Versailles |
Stavamo guardando un documentario su Versailles e i salti mortali dell’epoca per far giungere l’acqua e attivando gli infiniti e affascinanti giochi d’acqua che ne animano gli splendidi giardini. Ingegneri e capomastri a creare davvero miracoli in un luogo lontanissimo da fonti naturali e oltretutto in collina.
Anni di fatiche, risorse, genialità al servizio del
Re Sole, un Luigi XIV vissuto nell’ossessione di meravigliare il mondo con la
sua fantastica residenza di Versailles.
Poi ho pensato a me, che muovo appena una manopola e la
doccia mi irrora, alla pressione e alla temperatura che desidero, piano terra o ventesimo piano che sia, e non mi chiedo mai a
quale miracolo faccia capo l’evento.
Ovviamente parlo per me, che al massimo posso
scavare una canalina in leggera discesa per far arrivare l’acqua del mare al
mio castello di sabbia, edificato anch’esso con rudimenti ingegneristici di
bassissima lega.
Mi chiedo però come vive la maggioranza di noi con una manualità primordiale (ma anche meno perché senza ugelli e gas neanche ad
una fiammella saprei dar vita..).
Sbattuto su un’isola deserta morirei praticamente subito
(invece, con tutti i comforts, sarebbe il mio ideale).
Tutte le mattine accendiamo luci, apriamo il gas, il frigo, facciamo
uscire acqua, mettiamo su il caffè, mangiamo biscottini, poi ci dedichiamo a tv o
radio o cellulare, consultiamo il mondo e ce ne nutriamo senza avere la più
pallida idea di come tutto ciò sia possibile.
Ma ribadisco con decisione che sto parlando per me.
Mi
stupisco io della mia inadeguatezza a qualsiasi imprevisto che preveda (“imprevisto
che preveda” ossimoro meraviglioso.. perdonatemelo..) una qualche iniziativa
manuale a ripristinarne il corso più o meno naturale.
A volte mi sento geniale quando rimetto in moto il motorino o risistemo una cerniera dello sportello dell’armadio.
Ma finisce davvero lì.
Poi vedo le origini delle fontane di Versailles (400
anni fa) e mi vergogno mentre mi lavo le mani.. e pure il dispenser del sapone mi
appare come un modulo lunare.
Stessi pensieri di un Franco di 400 anni fa che, alla corte del re francese, stupiva per quello che la modernità dell'epoca gli permetteva.
RispondiEliminaAnche i romani erano geniali e ancora oggi stupiamo per le opere che sono ancora qui a testimoniarlo.
Anche il dispenser è frutto di leggi fisiche e ingegno, già. Il tuo post invita a considerare quanto siamo attorniati dal bello, dal genio e fortunati coloro che se ne accorgono e avvantaggiano.
Ciao Franco.
A Ponza c'è un tunnel romano meraviglioso che porta per via sotterranea fino alla più bella spiaggia dell'isola.. purtroppo chiuso da tempo per restauri.. se era per me col ciufolo che arrivavano al mare, i romani..
EliminaSena ugello diventa tutto problematico.
RispondiEliminaPure senza la z
EliminaViviamo come dei re. Possiamo sentire la musica quando vogliano e usare a nostro piacimento tutti confort che hai elencato. Dai vecchi genovesi però ho imparato l'arte manuale e a non sprecare nulla. Pensa che mio suocero aveva costruito un sistema per incanalare l'acqua piovana dei tetti e conservarla in una cisterna per abbeverare le verdure.
RispondiEliminaIo invece - come suol dirsi a Roma - sono proprio di coccio. "Abbeverare le verdure"!! ..a me muoiono pure i fiori di plastica! ..
Eliminaleggendo la saga di Outlander (dove la protagonista viene catapultata nel passato) mi sono resa conto che con le mie non conoscenze di oggi non potrei mai sopravvivere in una situazione zero, dall'uccidere una gallina a fare candele o medicine varie, senza considerare i saponi, filare la lana, creare farine o altro. Senza supermercato siamo niente...
RispondiEliminaDiaciamocelo: i supermercati. I nuovi tempi. (dove tempi sta per luoghi di culto..)
EliminaLa verità è che noi uomini dei secoli atomici, della super tecnologia, senza l’energia siamo meno abili dell’Homo Habilis🤣🤣🤣. Pure io ci penso, noi non sappiamo fare quasi nulla, e da quando l’elettronica ha dato un calcio alla meccanica, è andata sempre peggio. Arriveremo al punto di saper accendere il televisore solo dicendo “accendi” e nel frattempo avremmo dimenticato pure come si usa il telecomando. Si può dire che siamo migliorati? Io direi di no
RispondiEliminaLo usassimo per vivere davvero meglio, 'sto progresso.. 😔
EliminaSiamo nati in un'epoca fortunata. Solo che ci ha riempito di vizi ai quali non sappiamo né vogliamo rinunciare.
RispondiEliminaDirei di sì, viziati spesso inconsapevoli.
