Chiacchierando scopro che ancora tanti, troppi, non hanno letto Seta di Alessandro Baricco. E lo trovo perlomeno singolare.
Quindi replico, a distanza di tempo, la mia breve rece a riguardo.
“Tornate, o morirò”
Hervé gioca coi bachi da seta e quando un’epidemia ne decima la produzione, non gli resta che recarsi fino in Giappone, terra misteriosa e sconosciuta dove l’essenza femminile orientale gli manderà cuore e cervello in tilt, rendendolo insensibile ai ritmi e alle consuetudini della vita occidentale.
Ha una moglie, Hervé, che l’attende al termine di ogni viaggio, e ne decripta, silenziosa e sfumata, sogni e desideri.
“Alla moglie Hélène portò in dono una tunica di seta che ella, per pudore, non indossò mai. Se la tenevi tra le dita, era come stringere il nulla”
Hervé, al contrario, interpreta a malapena le proprie, di passioni.
Le accarezza come seta, e come seta gli sfuggono nascoste tra le elusive promesse di un paese in ebollizione storica e dalle dinamiche sentimentali simili ad un cubo di Rubik.
L'Hervé abituato ad assistere alla giostra pacata della sua esistenza occidentale, stava salendo su di un vorticoso ottovolante.
“Trovò Baldabiou al biliardo. Giocava sempre da solo, contro se stesso. Partite strane. Il sano contro il monco, le chiamava. Faceva un colpo normalmente e quello dopo con una mano sola. Il giorno che vincerà il monco, diceva, me ne andrò da questa città. Da anni, il monco perdeva.”
Tornerà definitivamente a casa a sciogliere l’enigma della sua vita che distanze e misteri avevano duramente provato, facendo combaciare tasselli dimenticati ma anche indissolubili chiavi di volta.
Un racconto/romanzo dalle eloquenti pause.
Dal fare ambiguo, che cavalca sempre a margine del sentiero ed a colpi di silenzi tenta di scardinare le immobilità di lago.
“- Io andrò in Giappone - disse Hervé.
Baldabiou non se l’aspettava, era come vedere vincere il monco, all’ultimo colpo, quattro sponde, una geometria impossibile.”
Perché l'Amore - ovunque - è discreto, non fa scena, comprende tutto mantenendo un profilo bassissimo, ed i toni smorzati.
Evita i riflettori preferendo il lavoro oscuro ma necessario.
Si nutre di un circolo vizioso condannato a rincorrersi.
“Non morirà, e voi lo sapete”
Un libro che riterrò sempre tra i migliori, una lunga poesia in prosa che commuove e stupisce.
Tutto quello che spetta all'amore, in fondo.