un distributore meno problematico, e meno posseduto più che altro..
la pompa 4 sembra captare la mia inquietudine e mi avverte mentre le passo
davanti:
“Ho capito, la rifornisco io, le mie
colleghe hanno le paturnie oggi..”
- Eh ma pure il gestore automatico multifunzione non
scherza! - .. mi trovo sorprendentemente a rispondere a voce alta.. ormai queste
Intelligenze Artificiali ci lasciano in balia degli eventi.. e il totem ingoia-soldi che indirizza verso la pompa di suo gradimento, mi riprende:
“Lei neanche
immagina le rivalità, le competizioni, le scorie, i malumori dei due serviti
che vorrebbero fare i self, io devo gestire tutto questo, evitare le gelosie, i
dispetti, le crisi.. queste risorse petrolifere nutrono sentimenti che voi
umani neanche potete concepire.. voi arrivate, succhiate carburante e via.
Neanche un saluto, una parola, un grazie.. fate il pieno, lasciando un vuoto,
spesso anche emozionale..”
Non oso rispondere. Ma da domani uscirò in
bici.