sabato 17 giugno 2023

DIO

 

Più o meno ..

Un post di Gus (soprattutto nei commenti) mi ha ispirato sulla vera essenza di Dio, e pur avendone parlato a bizzeffe sul blog, mi piace tornare sull’argomento.
Dio c’è.
E potremmo farla finita qui.
Dovremmo farla finita qui.

Ma a troppi non basta. Vogliono di più. Tanto di più.
Vogliono più di un generico Dio Creatore..  Non gli basta mai.
Che ci sia un creatore ed un creato non è sufficiente a placare gli animi, a vivere quieti.

“- Chi è Lei, esattamente?

 Anche ‘sta cosa.. di dover sapere tutto di me, la genealogia, i Figli che mando, il numero esatto di angeli che mi girano attorno, gli innumerevoli dogmi che tirerei fuori a rotta di collo..

Avreste milioni di occupazioni più redditizie e utili che stare a perdere tempo in chiacchiere e preghiere inutili.. voi dovreste pregarmi solo col respiro, con l’occuparvi di voi e degli altri.. questo dovrebbe essere il vostro passatempo preferito.. non adorare teche ripiene di simboli, ossa e pezzi di croce…

..e mo’ basta con tutti ‘sti perché.. pensavo vi incuriosisse di più sapere se ci sono altre forme di vita nell’universo e invece siete solo preoccupati del post mortem..”

(https://francobattaglia.blogspot.com/2016/07/intervista-dio.html)

 

Un'infinita corsa a chiarire i significati, una corsa umana, terricola, imperfetta, ignara.. a che scopo?

Perché abbiamo bisogno di tante risposte?

E’ umano direte voi, diremo anche noi.. ecco perché Cristo ci vuole vedere fruttare fuori stagione. (che poi.. anche questo mio pretendere di sapere cosa voglia o non voglia..).
Ci pretende oltre le questioni terrestri, ci vorrebbe impegnati in qualcosa di utile, caritatevole, amorevole, gentile.

Ecco. La gentilezza, il sorriso, la comprensione, l’affabilità.

Tutte cose profondamente umane, come certo anche la violenza, l’odio, l’intolleranza.

Ma noi è come preferissimo le seconde.
Anche a casa, a scuola, al lavoro, al mercato, al semaforo.

Siamo pessimi davvero.

Poi c'è il Credere (ognun per se) che magari non induce all'aggressività ma all'intolleranza sicuramente.
Interessantissimo a tal proposito un altro bel dialogare su Darius - Da non credere

 

“Il giovane ardimentoso monaco,

dopo un estenuante viaggio

giunse al tempio del sommo Maestro:

Fu rifocillato e riposò.

 

Finalmente al cospetto del saggio

espose il quesito:

“Maestro,

esiste veramente Dio?”

 

Il vecchio lo guardò negli occhi,

trasse un flebile respiro

e la sua pelle fremette

come nebbia nell'alba

ingabbiata dalla radura.

 

Rispose adagio:


“E’  la  risposta

a creare la domanda”.


L'aria si rischiarò d'incanto.

E da allora il giovane

non smise mai

d'interrogarsi.

 

La sua sapienza

lo rese celebre”

 

 

 

60 commenti:

  1. Io credo nell'etica e nella morale che nella mia vita mi hanno aiutato a non fare mai del male ed aiutare il mio prossimo con garbo e gentilezza. Ognuno è libero di credere, io non cela faccio, anche se sono consapevole di essere più sola! I veri angeli sono le persone che in certi momenti compaiono all'improvviso a dare luce alla vita.
    Buona domenica

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    1. Una visione illuminata dal buon senso. Certo ognuno è libero.. io contesto - ma senza crocifiggere nessuno - solo gli integralismi, la sicurezza, l'arroganza.. e le pessime conseguenze .. che vediamo ad ogni latitudine e in qualsivoglia contesto. .

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  2. Domani con Giuseppe e famiglia vado in un ristorante di Vasto dove preparano un brodetto di pesce con 36 specialità. Ovviamente non manca la coda di rospo.
    Franco, come fa uno, appena uscito dal ristorante a non dire: " Ho mangiato da dio!"

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    1. Molto dipende dal ristorante. Comunque a Vasto fanno meglio gli arrosticini. Certo non come a Pianella ;)

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  3. A prescindere dal credo oppure se sei ateo, nella vita bisogna cercare di fare del bene e aiutare il prossimo.

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  4. Ciao Valeria.. siamo tornati e ora siamo pronti a nuove battaglie, con forza e determinazione..
    Tu sei farfalla ed elefante, leggiadra e caparbia.. sei fantastica!

