mercoledì 22 giugno 2022

APPROSSIMAZIONE

 


Avrebbero potuto subdorare il contrattempo all’orizzonte: Algoritmo rientrò a casa verificando un oggettivo errore minimo sull’orario di effettiva apertura porta, e già questo ne minò certezze mai messe in dubbio sui dati in ingresso. Algoritma  era ancora fuori, al supermercato c’era una fila sfuggita ad ogni presupposto stimato, altro incauto azzardo rispetto alla variabile impazzita, sempre da tenere in considerazione tra input e output.
I due algoritmini giocavano a nascondino con tale certosina meticolosità sulle probabilità di potersi trovare, che passavano ore a cercarsi invano fino all’ora di cena, al cui preciso scoccare era stabilito il picco più alto possibile di appetito raggiungibile.
Ma stavolta la disambiguazione del caos al supermercato, stava  innescando cortocircuiti ingovernabili. 
Ci fu prima una constatazione di allarme, poi un disagio palpabile, infine entrò in sala nonno algoritmo biascicando uno dei suoi classici: "ho cresciuto una famiglia davvero approssimativa".

42 commenti:

  1. Una parola che ultimamente va di moda, siamo una società gestita da algoritmi, molto spesso sbagliati.

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  2. Sottovalutiamo troppo la creatività e l'istinto. Stiamo diventando freddo "calcolo" e sempre meno cuore..

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  3. Ecco, nel Medioevo non sbagliavano mai, perché il procedimento di calcolo numerico era fondato sopra l'uso delle cifre arabiche. Anche se Algoritma, con minigonna e tacchi a spillo faceva impazzire Algoritmo, molto compassato. Sai, era docente di algoritmia a Cambridge.

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  4. Approssimativamente potremmo magari anche pensare un giorno di disfarci di questi algoritmi "guardiani" anche se già piccoli algoritmini crescono....

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    1. Siamo pericolosamente incasellati.. speriamo qualcosa cambi.. e presto anche

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  5. Purché non inventino un algoritmo che decida cosa dobbiamo fare della nostra vita, una sorta di oroscopo tecnicizzato... Temo che qualcuno lo seguirebbe alla lettera...

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Questa mania di incasellare le persone e i loro comportamenti dentro un algoritmo sta diventando fastidiosa ed asfissiante. Anzi, lo è già.

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    1. Catalogare può aiutare a sistemare la cantina o il magazzino. Non le persone. Anche se tante non fanno molto altro per non assomigliare a merce deperibile, quando non già deperita.

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  8. Buongiorno Franco, un nuovo stupore stamattina.
    Ero abituato alle "cose" che parlavano... Meglio: che facevi parlare (calzini, armadi, balconi, tergicristalli ecc) ma ancora non avevo "visto" concetti che tu facevi parlare.
    La famiglia Algoritmi che va al supermercato, il nonno deluso e sconfortato... E poi Algoritma in tacchi a spillo.. mmmmhh
    Che taluni concetti o idee potessero parlare è cosa nota e accettata culturalmente (non solo nell'immaginario individuale e collettivo) ma il loro essere calati nelquotidiano mi disorienta (piacevolmente!).
    Farò attenzione al semaforo... giammai mi si dovesse affiancare con una Harley... Un Integrale!!
    A.

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    1. Credo che tutto possa acquisire vita. Tutto ciò che circonda il nostro essere, che lo plasma come noi plasmiamo lui. Credo che noi abbiamo un'arma in più, che va oltre qualsiasi norma, qualsiasi studio, qualsiasi regola, oltre ogni algoritmo possibile: è l'immaginazione. Un'arma fastidiosa per tanti, abituati e costretti alla fissità di regole stantie poste e riproposte a vita in un telaio immutabile. Ciò aiuta molto i noiosi e i poveri di spirito.
      Non riguarda certo noi, Antonio carissimo.

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  9. Lo prendo da te, intanto, esempio grandissimo di vita spontanea e cuore vero, senza doppi giochi, senza falsità, senza ipocrisia.. tutto alla luce del giorno.. post dopo post.. ;)

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  10. Magari potremmo tutti cominciare a cercare cose di cui non ci frega nulla, guusto per far impazzire gli algorutmici algoritmi. Se fossimo in tanti... sarebbe divertente

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    1. Sarebbe un algoritmo che ha imparato a non prenderla sul serio.. ;)

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  11. Tutta la nostra esistenza e creatività si è ridotta a un algoritmo. Non siamo diventati solo freddi, stiamo distruggendo il genio artistico e creativo umano. Non abbiamo quasi più un cuore.

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    1. Per fortuna ne abbiamo ancora tanto mia cara Caterina.. almeno noi che ci dilettiamo a raccontarcelo in svariate fogge..

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  12. Che disagio, una costrizione assurda. Evviva gli imprevisti, quelli buoni però😉

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    1. E poi, a destabilizzare più la cosa sta il fantasma del condominio; di sicuro spacca tutti i calcoli sulle probabilità che l'ascensore venga dal posto più probabile...

      podi-.

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    2. Vedo che mi segui Carlos caro.. una palazzina che deve fare i conti con un sacco di ..imprevisti ;)

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    3. Riusciamo a distinguere l'imprevisto buono da quello meno? O meglio ancora riusciamo a trovare del buono in situazioni negative? Credo sia il nostro compito alla fine.

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  13. Evviva l'imprecisione umana. Abbasso l'algoritmo. Ma questo benedetto algoritmo è poi preciso quando non prevede l'imprevedibile?

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    1. Ormai li fanno imprecisi apposta. Sembra inseriscano l'errore come noi mettiamo troppo sale nell'acqua per la pasta. Per costringerci alla revisione in corso, o filosoficamente per allenarci all'accettazione dell'imperscrutabile.

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  14. Ormai viviamo di algoritmi. Assurdo.

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  15. Algoritmi o meno importante è sentirsi liberi anche da questo, oltre che dal giudizio o meno di chiunque; e ci si sente liberi nella misura in cui a nostra volta non giudichiamo nessuno e scorgiamo in ciascuno un brillio di originalità, di diversità, che è sempre una enorme, enorme ricchezza.
    sinforosa

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    1. Sono d'accordo ma in realtà viviamo condizionati. E spesso a nostra insaputa. Credo esista un algoritmo che studia il fenomeno. ;)

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  16. L'algoritmo è un capro espiatorio, un po'come il Covid.

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    1. Siamo vittime predestinate.. ora posso fidarmi di un algoritmo che prevede un nuovo picco covid a fine luglio, mentre attorno mi girano tutti senza mascherina?

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  17. correttissimo il subdorare, riferito argutamente ad algoritmi.
    e come sempre simpaticissimo.
    ciao

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  18. Il mio algoritmo è ottuso, più lavori veloce, più ti carica di lavoro. Non è che uno può finire un po' prima e stare in pace.

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    1. Gli algoritmi sono egoisti, pensano solo a ste stessi.. e noi gli forniamo sempre statistiche più attendibili..

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  19. la tua vena surreale mi affascina :)
    massimolegnani

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    1. Che poi è surrealismo alimentato da dati oggettivi. Parola di algoritmo.. ;)

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  20. Imprevisti, sempre difficile accettarli, forse è per questo che hanno inventato gli algoritmi, meno male, però, che anche loro a volte stanno in famiglie approssimative.

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    1. E noi qui a raccontarne i disagi.. così imparano.. forse.. ;)

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  21. Una famiglia assurda, che al primo problema si riavvia anziché risolverlo! 😂

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