"La pagina era bianca. Non aveva avuto tempo? Non aveva capito niente? Non c'era niente da capire? La risposta esatta era quasi certamente la prima. Ma a Giuliano piacque pensare che fosse la terza"
Io credo invece che ci sforziamo tutti/e troppo poco per capire. E "lasciamo correre" consolandoci col fatto che "non c'è niente da capire". Smettere di cercare è un po' morire? Non so chi sia Nicola Pezzoli, ma confesso che uno che sceglie la parola "cangiante" nel titolo non mi ispira granché :-))) (poi magari invece è un libro stupendo e io sono un cretino, probabilissimo!)
Tu sei una persona splendida, ma lo è anche il mio amico Nicola http://zioscriba.blogspot.com/ sul blog del quale ti pregherei un giretto, così tanto per.. da parte mia, come amo ripetere spesso con un mio aforisma "Se per un solo attimo avessimo la possibilità ci capire tutto, non ci capiremmo niente", tanto resteremmo abbagliati, voglio credere.. ma ovvio che non si smette di cercare, e - come accennavo a Gus - la pagina bianca, per definizione, offre incredibili non detti.. ;)
Cos’è un operazione di marketing? È davvero il suo ultimo libro? Però ma recensione migliore gliela potevi fare allo zio😂 Non so , non posso dire niente . Dai suoi commenti mi sembra un personaggio sopra le righe che sembra “odiare “ tutto e tutti..soprattutto il sistema . A me sta simpatico. Però dovrei leggere almeno un suo libro per poter giudicare.
Intanto potresti andare sul suo blog http://zioscriba.blogspot.com, sue rece le trovi comunque anche da me. Siete in linea sotto diversi aspetti: ribelli e non convenzionali. Eccoti la mia sul suo ultimo libro:Sai che non so’ come iniziarla, ‘sta rece? Mi frullano un sacco di cose. L’inizio da paura, giusto proprio per cominciare. Un inizio da “inventario di case morte” che colpisce come una fucilata. Ti appiccica alla storia. Come una giacca a vento all’attaccapanni. Poi personaggi che appaiono lenti, ma inesorabili. Giuliano, Esmeralda, Gisella e il marito, scrittore di fantascienza fallito, ma la cui parodia di Enigmi Alieni resta impressa come diamante vivo, e il suo breve colloquio con Giuliano, lo raddoppia immediatamente, rendendolo luminoso laddove forse l’economia del romanzo lo faceva apparire marginale Ci sentiamo pagina dopo pagina Giuliano, Esmeralda, Gisella e scrittori falliti. Esseri umani falliti, eppure titolari di universi immensi. Che nessuna ROBOROTIC ENGEX potrebbe mai neppure lontanamente simulare. “Se la scrittura è la dimora dell’essere, allora la lettura è un trasloco” e noi che leggiamo traslochiamo riga dopo riga, pagina dopo pagina. Ci vestiamo di quei personaggi a cui Nicola dona ciascuno un pezzo di se, per renderli adattabili, poi, a ciascuno di noi. E noi, da bravi lettori, traslochiamo le ansie, le aspettative, i desideri, i sogni, le sconfitte e le promesse. Le traslochiamo dentro, addosso a noi. Ci sono scrittori che si introducono in noi. E Nicola è un habitué di questa performance, il titolare di questo “scabroso portento”, ci spulcia come fossimo case
Io sono un immenso Bignami della vita sbagliata. La fortuna è che, essendo grosso, lo lascio a casa, e quindi devo sempre improvvisare, e qualche volta mi dice bene.. ;)
Franchino i tuoi post i affascinano in maniera particolare, ho ancora nella mente il penultimo post che ci fa capire in modo così chiaro e originale come dovrebbe essere il mondo senza odio e senza discriminazioni, ed ora una pagina dell'ultimo romanzo di Zio Scriba. Pagina bianca. Non c'è tempo per spiegare quello che la vita a ci può insegnare? O non lo abbiamo capito o non c'è nulla da capire. Forse tutte e tre? Scarto la seconda, dubito sulla terza. Scelgo la prima. Bacio serale
Questa "pagina bianca", resti a guardarla come spettatore, perché un vortice di pensieri te li scatena!! Con la testa, poggiata tra le mani, sicuramente prende piede in me che non ha avuto tempo..si sa che la vita è tutto un vivere..in questa corsa contro il tempo, che sfugge dalle mani, sei cosciente di non capire nulla! Ma la vita non va capita va vissuta (dovrebbe).. Buongiorno Franco, buona giornata. Le pagine del tuo blog sono ogni volta una piacevole scoperta..post che stimolano profondamente pensieri vari di riflessione..sarà che questo è un periodo di squilibri esistenziali..è come avere tanti libri sul comodino, ogni giorno scegli una lettura..
