Quattro fiumi s’incontrarono: il primo scorreva
veloce e sicuro verso il mare, il secondo si stava riposando in un’ansa
naturale, il terzo pigro ma costante accompagnava docile barche e canoe che lo
solcavano.
Il quarto li vide e disse: domani voglio tracimare
attorno a scoprire case, terra, assaggiare alberi, incontrare animali,
attraversare strade sempre solo scorse lungo gli argini.
Il primo replicò: non mi interessa, voglio tuffarmi
solo nel mare e sentirmi finalmente libero di divenire onda, sicura, leggera,
imponente e temuta.
Il secondo accennò: ma come vi va di scapicollarvi
in continuazione, io vorrei quasi essere lago, nero, profondo anche un po’
infido, immobile all'apparenza.
Il terzo li guardò sorridendo: fate come me,
assecondate la corrente e i suoi cavalieri, la prossima rapida li coglierà di
sorpresa e anch’io me la divertirò un poco.
Morale. Occhi aperti mentre prendete il sole sul
bagnasciuga,
e anche mentre fate il bagno,
o attraversate un ponte
o vi godete
una crociera.
Ma pure se state solo seduti a riva a pescare,
aspettando che il
nemico passi.
Nulla è prevedibile.
Ognuno di noi ha un carattere, dei valori, una personalità... C'è voluto tempo, lavoro su me stessa, iniziando ad amare me stessa per capire che io non posso essere o rimanere lì, nonostante tutto, seduta sulla riva ad aspettare che il nemico passi...
RispondiEliminaAnzi io sono diventata il lago profondo che ha nascosto nel fondale buio ogni suo dolore, e che in superfice regala acqua limpida schiarita dal sole.
Un abbraccio grande a chi tu sai che è così da quando è nata :)
Siamo minuscolerie vaganti, a volte percepiamo, altre veniamo scorti, rappresentiamo un piccolo tassello del tutto: fiume, lago, ghiacciaio o secca arida, senza lumi certi sul futuro.
Eliminagià
EliminaUna bella metafora di vita.
RispondiEliminaStrategie infinite in un esistenza sempre sorprendente..
EliminaNon si finisce mai di imparare e neppure di conoscere noi stessi e gli altri. La vita intesa come un enorme libro dal numero interminabile di pagine, di colori, di palcoscenici. Il dialogo come strumento basilare di conoscenza e apprendimento, miscela pregnante che diventa cultura, memoria storica, emozione. Non ci sono ricette predominanti e neppure verità scolpite. Tutto va vissuto, tutto va percepito, tutto va reso.
RispondiEliminaTutto un divenire, a volte un bloccarsi in antipatici déjà vu che comunque mettono in guardia, anche se la ricetta - come sottolinei - non esiste mai, si riprova all'infinito, è permesso solo stupire ogni volta. Consigliatissimo anzi.
EliminaI fiumi che attraversiamo possono essere anche più di 4... Ma questi 4, per me, direi che sono sufficienti, se paragonati alla vita di ognuno di noi, a far capire quanto può essere movimentata e quanto ognuno di noi vive lungo il suo percorso. È semplicemente la vita: calma, spericolata, dolce, frastornata, impetuosa... E chi più ne ha, più ne metta! Ti abbraccio.
RispondiEliminaWork in progress dalle infinite sfaccettature.. ;)
EliminaBuonasera Franco, io credo che potrei essere ognuno di quei quattro fiumi, dipende dal momento in cui mi viene posta la domanda! Dunque direi "estote parati" e si vedrà
RispondiEliminaA presto Susanna
Siamo questi e infiniti altri intrecci, gorghi, onde, specchi.. domande e risposte ad accavallarsi..
EliminaQuando ho letto "i quattro fiumi" istintivamente ho pensato alla fontana a piazza Navona :-D
RispondiEliminaCi sta.. l'acqua ammaestrata e servizievole.. davanti Sant'Agnese..
EliminaPrevedere l'imprevedibilità di ogni previsione mi pare che sia l'unica possibilità.
RispondiEliminaocchio ai fiumi, ma anche all'umidità, che oramai c'abbiamo un età...
Prevedere almeno l'umidità, infatti, buon sistema.. ;)
EliminaE un quinto fiume gli disse: ma non vedete che tutti quattro fiume siete, in realtà lo stesso fiume? Il più giovane di voi, tutto energia, vorresti tuffarti in mare domani, ma ci vorranno molti domani prima di raggiungerlo, il mare. E molto prima di finire in mare sarai così stanco che vorrai esser un laco, ma poi continuerai la tua strada, innocuo ma con una forza che non avrai nemmeno nella tua giovanezza immaginato e potrai scoprire strade, la gente dovrà andare al piano più elevati delle sue case a scopo di non essere portati via da te.
