sabato 29 giugno 2019

INUSUAL NEW YORK


“New York era la sua città, e lo sarebbe sempre stata”
(Woody Allen, dal film “Manhattan”)


Era la prima volta, e l'attendevo da anni.
Ho visto mille cose, e ad occhio e croce me ne mancano, comunque, un’infinità.


Ed anche ciò che ho impresso negli occhi, è solo una minima frazione di spazio/tempo, e può appartenermi dal punto di vista di quel solo istante.


Di sicuro c'è che New York non è un mondo statico ma una costante evoluzione emozionale e strutturale, dove la frenesia, il rumore, il caos, gli odori, cose e persone da guardare (e che ti guardano), ti si accavallano e appiccicano addosso lasciandoti spesso basito e frastornato.


Un continuo scambio di sollecitazioni e novità, dove incameri alla rinfusa mentre, abitualmente, impili e cataloghi con ordine.


New York è un grimaldello. Pronto a scardinare i tuoi pregiudizi.



Cercherò di parlarvene soprattutto attraverso le immagini, perché la fotografia può catturare sensazioni spesso indescrivibili.


Poi certo, c'è il Central Park in un crepuscolo silenzioso, che ti catapulta in un nano secondo dalla metropoli ad un sogno irreale,


o la High Line di sole incredibile, ferrovia sospesa abbandonata e riconvertita a splendida passeggiata nella midtown più evoluta,


o il ponte di Brooklyn, palcoscenico in legno con l'incredibile sipario/skyline di luci come magica quinta,



o ancora il panorama notturno dall'Empire State Building, che ti lascia senza fiato e gonfia il cuore di emozione luccicante...



ma sono tutti attimi personali... New York non può essere nostra, ognuno diventa di sua proprietà, mentre tenta di attraversarla e ne è, irrimediabilmente, attraversato.



Posso raccontarne una micro sensazione; ognuno, poi, deve aver modo e fortuna di soggiornarci, attraversarla, respirarla, darle un morso. Come con una mela. 
Quella grande mela che da sempre rappresenta NYC nel mondo. 
Occasione e simbolo di successo e ricchezza..



Come capitato anche a me, tanti, prima di arrivare a New York, possono identificarla come una sfida verticale, l'icona del grattacielo, cristallo e riflessi come simbolo futurista,



ma è dal basso, dalle strade che si dipana il movimento e la smania, un'ebollizione perpetua, che si ripercuote nel sottosuolo, regno della subway e dei mille modi di raggiungere ogni angolo di questa immenso groviglio di fauna umana, che si muove anche a piedi e in taxi, e si sfama di fretta ai mille baracchini di street food (robe fantastiche!!) che si trovano ad ogni angolo..



gente sfiorata appena da luci e neon che rendono la notte giorno pieno; e poi negozi immensi, teatri sfavillanti, ristoranti di ogni etnia immaginabile, 



cantieri aperti in ogni dove, con l’ansia del rinnovo, della sfida al cielo, sperando che l'ancora ricca testimonianza di palazzi dell'ottocento, tra il vittoriano e il coloniale, resistano alle prepotenti folate di architettura, anche d'azzardo, che invadono ogni minimo spazio residuo...












ma anche povertà tangibile, homeless dappertutto, gente fuori di testa che canta, gesticola o urla, spazzatura e cattivi odori - non come a Roma però, dove la spazzatura è permanente -, a New York viene tolta, ma si riproduce agli angoli a velocità inconcepibili, 


dai tombini spesso eruttano vapori e miasmi mefistofelici, le sirene di polizia e ambulanze sono una costante, diurna e notturna;


i costi proibitivi (puoi spendere 8 dollari per un cono gelato, circa sette euro; o 30 dollari per due spritz senza neanche uno stuzzichino di arredo), le mance calcolate nello scontrino ad ogni ristorante.. che pensi anche sia giusto così, la manodopera è tutta di colore, in gran parte sudamericana, sfruttata al massimo..



ogni volta che abbiamo avuto occasione di parlare o chiedere informazioni, e quindi al cameriere, al venditore ambulante, al barista, al poliziotto, al commesso del negozio, al bigliettaio della metro.. la lingua richiesta, in alternativa all'inglese, era sempre e solo lo spagnolo!



