Chissà quanto delle dinamiche economiche della
Chiesa moderna, riflettono eco di parabole dove si parla, comunque, di soldi.
In Matteo due parabole ci parlano prima in termini
poco lusinghieri del figlio che non fa fruttare il talento affidatogli dal
padre e poi, eticamente, dell’operaio giunto a fine giornata al lavoro, e che
incasserà un denaro intero, come l'operaio che lavora dal mattino.
Da chi prenderanno spunto le Nostre Sante
Istituzioni? Riconosciamo a volte una Chiesa che mette a frutto i propri
denari, acquisendo beni mobili e immobili, affidandosi a promotori finanziari,
investendo in tutto il mondo, oppure spesso ci sembra ne esista anche una
svagata, estranea, che si fa viva pronunciando giusto una preghierina la domenica,
ma ottenendo gli stessi privilegi di chi sfacchina e si prodiga
caritatevolmente tutta la settimana, da mane a sera?
Analogie e contraddizioni sembrano far parte di
entrambe le situazioni, ma non saremo certo noi a giudicare, magari qualcuno
più in alto, un giorno, si occuperà di separare la zizzania dal grano, e catalogare
travi e pagliuzze dove inciampa ognuno di noi..
Hai perfettamente ragione, lasciamo a chi di dovere il giudicare; una cosa è certa: la Chiesa, grazie a Dio, la porta avanti il Signore e tutti noi, tutti, anche noi siamo Chiesa - sovente ci sentiamo "a parte" e invece abbiamo i medesimi doveri di chi in questa Chiesa è ai vertici -, "dopo aver fatto tutto ciò che ci compete, siamo solo servi inutili". Ciao Franco, buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Pagare un lavoratore operoso con la stessa moneta dello sfaticato produce malcontento, semina zizzania e ingiustizia sociale.
RispondiEliminaLa parabola del talento credo sia da leggere non come moneta ma come ingegno, dote personale. Chi si lascia vivere non lo fa per davvero ma vegeta sprecando il suo tempo di vita.
Dicendo di noi, chiesa di carne, dovremmo sforzarci qui, oggi, di separare la pula dal grano e di decidere, per davvero e non solo a parole, quale parte gettare.
Ciao Franco.
Se è virtù scegliere da che parte stare e chi voglio essere, è necessario che giudichi e la chiesa come istituzione mi è spesso estranea per scelte e decisioni. Apprezzo però i tanti sacerdoti e credenti che spendono il loro tempo per capire il prossimo e, potendo, soccorrerlo cercando di imitare il buon samaritano.
Concordo con te!
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