Chissà quanto delle dinamiche economiche della
Chiesa moderna, riflettono eco di parabole dove si parla, comunque, di soldi.
In Matteo due parabole ci parlano prima in termini
poco lusinghieri del figlio che non fa fruttare il talento affidatogli dal
padre e poi, eticamente, dell’operaio giunto a fine giornata al lavoro, e che
incasserà un denaro intero, come l'operaio che lavora dal mattino.
Da chi prenderanno spunto le Nostre Sante
Istituzioni? Riconosciamo a volte una Chiesa che mette a frutto i propri
denari, acquisendo beni mobili e immobili, affidandosi a promotori finanziari,
investendo in tutto il mondo, oppure spesso ci sembra ne esista anche una
svagata, estranea, che si fa viva pronunciando giusto una preghierina la domenica,
ma ottenendo gli stessi privilegi di chi sfacchina e si prodiga
caritatevolmente tutta la settimana, da mane a sera?
Analogie e contraddizioni sembrano far parte di
entrambe le situazioni, ma non saremo certo noi a giudicare, magari qualcuno
più in alto, un giorno, si occuperà di separare la zizzania dal grano, e catalogare
travi e pagliuzze dove inciampa ognuno di noi..
Hai perfettamente ragione, lasciamo a chi di dovere il giudicare; una cosa è certa: la Chiesa, grazie a Dio, la porta avanti il Signore e tutti noi, tutti, anche noi siamo Chiesa - sovente ci sentiamo "a parte" e invece abbiamo i medesimi doveri di chi in questa Chiesa è ai vertici -, "dopo aver fatto tutto ciò che ci compete, siamo solo servi inutili". Ciao Franco, buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Concordo sul principio di servo inutile. Fare del bene senza aspettarsi nulla. Ciò che ci compete aldilà del compenso o della promessa. ☺️
EliminaPagare un lavoratore operoso con la stessa moneta dello sfaticato produce malcontento, semina zizzania e ingiustizia sociale.
RispondiEliminaLa parabola del talento credo sia da leggere non come moneta ma come ingegno, dote personale. Chi si lascia vivere non lo fa per davvero ma vegeta sprecando il suo tempo di vita.
Dicendo di noi, chiesa di carne, dovremmo sforzarci qui, oggi, di separare la pula dal grano e di decidere, per davvero e non solo a parole, quale parte gettare.
Ciao Franco.
Se è virtù scegliere da che parte stare e chi voglio essere, è necessario che giudichi e la chiesa come istituzione mi è spesso estranea per scelte e decisioni. Apprezzo però i tanti sacerdoti e credenti che spendono il loro tempo per capire il prossimo e, potendo, soccorrerlo cercando di imitare il buon samaritano.
Apprezzo anche io infinita buona volontà, disponibilità, amore..per fortuna le belle persone esistono, e non sono poche..
EliminaConcordo con te!
RispondiEliminaNon resta che affidarci a quell'ente superiore nel quale davvero ho fede.
EliminaNell’antichità il clero e la nobiltà si distinguevano dalle classi inferiori e godevano di molti privilegi ereditari. Oggi la Chiesa, anche attraverso i propri rappresentanti, continua ad avere dei privilegi ricevendo soldi nostri dallo Stato, mentre i “privilegi” dei nobili sono passati ai politici, che in certe occasioni vengono trattati in maniera diversa da noi poveri mortali. Mi viene da pensare che i “gattopardi” non muoiono mai…
RispondiEliminaTutto cambia per non cambiare, anzi, peggiorare in molti casi, divaricando ancor piú la forbice tra derelitti e privilegiati..
EliminaOramai nessuno ricorda le vicende di Sindona. Ma ci sarebbe tanto da discutere su come gli affari della Chiesa stridono con gli insegnamenti del Vangelo. Vi lascio un video che davvero apre gli occhi su quello che, in passato, è accaduto dietro le quinte dei paramenti sacri. https://www.youtube.com/watch?v=bQ3VEguTQSE
RispondiEliminaLa Chiesa lascia tuttora interdetti per scelte e azioni..ma é fatta di uomini, bisogna avere pazienza..
EliminaForse la giustizia di Dio non è uguale a quella degli uomini. Se Dio ragionasse come noi, non saremmo " simili a ...", ma Dio tout court.
