mercoledì 18 giugno 2025

SICILIA EXPRESS

Tre giorni frenetici: un atto notarile saltato, visite parentali in tre differenti Comuni: Caltagirone, Trecastagni e Acitrezza; auto a nolo strizzata per bene, cene e pranzi a volte arrangiati e alcuni che neanche Lucullo.. strade, stradine, traffico, calore già ai vertici, stress palpabili.. insomma la vacanza che non vorresti mai fare, perché in fondo, alla base, tutto nasce da incombenze burocratiche, e che invece fai, ingurgitando bellezza con l'imbuto, stile turista giapponese, e alla fine, mentre riallacci la cintura di sicurezza, sull' aereo di ritorno, ti accorgi che stai riportando via comunque tanto anche se disordinatamente, forse per quel timore di poter lasciare qualcosa.

Sia chiaro: un tipo di viaggio che non sopporto, dettato da tempi e circostanze tiranne, programmato al dettaglio, al millimetro, con tempi di riposo e svago ridotti al lumicino, ma che ti lascia addosso sapore di terra che ami.  

Torneremo Sicilia. E con meno agitazione.

Villa Comunale    Caltagirone

Caltagirone  Scalinata di Santa Maria del Monte

Trecastagni   Eremo di S.Anna


 

sabato 14 giugno 2025

LA CONTESSA

 


Spinti come da un’intuizione  prenotiamo il Palazzo Nobile di San Donato, a Montepulciano.
L’appartamento una delizia rinascimentale, soggiorno attorno a fine ‘600 della Contessa Contucci, capostipite di un impero enologico ancora oggi di rilievo, anche se non con i fasti di un tempo.  
E noi a vagare per quelle stanze, ora, trasformate in esclusivo b&b, estasiati dai broccati, dalle pitture, dai tappeti, dagli intarsi e dai tessuti; dagli arredi e dal loro fascino, dalle vetrate su Piazza Grande, affacciate direttamente sulla Storia, come una macchina del tempo a rivivere gesta impensate.

La suite Rosa era stata proprio dimora di Eleonora Contucci, ed ora potevamo rivivere atmosfere dell’epoca immaginandone altre, di stagioni, con i rituali di vita di corte, la cura del corpo e degli abiti, ma anche una vita sociale intensa in un periodo di fermento ed esaltazione delle risorse primarie di zona, le uve pregiate e il vino innanzitutto, l’esaltante Nobile di Montepulciano.

Dopo una giornata tra vicoli e scorci medievali, ci addormentiamo nel letto a baldacchino con mille pensieri, e forse proprio uno di questi a svegliarmi poco prima dell’alba.
Decido di alzarmi e mi dirigo verso la grande finestra, attirato dalle luci tenui della piazza silenziosa.

Mentre avanzo scorgo quella figura seduta in penombra, capelli raccolti, viso confuso dal chiaroscuro, non faccio in tempo a realizzare un pensiero, che mi saluta quieta: “Buonasera, non abbia timore, sono la Contessa Contucci, proprietaria del palazzo, perlomeno una volta.. ma non ho mai smesso di fare qualche puntatina, specie quando percepisco la presenza di ospiti sensibili, attenti, e meravigliati soprattutto”

