A Mosca, il 9
maggio scorso, per il 66esimo anniversario della fine della Seconda
Guerra Mondiale, ha sfilato di tutto e di più.
Una vetrina
ostentata di uomini, armi e mezzi
a costi spropositati.
In Islanda, invece,
esiste solo una simbolica forza di peace-keeping. una parata potrebbe durare
dai tre ai quattro minuti,
costo stimato: 35 euro.
La
Festa di domani, 2 giugno, ricorda
ciò che è accaduto sessantotto anni fa, il 2 giugno del 1946: il
referendum istituzionale, che ha abolito la Monarchia e istituito la
Repubblica; la scelta dei rappresentanti all'Assemblea Costituente,
eletti a suffragio universale (per la prima volta votarono anche le
donne); ed il lavoro dell’Assemblea Costituente che tira fuori una
Costituzione tuttora tra le più belle dell’intero Occidente.
Una
Costituzione che, tra le altre cose, all’art. 11 ribadisce:
“L’Italia
ripudia la guerra
come
strumento di offesa alla libertà
degli
altri popoli
e
come mezzo di risoluzione
delle
controversie internazionali”.
Perché
rappresentarla con una parata
militare,
allora?
E
non invitare allegre e festose scolaresche, garbate crocerossine,
volontari della Protezione Civile, boy scouts e, proprio al limite,
utilità sociali come i
Vigili del Fuoco?
Forse
perché nell'immaginifico popolare (e non solo) il “militare”
fa ancora trend e ispira “sicurezza” e buoni sentimenti (!?)
Resta
quindi salva anche la paratella militare di quest'anno, costerà solo
due miloncini di euro (che invece di essere utilizzati per qualcosa di sensato tipo, chessò, un nuovo centro di accoglienza immigrati a Lampedusa che ci faccia vergognare di meno), saranno gettati via anche stavolta ma con mezzi e pupazzi risicati, qualche attrezzo
arrugginito da collezione e male in arnese, cavalli dondolanti
scampati alle polpette di Ikea, modellini di elicotteri della Mattel,
aeroplanini ad elastico, e giusto qualche plotoncino sparuto in marcia rallentata, sfoggiando magari un novello passo dell'oca con rischio menisco e
crociati per una mezz'oretta di sfilata dimessa, che vedrà - ecco la novità di quest'anno - Rappresentanze Ufficiali di figure considerate a torto di second'ordine quali:
nocchieri,
palombari, siluristi, radaristi, furieri, l'esercito della
salvezza, la Guardia armata padana, i fanti cavallerizzi, la brigata
distaccata dei motoristi navali, la flottiglia di complemento degli
assaltatori da campo, un F35 in cartone pressato 3D a grandezza naturale, la cavalleria contraerea, i
corpi di vascello onlus, le giovani marmotte, i torpedinieri
sommozzabili no profit, gli arditi vettovagliati, la protezione sociale urbana, la lega antivivisezione, le suorine di San Vincenzo e le
venerabili di San Barnaba ad Eterno Ausilio Grandi Feriti, i torrecontrollisti, i fantalpini a
cavallo e il distaccamento pattugliato dei sottotenenti di vascello,
corvetta, fregata e, per la prima volta, motoscafi da ricognizione antisbarco libico truccati da barconi.
Le
Freccette Tricolori, una volta simbolo della parata, no. Rimarranno
ai box, come i carrarmatini perugina, ma le celebrazioni di
quest’anno sembrano tutte improntate al risparmio e alla
morigeratezza (neanche stavolta corroboranti oliva-aperitivo-tramezzino al Quirinale ma giardini aperti a chi vorrà sorbirsi tre quarti d'ora di fila).
Quest'anno
si spera di non scavallare l'equivalente del rimborso elettorale alla
lista Di Pietro (che non esiste già più). Più o meno quel paio
miserabili milioncini di euro indicati qualche riga sopra, ritenuti inservibili per altri (L)usi...
Certo,
abbattendo del tutto il Ministero della Difesa qualche ricco soldino
in più lo raggranelleremmo pure, riducendo però sul lastrico migliaia
di “militari” indispensabili e prestando decisamente il fianco,
ad esempio, alle mire espansionistiche di San Marino.
E
a noi non pare proprio il caso di rischiare.
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Io, intanto, il 2 giugno spero che gli piova. Ma di brutto. |
Intervista
sondaggio:
Cosa pensa
mentre assiste alla parata?
1
“Quasi quasi potremo invadere la Svizzera...”
2
“Speriamo che la Svizzera non ci invada!!..”
3
“..ma 'sto portiere è proprio un fenomeno!!...”
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Non è cambiato niente ...siano ancora fenomeni da baraccone |