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  5. Concordo sul fatto che abbiamo o avremmo infinite preoccupazioni da seguire (o da cui difenderci) piuttosto che star lì a pregare o perdere altro tempo (fermo restando che ognuno usa il tempo per ciò che più crede o che più gli piace!).
    La questione è quindi: quanta solitudine abbiamo (o percepiamo di avere) se siamo alla ricerca di qualcuno che possa ascoltare le nostre richieste (leggi: lamentele)?
    Tale solitudine, poi nella concretezza quotidiana, la colmiamo con attività o ipertali che forse a ben vedere ci lasciano ancor più soli.
    Non se ne esce.
    E si (continua) a credere per uscire da questa corsa frenetica dominata da forze più grandi e forti di noi.
    Quindi me ne sto in silenzio, da solo e aspetto che passi.
    E nel frattempo mi proteggo nel mio bozzolo giocando a dama con il mio solo.
    A.

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    1. A rigor di logica umana, abbiamo in media questa settantina e passa d'anni da vivere miracolosamente, che non basterebbero da soli a dover ringraziare Qualcuno anche solo per il fatto di aprire gli occhi ogni santa mattina.
      Comprendo che possa non bastare. Tutto qua.

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    2. ...ma caro Franco...certo che non basta!!
      L'uomo è un individuo sociale, vuole e deve stare insieme ai suoi simili.
      Ma quando i suoi simili ..tali non sono allora non esce o riesce (ad uscire) dal suo bozzolo.
      Infine quel "qualcuno" della seconda riga lo trovo offensivo.
      Offensivo per te e per me -
      Noi sappiamo bene che (pur nella piena libertà di ringraziare qualcosa/qualcuno o chi si vuole e preferisce) se tutte le mattine si aprono gli occhi e si va avanti...è anche (molto) merito nostro.
      Resilienza? Fede? Caso?
      Non so: scegli tu.
      Tutto qua.
      A.

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    3. Come ti scrivevo altrove "l'oggettiva assenza di riscontri" pone sulla medesima linea i tuoi tre interrogativi, perché come ribadisco nei versi finali del post "è la risposta a creare la domanda" ;)

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  6. Io ormai seguo la via dello zen, che mi si adatta perché, anziché restringersi su dettami rigidi, tende invece a mettere in dubbio (anche se stessa) e a non prendersi sul serio. Citando il maestro Ikkyu (più o meno, vado memoria): quando morirò, qualche mio discepolo salirà su una montagna a meditare; qualcun altro andrà in un postribolo per passare la notte con una donna; e sono entrambe due maniere molto zen di affrontare la morte di una persona alla quale si era legati.

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  7. Nel corso della storia umana quante sono state le guerre in nome di Dio?

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  8. Il tuo discorso mi fa venire in mente questo. “Mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede” (Gc 2, 18).
    Credo che il Signore voglia che lo conosciamo, conoscere è una forma di amore. Ma il modo migliore per conoscere è per connaturalità, cioè facendo le stesse cose che ha fatto lui. Chi sa donarsi e sacrificarsi sa di più su Gesù di 1.000 teologi messi assieme.

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    1. E concordiamo su tutta la linea. Troppe chiacchiere. Troppi dizionari (teologici). Fuffa a pacchi (perdona, non volevo alludere.. )

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  9. Hai presente un papà è una mamma? Ecco, questa è la mia immagine di Dio.
    sinforosa

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    1. Sarebbe molto più educativo propagandare un'idea simile, che genera amore e rispetto ma non tracima mai nell'immaginario sconsiderato.

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  10. Io credo anche in Dio che fa il giardiniere

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  11. A scuola ci dicevamo, i preti, che Dio stava a tutti i posti e perciò lo sapeva tutto di noi, di te, di loro... Ma, in realtà io penso sia una traduzione sbagliata della Parola. Io credo che il vero senso sarebbe "Dio è tutte le cose a tutti i posti e tempi, è TUTTO", anche te, anche loro, anche il tavolo sul quale c'è il mio computer, anche l'aria che respiro...

    podi-.

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    1. Tutto va bene alla fine, perché ci esime da ulteriori ricerche di pelo nell'uovo. C'è il pelo e c'è l'uovo. Stop.

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  12. A prescindere dai preti, il dio 'in tutte le cose' appartiene al panteismo arcaico. I preti a volte lo sanno e lo dicono, altre volte tacciono, ma pensare che dio sia dappertutto, indistintamente da un prima, un dopo e un conseguente, toglie il senso al famoso 'libero arbitrio' . Purtroppo, le responsabilità della condotta umana e dei suoi prodotti, non solo materiali, ricadono sull'uomo e , come recita la Bibbia, sui suoi discendenti. Per certe confessioni, infatti, vi è possibilità di espiare con l'agnello e soprattutto, col portafoglio.