Io resto immobile, impietrito, non un muscolo fuori posto, riesco giusto a pronunciare “Buonasera”; poi mi blocco come un automa scarico.
“Non si preoccupi” replica lei ”Capisco, in fondo un fantasma è roba da libri, da  cinematografo (davvero invenzione fantastica..), come piace a tanto pubblico ora, difficile immaginare di incontrarne uno autentico, ed in effetti anche la mia presenza qua è anomala, legata solo alla sopravvivenza del luogo, alla preservazione delle attività di famiglia, soprattutto alla produzione e valorizzazione del vino, patrimonio  eletto, esattamente da me, come risorsa principale.. agli uomini di famiglia mancavano estro, visione e anche scenari; sono sempre stata io a guardare oltre, a comprendere quale immensa risorsa avevamo tra le mani, sfruttata fino ad allora solo per minime  esigenze familiari.
Era già un progetto l’impero da costruire, anche se per noi signorine era previsto solo un mondo imbellettato, ricco di feste, vestiti, e poi adibite  a procreare e gestire, al massimo, le finanze di casa.
Ma avevo visto giusto. La vita di corte mi stava tremendamente stretta: preghiera,  musica e supervisione della servitù potevano gestirle altri.
Intuivo un sogno, e l’ho realizzato. L’ascendente sul mio consorte poi,
per mia e sua fortuna, ha permesso la crescita e, dopo i primi risultati, nessuno ha osato più contraddirmi, mi sono fatta  valere a corte, imparando le lingue straniere, ero io a negoziare con i commercianti delle altre contee, ho preteso di interferire nelle scelte politiche.
Man mano che Montepulciano si rivelava potenza, sono riuscita con la mia diplomazia  a  farla divenire sede episcopale e fino ed oltre il ‘600, anche con la bonifica della Valdichiana, le cantine Contucci sono diventate celebri, purtroppo mio figlio Stefano, accecato dalla brama  di successo, mi ha messo da parte, relegandomi di nuovo a ruoli marginali e io, per amore, non ho fatto resistenza, constatando che l’inesorabile decadenza dell’impero cui avevo dato vita, si stava prospettando fatalmente .. e così eccoci ad oggi, ogni tanto in veste di candido spettro, a godermi le nobili memorie del mio palazzo e, talvolta, i suoi deliziosi inquilini.. ”

Saluto e ringrazio col fiato che trovo e torno a letto senza capire se stia sognando o meno. 
Vedremo domani. 




lunedì 9 giugno 2025

PSSST!!!

 


Mi volto per capire chi vorrebbe attrarre la mia attenzione ma.. Lulù è in cucina, c’è solo la libreria dello studio accanto a me.

“Ehi! Sono io!!”

E in effetti è proprio un libro a parlarmi..col frontespizio ben evidenziato, perfettamente allineato, tra Baricco e Cortazar..

“Dai! Sono POSTODIBLOGGO!.. insomma, ti ringrazio, ma per favore cambiami di posto, tra Abel e Ottaedro mi sento davvero fuscello nella tempesta..oltretutto si capisce che vorrebbero parlarsi face to face, senza estranei tra copertina e quarta (quei due), sicuramente se la tirano anche un pochino.. ma insomma non potresti inserirmi tra volumi meno pretenziosi.. chessò, un Fabio Volo e un Gene  Gnocchi così mi faccio pure qualche risata.. altrimenti quì è un continuo richiamo tra allitterazioni e iperrealismi!!!...

Si lo so, tutto sommato sarei anche il padrone di casa (POSTODIBLOGGO autore Franco Battaglia ISBN 979-12-20346-22-1 youcanprint) anche se solo in veste tipografica e in edizione self-made man.. ma così è come se citofonassero Messi e Ronaldo per farmi scendere a tirare due calci.. notevole e suggestivo, da andarci orgogliosi anche, ma dopo i primi dieci minuti che non vedi una palla, diventa anche un po’ frustrante.. insomma: bello il front office in libreria, con gli amici a guardarti, sfogliarti pure ma, a bocce ferme, preferisco davvero compagnia meno impegnativa, più alla mano, perché questi due, a ben guardare, ti mettono in imbarazzo.. a me!
Che ci sono nato qui..e sottolinerei di nuovo che sono anche il proprietario: dei libri, delle mura, degli scaffali e di tutto l'ambaradan.

Ovvio che faccia piacere spalleggiarsi tra nomi altisonanti, però manca quel senso di confidenza, di cameratismo bibliotecario.. si capisce che hanno un po’ di puzza sotto la copertina.. ;)

Da non crederci.. editi un libro.. e questo, invece di starsene sereno in libreria, mi scrive pure i post adesso..




mercoledì 4 giugno 2025

LA RIVOLTA DELLE BOZZE

 

Erano là in attesa, e questo post pubblicato non può essere certo una ricompensa adeguata; loro da tempo hanno smarrito entusiasmo e pure identità. 

