mercoledì 18 giugno 2025

SICILIA EXPRESS

Tre giorni frenetici: un atto notarile saltato, visite parentali in tre differenti Comuni: Caltagirone, Trecastagni e Acitrezza; auto a nolo strizzata per bene, cene e pranzi a volte arrangiati e alcuni che neanche Lucullo.. strade, stradine, traffico, calore già ai vertici, stress palpabili.. insomma la vacanza che non vorresti mai fare, perché in fondo, alla base, tutto nasce da incombenze burocratiche, e che invece fai, ingurgitando bellezza con l'imbuto, stile turista giapponese, e alla fine, mentre riallacci la cintura di sicurezza, sull' aereo di ritorno, ti accorgi che stai riportando via comunque tanto anche se disordinatamente, forse per quel timore di poter lasciare qualcosa.

Sia chiaro: un tipo di viaggio che non sopporto, dettato da tempi e circostanze tiranne, programmato al dettaglio, al millimetro, con tempi di riposo e svago ridotti al lumicino, ma che ti lascia addosso sapore di terra che ami.  

Torneremo Sicilia. E con meno agitazione.

Villa Comunale    Caltagirone

Caltagirone  Scalinata di Santa Maria del Monte

Trecastagni   Eremo di S.Anna


 

sabato 14 giugno 2025

LA CONTESSA

 


Spinti come da un’intuizione  prenotiamo il Palazzo Nobile di San Donato, a Montepulciano.
L’appartamento una delizia rinascimentale, soggiorno attorno a fine ‘600 della Contessa Contucci, capostipite di un impero enologico ancora oggi di rilievo, anche se non con i fasti di un tempo.  
E noi a vagare per quelle stanze, ora, trasformate in esclusivo b&b, estasiati dai broccati, dalle pitture, dai tappeti, dagli intarsi e dai tessuti; dagli arredi e dal loro fascino, dalle vetrate su Piazza Grande, affacciate direttamente sulla Storia, come una macchina del tempo a rivivere gesta impensate.

La suite Rosa era stata proprio dimora di Eleonora Contucci, ed ora potevamo rivivere atmosfere dell’epoca immaginandone altre, di stagioni, con i rituali di vita di corte, la cura del corpo e degli abiti, ma anche una vita sociale intensa in un periodo di fermento ed esaltazione delle risorse primarie di zona, le uve pregiate e il vino innanzitutto, l’esaltante Nobile di Montepulciano.

Dopo una giornata tra vicoli e scorci medievali, ci addormentiamo nel letto a baldacchino con mille pensieri, e forse proprio uno di questi a svegliarmi poco prima dell’alba.
Decido di alzarmi e mi dirigo verso la grande finestra, attirato dalle luci tenui della piazza silenziosa.

Mentre avanzo scorgo quella figura seduta in penombra, capelli raccolti, viso confuso dal chiaroscuro, non faccio in tempo a realizzare un pensiero, che mi saluta quieta: “Buonasera, non abbia timore, sono la Contessa Contucci, proprietaria del palazzo, perlomeno una volta.. ma non ho mai smesso di fare qualche puntatina, specie quando percepisco la presenza di ospiti sensibili, attenti, e meravigliati soprattutto”

Io resto immobile, impietrito, non un muscolo fuori posto, riesco giusto a pronunciare “Buonasera”; poi mi blocco come un automa scarico.
“Non si preoccupi” replica lei ”Capisco, in fondo un fantasma è roba da libri, da  cinematografo (davvero invenzione fantastica..), come piace a tanto pubblico ora, difficile immaginare di incontrarne uno autentico, ed in effetti anche la mia presenza qua è anomala, legata solo alla sopravvivenza del luogo, alla preservazione delle attività di famiglia, soprattutto alla produzione e valorizzazione del vino, patrimonio  eletto, esattamente da me, come risorsa principale.. agli uomini di famiglia mancavano estro, visione e anche scenari; sono sempre stata io a guardare oltre, a comprendere quale immensa risorsa avevamo tra le mani, sfruttata fino ad allora solo per minime  esigenze familiari.
Era già un progetto l’impero da costruire, anche se per noi signorine era previsto solo un mondo imbellettato, ricco di feste, vestiti, e poi adibite  a procreare e gestire, al massimo, le finanze di casa.
Ma avevo visto giusto. La vita di corte mi stava tremendamente stretta: preghiera,  musica e supervisione della servitù potevano gestirle altri.
Intuivo un sogno, e l’ho realizzato. L’ascendente sul mio consorte poi,
per mia e sua fortuna, ha permesso la crescita e, dopo i primi risultati, nessuno ha osato più contraddirmi, mi sono fatta  valere a corte, imparando le lingue straniere, ero io a negoziare con i commercianti delle altre contee, ho preteso di interferire nelle scelte politiche.
Man mano che Montepulciano si rivelava potenza, sono riuscita con la mia diplomazia  a  farla divenire sede episcopale e fino ed oltre il ‘600, anche con la bonifica della Valdichiana, le cantine Contucci sono diventate celebri, purtroppo mio figlio Stefano, accecato dalla brama  di successo, mi ha messo da parte, relegandomi di nuovo a ruoli marginali e io, per amore, non ho fatto resistenza, constatando che l’inesorabile decadenza dell’impero cui avevo dato vita, si stava prospettando fatalmente .. e così eccoci ad oggi, ogni tanto in veste di candido spettro, a godermi le nobili memorie del mio palazzo e, talvolta, i suoi deliziosi inquilini.. ”