RispondiEliminaE alla fine avrai una paura spaventosa quando vedrai il mare, quel mare in cui vorresti domani tuffarti, poiché el mare è la tua ultima tappa.
E tu chi sei?
Ma che differenza fa? io sono il quinto fiume, il corso del fiume... Io sono Voi.
podi-.
Siamo infiniti fiumi e percorsi, hai colto la metafora e potrai scegliere di sorpenderti ogni volta a diverse eventualità o adagiarti indolente in un confortevole nulla..
Eliminaabito a cento metri dal torrente.
RispondiEliminanon è un fiume, ma ti assicuro che quando è in piena è ugualmente spaventosamente spettacolarmente allarmante.
pare persino vivo, dotato di una sua volontà :)
La metafora accorpa infinite evenienze, e tanti modi di accoglierle.. e percepirne bellezza.. serenità e consapevolezza magari.. roba che sfugge ad un sacco di gente..
Eliminaricchissimo questo post, dal surreale dei fiumi animati (che apprezzo molto, sia i fiumi in sè che il tuo modo di animarli) al verismo della drammatica recente cronaca.
RispondiEliminaml
Torno in colpevole ritardo, perlomeno a smentire post sul leggere i commenti.. fiumi animati come dovrebbero esserlo sempre anche i commenti e le risposte ai medesimi.. non si seccherebbero infinite sorgenti altrimenti? ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBella metafora della vita. In questo momento mi sento un po' il terzo fiume e vorrei continuare a scorrere lento, fermare il tempo e la mia corsa verso il mare. Purtroppo il percorso già effettuato è molto più lungo di quello che ancora mi aspetta prima della fine. Spero solo che quello che mi resta sia tranquillo e privo d'imprevisti e mi permetta di godere la bellezza che vive sulle sue sponde.
RispondiEliminaSperiamo tutti nella quiete, specie dopo aver sfiorato tempeste.. ma il tempospesso non c'avverte su cosa prepara...
EliminaLiberamente ispirata al e dal tuo post:
RispondiElimina"IL TORRENTE"
Lui era un torrente onesto
Nasceva dalle colline di un paesino
Uno come tanti in Italia
Lui
Nonostante non avesse una portata incredibile
Sfociava direttamente in mare
Nessuna previa immissione in alcun fiume
Lui era indipendente
Ma quando passava accanto a dei fiumi
Questi lo deridevano
E non ascoltarono mai
Nel corso degli anni
Le sue proteste
Le sue sofferenze
Dieci anni
Dieci anni sono un tempo intermedio
Ma sufficiente per assistere
Alla sempre maggiore compressione degli alvei
Del torrente
E lui soffriva
Si sentiva imprigionato
Soffocato
Da case e capannoni
Costruiti sulle sue sponde.
E lui provava almeno a confidarsi
Con i fiumi che passavano vicino a lui
Ma anche in natura talvolta
Il più piccolo non viene rispettato dai più grandi.
Cresceva la sua rabbia
E con il clima cambiato
Anche la potenza
Talvolta violenta della sua portata
Fino a quando un giorno
Esplose.
Non poteva più resistere
Non poteva più sopportare
Non riusciva più a respirare
E quindi esondò
Travalicando i fiumi vicini
Case e capannoni
Terreni e automobili
Conclusasi la sua furia
I danni erano enormi
I fiumi che avevano assistito
E subito la sua devastazione
Gli portarono rispetto
E le troupes televisive non persero l'occasione
Per intervistarlo
Gli chiesero (che originali): "Perchè?"
Lui accennò un sorriso e rispose
"Per un senso forte di soffocamento
E perchè era giusto che anche io
Potessi finalmente ottenere rispetto
E dignità
La dignità di un piccolo torrente
Che però ha una grande anima"
E quel torrente
Oggi vive ancora
Sorride al mondo
Senza più ostacoli sulle sue sponde
Senza più rabbia
Con il suo piccolo rigagnolo d'acqua
Il cui gocciolio risuona in tutta la vallata
E tanti turisti a rendergli omaggio.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Certo piccoli torrenti costretti e interrati dall'egoismo umano alla fine non ce la fanno davvero piú..grazie Daniele e perdona il ritardo..
EliminaGià, nulla è prevedibile! Io ho il terrore delle rapide dei fiumi e le cascate mi generano un sottile senso d'inquietudine, anche forse inspiegabile, ma so che nella vita la sorpresa può arrivare anche dal mare calmo e sempre più spesso è proprio dietro la calma apparente che si nasconde la fregatura.