Un vessillo disperso dopo che il Re ha oltrepassato il confine,  gomena abbandonata sul molo dal piroscafo salpato.

Post in bozza che secondo l'Autore avrebbero avuto un senso, in un loro preciso tempo, ma ora sono solo stonature asincrone, estranei appartenuti ad un mondo andato avanti nel frattempo, ambasciatori destituiti di Stati che non esistono più, testimoni di eventi dimenticati, amori sepolti, eventi evaporati, ambasce sensate, impellenti - un giorno - e ora non più.

Unica cosa certa è che non si acconteteranno di un memoriale vuoto, vogliono riprendersi la ribalta, il treno perso, il volo cancellato, la nave che fa ruggine in rada.

C'è voglia di tornare, anzi, entrare in corsa, denunciare, gridare, farsi vedere. Inconcepibile che il mondo cambi senza un loro sussulto, una spinta, una denuncia, una fantasia; chi può decidere qual è il tempo, chi può compilare graduatorie obiettive, ottimali? Lo decide chi legge, certo, chi si incuriosisce, chi passa oltre, chi pensa che i blog siano finiti e non ha mai compilato mezzo post, preferisce una frenetica meteora su facebook, coi like a peso, e domani oblio.. ma che dico domani, dopo mezz'ora.. e le bozze qui, nel cantiere dell'eterna lavorazione?

"Forse significhiamo più di una pubblicazione avvenuta, perché quella vede la luce, ma la scorge anche tramontare, più o meno veloce, vero..ma il blog tira avanti, e a rimorchio solo noi, le bozze, che ad ogni apertura reclamiamo visibilità, quella visibilità istantanea e luminosa, anche se che poi significherà fine certa." 

mercoledì 28 maggio 2025

RISPETTARE IL SILENZIO

 

A bordo piscina della SPA, collegata alla palestra che frequentiamo, campeggia un enorme cartello con scritto RISPETTARE IL SILENZIO.
Che poi, con gli scrosci, le docce, i getti, le cascatelle; l’acqua che scorre continua a diverse velocità e sistemi di pressione massaggiante, direzionata in qualsiasi punto del corpo si preferisca, l’idea di silenzio, è abbastanza chimerica.

Ma quel silenzio da rispettare omaggia qualcosa di fragile, un valore antico che avrebbe bisogno di attenzione, cura, disponibilità, pazienza.
Forse puoi immaginarlo più consono in una biblioteca, a teatro, in una chiesa.
Dove ci si dedichi a se stessi, occasione per ricamare pensieri e meditazione.

Ma è alla fine di questo supporre che ti accorgi di sbagliare focus, soffermandoti sul silenzio, mentre di fondamentale c’è il rispetto, inteso come valore autonomo, che muove ogni atto umano, che rende reale la confezione di quell’apparente  quiete, e il saper considerarla  stile di vita, da applicare, possibilmente, quando sarai uscito da qualsiasi luogo o situazione dove viene consigliato un atteggiamento di riguardo.
Immerso di nuovo in un caos che non contempla quasi più, né silenzio né rispetto.


venerdì 23 maggio 2025

LA LETTERA

 


Fin dal 1400, in seno al Vaticano, gli agostiniani si sono sempre occupati della Sagrestia Pontificia, compiti particolari affidati solo ad uno di loro, come Sagrista Custode del Sacrario, Bibliotecario e anche Confessore del Papa; poi c’erano le suore delle Figlie della Carità e le, sempre agostiniane, suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso a gestire tutta l'ordinaria amministrazione.