RispondiEliminaIl che evidentemente non è.
Decisamente no..lo abbiamo umanizzato il Dio pregato, qualche pregio e infiniti difetti..
EliminaCiao, la foto delle monete mi ha fatto ricordare una famosa risposta di Gesù a chi lo voleva incastrare con un giudizio sul denaro: “ A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare” …. Non mi incastri….Un abbraccio Marta
RispondiEliminaA me sembra che nella Chiesa si facciano tanto piacevolmente incastrare invece..🤭🤭
EliminaLa chiesa cattolica, ormai da molti secoli, è un'organizzazione particolarmente attenta al lato terreno della vita... Non voglio negare che vi siano tante associazioni, sia laiche che clericali, che fanno oggettivamente del bene senza arricchirsi, però purtroppo il "governo" centrale della chiesa è una multinazionale anche in senso economico e finanziario...
RispondiEliminaUna imponente potenza economica che ha perso di vista svariati obiettivi primari e un esatto atteggiamento.
EliminaUna mia vecchia zia ,molto religiosa e che purtroppo ora non c’è più ripeteva sempre , di fronte alle lamentele tutte umane che ‘’i segreti di Dio non li conosce nessuno’’ e ho sentito da qualcuno dire spesso che Dio ha creato qualcosa più grande di Lui : i soldi, divinità purtroppo adorata in tutti i tempi e soprattutto negli ultimi .E’ indubbio che la chiesa sia fatta di uomini ma Dio è più grande della Chiesa e per fortuna lei sopravvive .Penso che Il sentimento religioso e l’amor di Dio che è un fatto personale e di coscienza ,va oltre quanti lo usano per giustificare le loro malefatte e i loro interessi .
RispondiEliminaTi abbraccio
Eos
Concordo che Dio sia più grande e sono anche intimamente convinto che sia molto diverso da come ci si sforzi di rappresentarlo.
EliminaGià. Qualcuno più in alto si occuperà di giudicare i veri meriti di ciascuno di noi. La Chiesa è fatta di uomini e si sa, essi sono fatti di carne debole. I denari piacciono a tutti e guadagnarli con il minimo impegno è una grande attrattiva. Io sono sempre dell'idea che bisognerebbe guadagnarseli con l'impegno, la fatica e l'onestà, ma i tempi ci fanno vedere che il mondo gira in un altro modo.
RispondiEliminaIl mondo gira in modo pessimo purtroppo.. a tutti i livelli.. salvarsi fa pensare che solo complicate congiunzioni astrali possano far si che tutto si risolva in maniera virtuosa.. ma siamo fiduciosi, e lavoriamo per la serenità, ognuno come può..
Eliminail brano del Vangelo degli operai chiamati a giornata credo sia volutamente provocatorio; invita a riflettere sul fatto che questo padrone che chiama gli operai non è un padrone qualsiasi e la vigna da coltivare non è una vigna come le altre: il padrone è Dio e la vigna il suo regno, per cui il vero tesoro non è la ricompensa per la giornata di lavoro; il vero tesoro è essere chiamati da un padrone del genere a lavorare in una vigna del genere, grazia straordinaria.
RispondiEliminaBuon week-end Franco
E' il calcare sull'elemento ricompensa che svia.. ;)
Elimina
RispondiEliminaIl riferimento al denaro nel vangelo assume un vero significato metaforico, come appare dagli altri contesti in cui Gesù usa la frase. Ad esempio il "Non si possono servire due padroni". citato dallo stesso Matteo e il “Fate attenzione a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere” secondo Luca .
La domanda alla Lubrano sorge spontanea qui : che cos’è che uno deve avere? Non certo il denaro, ma quella disponibilità all’ascolto della parola di Dio, all'impegno e al desiderio di portare frutti di bene con la propria testimonianza di vita... Ma come?Impiegando i talenti "ricevuti" per amare gli altri e facendo dono di sé stessi.E qui se vogliamo possiamo collegare quel "servi inutili" di cui scrivete te Franco e Sinforosa.
Su questo Gesù è la più grande testimonianza,se riuscissimo almeno un po ad imitarlo altro che scrivere e parlare di guerre...