Saluto e ringrazio col fiato che trovo e torno a letto senza capire se stia sognando o meno. 
Vedremo domani. 




lunedì 9 giugno 2025

PSSST!!!

 


Mi volto per capire chi vorrebbe attrarre la mia attenzione ma.. Lulù è in cucina, c’è solo la libreria dello studio accanto a me.

“Ehi! Sono io!!”

E in effetti è proprio un libro a parlarmi..col frontespizio ben evidenziato, perfettamente allineato, tra Baricco e Cortazar..

“Dai! Sono POSTODIBLOGGO!.. insomma, ti ringrazio, ma per favore cambiami di posto, tra Abel e Ottaedro mi sento davvero fuscello nella tempesta..oltretutto si capisce che vorrebbero parlarsi face to face, senza estranei tra copertina e quarta (quei due), sicuramente se la tirano anche un pochino.. ma insomma non potresti inserirmi tra volumi meno pretenziosi.. chessò, un Fabio Volo e un Gene  Gnocchi così mi faccio pure qualche risata.. altrimenti quì è un continuo richiamo tra allitterazioni e iperrealismi!!!...

Si lo so, tutto sommato sarei anche il padrone di casa (POSTODIBLOGGO autore Franco Battaglia ISBN 979-12-20346-22-1 youcanprint) anche se solo in veste tipografica e in edizione self-made man.. ma così è come se citofonassero Messi e Ronaldo per farmi scendere a tirare due calci.. notevole e suggestivo, da andarci orgogliosi anche, ma dopo i primi dieci minuti che non vedi una palla, diventa anche un po’ frustrante.. insomma: bello il front office in libreria, con gli amici a guardarti, sfogliarti pure ma, a bocce ferme, preferisco davvero compagnia meno impegnativa, più alla mano, perché questi due, a ben guardare, ti mettono in imbarazzo.. a me!
Che ci sono nato qui..e sottolinerei di nuovo che sono anche il proprietario: dei libri, delle mura, degli scaffali e di tutto l'ambaradan.

Ovvio che faccia piacere spalleggiarsi tra nomi altisonanti, però manca quel senso di confidenza, di cameratismo bibliotecario.. si capisce che hanno un po’ di puzza sotto la copertina.. ;)

Da non crederci.. editi un libro.. e questo, invece di starsene sereno in libreria, mi scrive pure i post adesso..




mercoledì 4 giugno 2025

LA RIVOLTA DELLE BOZZE

 

Erano là in attesa, e questo post pubblicato non può essere certo una ricompensa adeguata; loro da tempo hanno smarrito entusiasmo e pure identità. 

Un vessillo disperso dopo che il Re ha oltrepassato il confine,  gomena abbandonata sul molo dal piroscafo salpato.

Post in bozza che secondo l'Autore avrebbero avuto un senso, in un loro preciso tempo, ma ora sono solo stonature asincrone, estranei appartenuti ad un mondo andato avanti nel frattempo, ambasciatori destituiti di Stati che non esistono più, testimoni di eventi dimenticati, amori sepolti, eventi evaporati, ambasce sensate, impellenti - un giorno - e ora non più.

Unica cosa certa è che non si acconteteranno di un memoriale vuoto, vogliono riprendersi la ribalta, il treno perso, il volo cancellato, la nave che fa ruggine in rada.

C'è voglia di tornare, anzi, entrare in corsa, denunciare, gridare, farsi vedere. Inconcepibile che il mondo cambi senza un loro sussulto, una spinta, una denuncia, una fantasia; chi può decidere qual è il tempo, chi può compilare graduatorie obiettive, ottimali? Lo decide chi legge, certo, chi si incuriosisce, chi passa oltre, chi pensa che i blog siano finiti e non ha mai compilato mezzo post, preferisce una frenetica meteora su facebook, coi like a peso, e domani oblio.. ma che dico domani, dopo mezz'ora.. e le bozze qui, nel cantiere dell'eterna lavorazione?