Tra queste suor Teolinda, ventottenne nel 1978, abbandonata in convento da adolescente e col tempo, poi, suora contemplativa e sempre profondamente devota al suo Ordine; arrivò in Vaticano grazie alla fama di spiritualità e servizio riconosciutole dalle consorelle, distinguendosi quindi, per sensibilità ed efficienza, in occasione dell’elezione di Giovanni Paolo I, Papa Luciani.
Una speciale affinità elettiva la legava al nuovo Pontefice, in cordiale armonia di visione e intenti; e lui la teneva così da conto al punto di affidarle - dopo solo pochi giorni - una missiva segreta da consegnare al nuovo Papa, in caso si fosse verificata un’interruzione  improvvisa di papato che non rientrasse nei canoni usuali.

Ma nonostante prematura scomparsa di Papa Luciani, Suor Teolinda tenne in riserbo quella lettera fino a che non si fosse potuta fidare con tutto il cuore del nuovo Vicario di Cristo; e solo ora, nel 2025, eccolo un Pontefice profondamente legato a Sant’Agostino, e all’età di 76 anni, decana e responsabile di tutte le attività di gestione collaterale della Santa Sede, Suor Teolinda aveva chiesto udienza privata.
Il momento era finalmente giunto.

Papa Leone XIV aprì l’epistola con le mani tremanti, sapeva chi era il latore, ma aveva sempre scacciato ogni demone che ne minasse la fede. Rimase a lungo in meditazione mentre il crepuscolo dipingeva le pareti di un cremisi quasi profetico.
Chiese di mangiare in compagnia quella sera, e non solo per deferenza ad una consuetudine sempre gradita a Papa Francesco; dopo cena congedò il padre spirituale che aveva condiviso il medesimo cibo con lui e si pose allo scrittoio accingendosi ad elaborare una lunga lettera.

Sapeva già di aver stuzzicato l’ambiente, chiedendo dapprima di poter accedere alle carte secretate e poi, forte della sua laurea in Matematica, a quegli strani bilanci dello IOR.

Ora vergava alacremente una memoria, doveva decidere - soprattutto - a chi poterla affidare, affinché non rimanesse altri cinquant’anni in naftalina anche lei.
Dal giorno successivo, poi, sarebbero stati necessari occhi e movenze più che prudenti.



venerdì 16 maggio 2025

OFFRESI ALBA


 

Offresi alba di luce tenue,
nube stropicciata di sonno,
silenzio gonfio
di condominio sopito,
display luminoso come mare intonso,
cursore vigile a innescare sentieri.
Quiete riversata, solerte,
fuori dalle vene,
con la pioggia ad asciugare.
E cielo monocorde, fuori
a sgusciarsi dalla notte
e negoziare un accordo,
anche per oggi.


domenica 11 maggio 2025

CARAVAGGIO: L'OMBRA CHE DIPINGE LA LUCE

 


“Caravaggesco” un termine ormai entrato nella consuetudine per definire qualsiasi rappresentazione, pittorica o fotografica. che presenti una netta identità scenografica procurata da incrocio di luci e ombre, e la Mostra, ora a Roma, ci lascia decisamente stupiti anche se, per quanto pubblicizzata e presa letteralmente d’assalto, sia mancante di alcuni tra i capolavori tra i più pregiati dell’artista.

La cattura di Cristo

San Giovanni Battista

Ci godiamo comunque un’atmosfera magica, un discreto allestimento che forse avrebbe dovuto concedere più respiro tra un’opera e l’altra, oltre qualche criticabile posizionamento di luci che non consente appieno l’entrare in simbiosi coi dipinti.


Narciso

Oloferne
Santa Caterina

Ma si rimane basiti davanti una tale sensibilità d’artista, scomparso a soli 39 anni e protagonista di una vita tempestosa e inquieta ma capace di creare bellezza incredibile pur tra mille difficoltà.
Caravaggio inonda le tele di buio e poi crea lame di luce unidirezionale che diventano padrone della scena, assolute protagoniste, senza sfondi a distrarre, i non luoghi  ad esaltare ancor più il soggetto; a volte anche solo lampi incastonati sulla tela, abbagli eterni che ci lasciano senza fiato.

Conversione di San Paolo

I bari

Giuditta

Ecce Homo


martedì 6 maggio 2025

DICONO

 



Saresti potuto essere mio padre,
dicono.

