Procida |
Costeggiando un canale di Bruges,
di fianco la chiesetta in calce di Folegandros,
davanti le vetrate parigine colorate della Saint Chapelle,
dietro l'angolo di sabbia fine e intonsa maldiviana,
e negli occhi barocco siculo che tracima,
affrontando un viottolo ponzese che punta diritto a mare,
l'aria fresca sul volto di ricamo del Duomo di Milano,
mi soffermo a percepire i rintocchi d'orologio praghese,
distraggo l'incanto da Mont Saint Michel,
mi beo del crepuscolo a Procida
sorseggiando rosso di Montepulciano
attendendo l'alba a Bergen tra legni pastello
annunciata tra i vicoli selciati di Genova
e le mattonelle colorate di Lisbona,
il tutto da vertiginose altezze del Burj Khalifa di Dubai,
Folegandros |
in equilibrio tra i sanpietrini dolci di Padova
le pietre levigate del molo di Scauri,
i boschi odorosi di Valtournenche,
e geyser bollenti islandesi,
i caraibi di seta della Corsica,
impossibili piramidi egiziane,
miriadi di campielli veneziani,
ruote vertiginose sui panorami londinesi,
i sentieri a piombo di Marettimo,
in bilico su valichi delle Cinque Terre,
nel cuore gli occhi dei bimbi di Zanzibar
e due passi sospesi sull'High Line Park di New York.
Tuscania |