"Forse significhiamo più di una pubblicazione avvenuta, perché quella vede la luce, ma la scorge anche tramontare, più o meno veloce, vero..ma il blog tira avanti, e a rimorchio solo noi, le bozze, che ad ogni apertura reclamiamo visibilità, quella visibilità istantanea e luminosa, anche se che poi significherà fine certa." 

mercoledì 28 maggio 2025

RISPETTARE IL SILENZIO

 

A bordo piscina della SPA, collegata alla palestra che frequentiamo, campeggia un enorme cartello con scritto RISPETTARE IL SILENZIO.
Che poi, con gli scrosci, le docce, i getti, le cascatelle; l’acqua che scorre continua a diverse velocità e sistemi di pressione massaggiante, direzionata in qualsiasi punto del corpo si preferisca, l’idea di silenzio, è abbastanza chimerica.

Ma quel silenzio da rispettare omaggia qualcosa di fragile, un valore antico che avrebbe bisogno di attenzione, cura, disponibilità, pazienza.
Forse puoi immaginarlo più consono in una biblioteca, a teatro, in una chiesa.
Dove ci si dedichi a se stessi, occasione per ricamare pensieri e meditazione.

Ma è alla fine di questo supporre che ti accorgi di sbagliare focus, soffermandoti sul silenzio, mentre di fondamentale c’è il rispetto, inteso come valore autonomo, che muove ogni atto umano, che rende reale la confezione di quell’apparente  quiete, e il saper considerarla  stile di vita, da applicare, possibilmente, quando sarai uscito da qualsiasi luogo o situazione dove viene consigliato un atteggiamento di riguardo.
Immerso di nuovo in un caos che non contempla quasi più, né silenzio né rispetto.


venerdì 23 maggio 2025

LA LETTERA

 


Fin dal 1400, in seno al Vaticano, gli agostiniani si sono sempre occupati della Sagrestia Pontificia, compiti particolari affidati solo ad uno di loro, come Sagrista Custode del Sacrario, Bibliotecario e anche Confessore del Papa; poi c’erano le suore delle Figlie della Carità e le, sempre agostiniane, suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso a gestire tutta l'ordinaria amministrazione.

Tra queste suor Teolinda, ventottenne nel 1978, abbandonata in convento da adolescente e col tempo, poi, suora contemplativa e sempre profondamente devota al suo Ordine; arrivò in Vaticano grazie alla fama di spiritualità e servizio riconosciutole dalle consorelle, distinguendosi quindi, per sensibilità ed efficienza, in occasione dell’elezione di Giovanni Paolo I, Papa Luciani.
Una speciale affinità elettiva la legava al nuovo Pontefice, in cordiale armonia di visione e intenti; e lui la teneva così da conto al punto di affidarle - dopo solo pochi giorni - una missiva segreta da consegnare al nuovo Papa, in caso si fosse verificata un’interruzione  improvvisa di papato che non rientrasse nei canoni usuali.

Ma nonostante prematura scomparsa di Papa Luciani, Suor Teolinda tenne in riserbo quella lettera fino a che non si fosse potuta fidare con tutto il cuore del nuovo Vicario di Cristo; e solo ora, nel 2025, eccolo un Pontefice profondamente legato a Sant’Agostino, e all’età di 76 anni, decana e responsabile di tutte le attività di gestione collaterale della Santa Sede, Suor Teolinda aveva chiesto udienza privata.
Il momento era finalmente giunto.

Papa Leone XIV aprì l’epistola con le mani tremanti, sapeva chi era il latore, ma aveva sempre scacciato ogni demone che ne minasse la fede. Rimase a lungo in meditazione mentre il crepuscolo dipingeva le pareti di un cremisi quasi profetico.
Chiese di mangiare in compagnia quella sera, e non solo per deferenza ad una consuetudine sempre gradita a Papa Francesco; dopo cena congedò il padre spirituale che aveva condiviso il medesimo cibo con lui e si pose allo scrittoio accingendosi ad elaborare una lunga lettera.

Sapeva già di aver stuzzicato l’ambiente, chiedendo dapprima di poter accedere alle carte secretate e poi, forte della sua laurea in Matematica, a quegli strani bilanci dello IOR.

Ora vergava alacremente una memoria, doveva decidere - soprattutto - a chi poterla affidare, affinché non rimanesse altri cinquant’anni in naftalina anche lei.
Dal giorno successivo, poi, sarebbero stati necessari occhi e movenze più che prudenti.



venerdì 16 maggio 2025

OFFRESI ALBA


 

Offresi alba di luce tenue,
nube stropicciata di sonno,
silenzio gonfio
di condominio sopito,
display luminoso come mare intonso,
cursore vigile a innescare sentieri.
Quiete riversata, solerte,
fuori dalle vene,
con la pioggia ad asciugare.
E cielo monocorde, fuori
a sgusciarsi dalla notte
e negoziare un accordo,
anche per oggi.