martedì 26 aprile 2016

DICONO CHE SONO TROPPO AGITATO



Quando sono in riva al mare, ad esempio, a origliare risacca sui sassi.
O quando passeggio per viottoli di storia
che mi raccontano gesta dal fascino incredibile.



Forse sono troppo agitato quando mi blocco a margine del traffico
perché un tramonto che allaga l’orizzonte merita pausa e silenzio.
E occhio grato.


  
Troppo agitato mentre sfoglio un libro,
e ricreo sensazioni attorno forgiate dalla pagina.

O mentre fisso il cielo in un suo giogo di nubi.


Dicono che sono troppo agitato,
quando assaporo un prosecco prima di cena,

o mi strappo versi dal cuore che sembrano non voler venir via,

o mentre respiro - in una quiete irreale - sogni dai capelli
del mio amore addormentato.

Si.  Forse sono troppo agitato,


perché amo.

27 commenti:

  1. Mi sa che gli "agitati" sono tutt'altro.

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  2. Beh, che tu sia "inquieto" s'intuisce...

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  3. Ti voglio rigirate una considerazione fatta su di me, da mio marito per raccontarmi: "mia moglie e' una donna viva" Alla prima lettura questa affermazione può suscitate ilarità, ghigni vernacolari; ma se si ha voglia di entrare nelle parole si comprende che Gli Agitati vivono!

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  4. La questione, secondo me, verte sul fatto se questa tua agitazione sia temporanea o permanente

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    1. Agitazione costante, di mare anche talvolta apparentemente quieto, ma che non ristagna mai...

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  5. I mi dicono non immaginano cosa accade dentro un cuore che sa ammirare certe cose.
    Belle le foto ...buon inizio settimana.

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    1. I "mi dicono" lo sanno benissimo invece .. ma hanno preferito dimenticare...

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  6. Molto belli questi versi...vorrei dire di più ma la mia inquietudine non mi lascia scegliere le parole più adatte...che sia ansia, invece!?!

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    1. L'ansia arricchisce... certa "pace" addomesticata invece... no.

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  7. Ma che bello questo post! Complimenti! Se l'amore porta agitazione ben vengano
    Abbraccio

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    1. Grazie Anna... l'amore porta agitazione... sempre... ma non tutti comprendono...

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    1. ..agitazione calmante... l'immobilità è un'altra cosa: come l'incapacità di scorgere, l'indifferenza all'ascolto, la pigrizia dell'immaginario, l'apatia e l'indolenza...

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    1. ...l'ho usata questa metafora.. tempesta in un bicchiere esattamente... capita a chi.. rinuncia.

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  10. Io ho appena bevuto un Berlucchi in eurostar

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  11. Inquietudine e senso di colpa, aggiungerei.

    Giovedì dove sei collocato? Io dalle parti della mia filiale preferita (col direttore gnocco....)

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  12. La tua agitazione in città si chiama: noia mortale da assenza di sensazioni.
    e nella tua vita: paura che le sensazioni finiscano.

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    1. Che le sensazioni finiscano, spesso, è un pio desiderio.

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