EliminaPurtroppo è così un po’ per tutti, presumo, anche se ultimamente, seguendo tutorial in rete, ono riuscita ad aggiustare qualcosa che in casa si era rotto :)
RispondiEliminasinforosa
Ammetto che i tutorial a volte servono un bel po'.. forse in un'isola deserta con Aranzulla avrei più probabilità.. ahah
EliminaDice bene Sinforosa, datemi il tutorial giusto e vi riparerò il mondo
RispondiElimina..prima dateme la corente pe' fa' parti er tutorial.. ;)
EliminaNon voglio mettermi in competizione con te 😇 😁 ma credo che messi entrambi su un'isola deserta senza almeno il minimo sindacale dei comforts, credo che troveresti in me un concorrente tosto. insomma ce la giocheremmo fino all'ultimo (è proprio il caso di dirlo 😁) su chi passerebbe a miglior vita per primo (e viste tutte le insidie " a miglior vita" si passerebbe di sicuro qualunque cosa ci possa essere dall'altra parte) tenendo conto che io non fumo, mi pare nemmeno tu, quindi in tal caso anche accenderei poco sarebbe un'ardua impresa.
RispondiElimina..però prima de schiatta' scriveremmo memorabili versi sul bagnasciuga con un bastoncino di fortuna.. subito inogoiati da risacche capricciose.. i versi e pure noi.. ahah
EliminaTu sei un'artista a tutto tondo con una manualità pazzesca. Io me la sogno appena..
RispondiEliminaIl progresso non fa salti. Si passa sempre gradualmente da cose semplicissime a cose più complesse. La vita del Robinson, sotto la spinta del bisogno estremo, può spingerci a trovare espedienti e creare quel che ci serve per andare avanti. Poi non è detto che ci si riesca e allora, meglio esser raccolti da una nave di passaggio.
RispondiEliminaNon vorrei proprio fare la prova.. ;)
Eliminaho letto da qualche parte della scarsità di igiene che c'era a quei tempi, anche tra nobili e monarchi
RispondiEliminaIl Re Sole nonostante la "caccia" all'acqua se lavava due volte l'anno..😱
EliminaIo sono convinto che riuscirei a sopravvivere su un’isola deserta. Avrei bisogno solo di un cellulare satellitare per ordinare cibo, acqua, un pannello solare per ricaricare cell.😂
RispondiEliminaBuona giornata.
enrico
🤣🤣..se arriva Amazon..nessun problema!!
EliminaSiamo come parassiti della società; prendiamo tutto ciò che troviamo a portata di mano senza escogitare niente per gli altri; al massimo seguiremo delle precise istruzioni per copiare e sistemare impianti creati da altri.
RispondiEliminapodi-.
Confermo..ma post nuovi ancora li architetto.. solo che non ce magni..🤣
Eliminail re sole a sbalordire il mondo e i poveracci a morir di fame per mantenerlo. Già questo fa sbalordire alquanto.
RispondiEliminaPer l'isola deserta chissà che saremmo in grado di fare, poco credo, ma chissà. Che la necessità aguzza l'ingegno, meno della pigrizia, ma aguzza l'ingegno
'a morir di fame' . Che esagerazione. Così ebbe a pronunciarsi la consorte di un suo diretto discendente: Al popolo manca il pane? Che mangino le brioches!
EliminaChiamo Glovo per le brioches
EliminaNon sei l'unico. Senza voler scomodare gli ingegneri idraulici di Versailles, io vedo proprio una differenza enorme fra la generazione che è stata giovane negli anni '60, persone che a 80 anni passati sanno riparare un motore (purché sia vecchio tipo, senza centraline elettriche ;-) o sistemare un rubinetto rotto, riparare l'impianto elettrico di casa, cambiare la camera d'aria a una ruota di bicicletta, costruire una struttura di legno con tavole, assi, seghetto e chiodi.
RispondiEliminaIo devo chiamare un artigiano di mestiere pure per cambiare una serranda rotta, la mia manualità su queste cose è pari allo zero :-D
Purtroppo si..😔
EliminaE poi arrivano i 4 ragazzini sopravvissuti 40 giorni in the jungle the mighty jungle e che vuoi dire più?
RispondiEliminaJungle street food immagino..
EliminaCon i "lavoretti domestici" (chiamiamoli così, perché i livelli ingegneristici li lascio agli esperti) me la cavo: aggiusto piccoli elettrodomestici, so usare il trapano (daje), ma sono certa che in un'isola deserta creperei subito anch'io: sai quelle cose tipo manuale di sopravvivenza... forse potrei mettere su una capanna, ma per il resto... help me!
RispondiEliminaAnche io so usare un trapano, ma costruirlo?! 😱
EliminaAlle volte me lo chiedo anch'io, ad esempio sarei capace di fare il fuoco con delle pietre?
RispondiEliminaMa neanche a tirarle a casaccio fra di loro mi si accenderebbe mai qualcosa.. ahah
Eliminadiamo per scontato che a ruotare un rubinetto sgorghi l'acqua e a girare una manopola s'accenda il fuoco e non ci rendiamo conto che senza questi automatismi non saremmo in grado di sopravvivere.
RispondiEliminacomunque quando sono riuscito a portare acqua alle rose scavando un contorto canalino, mi sono sentito come un ingegnere idraulico alla reggia di Versailles :)
ml
A me è successo quando sono riuscito a montare l'impiantino di innaffiamento a tempo tra i vasi della terrazza.. mi sentivo un piccolo Leonardo, a macinare tra raccordini, misure, e tagli precisi.. tutta da ride.. ;)
Elimina🤗😘
RispondiElimina🤗😘
RispondiEliminaA me preoccupa invece la nostra mente a compartimenti stagni. Che già quando venne l'idraulico (a farmi i compartimenti stagni) avrei dovuto rubba' qualche trucco del mestiere..
RispondiElimina