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    1. È uno stare dappertutto ontologico che salva capre e cavoli. 😁

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  13. Concordo con te su questo: se credi in dio prenditi cura del suo creato. Tutto il creato, non solo di quello a te più affine, facile, vicino che dio ha creato anche quello che non ti garba. Se ci credi, prenditi cura del suo creato

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    1. Una marea di roba non ci garba, e tanta spesso solo perché siamo inguaribili prevenuti e portatori insani di ego smisurati. Ma ho tentato di salvaguardare l'equilibrio nel post.. fare domande che avrebbero potuto avere risposte diverse, mentre uno dei chiamati in causa ha preferito scherzarci sopra forse sopraffatto da quesiti, in fondo in fondo, oscuri anche a lui.. (si Gus, ce l'ho con te..) ;)

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  14. Beh chi ha fede se è un vero credente, prega ma fa anche fatti e cerca di avere un comportamento che rispetti quello che la sua religione gli chiede. Quindi Dio in questo post non fa altro che rimarcare un concetto fondamentale ossia la fede si dimostra non solo a parole ma in silenzio agendo concretamente con amore ed altruismo e senza tanta "ostentazione del credere". Alcune regole, penso ai Comandamenti, sono anche di un ateo: per esempio un buon cristiano non uccide ma anche un ateo e non è la fede a farlo desistere o meno dal farlo, oppure l'altruismo, l'amore per il prossimo... Chi crede davvero però ha un vantaggio che noi, io per lo meno, non abbiamo: lui si appoggia a Dio e sia che Dio esista sia che non esista, il crederci dà ad un uomo di fede molta forza mentre noi dobbiamo fare affidamento "solo" su noi stessi e su chi amiamo.

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    1. I Comandamenti sono frutto di etica e buon senso. per quasi tutti non serve un dio che li lanci dall'alto. Io rimango dell'idea che se venisse certificata l'assenza dell'aldilà. Tantissimi abbandonerebbero sette, preghiere, attività religiose, addirittura chiese intere.. ma è una mia supposizione.. basta però vedere come quasi tutti reagiscono ad ipotesi del genere. Già risulti blasfemo se domandi loro la possibilità di un altro Figlio di Dio sulla terra. Tutti ti dicono che non sono stati avvisati di tale evenienza quindi non è possibile che accada. Se non fosse seria ci sarebbe da sbellicarsi.. qui comprendi che qualcosa non gira dalla parte giusta.. che esistono storture di fondo..

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  15. Risposte
    1. Se tutto fosse nato di sua sponte.. allora sì mi sorprenderei.. ;)

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  16. Mi è piaciuto leggerti Franco spesso sei più noioso, mi dico anche che ci ha fatto a somiglianza sua e dopo quel che è successo a quella Maserati a quel bambino morto
    Quanti volti ha Dio mi sono chiesto.

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    1. Dammelo un esempio di noia che magari correggo il tiro.. era una Lamborghini comunque..la Maserati avrebbe frenato in tempo..

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  17. Nn ti offendere Franco mi è vunuta giù col sorriso sulle labbra poi mi sono detto
    ..... Lasciamo così, x un istante, nn pensa al caldo,

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    1. Figurati.. quasi lo pretenderei sempre il contraddittorio col sorriso.. un abbraccio!

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  18. Ci sono momenti come quello che sto passando in cui adesso credo in una divintà, tra poco la bestemmio e tra dieci minuti non ci credo più. In loop per 24 ore. Invidio chi ha una fede incrollabile (indipendentemente dalla religione seguita).

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    1. Se dovessi dirti.. stiamo attraversando momenti pessimi.. sfoghiamo come possiamo e ci attacchiamo alla gran voglia di vivere. Di tenere duro. Ogni tanto chiediamo notizie a chi non c'è più ma continua ad essere in testa e cuore. Magari ne sa di più. Magari.

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  19. sono un fico sterile :)
    ci posso fare qualcosa?
    devo? :)
    ciao

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    1. Credo lo siamo tutti..dobbiamo tendere all'impossibile per ottenere almeno l'accettabile. Come quando al lavoro ti danno obiettivi folli sperando che arrivi almeno al 50%, che per loro va più che bene e li esenta comunque dall'erogarti il premio di produzione..🤣🤣

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    2. mi piace questa tua prospettiva tendente a un certo ottimismo.
      o, almeno, all'umorismo :)
      lieto giorno

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    3. L'umorismo ne è una delle prove dell'esistenza ;)

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  20. Tante domande me le sono fatta e me le faccio ancora. Difficile trovare risposte, però credo che l'importante sia sentirsi in pace con la propria coscienza e questo, per me, deriva dall'aver fatto I miei compiti con responsabilità, dal cercare di aiutare il prossimo, rispettare l'ambiente, ecc..buona giornata.