Lo spazio bianco stimola decisamente. Dovrebbe esserci sempre tempo per tutto ciò che ci stimola, ma anche un tempo per comprendere ciò che al momento sembra, invece, sfuggire nell'indifferenza.
Interessante quesito. Io credo che dipenda di volta in volta dalla pagina bianca che si incontra e da chi la incontra. A seconda di queste variabili la risposta per me puo essere la seconda o la terza. Non avere tempo secondo me può rientrare nella risposta due e quindi diventare un alibi oppure quando davvero non si ha tempo in realtà è forse perché si è già seriamente impegnati a riempire quella pagina della vita spesso negativa per riuscire a voltarla il più rapidamente possibile
Voglio immaginare, per questa pagina bianca di interrogativi, mille variabili. Anche il lasciarla là, a macerarsi in apparente nulla, ad attendere inchiostro, o solo dignitoso silenzio.
Buongiorno. La pagina bianca destabilizza. Sia lo scrittore che non. È vuota ed è piena. È per questo che destabilizza. Che ci metto dentro? Tutto? O c'è già dentro tutto? Quindi provo a leggerla. Ci trovo tanto coraggio. Il coraggio di un silenzio che urla e che dovremmo, più spesso, ascoltare. Poi, forse, scrivere e riempire quel vuoto. Intanto con umiltà la guardo, la sento e la rispetto. La pagina bianca.
La mia pagina bianca l'ho aperta, o trovata, 17 mesi e 7 giorni fa. Una Pasqua. Nuova. E forse mi ha destabilizzato. E dopo averla ascoltata, quella pagina bianca, ho cominciato a scriverci dentro. Avidamente.
Franco, ma sai che non ho veramente veramente capito? Mi sarò persa un pezzo?... Ad ogni modo, non collimerò mai con una pagina bianca che in qualche modo si riferisca alla vita. Lo trovo molto depressivo. E la vita è troppo troppo piena di tutto (da capire e non) per perdere tempo a rattristarsi delle incomprese.
Di base.. continuo a pensare che non c'ho ancora capito niente della vita: delle persone, degli atteggiamenti, dei sentimenti, delle ripicche... ma come disse giustamente qualcuno.. spesso non possiamo sapere nulla di determinati comportamenti, di cosa e quanto ci sia dietro. E se le persone pensano non sia il caso tu sappia. Bisogna rispettare queste decisioni. E passare oltre.. ecco molto del bianco di questa pagina di post.. ;)
se ne presenta una sola alla volta ma sono molte. l'importante è scriverci una parola su quelle pagine, almeno ogni tanto. poi se è qualcosa di comprensibile, magari un'intera riga, forse è meglio. ciao
Bello che mi scrivi tre anni dietro.. per fortuna la mail mi avvisa.. e metti un punto molto esplicativo, a sottolinearlo quel bianco che riempie di ciò che vogliamo scorgere.. poi mi ha fatto malinconia leggere di persone che non ci sono più, o ci sono e hanno scelto di accantonare il blogging.. è come lasciassero ad ogni mancato commento, ad ogni post non più scritto, uno spazio vuoto..dove chi li ha conosciuti e gli ha voluto bene, comunque li legge, li intravede che fanno capolino.. grazie Surfinia di esserti avventurata.. ;)
La pagina bianca difficilmente sbaglia, ma commentarla è un problema.
RispondiEliminaNon ho letto il Testamento cangiante e si ripropone il problema del commento.
La pagina bianca lascia un infinito non detto.. forse solo pensato, facilmente cancellabile..
Elimina
EliminaLa pagina bianca.
La sua perfezione, la sua infallibilità, la sua chiaroveggenza.
L'aroma che tesse.
Pura, incontaminata, regno del possibile.
Elogio della pagina bianca (cfr. Stephane Mallarmé)
"...l'aroma che tesse.."
EliminaMiglior commento ;)
EliminaFa il punto con me, che (spesso a torto) penso ci sia sempre qualcosa di più da capire...
RispondiEliminaEM
Credo che alla fine, si, ci facciamo infinite pippe mentali.. mentre tutto è (sarà) molto più semplice..
EliminaA differenza dello Zio Scriba (e di Giuliano), qualcosa ho capito.
RispondiEliminaMa non posso ancora pubblicare il post di chiusura dell'abcb :D
Il tuo post finale lo attendo tra millenni.. ;)
EliminaIo credo invece che ci sforziamo tutti/e troppo poco per capire. E "lasciamo correre" consolandoci col fatto che "non c'è niente da capire". Smettere di cercare è un po' morire? Non so chi sia Nicola Pezzoli, ma confesso che uno che sceglie la parola "cangiante" nel titolo non mi ispira granché :-))) (poi magari invece è un libro stupendo e io sono un cretino, probabilissimo!)