Un coacervo di meraviglie e di contraddizioni, di occhi spalancati e di ebollizione costante, calderone fascinoso che si fatica ad etichettare secondo crismi abituali..non credevo di trovare tante chiese ad esempio, dal gotico al presbiteriano; non immaginavo di poter camminare tanto, di essere assalito dal "tanto"... così come di emozionarmi e stupire a ripetizione...













ecco perché si ritorna a New York.


Ma devo dar ragione a mia moglie: dovendo scegliere una "seconda volta" tra New York e Maldive.



Lo ammetto: Maldive. 



47 commenti:

  1. Stavo aspettando il tuo post. Condivido tutto. NYC città divida tra contraddizioni fortissime e bellezza trasversale. Io però, dovendo scegliere tra la seconda volta alle Maldive (quanto mi sono annoiata) e la quinta volta a Nyc non ho dubbi😉

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    1. Incide tantissimo il nostro essere animali profondamente marini e "spiaggiati"...e su queste basi capisci bene... ma conto di tornare a New York, troppe cose da vedere, assaporare, scoprire ancora... ;)

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  2. Come tutte le megalopoli è colma di contraddizioni, dalle più straordinarie per bellezza alle più straordinarie per “bruttezza”. Per me rimane comunque il simbolo della città. Tra le due che hai proposto non avrei dubbi: New York di sicuro, ma in autunno/inverno. Scatti emozionanti.
    sinforosa

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    1. Contraddizioni che lasciano perplessi, si, ma probabilmente inevitabili...

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  3. Io avevo già voglia di andarci e dopo questo tuo post che me l'ha fatta vivere a distanza sono ancora più invogliato

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    1. Felice di averti stimolato...io l'avevo in lista da lunghissimo tempo, del resto; un tuffo nella globalizzazione da provare per forza... ;)

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  4. Io non ho mai nemmeno immaginato di visitarla.

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  5. Argh, io sceglierei NYC. Certo, poi ci vuole il detox tropicale.
    Bellissime foto, molte le avevo già viste.
    Bella descrizione di una città che non dorme mai, e meno male.
    Capitale del mondo :)

    Moz-

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    1. Si..è incredibile vedere la metro affollata dopo mezzanotte, le strade che pullulano...e alle sei di mattina la stessa frenesia... ;)

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  6. Mi ha colpito molto la tua descrizione sugli odori.
    Le tue foto sono bellissime, alcune molto originali.
    Grazie di questo tuo post. Non so se riuscirò mai ad andarci, intanto cerco di conoscere qualcosa di più attraverso il tuo racconto come anche quello di altri.
    Magnifico è il mondo. Ciao Franco.

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    1. I cinque sensi sono tutti sollecitati.. e dal vivo l'olfatto prende botte incredibili in una città carica di eccessi...

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  7. La descrizione di Franco è più bella di New York.
    Io nella metropoli americana ci sono stato quattro volte.

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    1. Una città immensa...e si diventa piccoli, anche solo a pensare di poterle prendere le misure...

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  8. Ti stai dando alla pazza gioia con tutti questi viaggi, eh bravo! Comunque NY è sempre fantastica ;)

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    1. Ora basta...ora il massimo del viaggio sarà il trasloco da una casa all'altra...;)

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  9. Stupendo tutto. Foto, post e tua moglie.

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    1. Sei il solito angelo...non ti perdono solo..il Capitano.. ;)

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  10. Anch'io avevo già visto molte di queste foto.
    Ma quanto cavolo sei bravo a scattarle?!?!?
    E comunque New York resta un sogno per me che ho viaggiato moltissimo, ma senza mai lasciare l'Europa.
    Preferisco vedere cinque capitali Europee con gli stessi soldi con cui andrei solo a New York.
    Non sono mica miliardaria come te.. 😜

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    1. Si possono spendere due lire pure a New York... per esempio mangiando solo nei baracchini di street food, che oltretutto offrono specialità fantastiche!!! ;)

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  11. Frasi secche e concise, magiche come una bella poesia da non commentare, ma ampliano insieme alle foto uno stupore non provato da tempo, che schiude un sogno.
    Franco bellissimo post, ho letto molto su NYC, ho fin da piccola ascoltato a bocca aperta i racconti di chi tornava entusiasta, oramai andarci per me sarà impossibile, tu mi hai visto, vecchietta, e oggi avrei bisogno come i bimbi di chi mi conduce per mano, ma questo tuo scritto racchiude una frase, importante e umanistica, da cui ho capito che ancora nei viaggiatori di oggi (non ho detto turisti) c'è chi scrive: New York non può essere nostra, ognuno diventa di sua proprietà. Grazie un caro abbraccio a te e a lu

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    1. Commento delizioso da parte di una "vecchietta" fantastica... mai dire mai Gingi.. coi tuoi occhi e la tua sensibilità potremmo scoprire una New York inedita... un bacio!!!