RispondiEliminaLe cosiddette gattemorte.. e gli spam dei blog.. ahah.. la sorpresa è dietro l'angolo, occhio a godersi anche i bei momenti, sempre sull'omda della fragile temporaneità.. ;)
EliminaA me ha ricordato Esopo... a parte il finale scherzoso...
RispondiEliminaQualcosa di classico lo richiamava..☺️
EliminaDopo l'ultima tragedia e la morte di quei ragazzi io non riesco proprio a pensare al fiume come facevo prima
RispondiEliminaTutta la natura merita rispetto e può incutere timore..credo sia sempre necessaria ogni cautela possibile..
EliminaNulla è prevedibile, sono d'accordo.
RispondiEliminaLa vita è strana. Quello che mi dispiace è doversi sempre guardar le spalle...
Un abbraccio.
Hai ragione ..non dovrebbero costituire pericolo anche le persone di cui ti fidi..
EliminaI quattro fiumi rappresentano i diversi modi di vivere degli uomini. La continua lotta tra il bene e il male. I fiumi prima di diventare tali sono stati ruscelli, come gli uomini erano bambini. Solo noi decidiamo cosa diventare e come vivere la nostra esistenza.
RispondiEliminaSpesso ho paura - ma allo stesso tempo confido - che il nostro dna sia responsabile di molte nostre scelte, e di conseguenza ci muoviamo come in un terreno già solcato, ricadendo a volte anche in vecchi errori..
EliminaBisogna sempre guardarsi un po' le spalle, purtroppo, per proteggersi. Senza farne una malattia, ma un po' è necessario.
RispondiEliminaCome scrivevo a Katerina, pessimo doversi guardare anche da chi immagini amico..
EliminaNulla è prevedibile e scontato, tutto può essere e in un nanosecondo la vita è sottosopra, tuttavia molto dipende dalle scelte-direzioni che si prendono. Dopodiché ciò che è essenziale è mantenere una coscienza retta che dona "quella" pace, frutto dell'aver fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità. Buona fine di settimana.
RispondiEliminasinforosa
Dici bene.. la scelta coscienziosa dona quiete anche quando le cose poi si rivelano negative, aggiungo del sano fatalismo di solito, che mi fa vedere le cose con una certa serenità, anche dove non sembrerebbe più essercene..
Eliminasinceramente preferisco il primo fiume quello che segue la rotta e va a sfociare in mare però più che il mare preferirei l'oceano dove dare sfogo alle correnti sotterranee con ondate altissime senza però causare morte e distruzioni con straripamenti volontari . Mettere a rischio la vita altrui , serena e tranquilla non credo posa dare emozioni .
RispondiEliminaciao
eos
Purtroppo sembra che molto mondo ci goda.. chissà quali storture ci portiamo dentro..
EliminaQuasi nulla è prevedibile e scontato, spesso nemmeno quello che ad un primo sguardo sembra poterlo essere. Sicuramente il primo fiume mi piace di più ed ha meno idee invasive, rispetto al territorio che lo circonda. Bisogna sempre stare attenti a ciò che ti circonda. Un saluto Franco, buon fine settimana, serena continuazione del mese di giugno ed arrivo dell'estate
RispondiEliminaInfinite evenienze come ribadito, brutte quelle provocate, pessime quelle che non ci aspetteremmo mai.. 😔
EliminaInfinite evenienze come ribadito, brutte quelle provocate, pessime quelle che non ci aspetteremmo mai.. 😔
EliminaBellissima questa storia, piena di realtà
RispondiEliminaAnche amara..
EliminaAvevo commentato. Il sistema mi boicotta 😅
RispondiEliminaTi ho recuperata!! ;)
EliminaRiguardo quella scena e penso.. non volevano bagnarsi scarpe e pantaloni quando ancora la cosa era affrontabile.. ma a volte sono scelte davvero di un attimo
RispondiEliminaA volte arriva una piena e.... Chissá...
RispondiEliminaLa piena arriva anche senza preavviso, vero.. allora - se possibile - ci si adegua alla corrente..
EliminaGli imprevisti nella vita sono difficili da affrontare ma credo si debba sempre reagire e cercare di agire per ritrovare l'equilibrio.
RispondiEliminaMi piace chi va a ritroso nei post,, come un salmone controcorrente.. un'altra delle differenze con facebook.. l'equilibrio, la quiete, la capacità di analizzare e non precipitare nel panico.. tutti elementi che aiutano a valutare, proseguire, esserci.. mentre attorno le cose non vanno esattamente come previsto.. mi ricorda quei navigatori caparbi che se gli cambi strada, ritrovano subito un percorso alternativo..non si fermano mai.. ;)
EliminaI fiumi di cui ti fidi sono quelli che con più probabilità di sommergeranno quando proprio avrai più bisogno di ossigeno. Tanto vale andare al mare, va...
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