Tu che padre non sei stato mai,
e come figlio hai risolto forse
poche aspettative.

Sarei potuto essere tuo figlio,
dicono,
io già ribelle e demotivato di mio,

forse perché ti conoscono,
inconcluso e caotico.

Però stai scrivendo,
facendo finta di conoscermi,
e non fai che duplicare
avidamente te stesso,

mentre potrei somigliare di più,
alla donna che ami.



mercoledì 30 aprile 2025

IL CARDINALE CHE VOLEVA ANDARE IN CONCLAVE

 

Non avrebbe dovuto neanche presentarsi un “caso Becciu”, a rigor di norma e regola.
Ma il Signor Cardinale, condannato in primo grado per frode e peculato a oltre cinque anni da un Tribunale Vaticano, in attesa dell’appello del prossimo Settembre, 
voleva partecipare al Conclave a tutti i costi..

E poteva riuscire perché il timore di questi uomini “illuminati dallo Spirito Santo”, chiamati a giudicarlo, sembrava animare tutt'altri interessi..

Le scrivo direttamente, ora, da semplice osservatore credente.

Se anche fosse innocente,
Cardinale Becciu caro, anima consacrata a Dio, se in cuor suo sapesse perfettamente di subire un’ingiustizia terrena, offra un pensiero a tutte le persone riavvicinatesi alla Chiesa grazie a Papa Francesco, alla sua semplicità, alla sua umanità e che, assistendo a questa storia - di bassissima umanità invece - si allontanerebbero di nuovo,  percependo solo avidità, interessi, giochi di potere.
In casi come questi tendiamo a perdere di vista misura, etica, religione, morale, convenienza,  decenza, discrezione, opportunità o anche solo prudenza.
Perdiamo di vista Dio.

Se anche fosse vero che lei si trovi al centro di un miserabile complotto,  carissimo Cardinale, non sarebbe stato logico, comunque, adeguarsi? 
Non abbandonare mai quella luce che il Signore ha concesso al Suo ruolo, facendo invece emergere solo la voracità umana che non le ha permesso subito di farsi da parte, di rispettare un Papa appena volato via.

Beva in un sorso questo calice amaro, Cardinale carissimo,
Lei ha Dio dalla sua parte.
Con un passo indietro, con un solo gesto, ha sconfitto tutti quelli che le vogliono solo del male.
Offre al fedele che assiste attonito finalmente un’immagine beatificata.

Le è stato chiesto solo un piccolo sforzo. La Chiesa è degli uomini di buona volontà, dei poveri, di tutti quelli che hanno bisogno di esempi di eccellenza, di sacrificio, di bellezza.
Di un Cristo in croce.

Se anche fosse,
Cardinale Becciu, Dio opera tramite Lei.
Non perda mai di vista questo orizzonte, questo scenario.
Lei, facendosi da parte,
ha comunque reso un servigio immenso.

 


domenica 27 aprile 2025

TUSCIA E MAREMMA

Tuscania

Tra Lazio e Toscana, Sovana avvolta di pioggerellina mite, 
camminiamo senza rinunciare al vezzo dell'ombrello.
L'asfalto lucida, i colori di tutto risaltano, il silenzio soprattutto, una quiete irreale di case sospese.
Eco di passi lenti, a sbirciare nelle finestre.
Storie antiche di nobili casati decaduti, fuggiti via, e le rovine ad ingannare il tempo, forse attendere di nuovo carrozze, armature a cavallo, echi di festa.
Solo la cattedrale di S.Pietro rimasta immune a splendere nel borgo silenzioso, un '600 romanico con appena un sentore di barocco, a sfiorare.



