giovedì 1 novembre 2018

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2018 FULL IMMERSION E BACK STAGE





Come avevo già scritto lo scorso anno, andare al cinema non è affatto assimilabile al frequentare un Festival del Cinema.

Quando vai al cinema, nei weekend o comunque quando trovi un momento libero, o anche la sera a casa, spaparanzato sul divano, vagando per svariate tv,

sei tu che scegli il film.

Ad un Festival no.

E’ il film che sceglie te,

perché gli orari si accavallano, non puoi che decidere una sala, e beccarti la programmazione prestabilita, uscire alla fine di un film ed entrare in quella più vicina di corsa a volte senza neanche ricordarti cosa viene proiettato…



E’ anche in questo bailamme emerge il fascino del cinema, di questo cinema, che può riservarti grosse delusioni a fronte di aspettative certe, e incredibili soddisfazioni quando ci si trova dinanzi a produzioni in teoria a prospettive zero.



E qui entriamo nella viva cronaca di questa Festa del Cinema di Roma. Festa che non faccio fatica a definire di medio/basso profilo, nonostante alcune produzioni pregevoli, in tutti i campi, dalla Selezione Ufficiale, al Premio Alice nella città, fino al settore cortometraggi.

Comunque poche rispetto a ciò che dovrebbe proporre un festival ormai affermato come quello romano, basti pensare alla innocua trascuratezza dei film di apertura e chiusura…


E anche le ospitate, poca roba rispetto a festival che vantano ben più grosso richiamo e pedegree…

Ma proprio in occasione dell’incontro di taluni personaggi, abbiamo colto al volo alcune impressioni, cogliendoli a sorpresa in alcuni attimi di rilassamento… la Cate Blanchett l’ho intercettata all'uscita della toilette, ad esempio: “Signora mi scusi l’ardire, ma non osavo disturbarla sotto i riflettori, sono Lampur, uno dei saggi del noto sito FilmTv” “Oh ma certo! Ho letto di alcune sue stroncature… non vedo l’ora di leggere quella del mio film..” “Oh ecco, si, ma non c’è fretta guardi, con calma, aspetti pure la fine della Festa!.. ecco, volevo solo dirle.. che bisogno c’era di accettare questa parte da maga rinc..ehm, rinvigorita dagli anni, diciamo, per certi versi.. imbarazzante?!”
“Va bene lo ammetto, ho perso tutto a blackjack, ero quasi alla canna del gas e.. per punizione, ho dovuto sottoscrivere un contratto proprio con Jack Black e Il mistero della casa del tempo… vi prego non lo scrivete questo..vi prego!!”
“Stia tranquilla..nessuno lo saprà mai!!..”

Nel corridoio ecco apparire Michael Moore, presente col suo Fahrenheit 11/9, che ha iniziato a studiare italiano da quando Trump gli ha spedito l’estradizione ufficiale dagli Usa.. dice che si trasferirà qua in Italia.. perlomeno mi ha tradotto un mio amico che capisce lo slang di Pittsburgh…



Al bar eccoti Steve Carell che sorseggia un caffè rigorosamente ristretto: “Ehi Steve, due tue belle prove quest’anno (Beautiful Boy e Measure of a man)...ma ti preferisci in versione drammatica o più leggera?!” “ A dir la verità mi preferisco quando pagano prima...per questi due film ho rimediato solo il rimborso spese finora...ma ti pare una cosa normale?!?.. e pure il caffè è a spese mie...roba da matti!!”

In tanti non lo sapevano, ma è arrivato anche Russell Crowe dietro le quinte prima di presentare il suo Boy Erased.. in effetti, un po’ imbolsito, agli accrediti gli hanno consegnato il pass di John C. Reilly, l’attore che ha impersonato Ollio in Stan e Ollie.. e lui si è risentito!.. “Russell, ma un Gladiatore 2 sarà mai possibile?!” “Forse si, un Gladiatore 2.. quintali magari..ahahah”
..che mattacchione Russell!!

E c'è Drew Goddard, regista di 7 sconosciuti at the El Royale: “Drew, ma è vero che volevi fare il verso ai Coen e Tarantino?!” “Si ma non pensavo che tutti avessero visto i loro film.. invece mi hanno tanato subito.. che disdetta!! La prossima volta copio Lynch, oppure me ne torno all'horror, che mi viene meglio, mi sa... “ (Ecco, se torni all'horror forse è meglio.. nd.r.)

Sbuca Virzì, un altro che ha voluto granbellezzarsi addosso col suo Notti magiche, prendendo in giro un mondo di cinema sicuramente torre d’avorio all'epoca, e consapevole di vivere in un mondo a parte “Virzì”, lo incalzo, “Non crede di essersi adagiato rispetto alla concorrenza, a quell'idea di cinema avanzato che perseguono tanti suoi colleghi al giorno d’oggi?” e lui “Sicuramente non sono una cima, ma non lo è neanche il pubblico che segue me e i miei coetanei, specie qui in Italia, noi produciamo ottenendo ottimi risultati con sforzi minimi: alziamo i toni, tiriamo la corda, usciamo fuori dalle righe, saturiamo il melodrammatico e in tanti lo scambiano per buon, se non anche ottimo, cinema. Perché dovrei sforzarmi alla ricerca di qualcosa di cui il mio pubblico, probabilmente, non è neanche pronto?” (almeno c'ha le idee chiare.. n.d.r.)



