Il rapporto convertito.
20 nodi anziché 120 all’ora.
Nubi che traboccano da
guglie di legno,
sole a mezzanotte che
ingoia, lui,
buio e sogni,
inchioda gli orologi ad un
eterno tramonto
che ti rincorre per ore.
Mezzanotte infinita
che scorre immobile negli
occhi
e, di frenetico,
rimane solo
il sussultare del cuore.
Non ghiaccio a
precipitarsi
ma curioso mare a risalire
sentieri vertiginosi
fino ad accarezzarne lembi
increduli.
Ed ora docile timore
mentre scrivo e ricordo
in questa oscurità
estranea.
Recupero tempo,
riscatto sensazioni.
Il rapporto è di nuovo
convertito.
Le mie insulse velocità
vagano altrove.
Provo a mantenere 20 nodi.
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