Pitigliano


Sovana

Sorano


Terme


Necropoli Vitozza




giovedì 24 aprile 2025

UN DIALOGO CON AI


Premessa: non tutti hanno la possibilità di permettersi un canone per noleggiare un'AI evoluta, esistono però accessi gratuiti ad intelligenze artificiali basiche alla portata di tutti. Di seguito uno scambio esemplificativo: 

Buongiorno AI Basica, potresti suggerirmi un racconto fantastico a carattere distopico?
"Non ti basta il telegiornale? Tutt'al più suggerisco versione serale di tv commerciali con finalità acchiappascolti"

Avrei preferito un indirizzo già strutturato dove poter inserire filoni di storie ad intersecarsi.
"Mi dispiace ma il mio status mi consente di accedere a materiale web consultato più volte e non in grado di elaborare novità sensibili in materia, potrei però guidarti su fantastiche storie di Cardinali processati e condannati che vorrebbero entrare in Conclave".

E dove vedresti la distopia nello specifico? 
"Ad esempio nel moto dei Cardinali benpensanti al cospetto di un'invasione di Cardinali senza scrupoli, oppure una coalizione di porporati vecchio stampo che meditano vendetta e giustizia, titolo possibile: Rivolta in Cappella.
Fammi sapere cosa ne pensi, sono qui per altri suggerimenti non troppo impegnativi"


giovedì 17 aprile 2025

CERTA PIOGGIA

 


Certa pioggia
trascina giù il cielo
a strusciare la strada,
mischia l’orizzonte,
la luce si confonde
di chiaroscuro,
disegna un completo grigio
e solo il mare non prova disagio.
Lo indossa disinvolto come
ad un’ultima festa.


sabato 12 aprile 2025

ADOLESCENCE (OR NOT ADOLESCENCE)

Potevo non dedicare qualche riga alla serie TV del momento? Sia mai.. anche  se l’evoluzione  mi ha lasciato perplesso, nonostante  riprenda un episodio avvenuto realmente, concentrando dinamiche, reazioni e punti di vista differenti; oltretutto interamente in piano sequenza, tecnica virtuosa e coinvolgente ma non sempre efficace quando eletta a risorsa di ripresa esclusiva.

Abbiamo un dato di fatto: Jamie, studente tredicenne, che accoltella a morte una coetanea, quindi un colpevole già individuato e quattro episodi a cercare di sviscerarne il perché.
Siamo di fronte a dinamiche di bullismo, insofferenza, frustrazione, inadeguatezza, tutta una serie di crescite, evoluzioni, degenerazioni e comportamenti adolescenziali portate agli estremi, ed intorno una famiglia che fatica ad interpretare e comprendere.
 
Un lato debole: puntare decisi all’apice della degradazione e tralasciare le sfumature del substrato, quella sorta di palude dove si vive comunque male ma non si arriva per forza al gesto insensato, al titolo di giornale.

Prima puntata: irruzione a casa del tredicenne, arresto, trasporto in centrale e accusa di omicidio sostenuto da videocamera di sorveglianza; di supporto al ragazzino avvocato d’ufficio e tutore legale (lui sceglie il padre), ma si rifiuta di comunicare il codice d’accesso del cellulare (a quel punto, fossi stato il padre, due pizze gliele avrei date, in piano sequenza naturalmente).

Seconda puntata: sopralluogo nella scuola del ragazzo, dove serpeggia irrequietudine,  menefreghismo, boria e sprezzo per le autorità (insegnanti e polizia), come un misto tra solidarietà e derisione, neanche troppo sotterranee, verso l’autore del crimine, reo, più che altro, di essersi fatto beccare.
Nell’episodio anche un inutile inseguimento (pretesto per un mirabolante piano sequenza palesemente arricchito di post produzione ) oltre all’accenno alle teorie Incel (movimento misogino alla base di azioni e reazioni di Jamie)
Poi diverse note stonate: si cerca l’arma del delitto chiedendo agli studenti; il poliziotto che segue da tempo crimini legati ad abusi minorili, sembra inconsapevole che il figlio venga bullizzato; la descrizione della scuola come luogo inadeguato ad educare; la scena dell’allarme con evacuazione della scuola, tutti riuniti all’aperto e fatti rientrare dopo un nulla, giusto il tempo di una colluttazione tra studenti dove altri riprendono col cellulare mentre i due poliziotti, poco distanti, non sembrano neanche accorgersene. 