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  12. Una metropoli eccessiva, consumistica, globale, con le sue enormi distanze, le sue luci sproporzionate, i suoi grattacieli (gabbie disumane), i suoi rumori, le masse enormi che la percorrono e la abitano...No, non fa per me. Non riesco nemmeno ad immaginare una mia visita in un posto così. Il solo pensiero, mi inquieta. :-)

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    1. Nonostante solo con l'immaginazione, hai descritto cose particolari ed autentiche... specie le luci pazzesche (Times Square di notte sembra giorno pieno!!), e le masse enormi che si muovono incuranti di chi si frappone tra loro e la meta... i grattacieli invece svettano nel cielo, in cima ti sembra di essere il padrone del mondo, folla e caos vengono ricondotti a dimensioni percorribili, percepibili, misurabili...in cima all'Empire godi di una sensazione indescrivibile...di quiete e calma... poi torni giù, tra le sirene e la frenesia... ;)

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  13. Non so ...non mi attira!
    Per carità se vincessi un viaggio a NY non lo butterei via ...ma io sono più da Old Europa.
    Ciao e buon Luglio.

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    1. C'è molta "old" New York, da stupire piacevolmente.. anche se è vero che i cantieri impazzano e tanti luoghi simbolo...se la rischiano davvero...

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  14. Davvero tanto da vedere, ad ogni angolo.
    E poiché non ci sono mai stata, ti dico grazie per queste splendide foto.

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    1. Grazie a voi.. amo fotografare.. lascio un pezzetto di cuore, e porto via un angolo di memoria.. ;)

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  15. E così, mi affaccio su un blog a dir poco straordinario. Entro in punta di piedi e il viaggio comincia. Scatti stupendi accompagnati da parole che riescono a far percepire al lettore :profumi, odori, suoni...
    Complimenti Franco, visiterò più spesso io tuo blog 🙂 c'è da perdersi in viaggi meravigliosi🙂

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    1. Onorato davvero di averti tra i miei ospiti... spero di leggerti spesso, ma l'augurio più grande è che tu possa sorprenderci con un tuo blog.. ;)

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  16. Grazie delle splendide foto Franco con le quali ci fai viaggiare e del delizioso racconto. :-)

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  17. Ottimo reportage fotografico, i miei complimenti.
    Sereno giorno.

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  18. Belle immagini!
    New York è la mia città preferita nel mondo, imbattibile!

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  19. Foto fantastiche.
    Parole pure
    Mi hai fatto venire 'ma vogmia...

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  20. suggestive le tue foto, apprezzo il taglio, la ricerca che c'è dietro, l'elaborazione successiva. complimenti
    massimolegnani

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    1. Era un viaggio che aspettavo, e che non mi ha deluso! ;)

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  21. Le foto sono stupende! Quanto mi piace quella in bianco e nero che mostra l'esterno di un palazzo con la scala antincendio!

    Mia figlia è stata a NY. Ci ha detto che è meravigliosa

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  22. Oh, che nostalgia che mi hai messo addosso!
    Alle Maldive non sono mai stata, ma una seconda, una terza e pure una quarta volta a New York me la sogno. Anche solo per goderne con più calma, per assaporare meglio tutto che la prima è sempre un'indigestione.
    Sono passati quasi tre anni ma mi ritrovo sempre a pensarci. Un viaggio meraviglioso, partiti dicendoci: non ci faremo mancare niente, e così è stato. Dal musical alle fregature da turisti, da piccole scoperte a grandi classici, ne è valsa la pena.

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    1. Comunque si, più passa il tempo più ho voglia di tornarci, anche perché potremmo vedere migliaia di cose diverse; in una settimana davvero vedi il minimo sindacale, anche se ci siamo ritagliati chicche che abituali frequentatori, ma distratti, non hanno mai visto, come la High Line..

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  23. Hai ragione nel dire: "....la frenesia, il rumore, il caos, gli odori, cose e persone da guardare ...". Mi ci rivedi ancora lì. Fantastiche foto!!!!

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