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    1. Una buona coscienza è fondamentale: equilibrio, buon senso, obiettività 😘

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  21. La faccio più semplice. Io sono credente e per me Dio esiste. Punto. Tutte le domande che hai posto se le fanno i non credenti penso, perchè poi è umano domandarsi e cercare risposte, anche nella fede, ma con una diversa impostazione. In questo momento mi viene in mente una bellissima frase di Margherita Hack "Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione". Elisa

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    1. Quelle domande non le fanno i credenti punto, o i non credenti. Le fanno quelli che credono a peso. Quelli che se gli certifichi un non paradiso, non ci stanno più; quelli che un altro figlio Dio non lo manda perché non ci ha avvisato. Sono questi i credenti che chiedono.

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  22. Due libri, al volo al volo (associazioni suggerite dalle tue belle parole, non buttate lì a capadimbrella, come spesso mi capita di fare):
    uno " A VOLTE RITORNO" per riderci un po' su, e lo sto leggendo adesso perché leggerezza non è superficialità ed in questo momento io ne ho fottutamente bisogno
    l'altro "BLACK MAMBA, IL REALE POTERE DELL'IMMAGINAZIONE" che capire un po' come funzionano i nostri cervellini è sempre un viaggio meraviglioso.

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    1. "Fate i bravi" è davvero il Comandamento mancante!!.. ahahah

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  23. L’uomo non è mai sazio di farsi domande e risposte. Non per nulla ha inventato la filosofia, ma tutte ste infinite domande esistenziali, o metafisiche non danno mai una risposta certa. Non ci piace vivere tranquilli, secondo me. In teoria lo desideriamo, ma in pratica finiamo sempre col complicarci il mondo e l’intero cosmo.

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  24. Siamo nati per vivere nel dubbio e nell'incertezza. Quel che vorremmo sapere non lo scopriremo di certo vivendo e neanche dopo.

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  25. Ciao Franco...Buonasera...Entro in punta di pedi e con la massima delicatezza possibile nei meandri di un argomento che ha confini e spazi elevatissimi e al di fuori di qualunque umana considerazione. Mi limito a dire la mia. Io credo ma non per partito preso. Credo perchè spesso, anche se non sempre, quando mi sono rivolto al Signore ho sempre trovato e avuto qualche risposta. Credo perchè quando rivolgo il mio poetare alla natura e alle bellezze del Creato trovo in esse tutte le risposte possibili per considerare Dio l'unico Autore d'esse. Credo perchè ove le Sacre Scritture fossero solo frutto di un argomentare fantasioso e privo di plausibili riscontri, mi chiederei chi mai possa essere stato quell'immenso genio capace di inventarsi di sana pianta e di romanzare in maniera così precisa e impeccabile tratti e particolari salienti della vita di Cristo in Terra. Tutto qui. E tu sai caro Franco quello che ho subito. E tu sai che avrei potuto perdere la fede in qualunque momento. Un caro saluto.

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    1. Tu hai subìto prove pazzesche. E sei riuscito a riemergene con una forza incredibile. Questa forza nasce comunque da chi elargisce respiro e buon senso. Ed il buon senso spero sia l'autore di questo post. Poi c'è il respiro e l'incanto di chi mi legge e scrive. E io ringrazio.

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  26. Non credo sia volere o pretendere di più: c'è la storia che racconta come il Dio Creatore abbia mandato suo figlio sulla terra, che è stato un essere straordinario, nel senso proprio letterale, ha rivoluzionato un modo di vivere, di essere, si è fatto ammazzare per testimoniare qualcosa di grande, supremo di cui era incarnazione. Credere in tutto questo vuol dire uniformarsi a dei dettami, aderire a un modus vivendi ed è naturale arrivare a porsi delle domande, perché spesso ci si sente non pronti o inadeguati e chiedere risposte non vuol dire "rimproverare" il Padre Eterno perché è accaduto questo o quello, ma capire quale strada intraprendere per seguire "le cose di lassù". La fede, del resto, è un carisma, un dono dello Spirito, chi lo riceve prende il "pacchetto Religione" così com'è, con tutte le sue diramazioni, complicazioni, anche contraddizioni.

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    1. La fede come carisma è un po' sentirsi privilegiati, considerando tutto il pacchetto. Un grosso pacco direi. E' il pacchettino invece e più di talvolta a scontentare, a far storcere il naso.

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  27. Onorato della citazione. E anche qui vedo che è spuntato un bel dialogare.

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