Terza puntata: sette mesi dopo, colloquio con psicologa che evidenzia l’instabilità del ragazzo messo di fronte a prove del suo rapporto malato con l’universo femminile. Non mancando di sottolineare ancor più la rissosità e l'aggressività del ragazzino (certo acuita da mesi di struttura psichiatrica minorile) che sembra voler indirizzare l'opinione verso un verdetto che non tenga troppo conto di cause e concause.
Mi chiedo: sette mesi dopo? Solo alla fine del percorso la psicologa tira fuori le prove instagram dei suoi eccessi? E le reazioni isteriche e arroganti davanti all’analista non lo disegnano certo meglio. Emblematico poi il “buh” improvviso a spaventarla, poteva riservarlo alla ragazzina uccisa.. ma certo tutti bravi a ipotizzarlo dopo..

Quarta puntata: tredici mesi dopo, esili equilibri tengono unito il resto della famiglia che sta attraversando un pessimo periodo, oltretutto affrontando episodi di irrisione e cattiveria, col figlio adolescente ormai alla vigilia di un processo che quasi sicuramente lo vedrà condannato. Indicativo poi non dire a Jamie, all’ascolto in auto mentre telefona al papà per gli auguri di compleanno, che in vivavoce ci sono anche mamma e sorella.
Cosa abbiamo fatto di male, lecito interrogativo dei genitori,  ma anche inutile, dopo che la situazione ti è sfuggita di mano.

Certo si poteva fare di più, come si chiede alla fine il padre nella cameretta di Jamie, e sono sicuro se lo sia chiesto anche il regista alla fine dell’ennesimo, ultimo, piano sequenza.




lunedì 7 aprile 2025

I DAZI SPIEGATI FACILI

 


L’Italia vende Brunello di Montalcino ad un importatore americano a 30 euro a bottiglia. Trump introduce un 20% di dazio, quindi 6 euro in più che l’importatore versa allo stato. A questo punto il Brunello gli è costato ben 36 euro, e se il commerciante vorrà guadagnare qualcosa dovrà caricare ancor più il prezzo per il consumatore medio americano che, verosimilmente, tenderà a comprare di meno.

A questo punto l’importatore ha due soluzioni, comprare meno vino dall'Italia e guadagnare meno, importare da altri paesi marche meno famose e meno costose o, meglio ancora, utilizzare vino prodotto negli Stati Uniti, senza pagare alcun dazio.

Di contro, l’esportatore italiano potrebbe abbassare i prezzi, verosimilmente tagliando il Brunello con massicce dosi di Tavernello del Conad, tutto made in Italy esente da dazi;  esporterebbe, paradossalmente, anche di più guadagnando addirittura meglio, e il Brunello acquisirebbe quel sentore di corsia da supermercato mai potuto affinare nelle tradizionali botti in rovere, e sicuramente meglio apprezzato dalla selezionata clientela statunitense.
Parallelalmente anche il Parmigiano Reggiano potrebbe scorgere nuovi orizzonti se adeguatamente combinato con la fontina dell'Eurospin, permettendo al buongustaio statunitense ottime combinazioni di grattugiato sulla pizza all’ananas.

E possiamo non parlare delle opportunità procurate dall'olio di oliva EVO (Extra Vergine d’Oliva),  efficacemente combinato sempre col nostrano olio di oliva FAO (Forse Anche Olive), made in Todis?

Intanto offrirebbe costi e prezzi decisamente competitivi e la possibilità di essere utilizzato, sempre negli States, oltre che nelle insalate, anche come lubrificante d'eccellenza per i motori Tesla.

Insomma, nonostante Trump, grazie alla nostra proverbiale creatività, prepariamoci ad un boom economico di dimensioni mai viste.


giovedì 3 aprile 2025

GUSTO E DISGUSTO: IL PARADOSSO PSICOLOGICO

 


Gratitudine e ingratitudine, piacere e dispiacere, fiducia o sfiducia, sono tutte emozioni, contrapposte, e riconosciute.