RispondiEliminaTu sei una persona splendida, ma lo è anche il mio amico Nicola http://zioscriba.blogspot.com/ sul blog del quale ti pregherei un giretto, così tanto per.. da parte mia, come amo ripetere spesso con un mio aforisma "Se per un solo attimo avessimo la possibilità ci capire tutto, non ci capiremmo niente", tanto resteremmo abbagliati, voglio credere.. ma ovvio che non si smette di cercare, e - come accennavo a Gus - la pagina bianca, per definizione, offre incredibili non detti.. ;)
EliminaCos’è un operazione di marketing?
RispondiEliminaÈ davvero il suo ultimo libro?
Però ma recensione migliore gliela potevi fare allo zio😂
Non so , non posso dire niente .
Dai suoi commenti mi sembra un personaggio sopra le righe che sembra “odiare “ tutto e tutti..soprattutto il sistema .
A me sta simpatico.
Però dovrei leggere almeno un suo libro per poter giudicare.
Intanto potresti andare sul suo blog http://zioscriba.blogspot.com, sue rece le trovi comunque anche da me. Siete in linea sotto diversi aspetti: ribelli e non convenzionali.
EliminaEccoti la mia sul suo ultimo libro:Sai che non so’ come iniziarla, ‘sta rece? Mi frullano un sacco di cose. L’inizio da paura, giusto proprio per cominciare. Un inizio da “inventario di case morte” che colpisce come una fucilata. Ti appiccica alla storia. Come una giacca a vento all’attaccapanni. Poi personaggi che appaiono lenti, ma inesorabili. Giuliano, Esmeralda, Gisella e il marito, scrittore di fantascienza fallito, ma la cui parodia di Enigmi Alieni resta impressa come diamante vivo, e il suo breve colloquio con Giuliano, lo raddoppia immediatamente, rendendolo luminoso laddove forse l’economia del romanzo lo faceva apparire marginale
Ci sentiamo pagina dopo pagina Giuliano, Esmeralda, Gisella e scrittori falliti. Esseri umani falliti, eppure titolari di universi immensi. Che nessuna ROBOROTIC ENGEX potrebbe mai neppure lontanamente simulare.
“Se la scrittura è la dimora dell’essere, allora la lettura è un trasloco” e noi che leggiamo traslochiamo riga dopo riga, pagina dopo pagina. Ci vestiamo di quei personaggi a cui Nicola dona ciascuno un pezzo di se, per renderli adattabili, poi, a ciascuno di noi. E noi, da bravi lettori, traslochiamo le ansie, le aspettative, i desideri, i sogni, le sconfitte e le promesse. Le traslochiamo dentro, addosso a noi.
Ci sono scrittori che si introducono in noi. E Nicola è un habitué di questa performance, il titolare di questo “scabroso portento”, ci spulcia come fossimo case
Tutto quelli che ho capito della vita è sbagliato.
RispondiEliminaSe vuoi ti passo gli appunti e i riassuntini
😉
Io sono un immenso Bignami della vita sbagliata. La fortuna è che, essendo grosso, lo lascio a casa, e quindi devo sempre improvvisare, e qualche volta mi dice bene.. ;)
EliminaFranchino i tuoi post i affascinano in maniera particolare, ho ancora nella mente il penultimo post che ci fa capire in modo così chiaro e originale come dovrebbe essere il mondo senza odio e senza discriminazioni, ed ora una pagina dell'ultimo romanzo di Zio Scriba. Pagina bianca. Non c'è tempo per spiegare quello che la vita a ci può insegnare? O non lo abbiamo capito o non c'è nulla da capire. Forse tutte e tre? Scarto la seconda, dubito sulla terza. Scelgo la prima. Bacio serale
RispondiEliminaTi auguro tutto il tempo che meriti Nellina cara...sai quanto ti vogliamo bene tutti!
EliminaL'ho inserito nella mia wish list libresca.
RispondiElimina❤️
EliminaQuesta "pagina bianca", resti a guardarla come spettatore, perché un vortice di pensieri te li scatena!! Con la testa, poggiata tra le mani, sicuramente prende piede in me che non ha avuto tempo..si sa che la vita è tutto un vivere..in questa corsa contro il tempo, che sfugge dalle mani, sei cosciente di non capire nulla! Ma la vita non va capita va vissuta (dovrebbe)..
RispondiEliminaBuongiorno Franco, buona giornata.
