lunedì 12 agosto 2024

INCONTRO QUESTO TIPO..


..per strada.

Mi saluta cordiale, sa come di familiare ma, complice la mia indolenza quando si tratta di ricordare una persona, resto sulle mie, cerco di capire, frugo tra memorie in disordine.

Lui parla ma non aiuta molto nel decifrare; scopre carte in tavola, ma praticamente nulla che lo riguardi.. sa del blog, del teatro, delle crociere, della pensione, di Lulù..
sorride affabile, chiede come va con la casa nuova..
e io che cerco di racimolare tessere di puzzle da ricomporre.

È come fosse al corrente, ma in cerca di un’attestazione di conferma, da parte mia,
che non mi sento di concedere.
Una verifica che non trova spiragli perché non mi sobbarco l’onere della confidenza,
non decifro richiami riconoscibili oltre ai pochi dati di fatto.

Subentra la sfacciataggine allora, e chiedo dove ci siamo visti di recente.

A casa stamane, risponde col sorriso che ora credo di riconoscere.
Prima di uscire, magari allo specchio.

Pensa tu come possiamo apparire diversi.


martedì 6 agosto 2024

RISONANZA MAGNETICA

 


Esiste una risonanza magnetica che riveli il grado di sensibilità ai tramonti?

Una flebo che inietti sorpresa?

Una tac a contrasto di memoria liquida
per scoprire quanto intrighino certi versi?

Uno stetoscopio che riveli altre commozioni?

Quali passi nel vuoto dovrebbe fare la scienza medica per arrivare
a testare l'emotività, la tolleranza alla delicatezza,
i livelli di palpitazione dell'anima?

Quale diagnosi potrebbe identificare, con esatta corrispondenza,
dove vanno a coaugularsi i sogni?

giovedì 1 agosto 2024

LA PAROLA PIÙ USATA


L’idea l’ho colta da Massimo Legnani di Orearovescio (Casa, in questo post come anche in suoi altri..). 

Tra i sostantivi più usati pensavo proprio a Casa.

Poi controllo su Google, e risulta essere all’ottavo posto.
Addirittura, prima di Tempo, Amore, Famiglia.. viene Casa.

“Andiamo a casa, ce l’hai una casa, questa è casa mia, le chiavi di casa, quando torni a casa?”.

In effetti è di casa parlare di casa, nominarla, pensare a, renderla protagonista di arrivi, partenze, soste, intermezzi tra un daffare e l’ altro, o comunque muoversi da/per lei in sua funzione (arredare, ospitare, riparare, riposare, cucinare, visionare, scrivere, leggere).

Cosa più adatto come tappa, fine, punto di riferimento?  Luogo di incontro, termine di viaggi, fucina di ripartenze o lunghe soste; porto, tregua, ospitata, focolare, nido, custodia di serenità ma anche ansie, per chi non la recepisca tale, per chi finisca per avvertirla prigione di opprimenti mura. 

Comunque necessaria, comunque fondamentale: un diamante lo regaliamo al nostro amore magari, ma un mutuo!.. un mutuo è solo per lei.

La casa contiene, organizza, custodisce, promette. Quando si cambia casa traslochiamo con entusiasmo, ma quando lasciamo una casa? Quando la dobbiamo cambiare non per nostra esclusiva volontà? Non ci sentiamo come strappare un lembo di pelle viva? Se la perdi diventi rifugiato al massimo, ma in un altrove, dove finisci per non riconoscere neanche più te stesso.

Del resto cosa a custodire meglio pensieri, riflessioni, sensazioni.. di una casa? 

Solo casa a fornire risposte, riparo, riposo.
Solo casa per abitare davvero
quel tempo racimolato altrove.












venerdì 26 luglio 2024

CONVERSAZIONE CON UNA PIETRA (WISLAWA SZYMBORSKA)

Che io ami la Szymborska è cosa nota, che mi riconosca nei suoi paradossi, negli assurdi gestiti con geniale nonchalance, e che voglia rendervi partecipi di tutto ciò,
cerco di sottolinearlo come posso.

"Busso alla porta della pietra

– Sono io, fammi entrare.
Voglio venirti dentro,
dare un’occhiata,
respirarti come l’aria.

– Vattene – dice la pietra.
Sono ermeticamente chiusa.
Anche fatte a pezzi
saremo chiuse ermeticamente.
Anche ridotte in polvere
non faremo entrare nessuno.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
Vengo per pura curiosità.
La vita è la sua unica occasione.
Vorrei girare per il tuo palazzo,
e visitare poi anche la foglia e la goccia d’acqua.
Ho poco tempo per farlo.
La mia mortalità dovrebbe commuoverti.
– Sono di pietra – dice la pietra
– E devo restare seria per forza.
Vattene via.
Non ho i muscoli per ridere.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
Dicono che in te ci sono grandi sale vuote,
mai viste, belle invano,
sorde, senza l’eco di alcun passo.
Ammetti che tu stessa ne sai poco.