Tra le tante ne esistono di primarie: gioia, paura, tristezza, rabbia e disgusto;
cinque emozioni così identificate da autorevoli fonti, alle quali, di recente, si è aggiunta l’ansia, anche lei con  lo status di primaria.
 
Un pacchetto deprimente solo a leggerlo.

Non si direbbe un’esistenza serena per chi si percepisca conforme a questo standard di priorità e riconosca di vivere quotidianamente secondo questa scaletta, anzi, appare una battaglia emotiva persa sin dall’inizio.
 
Personalmente questa “classifica” le vedrei ben disegnate come profilo di un abitante di Gaza, con unica gioia quando si renda conto che l’ultima bomba esplosa a due passi da lui, lo ha lasciato illeso.
Per il resto un bagno costante di paura, tristezza, rabbia e disgusto; e ansia, dimenticavo.

Tornando invece a sensazioni, emozioni che si contrappongono, come quelle citate ad inizio post, nulla da dire.. se non quando si parla di gusto, relegato “soltanto” al ruolo di uno tra i cinque sensi comunemente conosciuti.
Infatti la maggior parte delle persone abbinano subito a questa parola solo sensazioni alimentari, legate a percezioni di piatti e sapori.

Ma il “senso” di gusto non si esaurisce certo attorno alla bontà di una carbonara, può rappresentare infinite sfumature, una metafora di piacevolezze estetiche.

È possibile gustare un gradevole spettacolo teatrale come una splendida giornata di sole o un’amabile passeggiata tra boschi e sentieri; al contrario, la sua accezione negativa, il disgusto, è uno dei piatti forti (per rimanere in tema gastronomico) delle principali emozioni attribuite al genere umano.

Io la trovo una forma scorretta di inventario emozionale.

Sembra che il fine ultimo di certo universo psicologico sponsorizzi e favorisca un’esistenza costantemente in allerta, utile a forgiare armature, scavare fossati, coltivare diffidenza e sospetto per una vita che riserverebbe, in gran parte, solo angoscia.

Nessuna fiducia quindi, solo scetticismo e pessimismo, cosmico possibilmente, una visione leopardiana senza speranza.

Voi credevate che la vita fosse bella per principio, ricca soprattutto di amicizia, serenità, sorpresa, quiete, simpatia, spensieratezza, ispirazione, stima, amore, entusiasmo, meraviglia?

No.
State sognando la vita di un altro.
C’è da soffrire innanzitutto, avere timore, secernere astio, immalinconire, abbattersi e deprimersi.

E se queste, alla fine, sono davvero le basi emotive rivelate dagli specialisti del ramo.. perché non farsi coadiuvare da un’analista esperto?
Da qualcuno che sappia mettervi in guardia, istradarvi sulla vera essenza della vita, l’ipocrisia che la contraddistingue e la malvagità che la anima?
Contattate uno psicologo, forse siete ancora in tempo.
Prezzi modici. Massima serietà.
Tempo di cura spesso indeterminato.


sabato 29 marzo 2025

QUANTO MI GARBA LUCCA

 

Breve il soggiorno a Lucca, appena il tempo di lasciarci graffi di occhi e desiderio.

Le botteghe, gli architravi, le chiese romaniche e bizantine, a volte coi transetti presuntuosi a offenderne le origini, e poi le mura: pietra e tulle, forza e delicatezza a tenere tutto stretto, abbracciato, compatto, intimo.. e noi custodi custoditi, tra un cardine e un decumano, a perderci di piacevole proposito.

Piazza Anfiteatro

Lucca ti avvolge e dalla via sopra le mura sbirci finestre illuminate a scandire torri e cupole, un nido d’arte protetto, concentrato di Storia a prenderti per mano.

Palazzo Pfanner

Il tempo scade però, e allora possiamo ricordare, e almeno scriverne per ricordare meglio; ogni luogo è diverso, ma c’è un fascino comune che gioca a sorprenderci, quando veniamo accolti, quando lasciamo che avvenga.

 








San Frediano




Lungo Via del Fosso