La Chiesa oggi è in grande crisi ma non penso sia una crisi legata al denaro, né tantomeno bisognerebbe distrarsi o farsi corrompere l'anima da ciò che non ci spieghiamo con la sola nostra ragione in quanto umani.
Buon fine settimana a te e a tutti i tuoi lettori.
L.
Riferimento saggio e pertinente quello di Luca con l'attenzione a come si ascolta.. ovvio il denaro dovrebbe rimanere elemento marginale, specie quando si parla di carità, disponibilità, amore.. ma è evidente quanto invece siano altre le priorità per chi, invece, dovrebbe gestire carismi e virtù. Forse perché irrimediabilmente umani, anche quando pensano di gestire il sovrannaturale.
Eliminase non avesse solide fondamenta già da molto si sarebbe estinta, in occidente la gente non si accontenta più del bene nell'aldilà
RispondiEliminaIo lo credo ancora incentivo da paura!!
EliminaTralasciando quello che io penso della Chiesa Istituzione, delle sue ricchezze, della gestione del denaro, delle sue ipocrisie, la Parola di Dio è una luce alla quale dovremmo affidare il nostro cammino, ma solo se siamo in grado (e in questo abbiamo sempre bisogno di aiuto) di leggere fra le righe e interpretarla nel giusto modo. Purtroppo non sono in tanti a sapere trasmettere tutta la verità racchiusa nelle Sacre Scritture, al di là di ciò che esse dicono. Così, per capire a fondo la parabola del padrone e degli operai nella vigna occorre andare oltre l'invidia apparentemente legittima di chi lavora più ore rispetto agli ultimi arrivati e capire chi sono gli operai reclutati a fine giornata. Sono le persone depresse, sfiduciate, che non conoscono Dio e si sentono inutili. Nella parabola il padrone dice "Perché ve ne state tutto il giorno senza fare niente?" ed essi rispondono "perché nessuno ci ha presi a giornata". Dio non ragiona secondo le logiche del profitto, ma dell'amore: è un padrone che non smette di cercare i suoi operai fino all'ultimo, perché fa capire loro che non sono inutili, che anche loro servono a qualcosa e che il Cielo non gli è precluso.
RispondiEliminaNon c'è ingiustizia, è solo amore per tutti, soprattutto per gli ultimi (che poi è il messaggio principale della predicazione di Cristo).
Ho conosciuto pochi sacerdoti capaci di spiegare nel profondo la bellezza del Vangelo.
Con Luigi avete espresso a meraviglia il concetto di regalo, di misericordia, di aiuto..poi è vero che anche in campo sacerdotale spesso si fatichi a definire univocamente il senso di tante parabole.. probabilmente perché il Vangelo si esprime e si lascia vivere a diversi livelli interpretativi e a volte può lasciare interdetti anche gli addetti ai lavori.. grazie!
EliminaA volte immagino i redattori del Dizionario Teologico alle prese, ad esempio, con i Vangeli scomodi di Alessandro Pronzato..te li immagino, lí con l'aria interrogativa e basita.. 🤭
RispondiEliminala preghierina è la dracma perduta :)
RispondiEliminaSi cerca fino a trovarla, forse..
Eliminaci si prova
EliminaForse la giustizia di Dio è diversa da quella degli uomini. Se Dio ragionasse come noi, saremmo anche noi non " simili a... ", ma Dio tout court. Il che evidentemente non è.
RispondiEliminaAlla fine di tutto ci sarà un Giudice Supremo che ci metterà tutti al posto che meritiamo. Piacere di conoscerti!
RispondiEliminaA logica.. piacere mio
EliminaCredo che il clero sia il vero nemico di Cristo. Rimane poco o nulla del messaggio messianico.
RispondiEliminaForse non ho compreso benissimo quello che hai scritto,
RispondiEliminaperò:
la vita del sacerdote impone sacrifici importanti - soprattutto in sede di seminario - e quindi è un percorso importante per chi lo intraprende.
Poi ci sono sacerdoti bravi e altri meno bravi, compresi quelli che si limitano all'ordinaria amministrazione, alla preghierina.
Siamo arrivati ad un punto di tale mercificazione che nutro grandissimo rispetto per il prete che si limita all'ordinaria amministrazione e alla preghierina,,
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