Tom Wilkinson se la diverte invece, killer mestierante di Morto tra una settimana..o ti ridiamo i soldi, lo incontriamo ad un tavolo non lontano dal red carpet mentre lucida la pist..ehm..il bicchiere di gin. “Mr. Wilkinson, come si è trovato nella parte di navigato assassino?!” “ Ah mooolto bene..diciamo che potrei sparare serenamente a diversi registi che ancora mi sottovalutano...e anche a qualche giornalista impertin..” “Ok perfetto così Mr. Wilkinson.. ora saluto, scappo e auguriii” meglio allontanarsi… quando ci prendono gusto certi attori...faticano ad uscire dal personaggio.. eheh.

E non lontano ecco Robert Redford (The Old Man & and the Gun) nella parte di un vecchio rapinatore non ancora domo.. “Comunque basta con le prove d’attore, altrimenti il prossimo personaggio me lo offriranno dentro un gerontocomio.. incredibile.. Liam Neeson fa ancora il verso a 007, e io solo ruoli da rincogl..” “Ok ok, forse è il caso di parlare d’altro..ha in mente qualcosa come regista?!?” “Certamente.. ma per ora riposo a casa.. o era casa di riposo?..bah.. devo prendere Multicentrum.. se mi ricordo dove ho messo il flacone..”

Grey scarpet on red carpet

L’ultimo giorno pesco anche Viggo Mortensen, di solito algido stoccafisso, sembra abbia preso confidenza col calabrese, ed infatti il successo di Green Book è da attribuirsi principalmente al suo slang italianeggiante, l’espressione del resto rimane quella, ma l’intervista non è riuscita troppo perché mi ha rivolto solo qualche grugnito..

Dimenticavo.. il vincitore decretato dal pubblico è stato l'italiano Il vizio della speranza, la cui analisi rimando all'apposita recensione.
A me non è piaciuto troppo, film pretenzioso e forzatamente drammatico. Ma tant'è.

E' chiaro il trend, nonostante diversi messaggi di buon cinema: Broken Mirrors, Stan & Ollie, American Animals, Dead in a Week, Measure of a man, Three identical strangers.. (almeno tra quelli che sono riuscito a visionare), la tendenza è verso un cinema che vuole strafare, farsi notare, esasperando spesso toni e colori.
Alzando la voce per emergere. E non credo sia la maniera migliore.

Ma noi rimaniamo affamati di cinema, e questo è l'importante. Alla prossima Festa!




17 commenti:

  1. press??????????????????? allora ti sei imbucato!!!!!!!!!!!!! :-))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a FilmTv, sito cinematografico per il quale recensisco da secoli come Lampur.. ;)

      Elimina
    2. ah, ma allora sei un mezzo addetto ai lavori ! :-)

      Elimina
  2. Che bella esperienza. Grazie per averci fatto partecipi. Buona giornata.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si!! Devo dire ormai appuntamento annuale che attendo con estremo piacere ed interesse.. ;)

      Elimina
  3. Esperienza entusiasmante. Grande Franco nostro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una maniera originale di avvicinarsi al cinema, godendo a tempio pieno e testando un "distacco" dalle abituali modalità di fruizione..

      Elimina
  4. Dovresti inserire una rubrica dedicata alle stroncature dei blog.
    Pensa quante polemiche. Ahah
    Comunque adesso potrai recuperare un po' di sonno perso, ma sono certa che la frenesia di questi eventi ti piaccia un sacco.
    Buon primo novembre.
    A presto 😙

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "stroncatura dei blog"?! ahah.. diciamo che mi limito ad evitarli.. certo che a segnalarli (e ce ne sono..) magari poi mi arriva la polizia postale a casa.. ahahah

      Elimina
  5. ♡.♡ (e con questo ti ho detto tutto;)

    RispondiElimina
  6. Grande, il tuo stile poi mi fa stare simpatici film che forse non vedrò, e non vorrò vedere mai ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Pietro! Diciamo che un Festival è l'occasione di vedere film che non vedremmo mai, e che invece andrebbero visti.. è l'occasione di andare in controtendenza e prenderci la rivincita sull'istinto facendoci guidare un po' anche dal caso. Un appuntamento comunque da non mancare... ;)

      Elimina
  7. Mi sa che avevo letto il tuo resoconto anche lo scorso anno, spero di non sbagliarmi :)
    Io non ce la farei comunque, per cui hai tutta la mia stima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si.. questo è il mio secondo anno, e l'appuntamento è di quelli divenuti imprescindibili.. ;)

      Elimina
  8. Un'esperienza sicuramente interessante, ma mi chiedo tra costi e benefici quanto sia opportuno questo festival.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ogni festival ha i suoi ritorni, che spesso sfuggono alle ottiche del comune mortale (noi). ;)

      Elimina

Sottolineature