– Sale grandi e vuote – dice la pietra
ma in esse non c’è spazio.
Belle, può darsi, ma al di là del gusto
dei tuoi poveri sensi.
Puoi conoscermi, però mai fino in fondo.
Con tutta la superficie mi rivolgo a te,
ma tutto il mio interno è girato altrove.

Busso alla porta della pietra
– Sono io, fammi entrare.
Non cerco in te un rifugio per l’eternità.
Non sono infelice.
Non sono senza casa.
Il mio mondo è degno di ritorno.
Entrerò e uscirò a mani vuote.
E come prova d’esserci davvero stata
porterò solo parole,
a cui nessuno presterà fede.

– Non entrerai – dice la pietra.-
Ti manca il senso del partecipare.
Nessun senso ti sostituirà quello del partecipare.
Anche una vista affilata fino all’onniveggenza
a nulla ti servirà senza il senso del partecipare.
Non entrerai, non hai che un senso di quel senso,
appena un germe, solo una parvenza.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
Non posso attendere duemila secoli
per entrare sotto il tuo tetto.

– Se non mi credi – dice la pietra-
rivolgiti alla foglia, dirà la stessa cosa.
Chiedi a una goccia d’acqua, dirà come la foglia.
Chiedi infine a un capello della tua testa.
Scoppio dal ridere, d’una immensa risata
che non so far scoppiare.

Busso alla porta della pietra.
– Sono io, fammi entrare.
– Non ho porta – dice la pietra."

 


sabato 20 luglio 2024

C'ERANO ALTRI PROBLEMI

 

Quaderno originale di anni luce fa

C'erano altri "problemi", una volta, ad angustiare la mia adolescenza scolastica,  tipo quelli accennati in foto,

Oggi mi accollerei pagine e pagine di esercizi, invece; farei volentieri a cambio con tutte le questioni che assillano l'essere adulti, che guastano i sonni, l'età che aizza disagi, la salute fugace e le sue crepe profonde.
Me ne tornerei a fare di conto e barcamenarmi tra equazioni  e calcoli.
Col sorriso però, stavolta. Quel sorriso di chi potrebbe saperla lunga.
Senza nessuna frenesia di divorare il tempo,
ma gustandomi ogni nanoesecondo. 


sabato 13 luglio 2024

LEGGO DI VERSI ARMATI

 


Leggo di versi armati,
a far strage di punteggiatura,
imporre la rilettura,
mimetizzare concetti
fino a distrarne
un senso convenzionale.

Liriche a celarsi, torri d’avorio
a tutela estrema.
Nessuna apertura, 
alcuna comunicazione apparente.

Un giardino privato da decodificare.
E meglio, se nessuno intuisca.

Non ricordavo la poesia
come campo minato,
laboriosa trincea.

Parola da disinnescare
con estrema cautela,
che non deflagri
tra cuore e tendine
ma resti guardinga
appena,
evocando agonie.

 

 

 

domenica 7 luglio 2024

INTERVISTA A GIUSEPPE SPAM

 


Buongiorno, era da tanto che desideravo parlarle,

“Proprio io? Con tanto anonimato in cerca di visibilità?”

Ma lei è sulla bocca di tutti, praticamente non esiste blogger che non abbia avuto a che fare con lei..

“Io veramente me ne sto per i fatti miei, non cerco nessuno, sono un tipo schivo, discreto, siete tutti voi che venite a stuzzicarmi.. mi riempite di commenti e interventi.. quasi non ho più spazio!
Lasciate montagne di roba in deposito e spesso neanche venite più a ritirarla.. davvero disdicevole.. potreste porre più attenzione, scrivere con calma, chiudere le sessioni prima di aprirne altre, invece no.. deliranti e frettolosi a commentare a destra e a manca, e neanche controllate se tutto sia a posto, che la posta giunga ad esatta destinazione, che le vostre esternazioni siano correttamente pubblicate.. e indovinate un po’ dove finiscono tutti questi scarti, tutti questi abbozzi di avventato protagonismo?!?
..poi un giorno citofonate:

“Scusi ma per caso ho qualcosa qui da lei?”

Che ne so io?! Ma posso stare appresso a tutte le stupidaggini che immettete nel web e le corbellerie che vi passano per la testa?! Poi ovvio finiscano da me.. la discarica per eccellenza, il netta web per antonomasia.. e dovrei fare pure la raccolta differenziata?!: commenti idioti, commenti inutili, commenti in attesa di ripristino, commenti da cancellare e da far sparire..

Basta, ho deciso, da oggi inceneritore istantaneo.. elimino tutto quello che arriva, all’istante.. vi termovalorizzo una volta per tutte!!"