Quella che di giorno giungeva a riva, ordinata e ritmica, per rivoltarsi di nuovo verso il largo veleggiando controcorrente, quella medesima risacca metodica e disciplinata, di notte diveniva curiosa.
Scavalcava la docile riva, penetrava la spiaggia, oltrepassava ombrelloni chiusi a sonnecchiare, arrivava in strada e s'incuneava tra le vie sghembe, lambendo portoni e auto parcheggiate, scivolava sull'asfalto tiepido rovistando tra verande e giardini, e odori di residuo bagnoschiuma e grigliate tarde a raffreddarsi.
Era voglia di conoscere un mondo nuovo, che si espandeva oltre il confine del mare, non si poteva solamente tornare indietro ogni volta che si toccava terra, era semplicemente ingiusto.
E la notte era divenuta complice allora; quelle notti cupe senza luna, dove neanche i fantasmi più malinconici osavano la via.
La risacca irrequieta odorava la polvere sonnacchiosa e i marciapiedi acri.
Annusava la strada, la vita oltre il mare, immaginava case e tavole sparecchiate, sogni terrestri e malinconie di un'altra specie..
Poi, poco a poco, regrediva di nuovo a riva e verso il largo, lasciandosi dietro un'umidità di rimpianti, sogni strizzati, speranze da asciugare l'indomani, al primo sole.
Certo. E' risaputo che la *risacca* ha un'anima pensante.
RispondiEliminaRivoglio le mie foto..
EliminaSacca, risacca e pure trisacca, anche chi ha l'immensità del mare ha bisogno di conoscere cose nuove. Saggissimo
RispondiEliminaE' curioso pure lui.. ;)
EliminaUn modo romantico di vedere un disastro annunciato.
RispondiEliminaUn giorno se ne sta lì buono buono e un altro decide di riprendersi il suo spazio. Lo fa e lo farà di nuovo in barba ai nostri confini. Dopotutto era lì prima di noi no? È giusto che ogni tanto si riprenda ciò che è suo! 😉
Volevo leggerne il lato tenero e delicato; le sue strigliate invece, spesso le meritiamo, con una condotta irresponsabile.. ma non mettiamo mai freno alla nostra ingordigia..
EliminaQuanta sofferenza per la risacca, ogni volta che lambisce la terra è costretta a tornare indietro. Spesso accade anche a noi umani la stessa sorte con qualche possibilità di cambiamento, la risacca invece non ha alcuna speranza. Forse d’inverno, un po’ di terra in più le viene concessa ma è sempre imprigionata in questo movimento costante che ormai per lei è eterno. Bellissimo scritto, ci si immerge tra le parole come nel mare e le parole dolcemente ti cullano.
RispondiEliminaGrazie Caterina.. adoro il mare, è parte della mia vita di sogno.. ogni volta che posso, cerco di soggiornarci un po', o almeno di scriverne..
EliminaHo scattato migliaia di fotografie identiche :)
RispondiEliminaO comunque molto simili. Bello trovarne una tua qui.
Oltretutto è proprio Torvaianica.. ;)
EliminaLo so, lo avevo riconosciuto :D
Elimina;)
EliminaIl componimento è vitale e con molte sfaccettature...complimenti. Della risacca amo il suono, che ascoltato in silenzio diventa una splendida ninna nanna.
RispondiEliminaMi piace credere che non esista la consuetudine, e che le regole si possano sovvertire..
EliminaDov'è il limite del mare? E come facciamo a dipingerlo, il mare?
RispondiElimina"Oceano, mare", il libro che sto leggendo.
podi-.
Ho letto questo libro tanto tempo fa. Baricco usa il mare come metafora esistenziale.
EliminaAdoro Baricco.. e saperlo uscito dalla sua lunga malattia.. mi ha fatto davvero piacere.. e sì, lui usa il mare, e non solo, come scrigno di magie..
EliminaIn Valtournenche andavamo a piedi al laghetto di Loz, piccola pozza d'acqua a riflettere le montagne, e a conservare tutti i nostri pensieri, proprio come il tuo lago tra i boschi.. l'acqua ha un fascino particolare, mare, lago, fiume od oceano che sia.. ricompone i malumori, custodisce segreti, rilassa l'animo.. prepara ad ogni nuova sfida, e tu pronta ogni volta.. ;)
RispondiEliminaAmo guardare il mare anche d'inverno, un modo per pensare e rilassarsi.
RispondiEliminaSereno giorno.
L'ho ribadito più volte.. vivrei su di un'isola, magari col mare a vista a 360 gradi..
Eliminadevi avere il mio commento in spam
RispondiEliminaC'ho uno spam capriccioso.. ;)
EliminaProvo ad inserire il mio commento nuovamente dannato spam di blogger :-)))
RispondiEliminaIL MARE
Mare calmo
Mare bisbetico
Mare violento
Mare ribelle
Mare ammalato
Inquinato
Mare sofferente
Mare umiliato.
Mare di notte
Mare in una notte d'estate
Mare d'inverno
Mare che ci sorride
Con i suoi spruzzi
Che ci fa riflettere
Col suono delle sue onde
Sulla riva.
Mare tumultuoso
Come la mia anima
Mare in tempesta e ribelle
Mare che esprime voglia di libertà
Mare dai tanti colori
Come tante sfaccettature di un'anima viva.
Mare aggredito
Mare arrabbiato
Mare tranquillo
Quando è cullato dalla luna
Unico suo grande amore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Mare cullato, e che culla ;)
EliminaMi son sentita un pizzico risacca anch'io, solo meno pericolosa. 😉
RispondiEliminaL'estate in conclusione porta tanti dolci ricordi ed è bello poterne conoscere di altri, curiosando inoltrandosi tra le vie sghembe e curiosando in giro, sulla terraferma, complice il buio della notte per la ribelle risacca...
"...Annusava la strada, la vita oltre il mare, immaginava case e tavole sparecchiate, sogni terrestri e malinconie di un'altra specie..." meravigliose parole.
Abbraccio e grazie Franco.
Molto fantasiosa, piacevole alla lettura. Complimenti.
RispondiEliminaGrazie Felice.. scriviamo per nostro piacere, ma sapere di procurarne è buona cosa..
EliminaIl mare lo amo. E scatto furiosamente quando lo incontro. Vorrei vivergli accanto un giorno e spero di riuscirci💙
RispondiEliminaUn sogno che condivido, anzi (e lo sai) vorrei averlo proprio tutto attorno.. (Maldive aspettatemiiii!!)
EliminaMaldive viste. Ma non ci tornerei
EliminaNoi si.. in un'altra isola..ma decisamente sì.. ;)
EliminaBuongiorno Franco.
RispondiEliminaCi eravamo abituati a vedere che davi, o scoprivi, l'anima delle è nelle cose.
Ma qui è diverso.
Ci fai vedere che l'anima c'è davvero nelle cose.
Grande disvelamento.
Ciao.
A.
Un'anima è dappertutto ..dovremmo solo essere meno distratti..😘
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