Le pagine del tuo blog sono ogni volta una piacevole scoperta..post che stimolano profondamente pensieri vari di riflessione..sarà che questo è un periodo di squilibri esistenziali..è come avere tanti libri sul comodino, ogni giorno scegli una lettura..
Lo spazio bianco stimola decisamente. Dovrebbe esserci sempre tempo per tutto ciò che ci stimola, ma anche un tempo per comprendere ciò che al momento sembra, invece, sfuggire nell'indifferenza.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaInteressante quesito. Io credo che dipenda di volta in volta dalla pagina bianca che si incontra e da chi la incontra. A seconda di queste variabili la risposta per me puo essere la seconda o la terza. Non avere tempo secondo me può rientrare nella risposta due e quindi diventare un alibi oppure quando davvero non si ha tempo in realtà è forse perché si è già seriamente impegnati a riempire quella pagina della vita spesso negativa per riuscire a voltarla il più rapidamente possibile
RispondiEliminaVoglio immaginare, per questa pagina bianca di interrogativi, mille variabili. Anche il lasciarla là, a macerarsi in apparente nulla, ad attendere inchiostro, o solo dignitoso silenzio.
EliminaBuongiorno.
RispondiEliminaLa pagina bianca destabilizza.
Sia lo scrittore che non.
È vuota ed è piena.
È per questo che destabilizza.
Che ci metto dentro? Tutto?
O c'è già dentro tutto?
Quindi provo a leggerla.
Ci trovo tanto coraggio.
Il coraggio di un silenzio che urla e che dovremmo, più spesso, ascoltare.
Poi, forse, scrivere e riempire quel vuoto.
Intanto con umiltà la guardo, la sento e la rispetto.
La pagina bianca.
Bellissimi i tuoi versi, a corredo di un bianco che, hai ragione, destabilizza; ma è sempre splendido inizio, una pagina bianca.
EliminaLa mia pagina bianca l'ho aperta, o trovata, 17 mesi e 7 giorni fa.
EliminaUna Pasqua.
Nuova.
E forse mi ha destabilizzato.
E dopo averla ascoltata, quella pagina bianca, ho cominciato a scriverci dentro.
Avidamente.
Franco, ma sai che non ho veramente veramente capito? Mi sarò persa un pezzo?...
RispondiEliminaAd ogni modo, non collimerò mai con una pagina bianca che in qualche modo si riferisca alla vita. Lo trovo molto depressivo. E la vita è troppo troppo piena di tutto (da capire e non) per perdere tempo a rattristarsi delle incomprese.
p.s ho inteso solo il riferimento al libro di Pezzoli. Forse per capire tocca leggerlo ^_^
EliminaDi base.. continuo a pensare che non c'ho ancora capito niente della vita: delle persone, degli atteggiamenti, dei sentimenti, delle ripicche... ma come disse giustamente qualcuno.. spesso non possiamo sapere nulla di determinati comportamenti, di cosa e quanto ci sia dietro. E se le persone pensano non sia il caso tu sappia. Bisogna rispettare queste decisioni. E passare oltre.. ecco molto del bianco di questa pagina di post.. ;)
EliminaSe il cuore e il cervello contengono tutti i colori la pagina non rimarrà bianca. Magari servirà un po' di tempo.
RispondiEliminaDi tempo ne abbiamo. E dobbiamo utilizzarlo con coscienza. Possibilmente.
Eliminase ne presenta una sola alla volta ma sono molte. l'importante è scriverci una parola su quelle pagine, almeno ogni tanto. poi se è qualcosa di comprensibile, magari un'intera riga, forse è meglio. ciao
RispondiEliminaChe poi sei maestro di righe.. ;)
Eliminadiciamo che in questo me la cavo :)
Elimina;)
Eliminabuon giorno e lieta pasqua
EliminaBuona pasqua a te!! ..rilassata e senza noie, possibilmente..
Eliminanon mi annoio mai e son quasi sempre tranquillo e rilassato. molto difficile che abbia "noie". grazie e lieto giorno a te
EliminaLa pagina bianca... Pura, incontaminata.
RispondiEliminaA volte scriverci è come commettere un peccato. Da esseri umani però ci piace correre il rischio
.
RispondiEliminaBello che mi scrivi tre anni dietro.. per fortuna la mail mi avvisa.. e metti un punto molto esplicativo, a sottolinearlo quel bianco che riempie di ciò che vogliamo scorgere.. poi mi ha fatto malinconia leggere di persone che non ci sono più, o ci sono e hanno scelto di accantonare il blogging.. è come lasciassero ad ogni mancato commento, ad ogni post non più scritto, uno spazio vuoto..dove chi li ha conosciuti e gli ha voluto bene, comunque li legge, li intravede che fanno capolino.. grazie Surfinia di esserti avventurata.. ;)
RispondiElimina